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La Progettazione dell’ offerta formativa 2010/2011. Senato Accademico. Ottobre 2009. Agenda. La nuova norma – Le principali novità rispetto al DM 270 La situazione attuale Le linee generali per la progettazione dell’offerta formativa La progettazione La sostenibilità Il calendario.
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La Progettazione dell’ offerta formativa 2010/2011 Senato Accademico Ottobre 2009
Agenda • La nuova norma – Le principali novità rispetto al DM 270 • La situazione attuale • Le linee generali per la progettazione dell’offerta formativa • La progettazione • La sostenibilità • Il calendario
La nuova norma - Le principali novità rispetto al DM 270 • Eliminazione degli sconti per corsi Omologhi o a distanza nel calcolo dei requisiti necessari di docenza • Eliminazione della possibilità di conteggiare le procedure di valutazione comparativa in atto ai fini del calcolo dei requisiti necessari di docenza • Ridefinizione delle numerosità minime degli immatricolati • Introduzione dei requisiti necessari di docenza per curricula/indirizzi/orientamenti aggiuntivi: 6 per ogni curriculum aggiuntivo nella Laurea, 4 nella Magistrale • Qualora i percorsi formativi si differenzino per 40 o più crediti nella Laurea e per 30 o più crediti nella Magistrale, questi non potranno essere orientamenti aggiuntivi, ma Corsi di Studio distinti. • Il grado di copertura dei SSD di base e caratterizzanti da parte di docenza di ruolo passa al 60%, con una previsione di incremento al 70% entro l’a.a. 2013/14 • Limitazione alla didattica erogata complessivamente nei limiti massimi di: (100*Ndoc)*(1+x), dove x non può superare 0,2 • Il taglio minimo di ogni insegnamento è fissato a 6 crediti
La nuova norma - Le principali novità rispetto al DM 270 • Introduzione di date omogenee di inizio e fine anno accademico • Introduzione di un rapporto ore aula e crediti differenziato per gruppi di classe di laurea e laurea magistrale • Potenziamento dell’efficacia della valutazione interna degli Atenei, prevedendo che i membri dei nuclei di valutazione siano in maggioranza esterni • Ai fini della ripartizione del FFO saranno previste apposite modalità di penalizzazione per le Università con Corsi di Studio aventi basso numero di immatricolazioni o con bassa utilizzazione della propria docenza di ruolo; saranno altresì premiate le situazioni caratterizzate da un grado di razionalizzazione dell’offerta più elevato rispetto ai livelli previsti, con riferimento, tra l’altro, al n. medio di esami per ciascun corso di studio, inferiore ai livelli indicati dalla norma
La delibera del CdA del 09/09/09 Il Consiglio di Amministrazione Viste: • le leggi 133/08 e 1/2009, riguardanti il finanziamento delle università e le modelità per la programmazione del personale nel triennio 2009-2011 • il DM 270/04 • la nota del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca n. 160 del 4/09/09 riguardante “Ulteriori interventi per la razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa nella prospettiva dell’accreditamento dei corsi di studio” che prevede un numero massimo di ore di didattica assistita pari a H = (100 ° Ndoc) * (1 + x) (dove Ndoc rappresenta il numero complessivo di docenti e si assume che x non essere superiore a 0,2); • la delibera del CDA del 15/07/09 che prevedeva un numero massimo di ore di didattica assistita (frontale) pari a H = 1.2 * [ N° professori * 120 + N° ricercatori confermati * 90 + N° ricercatori non confermati *60) con riferimento al personale in organico nel 2012, stimato applicando le regole di turn-over previste dalla Legge 1/2009. • la delibera del SA del 21/7/09 che, ai fini della revisione dell’offerta formativa, proponeva di stimare l’organico 2012 facendo riferimento al 90% dell’organico attuale DELIBERA
La delibera del CdA del 09/09/09 1. che si predisponga l’offerta formativa (a partire dall’a.a. 2010/11) in applicazione del DM 270/04 e in accordo con la nota MIUR n. 160 attraverso una progettazione a livello di Ateneo, che preveda un numero massimo di ore di didattica assistita complessivamente erogabile nei corsi di Laurea e Laurea magistrale (come somma dell’attività didattica istituzionale dei docenti di ruolo e dell’attività didattica complementare svolta attraverso contratti esterni, affidamenti o supplenza, sia a titolo oneroso che gratuito) pari a: H = (100 ° Ndoc) * (1 + x) dove Ndoc è il numero dei professori e dei ricercatori di ruolo dell’ateneo; x indica invece la quota convenzionale della didattica assistita erogabile per contratto, affidamento e supplenza da affidare a docenti di ruolo e non di ruolo nell’ateneo. Ai fini del calcolo di H, tale quota convenzionale non può essere superiore al 20% (x=0.2) 2. che l’organico relativo al parametro Ndoc venga definito con riferimento al 90% dell’organico corrente, in accordo con la deliberazione del SA.
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La situazione attuale – Le ore erogate nell’a.a. 2007/2008 Le ore erogate nell’a.a. 2007/2008 sono state complessivamente 182.446
Le ore erogabili in base alla nota MIUR 160 e alla delibera del CDA
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Le linee generali per la progettazione dell’Offerta Formativa • Centralità degli studenti: - il Politecnico di Torino è l’unica Scuola di Ingegneria e Architettura nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. E’ un’università pubblica che deve garantire un’adeguata preparazione tecnica e professionale ad un congruo numero di studenti di primo livello e una formazione di elevata qualità agli studenti della Laurea magistrale e del Dottorato di Ricerca. - Il sistema socio-economico regionale richiede un elevato numero di ingegneri e architetti (di primo e secondo livello) che in base alle statistiche recenti (Alma-laurea) trovano occupazione in modo significativamente superiore rispetto alla media nazionale. Va poi segnalato l’apprezzamento dei laureati di secondo livello e dei Dottori di ricerca in ambito nazionale e internazionale. - il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) e anche la quota premiale legata all’efficienza dell’offerta formativa dipendono principalmente dalla percentuale di studenti di ciascun Ateneo rispetto alla quota nazionale. Per queste ragioni, si ritiene che non siano coerenti con la missione del Politecnico di Torino, politiche che conducano alla riduzione del numero di studenti di primo livello (numero chiuso) con l’eccezione dei corsi di Laurea per cui il numero programmato è previsto per Legge.
Le linee generali per la progettazione dell’Offerta Formativa • Sostenibilità e Qualità dell’Offerta Formativa • Il Politecnico di Torino ha tradizionalmente offerto (da 150 anni) un’offerta formativa ampia e diversificata in tutte le aree dell’Ingegneria e dell’Architettura. • E’ necessario conservare e valorizzare la varietà dell’offerta formativa, con particolare attenzione alle aree culturali emergenti e interdisciplinari, con elevato impatto sull’attività di ricerca. • E’ altrettanto necessario • evitare le duplicazioni di corsi di studi (con particolare riferimento alle sedi non metropolitane) e l’eccessivo proliferare di orientamenti nelle lauree triennali e magistrali; • avviare una riflessione sulla riorganizzazione delle strutture didattiche (Facoltà) che per ragioni storiche sono differenziate sia per ragioni tematiche che geografiche. Occorre progettare un’offerta formativa che sappia coniugare: • Sostenibilità: in una Research University la formazione non può essere disgiunta dalla ricerca scientifica. I Professori e i Ricercatori devono dedicare un numero di ore limitato alla didattica assistita e un tempo congruo alla preparazione e all’approfondimento delle tematiche trattate nelle lezioni. • Qualità:dipende principalmente dalla qualificazione del corpo docente e pertanto da un accurato sistema di reclutamento. Deve essere assicurata un’adeguata assistenza agli studenti, con tutorati e esercitazioni offerti a gruppi non eccessivamente numerosi, in un campus universitario dotato di strutture appropriate (laboratori didattici e di ricerca, biblioteche, etc.) con una presenza stanziale dei docenti.
Le linee generali per la progettazione dell’Offerta Formativa • Internazionalizzazione • Il Politecnico di Torino negli ultimi anni ha avviato con successo una serie di politiche che hanno portato ad un sostanziale incremento degli studenti stranieri di primo e secondo livello, raggiungendo percentuali molto al di sopra della media italiana, paragonabili a quelle delle migliori università tecniche europee. Nei prossimi anni è opportuno proseguire le politiche di internazionalizzazione, con sempre maggiore attenzione alla qualità degli studenti reclutati, potenziando l’offerta didattica in lingua inglese (primo anno di Ingegneria e Architettura, alcuni percorsi triennali e possibilmente la maggioranza delle Lauree magistrali). • Non hanno avuto altrettanto successo le politiche avviate e sostenute finanziariamente dal CDA per favorire le esperienze internazionali degli studenti italiani, presso istituzioni universitarie estere (sia durante il percorso della Laurea magistrale, sia per lo svolgimento della tesi di Laurea). Il numero di studenti italiani che si reca all’estero è pari a 500, in presenza di più di 300 accordi sottoscritti con Atenei stranieri (di cui 100 per il conseguimento del doppio titolo di Laurea). • Vanno però segnalati alcuni corsi di Laurea Magistrale (ed anche triennale) che prevedono un percorso di studi internazionale, con almeno un paio di semestri frequentati dall’intera classe di studenti presso prestigiose istituzioni estere, con il conseguimento del titolo congiunto. E’ opportuno prevedere percorsi internazionali, che conducano al titolo congiunto con una o più università straniere di prestigio, per i corsi di Laurea Magistrale (o per gli orientamenti) che presentino numeri non troppo elevati di studenti ed insieme un’elevata reputazione scientifica internazionale delle aree disciplinari di riferimento.
Le linee generali per la progettazione dell’Offerta Formativa • Nuove modalità per l’erogazione dell’Offerta Formativa • Il Politecnico di Torino prevede da molti anni corsi di Laurea triennale (e prima corsi di Diploma Universitario) offerti con modalità teledidattica, frequentati con successo da un numero elevato di studenti. • Le opportunità offerte dalle Nuove Tecnologie richiedono un profondo ripensamento delle modalità di erogazione dell’offerta formativa con riferimento al nuovo contesto socio-culturale in cui docenti e studenti (Digital Natives) si trovano a operare, e con significativi vantaggi per coloro che non hanno la possibilità di frequentare le lezioni (studenti lavoratori, fuori sede, portatori di handicap, ecc.). Si tratta di avviare un processo con una significativa valenza sociale, già attivo in molti paesi europei, che dovrà avvalersi della collaborazione di enti locali e associazioni. In questo ambito si collocano le seguenti iniziative: • Pacchetti di lezioni e/o esercitazioni registrate in aula e poi offerte tramite Video-Streaming: rende possibile la fruibilità del materiale didattico da postazioni remote (nel campus universitario, presso le stesse abitazioni degli studenti, o altrove) ed in momenti diversi. • Materiale didattico multimediale, sviluppato appositamente per interi insegnamenti (o parti di essi), contenente registrazione delle lezioni (e/o esercitazioni) in studio, documentazione di approfondimento a disposizione degli studenti, materiale per l’autovalutazione. Le nuove modalità di erogazione della didattica non dovranno avere soltanto un contenuto tecnologico, ma anche e soprattutto una valenza culturale, affiancando, completando e in qualche caso sostituendo alcuni segmenti dell’offerta formativa tradizionale.
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La progettazione dell’Offerta Formativa INGEGNERIA: LAUREA TRIENNALE • 1° annocomune per 55 crediti (coordinamento del Collegio dei Presidi) I Semestre: Analisi I (10), Chimica (8), Inglese (3) II Semestre: Geometria (10), Fisica I (10), Catalogo: in ambito Scienze umane/Economia (6) Annuale: Informatica (8) • 2° anno organizzati per aree disciplinari, con vincolo primario di sostenibilità: Industriale, Ambientale/Civile/Edile,Informazione, Gestionale. • 3° anno differenziato per Corso di Laurea con presenza eventuale di orientamenti, sostenibili in termini di numerosità ARCHITETTURA: LAUREA TRIENNALE • Laurea interfacoltà in Architettura con 1° anno in comune: (impegno ad unificare i modelli formativi del 1° anno entro il 2010/11) • Lauree triennali in Disegno industriale (I Facoltà) e Pianificazione (II Facoltà), con l’impegno a massimizzare le sinergie con Architettura (con particolare riferimento ai crediti in comune nel 1° anno) Parametri utilizzati per la progettazione: • Numerosità massima classe 180 • Numerosità minima per orientamento 150 • Numerosità media per esercitazione 75/90 • Tasso di superamento 0,7
La progettazione dell’Offerta Formativa LAUREA MAGISTRALE: INGEGNERIA E ARCHITETTURA Mantenimento dell’offerta culturale (non necessariamente del numero di corsi di Laurea) presente nella sede metropolitana nell’a.a. 2009/10. • Parametri utilizzati per la progettazione: • Numerosità media classe 80 • Numerosità medie per orientamento 40/50 • Numerosità media per esercitazione 50 • Tasso di superamento 0,8
Elenco dei corsi di Laurea Triennale Denominazione comune da definire Dall’elenco appare evidente l’assenza di corsi a distanza. L’Ateneo sta valutando nuovi scenari per continuare a garantire agli studenti che non avranno la possibilità di essere presenti in sede (lavoratori, fuori sede, portatori di handicap, ecc,) un servizio dedicato che possa consentire loro di conseguire un titolo accademico.
Elenco dei corsi di Laurea Magistrale • I Corsi di Studio con asterisco saranno attivati solo in caso di rispetto puntuale da parte delle Facoltà dei vincoli di sostenibilità
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La sostenibilità – Modello di distribuzione delle ore erogabili • Modello teorico di ripartizione delle ore complessive (compresa VC) proporzionale al n. di studenti (media 08_09_10 per Lt, media 07_08_09 per Lm) (gli studenti di VC sono incorporati nei corsi di Torino) • In base alla progettazione dell’offerta formativa 2010/11 qui presentata, si registra un ∆ negativo pari 8.702 ore (equivalente a 87 docenti ca.).
La sostenibilità – Le ulteriori azioni • Prima delle successive riunioni degli organi di governo (4/11/09 – CDA e 6/11/09 - SA) le Facoltà dovranno perfezionare l’analisi puntuale dell’offerta formativa utilizzando lo strumento analitico messo a disposizione dal GESD (che consente l’inserimento di tutti gli insegnamenti, con l’organizzazione del corso e l’indicazione dei SSD di riferimento). Questa operazione dovrà portare ad una ulteriore ottimizzazione (valutabile per ciascuna Facoltà in una riduzione del numero di ore di didattica assistita pari al disavanzo indicato nella Tabella di pagina precedente, senza incrementi per le Facoltà con avanzo positivo) e condurre pertanto al RISPETTO PUNTUALE DEI VINCOLI DI SOSTENIBILITA’ FISSATI DAL CDA • Azioni possibili per il rispetto puntuale dei vincoli di sostenibilità
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Calendario • Successivamente a tali fasi dovranno essere acquisiti i necessari pareri o deliberazioni da parte di: • Consulta • Facoltà • Nucleo • CoReCO (solo nei casi di nuovi corsi e non per i corsi ex DM 509 trasformati) • Senato Accademico (approvazione definitiva di offerta formativa, parte generale RAD, schede RAD) Dovrà essere quindi ultimato l’inserimento dati in banca dati ministeriale
Pareri da acquisire N.B. Come previsto dal D.M. 26 luglio 2007, n. 386 - Linee guida per l'istituzione e l'attivazione dei corsi di laurea e di laurea magistrale, all’art. 4.12, è compito del Nucleo: “Appare opportuno richiamare compiti e responsabilità dei Nuclei di valutazione interna (NVA)anche alla luce di quanto indicato dall’allegato A.2 al DM 3 luglio 2007 sulla programmazione del sistema universitario per il triennio 2007/2009. Per quel che riguarda la fase di istituzione (ordinamenti), ai NVA sarà richiesto di esprimersi sulla congruità e sull’efficacia delle risorse complessive, di docenza e strutturali, destinate dagli atenei ai corsi di studio attivati secondo la vecchia normativa e di cui si progetta la trasformazione, commisurando le suddette risorse alla nuova programmazione e alle prospettive di una sua completa attuazione: pronunciandosi, conseguentemente, sulla loro adeguatezza o parziale inadeguatezza in questa prospettiva. I NVA procederanno in maniera analoga con riguardo alle proposte di corsi di nuova istituzione, indicando se, in via di ipotesi, sussistono oppure no tutte le risorse necessarie. I pareri dei NVA, ove richiesti, sono trasmessi ai Comitati regionali universitari per i passaggi di loro competenza, relativamente ai soli corsi di nuova istituzione.”