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IL MONACHESIMO. Attorno all’anno mille, la società appare divisa in:. bellatores : coloro che combattono (i soldati che difendono lo stato). Oratores : coloro che pregano (il clero). laboratores coloro che lavorano (i contadini). Che cos’è il monachesimo?.
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Attorno all’anno mille, la società appare divisa in: bellatores: coloro che combattono (i soldati che difendono lo stato) Oratores: coloro che pregano (il clero) laboratores coloro che lavorano (i contadini)
Che cos’è il monachesimo? • Il monachesimo (dal greco monachos, persona solitaria) è un modo di vivere la propria religiosità, caratterizzata da alcune rinunce agli interessi terreni, per dedicarsi in modo più completo all'aspetto spirituale. • Molte religioni sono caratterizzate dal monachesimo: Buddhismo, Induismo, Islamismo • Noi ci occuperemo del monachesimo in ambito cristiano, limitatamente al periodo medioevale.
Due tipi di monachesimo Anacoretismo Cenobitismo • “Anacoreta” è detto un religioso che abbandona la società per condurre una vita solitaria dedicandosi alla preghiera. • L'anacoretismo è dunque caratterizzato da isolamento e preghiera. • Tra gli anacoreti più noti si può ricordare Sant’Antonio Abate • Il cenobitismo è una forma comunitaria di monachesimo, praticata in monasteri (cenobi) sotto la guida di un'autorità spirituale, secondo una disciplina fissata da una regola. Si contrappone alle forme individuali di isolamento monastico (gli anacoreti). • I cenobiti si differenziano dagli anacoreti in quanto praticano una vita comunitaria anziché solitaria. • Il cenobitismo fu diffuso in occidente da San Benedetto da Norcia .
In sintesi: Monaci che vivono in isolamento Anacoreti Monaci che vivono in comunità Cenobiti
SAN BENEDETTO SANT’ANTONIO ABATE
L’ anacoretismo • E’ più antico del cenobitismo • Si diffuse soprattutto in Oriente (Siria, Egitto) • E’ caratterizzato da forme particolarmente “estreme” di vita solitaria.
Un anacoreta egiziano : Sant’Antonio abate • Antonio nacque a Coma in Egitto (l'odierna Qumans) intorno al 251. Rimasto orfano prima dei vent'anni, sentì ben presto di dover seguire l'esortazione evangelica "Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri" (Mt 19,21). Così, distribuiti i suoi beni ai poveri, seguì la vita solitaria che già altri anacoreti facevano nei deserti attorno alla sua città, vivendo in preghiera, povertà e castità. • In seguito Antonio si spostò verso il Mar Rosso sul monte Pispir dove esisteva una fortezza romana abbandonata, con una fonte di acqua. Era il 285 e rimase in questo luogo per 20 anni, nutrendosi solo con il pane che gli veniva calato due volte all'anno. In questo luogo egli proseguì la sua ricerca di totale purificazione, pur essendo aspramente tormentato, secondo la leggenda, dal demonio. • Un po’ alla volta attorno a lui si raccolsero dei seguaci che vivevano imitandolo e lo riconoscevano come guida spirituale (è per questo che è chiamato “abate”). • Antonio contribuì a diffondere l’anacoretismo in oriente a scapito del cenobitismo
La grotta nei pressi di Qumans (Egitto) in cui, secondo la tradizione, sarebbe vissuto Sant’Antonio Abate.
Siria, i resti della colonna su cui Simeone restò “appollaiato” per 37 anni
Il cenobitismo • Come l’anacoretismo, è nato ad oriente, nell’Egitto del IV secolo, ma si è diffuso soprattutto in occidente grazie alla figura di Benedetto da Norcia
Vita di san Benedetto:da anacoreta a cenobita Nacque a Norcia (PG) verso il 480 d.C. da una famiglia benestante, che lo mandò a Roma per studiare. Inorridito dalla corruzione romana si spostò ad Affile poco distante da Roma, e in seguito, desideroso di maggior solitudine, a Subiaco (sempre nei pressi di Roma). Dopo tre anni, trascorsi in una grotta del monte Taleo (sulla quale sarà costruito Il Sacro Speco), alcuni monaci dei dintorni lo vollero come padre spirituale. Interrompendo la sua solitudine, Benedetto accettò, ma i monaci trovandolo troppo severo, tentarono di avvelenarlo, ed egli tornò alla sua grotta. In seguito iniziò la sua esperienza monastica. Fondò dodici piccoli monasteri nella valle di Subiaco, con propri superiori e dipendenti da lui, composti ciascuno di 12 monaci. Si trasferì poi a Montecassino, dove fondò il celebre monastero nel 529. Anche la sorella gemella Scolastica, seguì il fratello, fondando un monastero femminile. Il Monastero di Montecassino divenne il punto di partenza dell’Ordine dei Benedettini, basato sulla Regola che Benedetto scrisse nel 540, che venne così sintetizzata: ORA et LABORA Morì nel 547 a Montecassino, pochi giorni dopo sua sorella e fu sepolto accanto a lei nel monastero di Montecassino.
ILMONACHESIMO BENEDETTINO • NASCE IN OCCIDENTE • FONDATO DA SAN BENEDETTO DA NORCIA • A MONTECASSINO (LAZIO, PROVINCIA DI FROSINONE) NEL 529 d.C. • DIFFUSO IN TUTTA EUROPA
IL MONASTERO DI MONTECASSINO Ancora il monastero di Montecassino
Importanzaculturale Importanzasociale edeconomica Lo stendardo dei benedettini Il monachesimo benedettino ha avuto
Importanza culturale DEL MONASTERO • Trasmissione della cultura greca e latina attraverso gli amanuensi • Grande impulso alle scienze mediche attraverso lo studio dell’erboristeria. • Introduzione del minuscolo carolino • Invenzione dell’antecedente del rigo musicale
Il minuscolo carolingio L’antecedente del rigo musicale Lo Scriptorium Uno dei luoghi più importanti del monastero era lo scriptorium. Era di solito un vasto ambiente esposto a sud e con molte vetrate per godere di tutta la luce possibile. Gli amanuensi trascrivevano i testi sacri ma anche opere di grandi autori latini e greci.
IMPORTANZA SOCIALE ED ECONOMICA DEL MONASTERO • Grande impulso all’agricoltura e all’economia. • Bonifica di vasti territori (trasformazione di boschi in vigneti e seminativi). • Costruzione di ospedali e scuole. • Le Abbazie a volte possedevano una (o più) Curtis.