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Capitolo 8 Gli strumenti di politica commerciale. Corso tenuto da Sergio de Nardis. Economia internazionale: teoria e politica del commercio internazionale di Paul R. Krugman e Maurice Obstfeld , terza edizione italiana a cura di Rodolfo Helg. Organizzazione del capitolo. Introduzione
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Capitolo 8 Gli strumenti di politica commerciale Corso tenuto da Sergio de Nardis Economia internazionale: teoria e politica del commercio internazionale di Paul R. Krugman e Maurice Obstfeld, terza edizione italianaa cura diRodolfo Helg
Organizzazione del capitolo • Introduzione • Un’analisi elementare dei dazi • Costi e benefici di un dazio • Altri strumenti di politica commerciale • Gli effetti della politica commerciale: una sintesi • Sommario • Appendice I: l’analisi dei dazi nell’equilibrio generale • Appendice II: dazi e contingentamenti in regime di monopolio
Introduzione • Finora si è visto quali sono le motivazioni che inducono i paesi ad aprirsi agli scambi commerciali; ora si esaminano i motivi che li spingono a limitare apertura e scambi con l’estero attraverso politiche commeciali. In particolare si studiano • quali effetti hanno i diversi strumenti di politica commerciale? • Chi trae beneficio e chi risulta invece danneggiato da questi strumenti di politica commerciale? • quali sono i costi ed i benefici del protezionismo? • I benefici più che compensanio i costi? • quale dovrebbe essere la politica commerciale di un paese? • Per esempio, gli Stati Uniti dovrebbero usare un dazio o un contingentamento per proteggere il loro settore automobilistico dalla concorrenza di Giappone e Corea del Sud?
Espansione del commercio Contrazione del commercio Prezzo Quantità Prezzo Quantità Espansione volontaria delle importazioni (VIE) Dazio alle esportazio-ni Limitazioni volontarie alle esportazioni (VER) Sussidio alle importazioni / esportazioni Introduzione Classificazione degli strumenti di politica commerciale Strumenti di poltica commerciale
Un’analisi elementare dei dazi • I dazi (o tariffe) sono tasse sull’importazione di un bene; possono essere classificati in: • Dazi specifici • dazi prelevati come ammontare fisso per ogni unità di bene importato • Esempio: un dazio specifico di 10$ su ogni bicicletta importata al prezzo internazionale di 100$ comporta il prelievo alla dogana di una somma fissa pari a 10$ e un prezzo finale per il consumatore di 110$ • Dazi ad valorem • dazi prelevati come % (frazione) sul valore dei beni importati • Esempio: un dazio ad valorem del 20% sulle biciclette comporta il pagamento di 20$ per ogni 100$ di bicilette importate e un prezzo finale di vendita di 120$
Un’analisi elementare dei dazi • Un dazio composto è la combinazione tra un dazio ad valorem ed uno specifico • I governi preferiscono solitamente adottare politiche protezionistiche basate su barriere non tariffarie, quali: • quote (contigentamenti) all’importazione • Limiti alla quantità d’importazioni • restrizioni alle esportazioni • Limiti alla quantità di esportazioni • Nonostante il minore peso che assumono le barriere tariffarie nelle politiche commerciali, l’analisi degli effetti del dazio è un utile punto di partenza
Un’analisi elementare dei dazi • Offerta, domanda e commercio internazionale in un singolo settore • Supponiamo che ci siano due paesi (A e B) • I due paesi consumano e producono grano, che può essere trasportato a costi nulli da un paese all’altro • In ogni paese, il settore del grano è perfettamente concorrenziale • Supponiamo che, in assenza di scambi, il prezzo del grano in A sia maggiore che in B • Ciò implica che gli operatori comincino a esportare grano da B ad A • L’esportazione di grano fa aumentare il prezzo in B e contemporaneamente fa diminuire il prezzo in A, fino a che le differenze iniziali tra i due prezzi vengono completamente eliminate • Per determinare prezzo e quantità scambiata di grano, si fa riferimento a un’analisi di equilibrio parziale, in cuisi considerano la domanda interna di importazioni e l’offerta estera di esportazioni
Un’analisi elementare dei dazi • Per determinare il prezzo mondiale (Pw) e la quantità di scambi (Qw), vengono definite due curve: • la curva di domanda di importazioni di A • Mostra la quantità massima di importazioni che il paese A vorrebbe consumare per ogni dato prezzo del bene importato. • Si tratta dell’eccesso della domanda espressa dai consumatori di A rispetto all’offerta dei produttori di A: MD = D(P) – S(P) • la curva di offerta di esportazioni di B • Mostra la quantità massima di esportazioni che B vorrebbe fornire al resto del mondo per ogni dato prezzo. • Si tratta dell’eccesso dell’offerta dei produttori di B rispetto alla domanda espressa dai consumatori di B: XS = S*(P*) – D*(P*)
S Prezzo, P Prezzo, P A 2 1 MD D D2 Quantità, Q D2 – S2 Quantità, Q S1 D1 D1 – S1 S2 Un’analisi elementare dei dazi Figura 8-1: derivazione della curva di domanda di importazioni di A PA P2 P1
Un’analisi elementare dei dazi • Proprietà della curva di domanda interna di importazioni: • interseca l’asse verticale in corrispondenza del prezzo di “autarchia” del paese importatore • è decrescente • è più piatta della curva di domanda domestica del paese importatore
Prezzo, P Prezzo, P S* XS D* D*2 D*1 S*1 S*2 Quantità, Q S*1 – D*1 S*2 – D*2 Quantità, Q Un’analisi elementare dei dazi Figura 8-2: derivazione della curva di offerta di esportazioni di B P2 P1 P*A
Un’analisi elementare dei dazi • Proprietà della curva di offerta estera di esportazioni: • interseca l’asse verticale in corrispondenza del prezzo di autarchia del paese esportatore • è crescente • è più piatta della curva di offerta domestica del paese esportatore
Prezzo, P XS 1 PW QW Quantità, Q Un’analisi elementare dei dazi Figura 8-3: equilibrio mondiale MD
Un’analisi elementare dei dazi • Definizioni utili: • la ragione di scambio è il prezzo relativo del bene di esportazione espresso in unità del bene d’importazione • un paese piccolo è un paese che non è in grado di influenzare, con la variazione della propria domanda, la sua ragione di scambio, indipendentemente da quanto commerci con il resto del mondo • un paese grande è un paese che è invece in grado di influire con la propria domanda sulla propria ragioen di scambio
Un’analisi elementare dei dazi • Effetti di un dazio • Supponiamo che A imponga un dazio di t dollari su ogni chilo di grano importato • Il dazio introduce uno scarto tra prezzo estero, PW, e prezzo interno con dazio, PT: PT > PW • I consumatori di A in corrispondenza del prezzo più elevato diminuiscono la domanda di grano, mentre i produttori di A aumentano l’offerta: in A si riduce l’eccesso di domanda di gano e quindi si riduce l’importazione di grano • Se A è un paese grande, la sua minore domanda di importazioni si riflette in un abbassamento del prezzo di offerta in B che si riduce da PW a P*T ; in corrispondenza del minore prezzo in B si espande la domanda di grano e se ne riduce l’offerta; si contrae quindi l’eccesso di offerta di B, vale a dire si riducono le sue esportazioni • Questi movimenti continuano finchè non si raggiunge un nuovo equilibrio in corrispondenza del quale l’eccesso di domanda di A eguaglia nuovamente l’eccesso di offerta di B; ciò avviene in corrispondenza di vilumi di commercio minori che nella situazione del libero scambio • Nelnuovo equilibrio i prezzi nei due mercati A e B non sono più uguali; essi differiscono dell’ammontare della tariffa/dazio; cioè non si ha più P= PW =P*, come nel libero scambio, ma PT = P*T+ t
Home market World market Foreign market Prezzo, P Prezzo, P Prezzo, P S* XS 2 1 t D* Quantità, Q QT Quantità, Q Quantità, Q QW Un’analisi elementare dei dazi Figura 8-4: effetti di un dazio Mercato mondiale Mercato di B Mercato di A S PT PW P*T 3 MD D
Un’analisi elementare dei dazi • In assenza di dazi, il prezzo mondiale del grano (Pw) si pareggierebbe nei due paesi • In presenza del dazio, il prezzo del grano aumenta fino a PT in A e si riduce fino a P*T(= PT– t) in B, cioè sino a che la differenza diventa pari a $t • In A: i produttori offrono una quantità maggiore ed i consumatori domandano una quantità minore in conseguenza dell’aumento del prezzo, quindi si riduce la domanda di importazioni • In B: i produttori offrono una quantità minore ed i consumatori domandano una quantità maggiore in conseguenza della riduzione del prezzo, quindi si riduce l’offerta di esportazioni • Pertanto, il volume degli scambi di grano si riduce in conseguenza dell’introduzione di un dazio
Un’analisi elementare dei dazi • L’incremento del prezzo domestico in A è inferiore al dazio perché parte del dazio si riflette nella riduzione del prezzo di esportazione di B, questo dipende dal fatto che A è un paese grande e riesce a scaricare un aparte dell’onere del dazio da lui introdotto sul paese B • Se A è un paese piccolo e introduce un dazio, allora il prezzo estero di esportazione rimane invariato ed il prezzo domestico in A (il paese importatore) aumenta dell’intero l’ammontare del dazio, talché PT = PW+ t
Prezzo, P S D Quantità, Q D2 D1 S1 S2 Importazioni dopo il dazio Importazioni prima del dazio Un’analisi elementare dei dazi Figura 8-5: dazio in un paese piccolo PW+ t PW
Un’analisi elementare dei dazi • La misurazione del grado di protezione • Nell’analisi pratica delle politiche commerciali, è importante conoscere il livello di protezione effettiva che una certa politica commerciale fornisce • Si può esprimere il livello di protezione in rapporto al prezzo di equilibrio di mercato internazionale che sarebbe prevalso in libero scambio, cioè esso sarebbe dato da t/PW%. Però PW non è sempre determinabile; se il paese è grande essonon è dato dalla differenza PT - t = PW • Ma anche se fosse possibile calcolare t/PW%, ciò nonmisura da solo l’effettiva protezione di cui gode il settore; occorre tenere conto degli effetti della protezione sull’intero processo produttivo
Un’analisi elementare dei dazi • Tasso effettivo di protezione • Bene finale F il cui prezzo sul mercato mondiale è 100; per produrre F si impiegano beni intermedi I il cui prezzo sul mercato mondiale è 70 • Il paese produce I, ma non il bene finale F e vuole incoraggiarne la produzione nazionale; applica un dazio del 30% sulle importazioni di F: il prezzo interno aumenta a 130 (ipotesi paese piccolo): òa protezione effettiva non è però 130. Prima del dazio potevano stare sul mercato solo imprese con costi operativi di 70 (100=70+30), ora possono stare sul mercato imprese con costi operativi di 60 (130=70+60); il tasso effettivo di protezione è (60-30)/30=100% • Il paese produce F, ma importa I e vuole incoraggiare la produzione nazionale di I. Per fare questo impone un dazio del 10% sulle importazioni di I, il cui prezzo interno (ipotesi paese piccolo) passa da 70 a 77. Questo provoca una tasso effettivo di protezione negativo: se prima potevano stare sul mercato imprese con costi operativi di 30, ora possono sopravvivere solo quelle con costi operativi di 23 (100=77+23); il tasso effettivo di protezione è (23-30)/30=-23,3%
Costi e benefici di un dazio • Un dazio determina l’aumento del prezzo di un bene nel paese importatore e (se il paese importatore è grande) la sua riduzione nel paese esportatore • In conseguenza di queste variazioni nei prezzi: • il benessere dei consumatori si riduce nel paese importatore e aumenta nel paese esportatore • il benessere dei produttori aumenta nel paese importatore e si riduce nel paese esportatore • il governo che introduce il dazio ottiene un gettito • Per misurare e confrontare questi costi e benefici, dobbiamo definire i concetti di surplus del consumatore e quello del produttore
Costi e benefici di un dazio • Surplus del consumatore e del produttore • Surplus del consumatore • Misura il beneficio che un consumatore trae dall’acquistare come differenza tra il prezzo effettivamente pagato ed il prezzo che sarebbe stato disposto a pagare: questa differenza si determina perchè il prezzo è dato dal valore a cui si deve vendere ll bene per spingere il consumatore ad acquistarne un’unità addizionale; tale prezzo si applica non solo all’unità addizzioanle ma a tutte le unità vendute/acquistate (anche a quelle che il consumatore sarebbe stato disposto a pagare di più) • Può essere derivato dalla curva della domanda di mercato • Graficamente, è pari all’area sottostante alla curva di domanda e situata al di sopra del prezzo • Esempio: supponiamo che una persona sia disposta a pagare 20$ per ogni scatola di pillole, ma che il prezzo è solamente di 5$. Allora, il surplus del consumatore, realizzato attraverso l’acquisto di un pacchetto di pillole, è di 15$
Prezzo, P $12 $10 $9 D Quantità, Q 8 9 10 11 Costi e benefici di un dazio Figura 8-6: derivazione del surplus del consumatore dalla curva di domanda
Prezzo, P a b D Q1 Q2 Quantità, Q Costi e benefici di un dazio Figura 8-7: geometria del surplus del consumatore P1 P2
Costi e benefici di un dazio • Surplus del produttore • Misura il beneficio che un produttore trae dal vendere come differenza tra il prezzo effettivamente praticato per vendere un’unità addizionale ed il prezzo a cui sarebbe stato disposto a vendere anche le altre unità di bene • Può essere derivato dalla curva dell’offerta di mercato. • Graficamente, è pari all’area sovrastante la curva di offerta e situata al di sotto del prezzo. • Esempio: un produttore disposto a vendere un bene per 2$, ma che ne riceve 5$, realizza un surplus del produttore di 3$.
Prezzo, P S d c Q1 Q2 Quantità, Q Costi e benefici di un dazio Figura 8-8: geometria del surplus del produttore P2 P1
Costi e benefici di un dazio • Misurazione di costi e benefici • E’ possibile sommare il surplus del consumatore con quello del produttore? • Algebricamente, possiamo sommare il surplus del consumatore con quello del produttore perché ogni variazione del prezzo influenza ogni individuo in due modi: • come consumatore • come lavoratore (produttore) • Assumiamo che al margine il guadagno o la perdita di un dollaro abbiano lo stesso valore sociale per ogni gruppo
Prezzo, P S = perdita del consumatore (a + b + c + d) = beneficio del produttore (a) = gettito del governo (c + e) a c b d e D Quantità, Q D2 D1 S1 S2 QT Costi e benefici di un dazio Figura 8-9: costi e benefici di un dazio per il paese importatore PT PW P*T
Costi e benefici di un dazio • Le aree dei due triangoli b e d misurano la perdita subita dalla nazione nel suo insieme (perdita di efficienza) e l’area del rettangolo e misura i benefici in termini di ragione di scambio (si suppone un paese grande). • La perdita di efficienza emerge perché un dazio distorce gli incentivi al consumo e alla produzione. • I produttori ed i consumatori agiscono come se le importazione fossero più care di quello che sono effettivamente. • Il triangolo b rappresenta la distorsione nella produzione (si produce una quantità troppo elevata del bene che potrebbe essere più convenientmente prodotta all’estero) e il triangolo d rappresenta la distorsione nel consumo (i consumatroi sono indotti ad acquistare una quantità troppo bassa del prezzo in confronto a quanto farebbero in assenza della tassa rappresentata dal dazio) • Il beneficio legato alla ragione di scambio emerge in quanto il dazio riduce il prezzo estero delle esportazioni
Costi e benefici di un dazio • Se il beneficio legato alla ragione di scambio è maggiore della perdita di efficienza, il dazio migliora il benessere del paese importatore. • Nel caso di un paese piccolo, il dazio riduce necessariamente il benessere del paese importatore: l’area del quadrato e è nulla
Prezzo, P S = perdita di efficienza (b + d) = beneficio legato alla ragione di scambio (e) b d e D Quantità, Q Importazioni Costi e benefici di un dazio Figura 8-10: effetto netto di benessere di un dazio PT PW P*T
Altri strumenti di Politica commerciale • I sussidi all’esportazione: la teoria • Sussidio all’esportazione • Pagamento del governo a favore di un’impresa o di un operatore che trasporta il bene all’estero • Quando il governo offre un sussidio all’esportazione, gli operatori esportano il bene fino a che il prezzo domestico eccede il prezzo estero dell’intero ammontare del sussidio • Come il dazio può essere specifico o ad valorem
Un’analisi elementare dei dazi • Effetti di un sussidio • Supponiamo che A imponga un sussidio di s dollari su ogni unità di bene esportata • Il sussidio consente anche ai produttori inefficienti, quelli il cui prezzo è superiore a quello mondiale P> PW , di entrare nel mercato, la differenza tra Pe PW viene coperta dal sussidio; rispetto a una situazione di libero scambio si espande l’offerta interna • Sul mercato interno non c’è il sussidio e si vende quindi al prezzo più elevato PS (> PW); la domanda interna per il bene sussidiato si riduce e si ha un maggiore eccesso di offerta che viene venduto nel paese B • Se il paese è grande, questo aumento di esportazioni d A a B provoca una riduzione del prezzo (sussidiato) delle esportazioni in B rispetto a una situazione di libero scambio P*S < PW; si ha una perdita di ragione di scambio per il paese A rispetto a una situazione di libero scambio • Non si ha più P= PW =P*, come nel libero scambio, ma PS =P*S + s
Prezzo, P S d a c = guadagno del produttore (a + b + c) b Sussidio e f g = perdita del consumatore (a + b) = costo del sussido per il governo (b + c + d + e + f + g) D Quantità, Q Esportazioni Altri strumenti di Politica commerciale Figura 8-11: effetti di un sussidio all’esportazione PS PW P*S
Altri strumenti di Politica commerciale • Un sussidio all’esportazione provoca l’aumento dei prezzi nel paese esportatore e la loro diminuzione nel paese importatore • Inoltre, e al contrario di un dazio, un sussidio all’esportazione peggiora la ragione di scambio (se il paese che lo applica è grande) • Un sussidio all’esportazione genera dei costi che sono inevitabilmente superiori ai corrispondenti benefici (al contrario del dazio che può, tramite il miglioramento di ragione di scambio, indurre qualche vantaggio a favore di chi lo applica)
Prezzo, P S Prezzo nell’UE in assenzadi importa- zioni Prezzo di sostegno = costo del sussidio per il governo Prezzo mondiale D Quantità, Q Esportazioni Altri strumenti di Politica commerciale Figura 8-12: la Politica Agricola Comune europea
Altri strumenti di Politica commerciale • I contingentamenti delle importazioni : la teoria • Un contingentamento delle importazioni è una restrizione diretta alla quantità importata di un bene • Esempio: gli Stati Uniti hanno un contingentamento delle importazioni di formaggio straniero • La restrizione è spesso applicata mediante la concessione di licenze di importazione a gruppi di operatori o di imprese • Esempio: soltanto alcune compagnie commerciali sono abilitate ad importare formaggio • Per alcuni casi importanti, segnatamente lo zucchero e l’abbigliamento, il diritto di vendere negli Stati Uniti viene concesso direttamente al governo dei paesi esportatori
Altri strumenti di Politica commerciale • Un contingentamento delle importazioni comporta sempre l’aumento del prezzo domestico del bene importato (limita l’offerta dall’estero su cui preme una domanda non soddisfatta in conseguenza della restrizione) • I titolari delle licenze possono acquistare i beni d’importazione al prezzo mondiale e rivenderli ad un prezzo più alto sul mercato domestico registrando un guadagno • I profitti realizzati dai titolari delle licenze sono noti come rendite da contingentamento
Altri strumenti di Politica commerciale • Confronto di benessere tra dazio e contingentamento delle importazioni • La differenza risiede nel fatto che con un contingentamento un governo non riceve alcun gettito • Nel determinare i costi ed i benefici di un contingentamento, è cruciale stabilire chi percepisce la rendita • Quando i diritti per vendere sul mercato domestico vengono assegnati ai governi dei paesi esportatori, il trasferimento della rendita all’estero rende i costi del contingentamento sostanzialmente pù alti del dazio equivalente
Prezzo, P S = perdita del consumatore (a + b + c + d) = beneficio del produttore (a) = rendita per i possessori di licenza di importazione (c + e) a c b d e D Quantità, Q D2 D1 S1 S2 QC Costi e benefici di un dazio Figura 8-9: costi e benefici di un contingentamento per il paese importatore PC PW P*C
Altri strumenti di Politica commerciale • Restrizioni volontarie alle esportazioni • Una restrizione volontaria alle esportazioni (VER) è un contingentamento alle esportazioni amministrato dal paese esportatore • E’ noto anche come accordo volontario di restrizione (VRA) • Le VER sono imposte dietro richiesta del paese importatore e accordate dall’esportatore per evitare altre restrizioni agli scambi
Altri strumenti di Politica commerciale • Una VER equivale ad un contingentamento in cui le licenze siano assegnate ai governo esteri, pertanto è molto costosa per il paese importatore • Una VER è sempre più costosa per il paese importatore di un dazio che limiti le importazioni dello stesso ammontare • Con una VER, il gettito del dazio equivalente si trasforma in rendita realizzata da operatori esteri (area c+e) • Esempio: circa i 2/3 del costo gravante sui consumatori statunitensi delle tre maggiori VER (su tessile, abbigliamento, acciaio e automobili) consiste in rendite realizzate da operatori esteri • Una Ver produce una perdita per il paese importatore
Altri strumenti di Politica commerciale • Requisiti di contenuto minimo della produzione • Un requisito di contenuto minimo della produzione è una norma che richiede che una frazione predeterminata di bene finale sia prodotta localmente • Tale frazione può essere specificata in termini di unità fisiche o di valore • Leggi sui requisiti minimi di contenuto nazionale sono largamente impiegate dai paesi in via di sviluppo nel tentativo di indirizzare la propria struttura industriale dall’assemblaggio verso la produzione di beni intermedi
Altri strumenti di Politica commerciale • Le leggi sui requisiti minimi di contenuto nazionale non generano né un gettito né una rendita da contingentamento • Il prezzo finale del bene, osservato dai consumatori, riflette una media tra i prezzi degli input importati e quelli degli input prodotti localmente • Esempio: supponiamo che il 50% delle componenti usate dalle imprese di assemblaggio debba essere di produzione locale. Il costo delle componenti importate è di 6000$, mentre quello delle componenti prodotte localmente è di 10,000$. Allora, il costo medio delle componenti è pari a 8000$ (0.5 x 6000$ + 0.5 x 10,000$). • E’ consentito alle imprese di soddisfare il requisito sui contenuti minimi nazionali esportando, invece che acquisendo componenti prodotte localmente.
Altri strumenti di Politica commerciale • Altri strumenti di politica commerciale • Crediti agevolati all’esportazione • Forma di prestito agevolato concessa agli acquirenti • Hanno gli stessi effetti di un normale sussidio all’esportazione • Politica delle commesse pubbliche • Gli acquisti da parte del governo (o di imprese soggette a specifici regolamenti) possono essere indirizzati a beni di produzione locale, nonostante siano più cari di quelli importati • Regolamenti • Talvolta i governi frappongono barriere sostanziali agli scambi attraverso procedure doganali e l’imposizione di determinati standard sanitari o di sicurezza
Gli effetti delle politiche commerciali: una sintesi Tabella 8-1: effetti delle politiche commerciali alternative
Sommario • Un dazio determina un cuneo tra i prezzi domestici e quelli esteri, aumentando il prezzo domestico, ma meno del dazio (eccetto nel caso di un “paese piccolo”). • Nel caso di un “paese piccolo”, il dazio si riflette completamente nei prezzi domestici. • I costi ed i benefici di un dazio o di altri strumenti di politica commerciale possono essere misurati mediante l’uso dei concetti di surplus del consumatore e di surplus del produttore. • I produttori domestici del bene ci guadagnano • I consumatori domestici ci rimettono • Il governo realizza un gettito
Sommario • L’effetto netto di benessere di un dazio può essere scomposto in due componenti: • perdita di efficienza (nel consumo e nella produzione) • guadagno legato alla ragione di scambio (nullo nel caso di un paese piccolo) • Un sussidio all’esportazione causa una perdita di efficienza in modo analogo rispetto ad un dazio, ma amplifica questa perdita deteriorando la ragione di scambio. • In presenza di contingentamenti o restrizioni volontarie delle esportazioni, il governo non realizza alcun gettito.
Produzione e consumo di cibo, QF, DF Inclinazione = - P*M/P*F Q1 Produzione e consumo di manufatti, QM, DM Appendice I: l’analisi dei dazi nell’equilibrio generale Tabella 8AI-1: equilibrio di libero scambio nel caso di un paese piccolo D1