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Dall’ archivio alla battaglia di Legnano. Nel mese di novembre, del 2012, abbiamo visitato l’archivio Golgi Redaelli . Abbiamo ammirato e analizzato documenti e oggetti meravigliosi. Documenti e scritture. Il nostro laboratorio riguardava la scrittura dei documenti di età medievale.
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Dall’ archivio alla battaglia di Legnano Nel mese di novembre, del 2012, abbiamo visitato l’archivio Golgi Redaelli . Abbiamo ammirato e analizzato documenti e oggetti meravigliosi.
Documenti e scritture Il nostro laboratorio riguardava la scrittura dei documenti di età medievale. La bellezza di ciò che avevamo il privilegio di vedere e di toccare ci ha fatto superare ogni difficoltà.
Difficoltà Tale bellezza ci ha indotto a pensare di poter riprodurre un documento che riguardasse la nostra storia locale. Scopriamo che è estremamente difficile scrivere in modo così bello, regolare, corretto come facevano i cancellieri medievali.
Scoperta Abitiamo a Rescaldina, vicinissimi a Legnano dove si è svolta la storica battaglia. Ogni anno, nell’ultima domenica di maggio, si ricorda la battaglia con una rievocazione storica e il palio delle contrade.
Così ci è venuta l’idea di riprodurre il “famoso” documento del GIURAMENTO DI PONTIDA
Pontida Iniziamo la nostra ricerca ma navigando in lungo e in largo scopriamo che il documento tanto celebrato NON ESISTE!
Targa Non c’è nessun documento VERO che dica cosa hanno giurato i comuni della LEGA. Eppure esiste il luogo dove un’ Accademia storico archeologica ha eretto una targa commemorativa.
testo • Tra le pagine del sito chiamato Tera Orobica • Abbiamo trovato anche la riproduzione di un presunto testo del Giuramento di Pontida: • « Nel Nome del Signore, così sia. Io giuro sui sacri Evangeli, che non farò pace, tregua o trattato con Federico Imperatore, nè col di lui figliolo, nè colla di lui moglie, nè con altri della sua famiglia, nè per suo conto nè per parte altrui; e di buona fede, con tutti i mezzi che saranno in mio potere
mi adoprerò ad impedire che nessun esercito, piccolo o grosso, di Lamagna o di qualunque altra contrada dell'Impero, che trovisi al di la dei monti, entri in Italia; e ove si presenti un esercito, io farò guerra viva all'Imperatore ed a tutti i suoi partigiani, insino a chè il suddetto esercito esca d'Italia; e ciò farò pure giurare ai miei figli, appena compiranno i 14 anni. »
Flamma Così la nostra ricerca si allarga e approdiamo ad un testo scritto da un monaco domenicano, Galvano Flamma, che scrive molti anni dopo i fatti accaduti. Cronista milanese (1283 - 1344) insegnò teologia, diritto canonico, filosofia morale; negli ultimi anni fu cappellano di Galeazzo Visconti. Scrisse varie opere sulla storia di Milano
Flamma racconta che nel 1176 a Milano fu creata una società di cavalieri detta Compagnia della Morte. • Si tratta di 900 cavalieri che giurano di opporsi all’ imperatore ovunque, sempre e fino alla morte Il loro capitano si chiama Alberto da Giussano
Flamma cosi scrive: • « Fu creata in Milano una società che fu detta società dei cavalieri della morte: furono 900 cavalieri scelti, su grandi destrieri…...»
La mancanza di ogni riscontro nelle fonti del XII sec ci fa intuire che il racconto sia del tutto fantasioso. • Eppure questo testo viene ripreso innumerevoli volte ed è fonte di ispirazione per poeti, letterati e oggi anche per registi.
Risorgimento Nell’800, questa tradizione è stata utilizzata per valorizzare e sostenere la lotta volta ad ottenere l’Unità Nazionale: l’Italia del 1176 si batte contro lo straniero come l’Italia risorgimentale.
Giosuè Carducci • Carducci scrive LA CANZONE DI LEGNANO • e descrive così il capitano della Compagnia della Morte: “ Or si fa innanzi Alberto di Giussano.Di ben tutta la spalla egli soverchia….Batte il sol ne la chiara onesta faccia,Ne le chiome e ne gli occhi risfavilla.È la sua voce come tuon di maggio. ”
Berchet • Il famoso poeta Giovanni Berchet scrive una poesia intitolata IL GIURAMENTO DI PONTIDA: • “L’han giurato gli ho visti in Pontidaconvenuti dal monte e dal piano.L’han giurato e si strinser la manocittadini di venti cittàOh spettacol di gioia! I Lombardison concordi, serrati a una Lega.Lo straniero al pennon ch’ella spiegacol suo sangue la tinta darà.”
inno Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano Anche il nostro Inno Nazionale ricorda Legnano e la sua lotta allo straniero Cioè in tutta Italia si combatte per ottenere libertà e unità come a Legnano nel 1176.
La lega Il Partito politico della Lega Nordattinge a questa tradizione in molti modi ( nomi, simboli, incontri…..) E lautilizza per sostenere la peculiarità e unicità della Padania che si batte per la propria indipendenza.
Quadri e film Il racconto di Flamma probabilmente ispira anche Il Trittico della Battaglia di Legnano, composto dalle tre grandi tele "La Preghiera", "La Battaglia" e "La Vittoria", realizzato da Gaetano Previatinegli anni 1915-1918 E il film realizzato da Renzo Martinelli nel 2009 intitolato Barbarossa
La nostra tradizione locale racconta di un Giuramento delle Compagnia della Morte e di Alberto da Giussano valoroso comandante della Compagnia. • Infatti ogni anno, a Legnano, si svolge la carica della Compagnia della Morte.
Dunque cominciamo a comprendere che la tradizione a cui si attinge, più che alla STORIA, assomiglia all’ EPICA • Vogliamo dire che i fatti storici di cui si parla, sono realmente storici: davvero è avvenuta la battaglia di Legnano , davvero è esistita la Lega dei comuni Lombardi contro l’Imperatore, e probabilmente è esistito anche un comandante valoroso ….
Tradizione e realtà MA Nessun documento storico parla di Alberto da Giussano Esiste una famiglia da Giussano ma nessuno si chiama Alberto. Anche il famoso monumento di Legnano non è intitolato ad Alberto da Giussano ma al Guerriero di Legnano. D’altra parte era necessario indicare una figura eroica da contrapporre al famoso Barbarossa. Bisogna anche sottolineare che la Lega lombarda è costituita da diverse città capitanate da Milano che non combattevano per la libertà in senso assoluto ma per mantenere alcune libertà conquistate da tempo: non pagare le tasse, battere moneta, amministrarsi da soli. Infine va ricordato che altre città lombarde combattono a fianco dell’Imperatore proprio per essere libere dall’egemonia di Milano Infine sottolineamo che non abbiamo notizie certe nemmeno sul Carroccio.
Molto di ciò che si racconta è leggenda, è tradizione è epica…… • Tutto ciò trasforma la realtà • La abbellisce • La rende eroica….. • Così come la guerra di Troia che è realmente esistita ma è resa immortale dai canti di Omero.
Per concludere: • Siamo partiti da un piccolo documento che volevamo riprodurre • E non ci siamo riusciti perchè non esiste …. • Questa assenza ci ha portato a cercare e a ragionare ... • Abbiamo cercato di unire i pezzi del puzzle • Abbiamo fatto GLI STORICI
Nomi e fonti • Dario Elisa Andrea