940 likes | 1.26k Views
UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE DOPO EVENTI CHIRURGICI Prof. Dr. Tito Filippo RASTELLI. Metodologia della Riabilitazione. Introduzione generale: Nel corso di lezioni verranno affrontati i seguenti argomenti: Le artropatie degenerative
E N D
UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE DOPO EVENTI CHIRURGICI Prof. Dr. Tito Filippo RASTELLI
Metodologia della Riabilitazione Introduzione generale:Nel corso di lezioni verranno affrontati i seguenti argomenti: • Le artropatie degenerative • Le patologie traumatiche di natura ortopedica
Naturalmente il nostro intento è fondamentalmente impostare l’inquadramento di queste tematiche nell’ottica della pratica riabilitativa.Pertanto procederemo seguendo gli aspetti classificativi, diagnostici e terapeutici attraverso l’occhio del medico riabilitatore la cui funzione essenziale è la cura degli esiti di un evento patologico, di qualunque natura esso sia.
Programmazione operativa del medico riabilitatore. La centralità dell’opera medica del riabilitatore sta nel coordinare le diverse figure professionali che ruotano intorno al malato, cercando di impostare un programma di riabilitazione della patologia con cui abbiamo preso in “gestione” il paziente stesso.
Esempio : Esiti di coxartrosi arto inf. dx (intervento di artroprotesi) Medico Ortopedico Riabilitazione Medico riabilitatore Fisioterapista Tecnico ortopedico Terapista occupazionale
Le artropatie degenerative:inquadramento, diagnosi e trattamento riabilitativo • Osteoartrosi • Artriti • Patologie reumatiche • Artropatie secondarie a patologie sistemico-internistiche
Le malattie degenerative delle articolazioni sono caratterizzate da dolore, rigidità e perdita di mobilità conseguente a fenomeni degenerativi.È la più comune causa di disabilità a lungo termine e colpisce essenzialmente individui di mezza età e quelli più vecchi.
Complessivamente le malattie degenerative delle articolazioni sono più comuni alle donne e colpiscono entrambi i sessi di tutti i gruppi etnici del mondo.Dati OMS del triennio ‘96-‘99 riferiscono che il 60% degli individui oltre i 35 anni riferiscono sintomi artritici .
Questi sintomi variano da una rigidità articolare occasionale e dolore intermittente associato all’attività, ad una grave limitazione del movimento con dolore intenso e costante. Negli individui più gravemente colpiti si possono presentare anche deformità e instabilità articolare.
Il deterioramento della struttura e della funzione articolare non solo diminuisce la qualità della vita, ma anche comporta un significativo impatto economico. Pertanto possiamo constatare che tale tipo di malattia costituisca uno dei maggiori problemi la cui incidenza ed impatto sono in continuo aumento man mano che la popolazione invecchia.
Che si tratti di osteoartrite, artriti degenerative, osteoartrosi o forme reumatiche le malattie degenerative hanno come base una progressiva perdita di cartilagine articolare che è accompagnata da una inadeguata riparazione della cartilagine articolare stessa, da un rimodellamento dell’osso sub-condrale e, in molti casi, formazione di osteofiti o calcificazioni anomale.
Sebbene l’osteoartrite possa colpire ogni articolazione mobile, quelle del piede, del ginocchio, dell’anca, della colonna vertebrale e della mano sono interessate più frequentemente.
Nonostante la causa dell’osteoartrite sia spesso ignota e non vi sia cura, una precoce diagnosi e un precoce trattamento possono favorire la diminuzione dei sintomi e aiutare i pazienti a mantenere una vita attiva.
Fisiopatologia delle artropatie degenerative Le malattie degenerative delle articolazioni colpiscono le articolazioni sinoviali dello scheletro (semplici e complesse). La struttura fondamentale di una articolazione sinoviale comprende:
- Le superfici articolari tra loro prospicenti, costituite dalla cosiddetta cartilagine articolare che riveste l’osso subcondrale- La capsula articolare ed i legamenti che si inseriscono sulle ossa e che partecipano all’articolazione - La membrana sinoviale che riveste la superficie interna della cavità articolare, tranne che la cartilagine articolare.
….ritorniamo alla classificazione… • Osteoartrosi • Artriti • Patologie reumatiche • Artropatie secondarie a patologie sistemico-internistiche
Osteoartrosi ed artriti sono i quadri patologici che sono stati fino ad ora descritti.
….ritorniamo alla classificazione… • Osteoartrosi • Artriti • Patologie reumatiche • Artropatie secondarie a patologie sistemico-internistiche
Patologie reumatiche Ricordiamo le più significative: • Artrite (monoartrite) • Artrite reumatoide • Spondiloartriti
Artrite (monoartrite) • Dolore e rigidità mattutina, segni di flogosi • Estensione del coinvolgimento articolare (rachide compreso). • Versamento endoarticolare • Rx: erosioni, calcificazioni, allargamento spazio intra-articolare. • Indagini ematochimiche: reuma-test, PCR, ANA, ecc.
Artrite reumatoide • Artropatia periferica, persistente, deformante. • Esordio con monoartrite. • Tumefazioni articolari simmetriche e caratteristiche piccole articolazioni. Deformità delle dita e sub-lussazione del polso. • Segni extra-articolari: anemia, linfoadenopatia, leucopenia, calo ponderale. • RX: edema tessuti molli, erosioni ossee e sub-lussazioni, restringimento spazio articolare.
Spondiloartriti • Denominate artriti sieronegativi • Coinvolgimento del rachide( spondilo-) e delle articolazioni sacro iliacche • Infiammazione e calcificazione delle inserzioni dei tendini sulle ossa (fascite plantare, ecc.) • Manifestazioni extra-articolari: insufficienza aortica, uveite, amiloidosi, ecc. • RX: rachide a “canna di bambù”, obliterazione delle articolazioni sacroiliache.
….ritorniamo alla classificazione… • Osteoartrosi • Artriti • Patologie reumatiche • Artropatie secondarie a patologie sistemico-internistiche
Trauma Percorso diagnostico, prognostico, terapeutico Riabilitazione
Diagnosi della patologia Ortopedico/Reumatologo/Neurologo/Neurochirurgo Soluzione terapeutica Progetto riabilitativo FISIATRA Programma riabilitativo Fisiochinesiterapia Diagnosi della patologiaOrtopedico/Reumatologo/FISIATRAValutazine terapeuticaReumatologo/FISIATRA Ortopedicoconservativa cruenta/chirurgicaKinesiterapia/Terapia fisica
Classificazione fisiopatologica dei Traumi Traumi di natura ortopedica: Ossei Articolari Muscolari complessi (osteo-arto-muscolari)
Classificazione fisiopatologica dei Traumi Traumi di natura neurologica: del S.N.C. del S.N.P. Trauma cranico traumi complessi
Classificazione topograficadei Traumi di natura ortopedica • Traumi del torace: lesioni toraciche chiuse ed aperte • Traumi addominali: lesioni addominali chiuse ed aperte
Classificazione topograficadei Traumi di natura ortopedica • Arto superiore: • Lesioni del cingolo scapolare • Traumi dell’articolazione della spalla e dell’omero • Traumi dell’articolazione del gomito
Classificazione topograficadei Traumi di natura ortopedica • Arto superiore: • Fratture dell’avambraccio ( per es. frattura del radio e dell’ulna). • Traumi della mano • Traumi del rachide: • traumi vertebro-spainali e traumi spinali.
Classificazione topograficadei Traumi di natura ortopedica • Arto inferiore: • Traumi del bacino e dell’anca • Fratture del femore • Fratture di tibia e perone • Traumi del piede
Classificazione topograficadei Traumi di natura ortopedica • Arto inferiore: • Traumi del ginocchio nello specifico…
Classificazione topograficadei Traumi di natura ortopedica Traumi del ginocchio • Lesioni capsulo-ligamentose • Lesioni meniscali • Lesioni di tessuti molli • Osteocondrosi dissecante • Lussazione della rotula • Fratture della rotula
Entità anatomo-patologica dei Traumi di natura ortopedica • Stiramento • Distorsione • Lussazione • Frattura
Traumi di natura neurologica: • Trauma cranico: In Italia si calcolano circa 250 traumi cranici/per 100.000 abitanti/anno, escludendo quelli lievi, che cioè non si accompagnano a perdita della coscienza, sia pure per pochi attimi. Il 67% è conseguente ad un incidente stradale.
Traumi di natura neurologica: • Trauma cranico: Si ritiene che solo il 20% presenti turbe persistenti della coscienza fino al coma, espressi con un'alterazione del Glascow Coma Score (GCS). La mortalità è di norma elevata, fino al 50% del totale. La metà dei decessi avviene prima che il paziente raggiunga l'ospedale.
Traumi di natura neurologica: • Trauma cranico: Il 30-40% dei traumi cranici è invece dovuto ad incidenti di altra natura, in particolare incidenti sul lavoro, domestici o sportivi.
Quale intervento riabilitativo in Traumatologia? • I parametri di riferimento sono: • Età del paziente • Entità del danno • Età dell’evento traumatico • Età dell’intervento terapeutico chirurgico/conservativo
Gli strumenti della riabilitazione • Distinguiamo essenzialmente: • La Terapia fisica nelle sue molteplici applicazioni: magnetoterapia elettroterapia ultrasuonoterapia laserterapia • La Kinesiterapia : esercizio terapeutico.
…..QUELLI CHE S’INNAMORAN DI PRATICA SANZA SCIENZA, SON COME ‘L NOCCHIERI CH’ENTRA IN NAVIGLIO SANZA TIMONE O BUSSOLA, CHE MAI HA CERTEZZA DOVE SI VADA ... Leonardo da Vinci
Trattamento riabilitativo Da un punto di vista riabilitativo possiamo individuare il seguente percorso terapeutico:
STRUMENTI DELLA RIABILITAZIONE • ESERCIZIO TERAPEUTICO • IDROKINESITERAPIA • TERAPIA FISICA • TERAPIA MANUALE
I presupposti dell’atto riabilitativo L’Esercizio Terapeutico Costituisce l’elemento fondamentale del recupero motorio. Rappresenta l’essenza della pratica riabilitativa. Si caratterizza di un significato unico: L’APPRENDIMENTO