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LETTERATURA E CIBO

LETTERATURA E CIBO. ANNALISA PEPICELLI SANU II a. a. 2009/2010. … scrittori, romanzieri e poeti di ieri e di oggi … dentro e fuori i confini italiani … esaltatori del potere delle parole … del potere del gusto e di quello del cibo ….

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Presentation Transcript


  1. LETTERATURA E CIBO ANNALISA PEPICELLISANU II a. a. 2009/2010

  2. … scrittori, romanzieri e poeti di ieri e di oggi … dentro e fuori i confini italiani … esaltatori del potere delle parole … del potere del gusto e di quello del cibo …

  3. “La cena di Trimalchione: l’esaltazione e la condanna del lusso incontenibile del mondo antico … … l’esibizione della ricercatezza del particolare e dell’ esuberanza della civiltà romana.” “.....Frattanto cominciano a servire un antipasto scelto e abbondante . Nel mezzo del vassoio degli antipasti si levava un asinello di bronzo corinzio con due bisacce piene , l’ una, di olive bianche, l’ altra, di olive nere. Sopra l’asinello, a mo’ di tetto, c’ erano due piatti sul cui margine si vedevano incisi il nome di Trimalchione e l’indicazione del .loro peso in argento. Graziosi ponticelli, saldati l’uno all’ altro , sostenevano ghiri conditi con miele e papavero. C’ erano anche salsicce calde su di una graticola d’ argento e, sotto la graticola, prugne di Siria e chicchi di melograni ad imitare la brace....” Petronio, Satyricon, I sec d. C.

  4. “Un canto in onore di Bacco, divinità dell’uva e dei vitigni … … un canto della vendemmia che spumeggia nei tini.” <<Ci sono le vigne di Taso, ci sono le uve di Marea, bianche, s'addicono queste a terreni grassi, quelle a terre più fini; e la psitia migliore per il passito e il lageo leggero, che alla fine fa barcollare e impaccia la lingua, le uve purpuree e quelle precoci, e come ti potrò cantare o Retica? Però non sfidare le cantine di Falerno! Vi sono anche le viti aminee, vini robustissimi, a cui cedono il passo quello di Tmolo e persino il Faneo, re dei vini;e l'Argitide, quella più piccola, con cui nessun altra può rivaleggiare o per quantità di succo o per durata di anni. Certo non io ti trascurerò o Rodia, gradita agli dei e alle mense, né te o Bumasto, dai grappoli rigonfi! >> Virgilio, Le Georgiche, II libro

  5. “Protagonista, ancora una volta, il vino; la cui peculiarità è abilmente decantata nei versi del poeta francese Rousseau: il vino riscalda l’uomo nel cuore e mitiga il suo temperamento.” “Spesso la condotta di un uomo riscaldata dal vino non è che l’effetto di ciò che, negli altri momenti , avviene nel suo cuore.” Jean Jacques Rousseau, ‘700

  6. “Dal vino, bevanda di divinità e uomini, al dessert nell’Estetismo di D’Annunzio. Dessert: ultima pietanza nella mensa, ma prima nell’espressione del lusso e del gusto … … un’esperienza di piacere per i sensi.” “Il vero lusso d’una mensa sta nel dessert. Tutte quelle squisite e rare cose dilettavano la vista, oltre il palato, disposte con arte in piatti di cristallo guarniti d’argento. I fauni intrecciati di camelie e di violette s’incurvavano tra i pampinosi candelieri del XVIII secolo, animati dai fauni e dalle ninfe.” Gabriele D’Annunzio , Il piacere , 1889

  7. “La soddisfazione di una vita umile immersa nel sapore delle cose semplici: il pane e il vino” «Il pane è fatto di molti chicchi di grano. Perciò significa unità. Il vino è fatto di molti acini d’uva, e anch’esso significa unità». «Il pane di grano bagnato nel vino rosso, non c’è nulla di meglio. Ma bisogna avere il cuore in pace.» Ignazio Silone, Vino e pane, 1937

  8. Il timballo di maccheroni: una ricetta tradizionale … un piatto “casareccio” … eppure, descritto, nell’opera “Il Gattopardo”, con estrema accuratezza e solennità; per enfatizzare ancor più la storia dell’Italia garibaldina.” “L'oro brunito dell'involucro, la fragranza di zucchero e di cannella che ne emanava, non era che il preludio della sensazione di delizia che si sprigionava dall'interno quando il coltello squarciava la crosta: ne erompeva dapprima un fumo carico di aromi e si scorgevano poi i fegatini di pollo, le ovette dure, le sfilettature di prosciutto, di pollo e di tartufi nella massa untuosa, caldissima dei maccheroni corti, cui l'estratto di carne conferiva un prezioso color camoscio.” Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo , 1958

  9. “L’alchimia della fermentazione alcolica e l’intreccio del vino con frutti misteriosi, patate e mele rosse” “Il vino parla. Lo sanno tutti. Guardati in giro. Chiedilo all'indovina all'angolo della strada, all'ospite che non è stato invitato alla festa di nozze, allo scemo del villaggio. Parla. E' ventriloquo. Ha un milione di voci. Scioglie la lingua, svela segreti che non avresti mai voluto raccontare, segreti che non sapevi nemmeno di conoscere. Grida, declama, sussurra. Racconta grandi cose, progetti meravigliosi, amori tragici e tradimenti terribili. Ride a crepapelle.” Joanne Harris, Vino, patate e mele rosse, 2000

  10. “Una scrittura contemporanea che, come quella del passato, ribadisce il sodalizio tra cibo e cultura letteraria. … nella cucina di Emma nulla si spreca … in contrapposizione ad un mondo troppo superficiale.” “Riprovò, e al terzo tentativo capitò in una pagina di budini. Budino di ricotta, budino alla napoletana, budino nero, budino di limone…tuttiinteressanti… ma l'incipit di 'Budino nero' attirò la sua attenzione. 'Questo budino si fa talvolta per consumare le chiare d'uovo, e non è da disprezzarsi'. Se c'era una cosa in cui Emma eccelleva era montare le chiare d'uovo. Se le sbatteva lei, la neve era davvero ferma, immobile • come quelle eterne del Kilimangiaro. “ • Stefania Bertola, A neve ferma, 2006

  11. Fontiwww.taccuinistorici.it(il sito è stato visitato il 3/05/2010)www.italialibri.net/operewww.garzantilibri.it(entrambi i siti sono sati visitati il 7/05/2010)

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