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La Nascita del Movimento

La Nascita del Movimento. La nascita del movimento: dal feto al neonato. Dalle ecografie sappiamo che il feto si muove moltissimo fin dalle prime settimane di gravidanza, con repertorio di movimenti straordinariamente ricco.

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La Nascita del Movimento

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Presentation Transcript


  1. La Nascita del Movimento

  2. La nascita del movimento:dal feto al neonato • Dalle ecografie sappiamo che il feto si muove moltissimo fin dalle prime settimane di gravidanza, con repertorio di movimenti straordinariamente ricco. • Quando al 4°mese di gravidanza la md percepisce i movimenti il b. ha già sperimentato e maturato la > parte dei movimenti caratteristici della nostra specie.

  3. Cosa provoca i movimenti fetali? • NON sono provocati da stimoli, anche se il feto può essere influenzato, specie nelle ultime settimane di gestazione,da stimoli specie materni. • I movimenti prodotti dal feto ad intervalli di pochi minuti sono generati spontaneamente. • Esistono in diverse parti del SNC numerosi generatori di movimento che si attivano in modo spontaneo ed indipendente, ad intervalli + o – regolari, con un meccanismo elettrico che ogni tanto si accende.

  4. Funzione dei movimenti fetali I movimenti più globali impediscono che la pelle del b. venga danneggiata a contatto con l’utero (decubito) I movimenti di singoli segmenti del corpo e di singoli muscoli sono come “esercizi” che aiutano ossa, muscoli, fibre nervose a crescere in maniera corretta Il movimento permette la specializzazione ed il consolidamento di quelle parti del M.S. ed encefalo che guideranno e controlleranno il movimento (selezione reti neuronali)

  5. Alternanza movimenti- riposo • A partire dal 7° mese di gestazione il feto trascorre periodi sempre più regolari di sonno tranquillo (5’-10’) in cui resta immobile o ha motilità molto scarsa. • Sono seguiti da momenti di veglia e da periodi di sonno agitato, simili al sonno REM • Nelle ultime settimane gestazione periodi sempre più lunghi di tranquillità senza movimenti; parallelamente aumentano i periodi di veglia. • Il feto si muove molto di notte e dorme molto di giorno, in relazione al cortisolo materno.

  6. Movimento e salute del feto • Il modo in cui il feto (e successivamente il bambino) si muove è il segno più importante di buona salute ed integrità del S.N. • Più che la quantità è importante la qualità del movimento.

  7. Continuità/discontinuità tra feto e neonato • Continuità: repertorio motorio, assetto posturale,alternanza riposo/attività • Discontinuità: esposizione agli stimoli extrauterini, mezzo aereo con gravità anziché liquido, respirazione e nutrizione ecc.

  8. ESAME NEUROEVOLUTIVO NEL I ANNO DI VITA il contributo diA. MILANI COMPARETTI

  9. Semeiotica neuroevolutiva • Il quesito cui la semeiotica neurologica infantile deve rispondere è essenzialmente prognostico, perché riguarda il futuro evolutivo del b. • E’ necessaria una semeiotica funzionale

  10. Neuromotricità(funzione motoria) • Nel S. N. opera un sistema modulare interattivoche accumula nel tempo competenze motorie, sotto forma di schemi posturali e motori, costituendo un repertorio sempre più ricco e disponibile per esigenze funzionali sempre più raffinate e complesse.

  11. Psicomotricità(funzione del movimento) • Presuppone e utilizza lo strumento della neuromotricità, che a sua volta si arricchisce dei contributi “inventati dalla psicomotricità (riciclaggio) e automatizzati con l’apprendimento.

  12. Pattern analysis • Pattern configurazione spazio – temporale del movimento Princìpi di base: . • - screening dei disturbi dello sviluppo motorio nel I anno di vita, analizzando la maturazione della funzione della statica eretta • - non si considera la evocabilità o meno di un 'riflesso', ma la sua capacità di interferire con lo sviluppo funzionale • - non tappe, ma appuntamenti funzionali • - dinamica interattiva tra pattern (competenza organizzativa) • - dinamica evolutiva (progressiva estinzione o emergenza dei pattern significativi) • - impegno di partecipazione (per rendere ottimali e più probabili le scelte operative positive, "dalla parte del bambino") Superamento del modello comportamentista stimolo -risposta

  13. Interpretazione funzionale del comportamento motorio del neonato (1976) e del feto (1978-1981) Pattern Motori Primari (PMP) - genetici Automatismi Primari (AP) - epigenetici Automatismi Secondari (AS) - acquisitiConcetti chiave - La funzione motoria è organizzata in sistemi gerarchici - Nella costruzione dei moduli del repertorio intervengono meccanismi genetici, epigenetici ed acquisiti - La motricità è il risultante di un'iniziativa autonoma individuale ed il bambino è protagonista nelle sue relazioni con l’esterno (competenza propositiva, intenzionalità creativa)

  14. Semeiotica neuroevolutiva (1982) non funzionale (PMP) Motricità uso funzionale (AP e AS) Modulazione comportamentale Modalità relazionali Semeiotica della normalità - Semeiotica prognostica Chiave generale di lettura di una funzione del S.N.C. • NORMALITÀ: modulazione, variabilità armonica, ricchezza, libertà di scelta • PATOLOGIA : stereotipia, povertà del repertorio, riduzione delle possibili scelte

  15. Automatismi primari • AP fetali (es.locomozione per presentazione fisiologica al parto) • AP neonatali (es. suzione per alimentazione autonoma) AP per l’atto sessuale ed il parto Il repertorio è costante, specie specifico e non richiede apprendimento perché epigenetico.

  16. ESAME NEUROEVOLUTIVO NEL I ANNO DI VITA il contributo di H.F.R, PRECHTL • Esame neurologico del neonato a termine (1964 - 1977) • Anni '80: • - Valutazione del movimento spontaneo, endogenamente prodotto, del feto e del neonato • - Privilegio per la valutazione: • - dei movimenti generalizzati vs isolati (più complessi) • - dell'aspetto qualitativo (fluenza ed eleganza, complessità, variabilità, sequenzialità,..)

  17. Valutazione dei General Movements (GMs) • (Feto -> f ino a 4-5m EC) • - Metodo economico, rapido, non invasivo, proposto come estensione dell'esame neurologico tradizionale • - Notevole validità diagnostica e prognostica • - Momento chiave dello sviluppo: 2-3 mesi

  18. VALUTAZONE dei GENERAL MOVEMENTS (GMs) Stato Comportamentale • Sonno profondo o pianto (non idonei per la valutazione) • Sonno attivo o altro stato di veglia

  19. General movements • Normali (fluenza, eleganza, sequenza, complessità, on-off, rotazioni longitudinali, movimenti segmentali distali) • del pretermine (<38 sett.) • Writhing (38-44 sett.):movimenti di tipo rotatorio a largo raggio • degli arti, tronco e collo, tipo “stiracchiamenti “o “contorsivi” di ampiezza e velocità variabile • Fidgity (6-20 sett):movimenti incessanti, di piccola • ampiezza, a raggio stretto, arrotondati ed • eleganti,che coinvolgono collo tronco e arti

  20. Anormali Writhing - Repertorio Povero (Poor repertoire) mancanza di complessità, sequenza monotona - Sincronizzati Crampiformi mancanza di fluenza ed eleganza, apparenza di rigidità, attivazione sincrona di arti e tronco) - Chaotic grande ampiezza, non sequenzialità, né fluenza ed eleganza, successione caotica Fidgity - Fidgety anormale GMs bruschi, di ampiezza e velocità esagerate - Fidgety assente(mai osservata tra 6-20sett)

  21. ESAME NEUROEVOLUTIVO NEL I ANNO DI VITA il contributo di H. ALS Teoria sinattiva dello sviluppo (1982) • i l il funzionamento dell'organismo è visto come una continua interazione e transazione tra i sottosistemi che lo compongono, a loro volta interagenti con l'ambiente esterno • lo sviluppo e la maturazione di tali sottosistemi avvengono secondo una determinata sequenza ed un processo interattivo gerarchico • la stabilità ed il buon funzionamento di un sistema facilitano la maturazione del successivo • in base alla loro sequenza di sviluppo, vengono schematicamente individuati 5 "sottosistemi", continuamente interagenti tra loro

  22. SOTTOSISTEMI • - Neurovegetativo • - Motorio • - Stati comportamentali • - Attenzione / Interazione • - Autoregolazione

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