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La storia di Giovanni Paolo II. Giovanni Paolo II è il 264° Papa (263° Successore di Pietro). Eletto Papa il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice, città a 50 km da Cracovia, il 18 maggio 1920.
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La storia di Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II è il 264° Papa (263° Successore di Pietro). Eletto Papa il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice, città a 50 km da Cracovia, il 18 maggio 1920. Era il secondo dei due figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. A 9 anni ricevette la Prima Comunione e a 18 anni il sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia. Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania. Karol Wojtyla
A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del "Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino. Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia fino alla sua ordinazione sacerdotale a Cracovia il 1 novembre 1946. Successivamente, fu inviato dal Cardinale Sapieha a Roma, dove conseguì il dottorato in teologia (1948), con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce. In quel periodo, durante le sue vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino Cracovia, poi in quella di San Floriano. Fu cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino una tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler. Più tardi, divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.
Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale il 28 settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak. Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Paolo VI che lo creò Cardinale il 26 giugno 1967. Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-65) con un contributo importante nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei Vescovi anteriori al suo Pontificato. Il 16 ottobre 1978 alle ore 17,15 Karola Wojtyla venne eletto Papa con il nome di Giovanni Paolo II.
L'eredità di Giovanni Paolo II
Dall’inizio del suo Pontificato, Papa Giovanni Paolo II ha compiuto 146 visite pastorali in Italia e, come Vescovo di Roma, ha visitato 317 delle attuali 333 parrocchie romane . I viaggi apostolici nel mondo - espressione della costante sollecitudine pastorale del Successore di Pietro per tutte le Chiese - sono stati 104. Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Encicliche, 15 Esortazioni apostoliche , 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche . Al Papa si ascrivono anche 5 libri : "Varcare la soglia della speranza" (1994); "Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio" (1996); "Trittico romano", meditazioni in forma di poesia (2003); "Alzatevi, andiamo!" (2004) e "Memoria e Identità" (2005). Il Santo Padre ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione - nelle quali ha proclamato 1338 beati - e 51 canonizzazioni , per un totale di 482 santi . Ha tenuto 9 concistori , in cui ha creato 231 Cardinali . Ha presieduto anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio . Dal 1978 fino ad oggi, ha convocato 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi : 6 generali ordinarie, 1 assemblea generale straordinaria e 8 assemblee speciali.
Encicliche 1979-1987 Redemptor hominis - 4 marzo 1979 - Wojtyla prende posizione a favore di alcuni aspetti qualificanti delle conclusioni conciliari: collegialità, ecumenismo, rapporto con le religioni non cristiane, e inserisce il tema della libertà religiosa nel contesto della libertà pura e semplice e in quello dei diritti dell’uomo. Questo documento è il primo di un trittico che il papa dedica alle tre persone della Trinità. Dives in misericordia - 30 Novembre 1980 - su Dio padre misericordioso Laborem exercens - 14 settembre 1981- sul significato del lavoro umano, mai “riducibile a merce’ perché fondato sulla dignità della persona umana, la priorità dei lavoratori sul capitale e il rifiuto sia del capitalismo che del collettivismo. Slavorum apostoli - 2 Giugno 1985 - dedicata ai fratelli Cirillo e Metodio che portarono il Vangelo tra gli slavi, dettero un “contributo eminente” alla formazione delle “comuni radici cristiane dell’Europa”. Dominum et vivificantem - 13 maggio 1986 - sullo Spirito Santo. Redemptoris mater - 25 Marzo 1987 - riflessione sul cammino di fede della Madonna. Sollicitudo rei socialis - 30 dicembre 1987 - incita a una lettura teologica dei problemi moderni per far emergere il carattere morale dello sviluppo e sottolineare l’obbligo della sua promozione.
Encicliche 1990-1993 Redemptoris missio - 7 dicembre 1990 - Giovanni Paolo II fa una forte riaffermazione della “permanente validità del mandato missionario della Chiesa”. Centesimus annus - 1 Maggio 1991 - è l’enciclica del post-comunismo. Wojtyla risponde alla “grande sfida” posta dal cambiamento degli assetti mondiali e rivaluta il ruolo della solidarietà nella società. Un mondo in cui siano superati i fenomeni di ingiustizia e in cui anche l’attività produttiva sia ricondotta a forme di maggior rispetto della dignità umana. Veritatis splendor - 6 agosto 1993 - sostiene che i cristiani hanno il dovere di seguire l’insegnamento morale della Chiesa: al di là delle buone intenzioni, degli obiettivi buoni dei loro atti e delle conseguenze anche positive, esistono comportamenti oggettivamente cattivi, come per esempio quelli contraccettivi, con i quali l’uomo si perde. L’obbedienza ai comandamenti in campo morale è indispensabile base di ogni convivenza sociale rispettosa dei diritti umani. Questo è l’insegnamento della Chiesa e questo devono insegnare i teologi sui quali i vescovi hanno il dovere di vigilare.
Encicliche 1995-2003 Evangelium vitae - 25 marzo 1995 - è un appello mondiale “per una nuova cultura della vita umana” che partendo da gravi problemi morali come aborto, eutanasia, pena di morte emanipolazioni genetiche, giunge a chiedere una strategia internazionale dell’impegno politico, sociale e culturale a difesa del “diritto alla vita”, impegno non solo dei cattolici, ma di ogni “persona di buona volontà”. Ut unum sint - 25 maggio 1995 - Giovanni Paolo II pone la ricerca dell’unità tra cristiani come principale impegno dei cattolici in vista del Duemila. A tutte le Chiese ricorda l’amore e il rispetto di quella di Roma e da loro “implora” perdono per il male compiuto dai cattolici. Fides et ratio - 14 settembre 1998 - per i venti anni di pontificato, postula una filosofia forte, che non rinunci a cercare risposte a domande autentiche, è una esaltazione della ragione umana e delle sue capacità speculative, capaci di andare verso l’Assoluto e di essere luogo di dialogo tra credenti e atei. Ecclesia de Eucharistia - 17 aprile 2003 - Giovanni Paolo II dedica il suo pensiero al “sacrificio eucaristico per rilanciare il mistero eucaristico e la pratica dell’adorazione, imponendo rigidi vincoli alle modalità della celebrazione.
Nessun Papa ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II: alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1160) hanno partecipato più di 17 milioni e 600mila pellegrini , senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose [più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000], nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo; numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato , come pure le 246 udienze e incontri con Primi Ministri.
NON ABBIATE PAURA DI ANNUNCIARE IL VANGELO! Non abbiate paura di andare per le strade e nei luoghi pubblici, come i primi Apostoli che hanno predicato Cristo e la Buona Novella della salvezza nelle piazze della città, dei centri e dei villaggi. Non è tempo di vergognarsi del Vangelo. È tempo di predicarlo dai tetti. Non abbiate paura di rompere con i comodi e abituali modi di vivere, al fine di raccogliere la sfida di far conoscere Cristo nella moderna “metropoli”. Dovete essere voi ad andare “ai crocicchi delle strade” e a invitare tutti quelli che incontrate al banchetto che Dio ha apparecchiato per il suo popolo. [...] Cristo ha bisogno di operai pronti a lavorare nella sua vigna. Giovani cattolici del mondo, non deludetelo. Nelle vostre mani, portate la Croce di Cristo. Sulle vostre labbra le parole di Vita. Nei vostri cuori la garanzia salvifica del Signore. GIOVANNI PAOLO II, Omelia a Denver - 15 Agosto 1993
NON ABBIATE PAURA DI ESSERE GIOVANI! Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di durevole amore! Si dice qualche volta che la società ha paura di questi potenti desideri dei giovani e che voi stessi ne avete paura. Non abbiate paura! Quando io guardo a voi, giovani, sento una grande gratitudine e speranza. Il futuro a lungo termine nel prossimo secolo sta nelle vostre mani. Il futuro di pace sta nei vostri cuori. [...] Dovete essere persone con una profonda fiducia nell’uomo ed una profonda fiducia nella grandezza della vocazione umana. GIOVANNI PAOLO II, Messaggio per la XVIII Giornata Mondiale della pace NON ABBIATE PAURA DELLA VERITÀ! Alcuni di voi possono esser tentati di rifuggire dalle responsabilità: negli illusori mondi dell’alcool e della droga, nelle fugaci relazioni sessuali senza impegno per il matrimonio e la famiglia, nell’indifferenza, nel cinismo e perfino nella violenza. State in guardia contro l’inganno di un mondo che vuole sfruttare o far deviare la vostra energica e potente ricerca della felicità e del senso della vita. Ma non evitate la ricerca delle risposte vere alle domande che vi stanno di fronte. Non abbiate paura! GIOVANNI PAOLO II, Messaggio per la XVIII Giornata Mondiale della Pace
NON ABBIATE PAURA DI RISPONDERE ALLA VOSTRA VOCAZIONE! Non abbiate paura di ritornare incessantemente a Cristo, fonte della Vita! [...] Manifestando la sua fiducia, Gesù volge a voi il suo sguardo e vi invita a fare della vostra esistenza qualcosa di buono, facendo fruttificare i talenti che vi ha affidato, per il servizio alla Chiesa e ai vostri fratelli, come pure per l’edificazione di una società più solidale, più giusta e più pacifica. Cristo vi invita a riporre la vostra speranza in Lui e a seguirlo sulla via del matrimonio, del sacerdozio o della vita consacrata. Nel silenzio del vostro cuore, non abbiate paura di ascoltare il Signore che vi parla! GIOVANNI PAOLO II, Discorso ai giovani di Rouen - 14 Aprile 2000 NON ABBIATE PAURA DI ESSERE SANTI! Perseverate con fermezza accanto a Cristo, perché lui rimanga in voi! Non permettete che nei vostri cuori si spenga la luce della santità! Non abbiate paura di aspirare alla santità! Non abbiate paura di essere santi! Del secolo che volge al suo termine e del nuovo millennio fate un’era di uomini santi! Con Cristo la santità, progetto divino per ogni battezzato, diventa rea-lizzabile... Gesù cammina con voi, vi rinnova il cuore e vi irrobustisce con il vigore del suo Spirito. GIOVANNI PAOLO II, Messaggio per la XV Giornata Mondiale della Gioventù
NON ABBIATE PAURA DEL FUTURO! In Cristo voi potete credere nel futuro, anche se non potete distinguerne i contorni. Voi potete affidarvi al Signore del futuro, e superare così il vostro scoraggiamento di fronte alla grandezza del compito ed al prezzo da pagare. Ai discepoli sgomenti sulla via di Emmaus il Signore disse: «Non era necessario che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». Il Signore rivolge queste stesse parole a ciascuno di noi. Per questo, non abbiate paura di impegnare le vostre vite nella pace e nella giustizia, perché voi sapete che il Signore è con voi in tutte le vostre vie. GIOVANNI PAOLO II, Messaggio per la XVIII Giornata Mondiale della Pace NON ABBIATE PAURA DELLA SOFFERENZA E DELLA MORTE! Poiché la croce di Cristo è il segno d’amore e di salvezza, non deve sorprenderci che ogni amore autentico richiede sacrificio. Non abbiate paura quando l’amore richiede sacrificio. Non abbiate paura della croce di Cristo. La croce è l’Albero della Vita. È sorgente di ogni gioia e di ogni pace. Era l’unico modo per Gesù di arrivare alla risurrezione e al trionfo. È l’unico modo per noi di partecipare alla sua vita, ora e sempre. Certamente il messaggio che la Croce comunica non è facile da comprendere nella nostra epoca, ma voi, cari giovani, non abbiate paura di proclamare, in ogni circostanza il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente! GIOVANNI PAOLO II, Omelia – 4 Aprile 2004
Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di durevole amore! Non abbiate paura e non stancatevi mai di ricercare le risposte vere alle domande che vi stanno di fronte. Cristo, la verità, vi farà liberi! Non abbiate paura di proclamare, in ogni circostanza il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente! Non abbiate paura di aspirare alla santità! Del secolo che volge al suo termine e del nuovo millennio fate un’era di uomini santi! Non abbiate paura, perché Gesù è con voi! Non abbiate paura di perdervi: più donerete e più ritroverete voi stessi! Non abbiate paura di Cristo! Fidatevi di lui fino in fondo! Egli solo “ha parole di vita eterna”. Cristo non delude mai! Non abbiate paura di dire “sì” a Gesù e di seguirlo come suoi discepoli. Allora i vostri cuori si riempiranno di gioia e voi diventerete una Beatitudine per il mondo. Ve lo auguro con tutto il mio cuore. Non abbiate paura di aprire le porte a Cristo! Sì, spalancate le porte a lui! Non abbiate paura!
Questi sono gli insegnamenti che il nostro Santo Padre ci ha lasciato! Elaborato da Mariella