510 likes | 832 Views
Il tuffo. di Gabriele Salvadori. La resistenza dell’acqua 1. R=ksv 2 La resistenza frontale L’allineamento del corpo La forma del corpo La tonicità Il quadrato della velocità. La resistenza dell’acqua 2. L’acqua è un liquido L’acqua è penetrabile
E N D
Il tuffo di Gabriele Salvadori
La resistenza dell’acqua 1 • R=ksv2 • La resistenza frontale • L’allineamento del corpo • La forma del corpo • La tonicità • Il quadrato della velocità
La resistenza dell’acqua 2 L’acqua è un liquido L’acqua è penetrabile La resistenza dell’acqua ha un aspetto dialettico : Impedisce e Permette l’avanzamento del nuotatore
Il modello funzionale proiettile - propulsore Confrontati al duplice e contraddittorio problema della resistenza… • Tutti i nuotatori, a tutti i livelli e in tutte le nuotate sono alternativamente corpo proiettile e corpo propulsore
YouTube Video Thorpe, 200 SL. Rallentato http://it.youtube.com/watch?v=6zqd0JTq2e0 http://it.youtube.com/watch?v=cQaCJKAD4ps http://it.youtube.com/watch?v=_rE_Jc91h4E http://it.youtube.com/watch?v=wrHTwQpnLRw
Il corpo proiettile Il nuotatore, per cercare di limitare le resistenze dell’acqua: - si immerge - si tonifica - si allunga - si allinea
YouTube Video Proiettile Rallentato http://it.youtube.com/watch?v=ffv8za9c3Yg
Il corpo propulsore Il nuotatore, per cercare un appoggio resistente : in profondità con le mani crea una grande superficie propulsiva (con mano e avambraccio) la verticalizza (la orienta verso dietro) prende l’acqua davanti a sé e la spinge verso dietro con una accelerazione che dipende dalla propria potenza
YouTube Video Pala Rallentato http://it.youtube.com/watch?v=jGJJIEKR9rQ
Il movimento • Il movimento è soltanto la parte visibile, l’effetto e lo strumento, di un insieme complesso che è l’atto motorio • Non si può ridurre l’atto motorio al solo movimento, cioè alle contrazioni muscolari che lo producono o agli spostamenti nello spazio che ne conseguono (H.Wallon)
L’azione (Piaget) • Le azioni non sono dei movimenti qualsiasi, ma dei sistemi di movimenti coordinati in funzione di un risultato o di una intenzione. J.Piaget
I sei livelli del nuotatore • Galleggiamento • Corpo proiettile (il tuffo) • Corpo propulsore 1 (la costruzione dello spazio) • Respirazione (per andare all’isola meravigliosa) • Corpo propulsore 2 (la costruzione spazio- tempo) • La gestione dell’energia (la costruzione della potenza)
A cosa serve il tuffo ? A togliere il freno prima di iniziare a nuotare • Sviluppare la capacità di passare attraverso l’acqua con il minimo di energia
Tuffo, io ti amo ma… • Il principiante (il terrestre): • Non accetta di cadere (riflessi di raddrizzamento di origine labirintica) • Conserva lo sguardo nel punto di ingresso (tende ad alzare la testa per mantenere l’informazione visiva) • Conseguenza: i segmenti del corpo non possono allinearsi nelle direzione dell’entrata in acqua
. La sensazione di perdita di equilibrio, che parte dall’ orecchio interno, a seconda della sua intensità, arriva a provocare:- il riflesso di raddrizzamento della testa (riflesso Magnus, 1924) per poter conservare lo sguardo orizzontale- l’estensione delle braccia in avanti (effetto paracadute, Schaltembrandt 1925)- il recupero delle gambe avanti sotto il tronco, alla ricerca di un appoggio sotto il centro di gravità
Definizione (funzionale) di tuffo • Due azioni • La caduta + La spinta • Tuffarsi è coordinare due azioni semplici: 1. regolare un cambiamento dell’asse del corpo 2. comunicare al corpo una grande velocità
La strategia didattica • Insegnare le due azioni per poi coordinarle • Nota bene : ogni azione si caratterizza per un risultato da ottenere
Le entrate in acqua • I salti • Le cadute a V maiuscola • Le capriole • I tuffi
I saltiSiete capaci di saltare per entrare ben dritti in acqua? • Preparano l’allineamento del corpo • Mantenere la forma • La posizione del maestro per la sicurezza • È stato ben costruito il galleggiamento?
YouTube Video Salti snb e adu http://it.youtube.com/watch?v=m9F7jVgX51M
Le variabili nel salto • L’altezza dall’acqua del punto di partenza • L’orientazione del corpo nell’entrata • L’orientazione alla partenza (attenzione ai salti spalle all’acqua)
Le cadute Siete capaci di cadere restando dritti come un bastone? • Partire da dentro l’acqua • In vasca piccola • Dalla scaletta • Attenti al “ massacro degli innocenti”
YouTube Video Cadute in avanti http://it.youtube.com/watch?v=uPiVhWt09Ng
Il criterio di riuscita • Le entrate in acqua devono essere dolci (non dolorose) ed escludere la vista • Mantenere inalterata la forma di partenza presa al suolo • (a poco a poco scompariranno i riflessi)
L’emozione del salto in acqua • Il salto è un momento di possibile crisi (l’abbandono di ogni relazione sensoriale con il mondo solido) • Mantenere un contatto (pertica o mano del maestro)
Le cadute a V maiuscolaSiete capaci di cadere all’indietro piegati a V maiuscola e toccare l’acqua con il sedere? • Mantenere chiuso l’angolo tronco-cosce • Situazioni facilitanti (frenare la caduta) • Evoluzioni : cadere “chiudendosi” • Variabili…
YouTube Video Cadute a “V” http://it.youtube.com/watch?v=UtHHSlomMa4
Le caprioleSiete capaci di cadere dal bordo piegati in avanti e toccare l’acqua con la nuca? • Rotazione completa del corpo • Le capriole sul tappeto (per sentire il collo) • Attenzione al fondo !
YouTube Video Capriole http://it.youtube.com/watch?v=GVp7zOMHXSI
YouTube Video Capriola indietro http://it.youtube.com/watch?v=igZmI77Steo
Il Tuffo (senza spinta)Siete capaci di entrare in acqua per la nuca ed uscire lontano? • La dissociazione braccia - testa • Tuffo sul tappeto • Il fachiro • Far sentire la forma del corpo • Aumentare l’altezza del punto di partenza • In punta dei piedi • Ruotare attorno ai piedi “fermi"
YouTube Video Tuffo senza spinta http://it.youtube.com/watch?v=v3vRxrdYWuI
Il ruolo di “timone” delle braccia • Dapprima : limitare la profondità della traiettoria del corpo (attenti al fondo) • Poi: conservare la profondità di affondamento del corpo • Per il tono: Il tuffo con la tavoletta in mano • Regola: Mantenere le braccia dietro le orecchie • Le mani escono per prime
Il tuffo con la spintaSiete capaci di entrare in acqua lontano con un tuffo? Ricorda !!! • È il risultato da ottenere che costruisce (organizza) la coordinazione dei movimenti • Nel tuffo “per entrare lontano” apprendo a coordinare caduta e spinta
YouTube Video Tuffo con la spinta http://it.youtube.com/watch?v=8H9Z1XsFAvk
Saper osservare • Il tuffo non termina con l’entrata in acqua ma ….
Se piega le gambe • La spinta è completa ? • In che direzione spinge ? • A) non sa in che direzione spinge • B) non sente in che direzione spinge
Rinforzare la potenza della spinta • Con dei salti in lungo entrando con i piedi • Con dei salti in alto • In vasca piccola • Con lo slancio delle braccia sincronizzato alla spinta di gambe • Entrando in acqua sempre più lontano • Guardando davanti a sé e non nel punto di ingresso • Percorrendo la massima distanza possibile fino all’arresto del corpo (valutare la distanza percorsa)
Il lancio delle bracciaSiete capaci di entrare più lontano con lo slancio delle braccia? • A terra verso l’alto per sincronizzarlo alla spinta delle gambe • In lungo entrando in piedi • Nel tuffo
YouTube Video Tuffo con slancio delle braccia http://it.youtube.com/watch?v=OLsn9vMaOSo
La traiettoria aerea e subacquea del tuffo • L’inclinazione del corpo in volo • Andare a toccare il fondo • Retta o parabola ? • dall’energia di caduta, associata o no alla spinta, dipende la velocità di entrata in acqua • Il principio di inerzia • Avanzare immersi costa meno energia • Quando cominciare a nuotare
Il tuffo a dorsoSiete capaci di uscire dall’acqua e rientrare lontano “con gli occhi” TRE AZIONI DA COORDINARE: • 1. La spinta dal muro • 2. Il lancio delle braccia • 3. L’iper-estensione del corpo
YouTube Video Tuffo a dorso completo http://it.youtube.com/watch?v=i9Op5L3TnHc
Idee per il tuffo a dorso • Entrare lontano con la testa • Andare a toccare il fondo • Passare sopra la corsia
YouTube Video Tuffo a dorso 1 http://it.youtube.com/watch?v=OVHr6Jb8kbo
YouTube Video Tuffo a dorso 2 http://it.youtube.com/watch?v=goTgogUS2t8
La sicurezza attiva • Consiste nel tenere sempre in considerazione le conseguenze dell’azione dell’allievo • L’insegnante deve assicurarsi che i rischi siano presi in totale ed oggettiva sicurezza • Attenzione nei salti e nei tuffi !!!