4.78k likes | 4.98k Views
Il Nuovo Codice Deontologico degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Novità e spunti di riflessione. Pisa 14 maggio 2014 Relazione Avv. Gian Pietro Dalli. Sommario. Il contesto Doveri generali Principio di legalità Indipendenza e autonomia Concorrenza Pubblicità
E N D
Il Nuovo Codice Deontologicodegli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e ConservatoriNovità e spunti di riflessione Pisa 14 maggio 2014 Relazione Avv. Gian Pietro Dalli
Sommario • Il contesto • Doveri generali • Principio di legalità • Indipendenza e autonomia • Concorrenza • Pubblicità • L’incarico • L’inadempimento dell’incarico • I collaboratori • Esercizio abusivo • Sostituzione collega • Società tra professionisti • Dipendenti pubblici • Obblighi formativi • Sanzioni
Premessa Le risposte alle domande e in generale le indicazioni fornite nella slide seguenti esprimono esclusivamente il punto di vista del Relatore.
Il contesto La “riforma degli ordinamenti professionali”
Il contesto La “riforma degli ordinamenti professionali” • D.l. 13 agosto 2011 n. 138 convertito in Legge 14 settembre 2011 n. 148 (art. 3, comma 5);
Il contesto La “riforma degli ordinamenti professionali” • D.l. 13 agosto 2011 n. 138 convertito in Legge 14 settembre 2011 n. 148 (art. 3, comma 5); • D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137 “Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138”
Il contesto La “riforma degli ordinamenti professionali” • D.l. 13 agosto 2011 n. 138 convertito in Legge 14 settembre 2011 n. 148 (art. 3, comma 5); • Legge 12 novembre 2011 n. 183 (art. 10) • D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137 “Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138”
Il contesto La “riforma degli ordinamenti professionali” • D.l. 13 agosto 2011 n. 138 convertito in Legge 14 settembre 2011 n. 148 (art. 3, comma 5); • Legge 12 novembre 2011 n. 183 (art. 10) • D.l. 24 gennaio 2012 n. 1 convertito in legge 24 marzo 2012 n. 27 (art. 9) • D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137 “Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138”
Il contesto D.l. 13 agosto 2011 n. 138 Ulteriori misure per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo Art. 3 (Abrogazione delle indebite restrizioni all'accesso e all'esercizio delle professioni e delle attività economiche) …..
Il contesto … Con decreto del Presidente della Repubblica …, gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto per recepire i seguenti principi : … (omissis) …
Il contesto D.l. 13 agosto 2011 n. 138 D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137
Il contesto D.l. 13 agosto 2011 n. 138 D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137 • Obbligo di formazione continua
Il contesto D.l. 13 agosto 2011 n. 138 D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137 • Obbligo di formazione continua • Obbligo di polizza RC Professionale
Il contesto D.l. 13 agosto 2011 n. 138 D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137 • Obbligo di formazione continua • Obbligo di polizza RC Professionale • Consigli di disciplina separati dai Consigli dell’Ordine
Il contesto D.l. 13 agosto 2011 n. 138 D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137 • Obbligo di formazione continua • Obbligo di polizza RC Professionale • Consigli di disciplina separati dai Consigli dell’Ordine • Pubblicità informativa con ogni mezzo
Il contesto Legge 12 novembre 2011 n. 183 (Legge di stabilità 2012) Art. 10 (Riforma degli ordini professionali e società tra professionisti)
Il contesto Art. 10 “E’ consentita la costituzione di società per l'esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile …”
Il contesto Art. 10 “E’ consentita la costituzione di società per l'esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile …” c.d. “Società tra professionisti” S.T.P. (Ad esempio S.s., S.n.c., S.r.l., S.p.a., Soc.coop.)
Il contesto D.l. 24 gennaio 2012 n. 1 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività). Art. 9 (Disposizioni sulle professioni regolamentate) “1. Sono abrogate le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico …”
Il contesto I Parametri “2. Ferma restando l'abrogazione di cui al comma 1, nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del Ministro vigilante …”
Il contesto I Parametri “2. Ferma restando l'abrogazione di cui al comma 1, nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del Ministro vigilante …” D.M. 20 luglio 2012 n. 140 c.d. “Decreto parametri” D.M. 31 ottobre 2013 n. 143 c.d. “Decreto parametri LLPP”
Il contesto L’accordo sul compenso
Il contesto L’accordo sul compenso • obbligo
Il contesto L’accordo sul compenso • obbligo • forma
Il contesto L’accordo sul compenso • obbligo • forma • quando
Il contesto L’accordo sul compenso • obbligo • forma • quando • contenuti
Il contesto L’accordo sul compenso • obbligo • forma • quando • contenuti • il “preventivo”
Il nuovo Codice Deontologico In vigore dal 1° gennaio 2014
Doveri generali Art. 3 (Obblighi nei confronti del pubblico interesse)
Doveri generali Art. 3 (Obblighi nei confronti del pubblico interesse) “3. Il Professionista, per l’attività urbanistico-edilizia svolta nell’esercizio della propria attività professionale, deve rispettarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi”.
Doveri generali Art. 3 (Obblighi nei confronti del pubblico interesse) “3. Il Professionista, nell’esercizio della propria attività professionale,assicura che gli interventi di trasformazioneurbanistico-ediliziadel territorio progettati e diretti, sono conformi alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi”.
Doveri generali Art. 10 (Verità) “1. Costituisce illecito disciplinare produrre falsi in documenti e/o dichiarazioni”
Doveri generali Sintesi
Doveri generali Sintesi • rispetto delle norme di legge e di regolamento
Doveri generali Sintesi • rispetto delle norme di legge e di regolamento • rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici
Doveri generali Sintesi • rispetto delle norme di legge e di regolamento • rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici • rispetto del titolo abilitativo
Doveri generali Sintesi • rispetto delle norme di legge e di regolamento • rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici • rispetto del titolo abilitativo • dovere di verità (asseverazioni)
Doveri generali Domanda Costituisce infrazione disciplinare la condotta del professionista che dichiara / certifica il falso in una pratica edilizia ?
Doveri generali Risposta Sì
Doveri generali Risposta Sì Se siamo di fronte ad un “falso”
Doveri generali Risposta Sì Se siamo di fronte ad un “falso” Se il “vero” cioè è rappresentato da un dato oggettivo
Doveri generali Risposta Sì Se siamo di fronte ad un “falso” Se il “vero” cioè è rappresentato da un dato oggettivo (es. stato di fatto/progetto oppure norme di chiara e univoca interpretazione).
Doveri generali Domanda Costituisce infrazione disciplinare la condotta del Direttore dei lavori che non si avvede che gli stessi sono stati realizzati in difformità dal titolo abilitativo ?
Doveri generali Risposta Sì
Doveri generali Risposta Sì L’omesso controllo da parte del professionista costituisce infrazione disciplinare.
Doveri generali Risposta Sì L’omesso controllo da parte del professionista costituisce infrazione disciplinare. La verifica della conformità dei lavori al titolo costituisce specifico dovere deontologico (art. 3).
Doveri generali Risposta Sì L’omesso controllo da parte del professionista costituisce infrazione disciplinare. La verifica della conformità dei lavori al titolo costituisce specifico dovere deontologico (art. 3). A prescindere dalla volontà del committente.
Doveri generali Risposta Sì L’omesso controllo da parte del professionista costituisce infrazione disciplinare. La verifica della conformità dei lavori al titolo costituisce specifico dovere deontologico (art. 3). A prescindere dalla volontà del committente. Il canone deontologico in esame è infatti posto nell’ “interesse pubblico”.
Doveri generali Domanda Per verificare che i lavori si svolgano conformemente al titolo devo andare sul cantiere tutti i giorni ?
Doveri generali Risposta La responsabilità del professionista può essere imputabile anche a titolo di colpa (condotta non intenzionale).