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ITIS RIGHI. LABORATORIO DI SISTEMI. INFRASTRUTTURE DI RETE. La rete del RIGHI. La rete è stata progettata secondo le specifiche riportate nelle fasi che seguono Sono state utilizzate – in fase di inst5allazione - le apparecchiature esistenti per contenere i costi
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ITIS RIGHI LABORATORIO DI SISTEMI INFRASTRUTTURE DI RETE
La rete del RIGHI • La rete è stata progettata secondo le specifiche riportate nelle fasi che seguono • Sono state utilizzate – in fase di inst5allazione - le apparecchiature esistenti per contenere i costi • Il presente lavoro segue perciò il progetto di istituto
Sequenza delle operazioni Le fasi: • 1 Scelta dei server • 2 Pianificazione dell’architettura di rete e dei servizi di rete • 3 Installazione e configurazione del sistema operativo sul controller principale • 4 Creazione utenti e risorse condivise • 5 Pianificazione di back up • 6 Inserimento nella rete dei computer presenti nei laboratori di dominio • 7 Istruzione del personale e degli utilizzatori dei lab • 8 Installazione e configurazione del server secondario
FASE 1 : SCELTA DEI SERVER • N. 2 server : • per suddividere il lavoro • per coprire guasti di uno dei due • Requisiti: • discreta affidabilità • Affidabilità dei componenti interni • Buona velocità • Capacità di memorizzare grandi quantità di dati
Sono stati utilizzati all’origine: • Ex server CC1 • Mp Pentium 4 a 2 GHz • RAM 1 GB • Controller SCSI vetra160 • 2 HD da 68 GB • Sk madre ASUS P4SE • Case professionale con ventole da raffreddamento per CPU, alimentatore, HD e componenti interni
Ex server CC4: 2 mp Pentium III a 733 MHz RAM 768 MB Controller RAID Ultra/ATA 100 2 HD da 40 GB Sk madre MSI 694D Pro2 dual processor Case adeguato
Entrambi i 2 HD di entrambi i server sono di uguale capacità Ciò ha permesso di implementare la tecnologia RAIDper la protezione dei dati 1° server: per la maggior capacità degli HD sarà il controller principale di dominio 2° server: ha ruolo di supporto
Entrambi i 2 HD di entrambi i server sono di uguale capacità Ciò ha permesso di implementare la tecnologia RAID per la protezione dei dati 1° server: per la maggior capacità degli HD sarà il controller principale di dominio 2° server: ha ruolo di supporto x Redundant Array of Independent Disks
FASE 2: ARCHITETTURA DI RETE E SERVIZI DI RETE • Sono stati implementati i servizi di rete integrati in Active Directory (tecnologia fornita dai server sul s.o. Windows 2000) • Dominio: spazio virtuale gestito dai server (= RIGHI) • Server: • server principale = Righi-Server • Server secondario = Righi-Server-2 • Computer adibito a Web Server = Server-Web, per il sito della scuola
Indirizzamento PC • Indirizzi IP: privati di classe B (ovvero compresi tra 172.16.0.0 e 172.31.255.255 (mask 255.255.0.0) • Sono assegnati in maniera statica e così distribuiti: • 172.16.0.0 • . .0. = lab • . . .0 = pc
QUINDI: • Righi-Server 172.16.0.100 • Righi-Server-2 172.16.0.150 • Server-Web 172.16.0.200 • CC1 172.16.1.xx • CC2 .2. • CC3 .3. • CC4 .4. • AM1 .5. • SIST – postaz. Grafica - .14.
SERVIZI FONDAMENTALI DA CONFIGURARE • DNS • per una corretta comunicazione tra i componenti e per gestire in modo remoto i server e le singole macchine • Replica file • Servizi di backup
FASE 3: INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE DEL S.O. • Sul controller principale di dominio occorre installare il S.O. (sarà installato Windows 2000 sul pc) • Operazioni preliminari: • Ricerca dei driver delle periferiche presenti dai siti dei produttori(sk madre - controller SCSI – sk video – sk di rete)
Implementazione della tecnologia RAID-1 per configurare i 2 dischi rigidi come se fossero uno lo specchio dell’altro (mirroring). Tutte le informazioni presenti su uno sono automaticamente replicate sull’altro Inconveniente: lo spazio occupato dai dati si raddoppia I dischi non sono accessibili individualmente (sono visti come se fossero uno solo)
Configurazione: • installazione di Active Directory (procedura eseguita tramite il wizard che guida nella creazione della struttura) • installazione e configurazione di DNS • Creazione di un database che contiene le associazioni tra gli indirizzi IP assegnati a ciascun PC e il nome di rete del PC stesso
Esempio • CC1 PC: cc1-pc01 <--> 176.16.1.1 PC: cc1-pc07 <--> 176.16.1.7 • CC2 • ……. • CC3 PC: cc3-pc01 <--> 176.16.3.1 • cc1-doc pc normalmente usati dai docenti <--> 172.16.3.50 • Per ampliamenti futuri nel DB sono inseriti indirizzi IP e nomi PC fino a 20 per ogni laboratorio e Laboratori non connessi alla rete (TDP, Misure Elettriche, Fisica, Disegno)
FASE 4: CREAZIONE UTENTIE RISORSE CONDIVISE • Chi accede alla rete account • Docenti teorici • ITP • ATA • Per ogni utente cartelle personali di rete (per i propri dati) • Per ogni classe cartelle pubbliche • Per ogni materia cartelle pubbliche • Classi-materie-gruppi: • ogni gruppo di 1 materia = 1 utente • Numero PC per ogni Lab: max 12/13 -> per ogni materia numero di utenti = 16 • TOTALE UTENTI inseriti nel server: ca 1100 unità
FASE 5: PIANIFICAZIONE DI BACKUP • Di solito le operazioni di backup vengono fatte su apposite unità nastro o su dispositivi esterni (disk removibili o unità ottiche) • Nel ns istituto esisteva già una unità a 2 Giga, che però non è idonea perché i dati superano i 4 Giga • Quindi: è stato scelto come supporto di backup una porzione del PC che funge da Server-Web (di 30 Giga). Inizialmente era utilizzato al momento solo come redirector verso lo spazio messo a disposizione dalla Provincia di Milano ove risiede il sito della scuola.Ora il Sito è sul Server • Sarà sempre possibile aggiungere nuovi HD
Struttura della copia di sicurezza • Tutti i file di supporto, temporanei, di backup creati durante le lezioni da lab vengono cancellati, per evitare di avere file inutili o temporanei • 1 volta alla settimana (sabato) viene effettuata copia completa dello stato del sistema • La copia permette il ripristino degli account, le impostazione del s.o. etc… • Viene creata 1 copia completa delle cartelle di tutti gli utenti, che sostituisce quella del sabato precedente • Da LU a VE viene eseguito un backup differenziale dei dati degli utenti
FASE 6: INSERIMENTO NELLA RETE DEI COMPUTER PRESENTI NEI LAB • Sono stati configurati i pc di un lab alla volta (x non influire sulla didattica già attiva) • Sequenza operazioni svolte per ogni lab: • Copia di tutti i dati personali dal server di lab (se presente) al nuovo server, all’interno delle cartelle personali • Copia dati salvati localmente nelle cartelle personali sul nuovo server • Configurazione del pc per il nuovo dominio (ind. IP di macchina e server DNS, assegnazione nome, definizione del nuovo dominio RIGHI)
FASE 7: ISTRUZIONE PERSONALEE UTILIZZATORI • Incontri con i tecnici responsabili dei lab • Manuale di istruzione per l’utilizzo da parte dei docenti e degli studenti
FASE 8: INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE SECONDO SERVER • Tutti i server nelle reti basate su Windows 2000 e successivi lavorano in modo paritetico, duplicando le informazione dell’ Active Directory • Il s.o. è stato installato in modo analogo al server 1, idem la configurazione degli indirizzi IP e l’implementazione della tecnologia RAID • Avviando il wizard del server tutte le informazioni presenti sono state duplicate sul secondo PC • Installazione di DFS (File System Distribuito) per rendere le risorse di rete indipendenti dalla posizione assoluta. • In pratica: le condizioni di rete vengono duplicate su tutti i server e vengono aggiunti i percorsi logici a quelle risorse che permettono il loro utilizzo dovunque esse siano • Vantaggi: • l’utente può accedere ai propri lavori anche se la macchina che li contiene è fuori servizio • il carico di lavoro è equamente suddiviso
DATA BASE DNS • Struttura utenti • CC1 - CC2 - CC3 – CC4 un solo server uguale per gestire più facilmenet i lab e per consentire 1 unico nome utente e una sola psw per accedere ai propri dati sul server da un qualsiasi pc di un qualsiasi lab • Creazione nomi utenti • Docenti Cognome • Studenti classi materie gruppi • 3 Ae sist/mat/inf … g01/g02/…/g12
Psw iniziale per primo accesso: per i docenti Cognome per gli studenti 4Bi-sta-g05 Subito dopo appare la richiesta di modifica per psw scaduta, perciò si rende possibile la psw personale segreta (anche all’amministratore )
Modalità operative: • Dominio = totalità dei PC gestiti da un server (per noi quelli dei lab) • Ogni utente dispone di alcune risorse centralizzate per poter operare sui propri dati da un qualsiasi PC del dominio
Dopo essersi collegati col LOGIN: • Cliccare su RISORSE DEL COMPUTER • Disco C: HD locale • Sempre possibile utilizzare (ma non consigliabile in quanto i dati in esso contenuti sono in generale accessibili a tutti). Accessibile solo in consultazione. • Disco Z: (es. 3Ae-sis-g01 su Righi-Server) • Rappresenta 1 cartella sul server, alla quale può accedere solo e unicamente l’utente con lo stesso nome. Quindi: esisterà 1 disco Z: per ogni utente = alla propria area sul server che ha lo stesso nome col quale è stato effettuato l’accesso
Disco P: rappresenta un’area pubblica (+ alcune limitazioni rispetto a Z) • Al suo interno si possono vedere tante cartelle quante sono le classi che accedono al server, ognuna delle quali rappresenta l’area pubblica di quella classe. Nessun altro utente o docente appartenente a un’altra classe può accedervi. • All’interno di ogni cartella di classe esistono ulteriori cartelle che rappresentano le singole materie che la classe svolge nei lab • Privilegi: alle varie cartelle sono associati privilegi a seconda dell’utente
Cartelle documenti • E’ una speciale cartella che, nei sistemi Windows 2000, è univoca per ogni utente che effettua l’accesso al sistema. • E’ il “luogo” dove le applicazioni più recenti puntano come impostazione predefinita per il salvataggio e il recupero dei file dell’utente stesso
Reindirizzamento di una cartella speciale: modifica del suo percorso È una operazione trasparente all’utente, effettuata in automatico durante l’accesso al sistema La cartella del server che diventa la nuova cartella documento dell’utente è il disco Z:
ULTERIORI RISORSE A DISPOSIZIONE dei DOCENTI • Possono accedere alle cartella degli studenti limitatamente alle proprie classi e nell’ambito delle rispettive materie • Possono visualizzare le cartelle condivise sul Server
Per visualizzare le cartelle condivise sul Server: Risorse di Rete doppio clic Scegliere Tutta la Rete clic a sx su “ E’ inoltre possibile visualizzare in contenuto…” Finestra successiva: Rete di Microsoft Windows doppio clic Gruppo Righi doppio clic finestra con tutti i PC accessi e collegati al server in quel momento
Più velocemente, per localizzare il Server o un qualsiasi PC in rete: Risorse di Rete clic sul pulsante dx del mouse Scegliere “Cerca Computer” nome PC da trovare clic su “Cerca ora” Si apre quello cercato
Accortezze • Eseguire salvataggi frequenti (se venisse a mancare il collegamento PCServer) • Tenere la psw segreta • Se si abbandona la postazione • Disconnettersi o • Bloccare il Pc (CTRL-ALT-CANC blocco computer) • Scegliere la psw bene • Il sistema è configurato per richiedere ogni 7 settimane una nuova psw