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SCHEDA A

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Presentation Transcript


  1. SCHEDA A I dati della scheda A sono raggruppati in Paragrafi, ognuno dei quali è suddiviso in Campi a loro volta suddivisi in Sottocampi. Il paragrafo è indicato da un acronimo di due lettere, il campo semplice o strutturato da un acronimo di tre lettere e il sottocampo da un acronimo di quattro lettere. Codici – dati che permettono di individuare il bene e sono composti da: Tipo di scheda – TSK sigla che contraddistingue il modello di scheda Livello di ricerca – LIR – sigla che individua il livello di indagine effettuato in sede di schedatura: precatalogazione (P), inventariale (I) e catalogazione (C). Codice univoco – NCT è costituito da: Codice Regione NCTR – numero di codice che individua la Regione in cui ha sede l’ente competente sul bene catalogato – 05 Numero catalogo generale – NCTN – Numero di otto cifre assegnato dall’ICCD a ciascuna scheda di catalogo Ente schedatore – ESC – indicazione del codice dell’ente che ha curato la copilazione della scheda. Nel caso di Soprintendenze e Istituti speciali si utilizza il codice in Appendice C, preceduto dalla lettera S. Nel caso di Regione si utilizza il codice in appendice A preceduto dalla lettera R Ente competente – ECP – indicazione in codice dell’ente sotto la cui competenza ricade il bene catalogato, utilizzando quanto riportato nell’appendice C.

  2. Localizzazione – insieme di informazioni che localizzano il bene all’interno dell’organizzazione territoriale statale (provincia, comune, frazione ecc.) e della suddivisione prevista dalla metodologia catalografica dell’ICCCD (tipo di settor, numero di settore ecc.) Localizzazione geografico-amministrativa – PVC Dati relativi alla localizzazione del bene in base all’organizzazione amministrativo-territoriale Provincia – PVCP Sigla corrispondente alla provincia in cui è situato il bene catalogato. Per l’elenco delle sigle delle province si veda l’appendice B Comune – PVCC Nome del comune in cui è situato il bene catalogato, riportato senza alcuna abbreviazione. Per le aree bilingui si adotti la denominazione in lingua italiana Frazione – PVCF Denominazione della frazione riconosciuta come tale dall’Amministrazione comunale in cui è situato il bene catalogato. La denominazione deve essere riportata senza alcuna abbreviazione. Si deve adottare la denominazione in lingua italiana anche in caso di varianti in altra lingua o dialetto Località – PVCL Denominazione della località in cui è situato il bene catalogato se diversa dal centro municipale o dalle frazioni comunali. La denominazione deve essere riportata senza alcuna abbreviazione e deve essere adottata la denominazione in lingua italiana anche in caso di variante in altra lingua o in dialetto

  3. Centro storico – CST Insieme di dati idenbtificativi del centro storico quando il bene catalogato è collocato all’interno di un centro Numero d’ordine – CSTN Numero d’odrine del Centro storico in cui è localizzato il bene catalogato, all’interno della numerazione di tutti i centri storici appartenenti allo stesso territorio comunale. Numero dedotto dal “Quadro d’unione territoriale” relativo all’intero territorio comunale. Denominazione – CSTD Denominazione ufficiale del centro storico in cui è collocato il bene catalogato. La denominazione va trascritta senza alcuna abbreviazione. La compilazione del presente sottocampo è obbligatoria per tutti quei beni che ricadono in centri storici Carattere amministrativo del centro storico – CSTA Indicazione che precisa se il centro storico sia capoluogo municipale o frazione o località Settore – SET Dati individuativi del settore urbano o extraurbano nel quale è situato il bene catalogato Tipo – SETT sigla del tipo di Settore in cui è localizzato il bene catalogato. Si fa uso della sigla TP pre i settori extraurbani, SU per i settori compresi nei centri storci e SU anomali per le zone di recente urbanizzazione localizzata fuori dai centri storici es. SU, SUanomalo, TP Numero – SETN Numero assegnato al settore in questione all’interno della serie di tutti i settori appartenenti alla stessa zona urbana del centro storico o allo stesso territorio comunale per i settori TP. Il numero viene dedotto dal “Quadro d’unione territoriale” allegato alla scheda T

  4. Denominazione – SETD laddove i settori in particolare quelli extraurbani abbiano una denominazione si utilizzerà questo sottocampo per citare il toponimo relativo Oggetto – Informazioni miranti all’identificazione dell’oggetto della scheda Oggetto – OGT Dati che consentono la corretta e precisa individuazione del bene catalogato sotto l’aspetto della tipologia architettonica, della condizione giuridico-amministrativa, precisandone anche la denominazione Tipo – OGTT Individuazione della tipologia architettonica alla quale può essere riferito il bene catalogato- C’è un vocabolario aperto da scegliere, se non si trova il vocabolo giusto si può aggiungere un altro nome. Qualificazione –OGTQ Aggettivo o locuzione che precisa, integra o caratterizza il bene catalogato dal punto di vista della condizione giuridica, amministrativa o funzionale. C’è un vocabolario aperto tra cui sceglliere oppure si può aggiungere il termine più idoneo. Denominazione – OGTD Nome proprio quando esista o denominazione corrente o titolo del bene. Per la denominazione si fa riferimento – ove possibile – a fonti ufficiali, come ad esempio gli Annuari Diocesani per gli edifici ecclesiastici Altra denominazione – OGA denominazioni alternative attuali o altre denominazioni che il bene ha assunto nel tempo. Per consentire l’indicazione delle diverse denominazioni questo campo è ripetitivo. Genere della denominazione – OGAG precisazione del tipo di denominazione da scegliere nel vocabolario che è chiusa Denominazione – OGAD altra denominazione alternativa a quella scritta nell’OGTD.

  5. Gerarchia Riferimento verticale – RVE Insieme di informazioni che indicano la posizione dell’oggetto in esame nella gerarchia del complesso, o se si tratti di bene individuo Livello – RVEL Indicazione della posizione del bene nella struttura gerarchica del complesso: es. bene complesso, bene individuo, bene componente, bene individuo Codice livello superiore – RVES questo sottocampo si compila nel caso in cui il bene catalogato sia un bene componente, si scrive il numero di catalogo della scheda che cataloga il bene complesso. Ubicazione Catasto – CTS dati necessari per l’individuazione del bene all’inerno della ripartizione catastale Foglio – CTSF Numero del foglio catastale in cui ricade la particella relativa al bene catalogato Data foglio – CTSD Indicazione dell’anno di formazione del foglio di mappa catastale o del suo più recente aggiornamento nel caso che ciò sia verificato Ubicazione – UBV Dati riguardanti gli spazi viabilistici pubblici e di uso pubblico. Genere dell’affaccio - UBVA Indicazione che precisa se il bene abbia l’affaccio principale oppure secondario. Si rammenta che è da intendersi come principale quell’affaccio che abbia le caratteristiche architettoniche di prospetto principale. Vocabolario chiuso: principale, secondario.

  6. Denominazione spazio viabilistico – UBVD – Nome con cui viene indicato dall’amministrazione comunale lo spazio viabilistico sul quale c’è l’affaccio. Numero civico – UBVN – Numeri e/o lettere assegnati dalla civica Amministrazione agli accessi. Si riporta la numerazione avendo cura di far seguire dalla lettera P posta tra parentesi i numeri corrispodenti agli ingressi principali. Qualora l’ingresso principale sia privo di numero civico, la sua presenza deve essere segnalata con uno zero, seguito dalla lettera P tra parentesi. Nel caso in cui su di un medesimo prospetto compaiano più numeri civici, questi devono essere riportati utilizzando la ripetitività del sottocampo nella medesima successione in cui si trovano, seguendo l’odrine nel quale vengono letti, cioè da sinistra a destra. Ubicazione non viabilistica – UBVP – dati che consentono di individuare l’ubicazione del bene catalogato tramite elementi ambientali (geografici, topografici, architettonici), qualora non sia possibile fare altrimenti. E’ obbligatorio compilare questo sottocampo quando non sia stato compilato il sottocampo UBVD. Es. presso il cimitero, sulla destra del torrente Alpone Definizione culturale – Le informazioni contenute in questo paragrafo precisano se l’opera è dovuta ad un unico autore o a diversi. Per ogni intervento o fase costruttiva, si ripete l’intero paragrafo Autore – AUT – Dati individuativi sull’autore del bene catalogato. Nel caso di diverse attribuzioni si indichi solo la più convicente. Degli autori dovranno essere compilate le schede nell’archivio specifico delle Authority file

  7. Riferimento all’intervento (ruolo) – AUTR – Informazione che precisa la natura dell’intervento o il ruolo attribuibile all’autore – Vocabolario aperto Nome – AUTN – Si utilizza la forma cognome nome eventualemnte seguita dall’aggettivo sostanto tipo Il Giovane, Il Vecchio e dalla pseudonomo o soprannome. Es. Galli Ferdinando detto il Bibiena. In caso di autori universalmente noti con un soprannome o pseudonimo si sceglie la forma più nota sulla base dei repertori e della bibliografia più recente Es. Palladio Andrea, Bramante Donato, Borromini Francesco. Rapporto al nome – AUTS – Qualora l’autore sia ricostruibile solo come personaggio posto in rapporto ad altro artista noto, si indicherà quest’ultimo nel sottocampo nome AUTN e si preciserà qui la relazione che con esso intercorre Es. allievo, cerchia, scuola, seguace ecc. Fonte dell’attribuzione – AUTM – Citazione della fonte che ha consentito l’attribuzione; le eventuali incertezze espresse nella fonte medesima vanno precisate ponendo tra parentesi il termine “incerta”. Qualora l’attribuzione sia ricorrente o tradizioinale si indica solamente “bibliografica”. Sigla per citazione – AUTH – sigla corrispondente al codice della scheda relativa al repertorio biografico dell’archivio controllato degli autori. Ambito culturale – ATB – Indicazioni di carattere generale riguardo al contesto culturale nel quale si colloca l’intervento Riferimento all’intervento (ruolo) – ATBR – Informazione che precisa la natura dell’intervento Es.: ampliament, chiusura, costruzione, decorazione ecc. Vocabolario aperto

  8. Denominazione – ATBD – Denominazione dell’ambito culturale in cui si colloca l’intervento Es: maestri comacini, barocco leccese, maestranze lombarde ecc. Fonte dell’attribuzione – ATBM – Citazione della fonte; le eventuali incertezze espresse dalla fonte medesima vanno precisate ponendo tra parentesi il termine “incerta”. Qualora l’attribuzione sia ricorrente o tradizionale si indica solamente “bibliografia”. Notizie storiche – Repertorio cronologico di tutte le notizie pertinenti al bene catalogato Notizia – REN – Informazioni di vario argomento (architettonico, tecnico, edilizio, patrimoniale, decorativo, legislativo, ecc. ) di carattere sia generale che specifico, che consentono la ricostrzuzione storica delle vicende del bene catalogato, anche in relaione al suo contesto ambientale Riferimento – RENR – Indicazione dell’ambito spaziale o della struttura a cui la notizia si riferisce es. ala destra, ala sinistra, avancorpo Notizia sintetica – RENS – Indicazione sintetica della notizia. Quando si tratti di notizia che presenti elementi di dubbio si fa seguire un punto interrogativo tra parentesi Vocabolario aperto es. committenza, completamento, demolizione parziale ecc. Notizia – RENN – Testo che, ove occorra, riporta in forma più estesa e dettagliata la notizia indicata nel sottocampo Notizia sintetica RENS Fonte – RENF – dati relativi alla fonte dalla quale è stata desunta la notizia. Se fonte bibliografica si cita il numero con il quale è schedato il volume (sigla per citazione BIBR), seguita tra parentesi dal numero delle pagine (es. B 1 (pp.: 33…37). Se fonte archivistica va riportata la sigla per citazione del sottocampo (FNTR) es. A 1. Nel caso in cui la notizia sia stata desunta dal catalogatore, si scrive la sigla n.d.c..

  9. Cronologia estremo remoto – REL – Indicazione del momento iniziale del periodo di tempo in cui si colloca la notizia trattata in Notizia REN Secolo – RELS – Viene indicato il secolo in numeri romani es. II a.C., XIX Validità – RELV – Ove necessario si deve precisare la relazione cronologica tra la Notizia e il secolo. Vocabolario: (?), ante, ca. post Frazione di secolo – RELF – Eventuale specifica che permette di circoscrivere maggiormente il momento iniziale del periodo a cui si rapporta la Notizia. Vocabolario: fine, inizio, metà, prima met, seconda metà, primo quarto, secondo quarto, terzo quarto, ultimo quarto Validità – RELW – Ove necessario si deve precisare la relazione cronologica tra la Notizia e la frazione di secolo indicata. Vocabolario: (?), ante, ca post Data – RELI – Indicazione se nota della data dell’intervento Validità – RELX – Ove necessario si deve precisare la relazione cronologica tra la Notizia e la data indicata nel sottocampo. Vocabolario: (?), ante, ca, post. Cronologia estremo recente – REV – Estremo finale del periodo di tempo in cui si colloca la notizia trattata. Secolo – REVS – Indicazione del secolo in numeri romani. Validità – REVV- Vocabolario: (?), ante, ca, post Frazione di secolo – REVF – Vocabolario: fine, inizio, metà, prima metà ecc. Validità – REVW - Vocabolario: (?), ante, ca, post

  10. Data – REVI – Indicazione – se nota – della data dell’intervento nella forma anno, mese, giorno Validità – REVX – Vocabolario: (?), ante, ca, post Preesistenze – Il paragrafo fornisce una sitentica ma completa trascrizione della consistenza di eventuali preesistenzeche hanno condizionato la realizzazione del bene catalogato e della quale permangono labili tracce. La presenza di preesistenze può essere individuabile sia attraverso il permanere di resti di costruzioni inglobate in qualsiasi modo nell’edificio in esame, sia da elementi di vario genere derivanti da edifici interamente demoliti. Preesistenze – PRE – si indicano le preeistenze di cui si conservano tracce all’interno del complesso in esame Ubicazione – PREU – Si indicano dove sono ubicate le preesistenze prese in considerazione facendo riferimento alle suddivisioni fisionomico-strutturali. Vocabolario aperto: avancorpo, corpo principale ecc. Individuazione – PREI – si individua il tipo di preesistenza ed eventuale denominazione.

  11. Spazi – Indicazioni che nel loro insieme descrivono la conformazione e l’organizzazione dello spazio interno al bene catalogato, precisandone la suddivisione generale e segnalandone ogni eventuale e specifica peculiarità compositiva e /o funzionale Suddivisione interna – SII – Indicazioni che precisano l’eventuale suddivisione orizzontale o verticale dello spazio interno Riferimento – SIIR si deve indicare se i sottocampi successivi si riferiscono all’intero bene o ad eventuali parti di esso – Vocabolario aperto: ala destra, ala sinistra, intero bene ecc. Tipo di suddivisione orizzontale – SIIO – Indicazione relativa al tipo di divisione orizzontale – Vocabolario: livelli continui, livelli sfalsati Numero di piani – SIIN – Indicazione del numero che deve essere preceduto dal segno + relativo ai piani fuori terra caratterizzanti il bene catalogato Tipo di piani – SIIP – Indicazione della successione di sigle suddivise da un punto e virgola che partendo dal basso elencano i vari piani che costituiscono l’edificio, specificando eventualmente se si tratta di piano nobile, mezzanino, sottotetto, piano interrato Suddivisione verticale – SIIV – Indicazione del tipo di divisione verticale se significativo rispetto alla tipologia dell’edificio Es. a elementi seriali, corpo doppio, tre navate.

  12. Impianto strutturale – Informazioni indicative dell’impianto strutturale del bene catalogato Configurazione strutturale primaria – ISP – Descrizione sintetica dell’impianto strutturale fondamentale del bene catalogato e di eventuali parti separate Elementi strutturali sussidiari - ISS – elementi strutturali particolari che identificano una struttura Ubicazione – ISSU – Indicazione della posizione occupata dall’elemento strutturale sussidiario nel contesto generale della struttura del bene Tipo – ISST – termine che precisa il tipo di struttura al quale può essere riferito l’elemento strutturale sussidiario che viene descritto. Es. Vocabolario aperto: arco rampante, contrafforte, pilastro sperone, terrapieno ecc. Pianta – le informazioni descrivono la conformazione planimetrica attuale del bene catalogato Riferimento alla parte – PNR – si indica se la descrizione riguarda l’inetro bene catalogato o solo una parte di esso. Pianta – PNT – informazioni che precisano la forma della pianta e eventuali elementi icnografici caratterizzanti Riferimento piano o quota – PNTQ – Indicazione del piano a cui si riferisce la pianta Schema – PNTS – lo schema indica il perimetro generale della pianta Forma – PNTF – si indica la forma che è più associabile alla pianta considerata Dati icnografici significativi – PNTE – si indica la presenza di eventuali elementi significativi.

  13. Strutture verticali – Indicazioni e dati di carattere tipologico, morfologico e tecnico relativi alle strutture verticali del bene. Tecnica costruttiva – SVC – Identificazione relativa alla tecnica e ai materiali mediante i quali è stato realizzato l’insieme delle strutture verticali componenti il bene

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