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FIRENZE, 12 NOVEMBRE 2012 Auditorium Santa Apollonia, via San Gallo, 25/a. Progetto National Anti IPV Plans EU Database NAP CONFERENZA INTERNAZIONALE Politiche di prevenzione contro la violenza di coppia in Europa: stato attuale e prospettive. La valutazione del rischio
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FIRENZE, 12 NOVEMBRE 2012 Auditorium Santa Apollonia, via San Gallo, 25/a Progetto National Anti IPV Plans EU Database NAP CONFERENZA INTERNAZIONALE Politiche di prevenzione contro la violenza di coppia in Europa: stato attuale e prospettive La valutazione del rischio S.A.R.A. (Spousal Assault Risk Assessment) I.S.A.(Increasing selfawareness) Maria Spiotta
La valutazione del rischio Valutare il rischio di recidiva nei casi di violenza significa: • prevenire l’acutizzazione degli episodi di maltrattamento; • mettere in atto strategie operative in grado di tutelare la salute psico-fisica della vittima e di dare risposte concrete, analizzando la situazione da molteplici punti di vista tutti volti a individuare quei criteri che predicono il rischio che la violenza si ripeta nell’immediato o nel prossimo futuro. OBIETTIVI • comprendere il caso nella sua complessità e globalità • prevenire l’escalation della violenza.
Le strategie di intervento efficaci nella valutazione del rischio: il S.A.R.A. S.A.R.A. (Spousal Assault Risk Assessment) • La procedura, messa a punto in Canada, è stata introdotta in Italia da Differenza Donna grazie al un progetto europeo Daphne del 2003. • Si tratta di un metodo che si sta rivelando valido nei casi di violenza domestica in quanto valuta, in maniera sistematizzata e sulla base di principi scientifici, il rischio di recidiva nei casi di violenza interpersonale fra partners e individua se e quanto un uomo, che ha agito violenza nei confronti della propria partner (moglie, fidanzata, convivente) o ex-partner, è a rischio nel breve o nel lungo termine di usare nuovamente violenza.
Le strategie di intervento efficaci nella valutazione del rischio: il S.A.R.A. • Il SARA nasce con l’idea di essere accessibile e quindi utilizzabile da diverse tipologie di professionisti e operatori (magistrati, Forze dell’Ordine, assistenti sociali, psicologi, psichiatri, avvocati, criminologi) che lavorano con casi di violenza domestica. • Rappresenta uno strumento utile per valutare la pericolosità dell’autore del reato in questione e per aiutare nelle indagini e nelle decisioni in merito alle misure cautelari da adottare e della pena da infliggere. • Il SARA è stato sviluppato come una guida di valutazione o una checklist (cioè un canovaccio, un sostegno); un mezzo per assicurarsi che chi deve fare la valutazione del rischio prenda in considerazioni e ponderi le variabili giuste, i fattori rilevanti. • Il SARA non va inteso come un test nel senso classico del termine, con un punteggio e una valutazione ad esso associato. • L’obiettivo non è quello di fornire un indice “esatto” del rischio di recidiva. Non esistono pertanto punteggi numerici da associare al test.
Le strategie di intervento efficaci nella valutazione del rischio: l’I.S.A. • Il progetto ISA è un progetto europeo Daphne realizzato dall’Associazione Differenza Donna in collaborazione con partner italiani e europei. • Il progetto ha come obiettivo quello di aiutare le donne vittime di maltrattamenti all’interno della coppia a prendere consapevolezza dei soprusi subiti e individuare anche il percorso per uscire dalla violenza con l’aiuto di chi da anni si occupa di questo problema. • Il progetto nasce in seguito al SARA, dall’utilizzo del quale è emerso che il rischio di recidiva è altamente legato alla consapevolezza del rischio e alle strategie di impatto e reazione delle vittime.
Le strategie di intervento efficaci nella valutazione del rischio: l’I.S.A. • Il progetto mira ad accrescere la consapevolezza del rischio di reiterazione della violenza su donne vittime di IPV (intimate partner violence). • Quest’ultime tendono a sottovalutare il rischio di violenza persino letale. • Le vittime diventeranno responsabili di se stesse e, secondo il livello di rischio individuato, dovranno decidere come gestirlo e iniziare le strategie di coping.
Le strategie di intervento efficaci nella valutazione del rischio: l’I.S.A. • Si tratta di uno strumento con una serie di domande che riguardano sia la storia personale della donna con il partner, sia la sua condizione psicologica. • Attraverso l’ISA, le vittime dovranno individuare la presenza o l’assenza dei fattori di rischio; il tipo di violenza subita e in seguito registrarne le risultanze su un calendario mensile e compilare l’ISA.
ISA. Un nuovo modello da lanciare in rete • ISA on-line consente di raggiungere ancora più donne. • Compilando il questionario, la donna ottiene un ‘punteggio del rischio’ e in base ad esso la si invita a rivolgersi ai centri antiviolenza, oppure a monitorare la situazione o a chiamare immediatamente le FFOO.
ISA. Un nuovo modello da lanciare in rete http://www-sara-cesvis.org/
Maria Spiotta – maria.spiotta@gmail.com Associazione Differenza Donna ONG via Flaminia 43, 00196 Roma • tel. 06/6780537 - fax 06/6780563 www.differenzadonna.it e-mail: d.donna@differenzadonna.it Bibliografia • Anna C. Baldry“Dai maltrattamenti all’omicidio – La valutazione del rischio di recidivae dell’uxoricidio”, Franco Angeli, 2006 • Baldry, AC., Roia, F., «Strategie efficaci per il contrasto ai maltrattamenti e allo stalking». Aspetti giuridici e criminologici, Franco Angeli, Milano 2011