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La Politica Agricola Comune e il nuovo sviluppo rurale

La Politica Agricola Comune e il nuovo sviluppo rurale. Matteo Rastelli AGEA Ufficio di Rappresentanza presso l’UE Bruxelles 16 maggio 2006. Struttura del presente lavoro. Introduzione storica delle politiche strutturali in agricoltura dal trattato di Roma ad oggi

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Presentation Transcript


  1. La Politica Agricola Comune e il nuovo sviluppo rurale Matteo Rastelli AGEA Ufficio di Rappresentanza presso l’UE Bruxelles 16 maggio 2006

  2. Struttura del presente lavoro • Introduzione storica delle politiche strutturali in agricoltura dal trattato di Roma ad oggi • Valutazione degli effetti delle misure per la competitività del settore agricolo • Suggerimenti e raccomandazioni in vista della prossima programmazione 2007-2013

  3. Gli obiettivi della PAC • Trattato di Roma (1956) • Incremento produttiv. • Aumento redditi agricoli • Stabilizzazione mercati • Assicurare auto-approvigionamento • Indagine eurobar. 2004 • Cibi sicuri • Rispetto dell’ambiente • Protezione delle PMI • Qualità della vita per popolazione rurale

  4. Multifunzionalità dell’agricoltura Politiche di mercato (I pilastro) Politiche di sv rurale (II pilastro) Produzione di derrate alim e fibre Funzione ambientale Funzione rurale

  5. Europa a 15 1980-2004

  6. Una analisi dei primi risultati del periodo 2000-2006 Le valutazioni di meta percorso dei PSR: l’esempio del PSR Marche

  7. PSR MARCHE mis A "investimenti nelle az. agricole"

  8. Valutazioni degli effetti Due problemi: • Verificare gli obiettivi erano stati precisamente e quantitativamente formalizzati all’inizio del periodo di programmazione • Necessità di disporre di dati quantitativi, affidabili che permettano di valutare gli effetti delle azioni strutturali in agricoltura in relazione ai suddetti obiettivi

  9. Valutazioni degli effetti DATI DISPONIBILI: • Banca dati monitoraggio dei fondi strutturali (IGRUE) • Rapporti di valutazione dei PSR e POR 2000-2006

  10. Conclusioni periodo 2000-2006 • Obiettivi non ben definiti all’inizio del presente periodo di programmazione • Dati di monitoraggio fisico validi a livello di territorio, ma di difficile aggregazione • Rapporti di valutazione con gradi di approfondimento disomogenei e che comunque rilevano a volte risultati non in linea con gli obiettivi prefissati

  11. LE NOVITA DELLO SVILUPPO RURALE 2007-2013 L’ Approccio Strategico: la strategia europea e la strategia nazionale

  12. Le Fasi della programmazione 1) Linee guida per la Strategia Europea sullo Sviluppo rurale, che delinea le priorità europee per i 3 assi tematici 2) Piano strategico nazionale che adatta le priorità UE alla situazione nazionale, assicurando coerenza e complementairetà con le altre politiche (FES e FESR) 3) Programmi Nazionali o Regionali di Sviluppo Rurale contenenti i 4 assi, e il menu di misure con i relativi limiti e condizioni. 15

  13. 1. Strategia UE • 1. competitività: priorità va data al trasferimento conoscenze, modernizzazione e innovazione delle filiere alimentari. • 2. ambiente: priorità alla salvaguardia della biodiversità, e sviluppo di sistemi ad alto valore naturale, acqua e cambiamenti climatici • 3. diversificazione: creazione di opportunità di lavoro nelle zone rurali • 4. valorizzare il potenziale endogeno delle zone rurali • 5. coerenza interna • 6. coerenza esterna (con le altre politiche e risorse). Accordo politico del Consiglio, voto PE in gennaio 2006 NSP guidance template

  14. 2. Piano Strategico Nazionale • analisi della situazione economica, sociale ed ambientale e quantificazione degli indicatori • strategia globale, traduzione delle priorita UE e individuazione delle priorità nazionali • strategia per Asse inclusi obiettivi quantificati e indicatori da usare • numero dei PSR e distribuzione indicativa risorse • coerenza interna ed esterna complementarieta con gli altri Fondi • caratteristiche e risorse per la rete nazionale. N.B. 20 pag. eventuali dettagli in allegato, analisi regionali in allegato. NSP guidance template

  15. La struttura del futuro Sviluppo Rurale: 3 assi prioritari + il metodo Leader 1° Asse: miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale: ristrutturazione e innovazione 2° Asse: protezione dell’ambiente attraverso il sostegno alla gestione sostenibile del territorio 3° Asse: miglioramento della qualità della vita e sostegno alla diversificazione dell’economia rurale 4° Asse: Il metodoLeader: approccio integrato e “dal basso”

  16. Sviluppo rurale 2007-2013 Asse Leader (min 5%) Asse 1 Miglioramento competitività (min 10%) Asse 2 Gestione del territorio e protezione ambientale (min 25%) Asse 3 Diversificaz. e qualità vita (min 10%) Semplificazione : quadro giuridico, finanziario, di sorveglianza, controllo e programmazione unica Fondo di sviluppo rurale unico (FEASR)

  17. Regolamenti per il periodo 2007-2013 Reg 1290/2005 sul finanziamento della PAC, pubblicato a Giugno (istituisce il FEAGA e il FEASR) Reg 1698/2005 sul sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del FEASR, pubblicato a Settembre Regolamenti della Commissione (Sviluppo rurale, Finanziario controlli, Transizione): in fase di elaborazione, presentazione agli Stati membri prevista per dicembre/gennaio.

  18. Suggerimenti per il 2007-2013 • Approccio strategico piu rigoroso • Esplicitare gli obiettivi da qui al 2015 • Attenta analisi dei bisogni del territorio • Coinvolgimento del partenariato economico e sociale • Fissazione di priorità, e di SCELTE coerenza interna (tra misure) • Coerenza esterna (con le altre politiche)

  19. Grazie per la vostra attenzione Matteo Rastelli AGEA Ufficio di Rappresentanza presso l’UE Bruxelles 16 maggio 2006

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