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L’uso delle tecniche di animazione. 1. Cosa sono le tecniche di animazione?. Definiamo prima cosa è l’animazione; poi che cosa è una tecnica. Avendo gli ingredienti vediamo cosa vien fuori....!.
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Definiamo prima cosa è l’animazione; poi che cosa è una tecnica. Avendo gli ingredienti vediamo cosa vien fuori....! Animazione è l’amore alla vita, il dare la vita nei tre significati che già conosciamo del termine “vita”. L'animazione per proporre l'amore alla vita ha dei suoi obiettivi ed un suo metodo (come faccio ad animare?); all' interno del metodo si parla delle tecniche di animazione. Che cosa è una tecnica? Dal dizionario della lingua italiana leggiamo: “complesso delle norme da seguire nel praticare un’arte, un mestiere, una scienza...” Che cosa, allora, viene fuori? Le tecniche di animazione sono il complesso delle modalità da seguire, delle attività da fare, per far amare la vita.
Abbiamo detto che le tecniche rientrano nel metodo dell'animazione; esse sono lo strumento concreto dell'animazione, sono tutto ciò che serve a rendere attuale la relazione educativa (l'unico vero "strumento" dell'animazione), potenziarla e consolidarla, orientarla e stimolarla fino al suo compimento. Attenzione però: queste tecniche sono MEZZI per un fine e non possono essere in alcun modo fine a se stesse. Ogni tecnica ha un suo obiettivo: questo deve essere inserito nell'itinerario che il "mio gruppo" sta seguendo...; cioè, l'animatore può anche piegare le tecniche ai suoi obiettivi, modificandole, calibrandole, sperimentandole, diventando, così, creatore di nuovi strumenti per l'animazione.
Esistono almeno tre elementi necessari: 1. La sicurezza dell'animatore L'animatore deve essere convinto di quello che fa, deve caricarlo del suo entusiasmo; deve saper vincere le tipiche resistenze di chi non vuol essere coinvolto; in parole povere: ci deve credere! La sicurezza è fatta anche di preparazione: degli strumenti necessari; di conoscenza esperienziale della tecnica; di previsione delle reazioni; delle diverse modalità con cui si può svolgere. Ogni tanto l’animatore deve esser anche così bravo da saper improvvisare una tecnica.
Esistono almeno tre elementi necessari: 2. La situazione Non si può dimenticare chi sono i giovani che ho di fronte; nel senso che ci si potrebbe trovare di fronte a situazioni tra loro molto svariate (principio di equifinalità).
Esistono almeno tre elementi necessari: 3. L’esperienza L’esperienza è innanzitutto qualcosa di immediato, che si tocca con mano. Si acquista col tempo, ma si rivela utilissima per far sì che l’animazione sia sempre più al servizio dei giovani. Possiamo far riferimento alle nostre esperienze di vita quotidiana che sono negative (esse ci danno la possibilità di capire meglio i nostri errori e di evitare di ripeterli) e positive (queste ci incoraggiano ad andare avanti nel nostro lavoro).
Un rischio… Il rischio più frequente e da evitare a tutti i costi è il TECNICISMO. Quando l'animatore è in queste cattive acque? Quando usa la tecnica d'animazione da “pappagallo”; quando la usa solo per iniziare l'incontro; quando la tecnica mangia tutto il resto; quando non sperimento la tecnica prima dell'incontro...