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LA SARDEGNA. La Sardegna è la seconda isola più estesa del mar Mediterraneo dopo la Sicilia. E ’ una regione a statuto speciale e ciò garantisce l'autonomia amministrativa delle istituzioni locali a tutela delle peculiarità linguistiche e geografiche .
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La Sardegna è la seconda isola più estesa del mar Mediterraneo dopo la Sicilia. E’ una regione a statuto speciale e ciò garantisce l'autonomia amministrativa delle istituzioni locali a tutela delle peculiarità linguistiche e geografiche. La sua posizione strategica al centro del mar Mediterraneo ha favorito sin dall'antichità i rapporti commerciali e culturali, come gli interessi economici, militari e strategici. In epoca moderna molti viaggiatori e scrittori hanno esaltato la bellezza della Sardegna, immersa in un ambiente ancora incontaminato.
TERRITORIO Più dell'80% del territorio è montuoso o collinare. Le montagne sono il 13,6% del territorio e sono formate da rocce molto antiche e livellate dal lento e continuo processo di erosione. Le zone pianeggianti occupano il 18,5% del territorio. Molte isole ed isolette la circondano e tra queste la più grande è l'isola di Sant'Antioco, seguono poi l'Asinara, l'San Pietro, la Maddalena e Caprera. I quattro punti estremi sono: Capo Falcone (a nord), Capo Teulada (a sud), Capo comino (ad est), Capo dell'Argentiera (ad ovest).
CLIMA Il clima mediterraneo è tipico di gran parte della Sardegna. Lungo le zone costiere, grazie alla presenza del mare, si hanno inverni miti con le temperature che scendono raramente sotto lo zero. Le estati sono calde e secche, caratterizzate da una notevole ventilazione. Nelle zone interne pianeggianti e collinari il clima è tipicamente mediterraneo, anche se a causa della maggior lontananza dal mare si registrano temperature invernali più basse ed estive più alte rispetto alle aree costiere. Sui massicci montuosi, invece, nei mesi invernali nevica frequentemente e le temperature scendono sotto lo zero.
FAUNA e FLORA Il patrimonio faunistico annovera diversi esempi di specie di grande interesse: il Muflone, il cinghiale sardo, la volpe sarda, il gatto selvatico sardo, il cavallino della Giara e l'asinello bianco, presente solo in Sardegna e più precisamente sull'isola dell'Asinara (se ne contano circa 90 esemplari). La vegetazione spontanea è tipicamente mediterranea. La vegetazione boschiva è perciò rappresentata in gran parte da macchia mediterranea e foresta sempreverde. I paesaggi sommersi sono molto complessi e ricchi di colori per la varietà di Pesci, spugne e coralli e sono caratterizzati dalla straordinaria limpidezza dell'acqua.
AGRICOLTURA L'agricoltura sarda è oggi legata a produzioni specializzate come quelle vinicole, l’olivicoltura e quelle del carciofo. La piana del Campidano, la più grande pianura sarda produce avena, orzo e frumento, della quale è una delle più importanti produttrici italiane. Nel patrimonio boschivo è presente la quercia da sughero, che cresce spontanea favorita dall'aridità del terreno.
ALLEVAMENTO L'allevamento rappresenta una fonte di reddito molto importante. Attualmente nell'isola si trova circa un terzo dell'intero patrimonio ovino e caprino italiano. Oltre alla carne, dal latte ricavato si produce una grande varietà di formaggi, basti pensare che la metà del latte ovino prodotto in Italia viene dalla Sardegna, e viene in gran parte lavorato dalle cooperative dei pastori e da piccole industrie. La Sardegna vanta una tradizione secolare nell'allevamento dei cavalli sin dalla dominazione aragonese, la cui cavalleria attingeva dal patrimonio equino dell'isola per rimpinguare il proprio esercito o per farne ambito dono ai sovrani d'Europa.
INDUSTRIA La nascita del settore industriale sardo contemporaneo è principalmente dovuta all'apporto dei finanziamenti statali. Sono sorti così poli di sviluppo industriali a Cagliari, Porto Torres e Ottana ed i complessi petrolchimici e le grandi raffinerie per la lavorazione del greggio. Altri settori industriali sono quello alimentare, legato alla lavorazione dei prodotti dell'allevamento (formaggi, latte, carni) e della pesca (lavorazione del tonno). L'energia viene prodotta, in misura superiore al fabbisogno, da centrali idroelettriche alimentate dai bacini che raccolgono le acque dei fiumi, da centrali termoelettriche alimentate a carbone di importazione estera e da numerosissime centrali eoliche sparse sull'intero territorio isolano.
TURISMO Grazie al clima mite, ai paesaggi incontaminati, alla purezza delle acque marine, la Sardegna attira ogni anno un gran numero di vacanzieri. Il primo boom turistico si sviluppò ad Alghero. Ma il boom turistico di maggiori dimensioni si realizzò a partire dai primi anni sessanta allorché fu fondata la Costa Smeralda. Sin dagli inizi il turismo in quest'area si caratterizzò principalmente come di élite, basato sulla qualità delle strutture ricettive oltre che sulle bellezze naturali soprattutto per la vicinanza dell'arcipelago della Maddalena. In pochi anni il settore è diventato uno dei settori trainanti delle attività economiche. Negli ultimi anni l'offerta turistica si è in parte modificata cercando di interessare anche le zone interne e di valorizzare la cultura, l'arte, l'archeologia, il turismo equestre, l'escursionismo, il birdwatching, la vela e il free climbing.
RACITI GIULIA CLASSE I SEZ. F • Fonte: http://it.wikipedia.org