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Scuola secondaria Dislessia e didattica delle discipline letterarie. Borgo San Lorenzo Firenze 19 Febbraio 2008 M. Meloni - AID Associazione Italiana Dislessia. Scuola secondaria dati. LA DISLESSIA E’ UNA REALTA’ CIRCA IL 4-5% DEI RAGAZZI E’ DISLESSICO ALMENO 1 PER CLASSE
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Scuola secondariaDislessia e didattica delle discipline letterarie Borgo San Lorenzo Firenze 19 Febbraio 2008 M. Meloni -AID Associazione Italiana Dislessia
Scuola secondaria dati • LA DISLESSIA E’ UNA REALTA’ • CIRCA IL 4-5% DEI RAGAZZI • E’ DISLESSICO • ALMENO 1 PER CLASSE • I DISLESSICI RICONOSCIUTI SARANNO SEMPRE DI PIU’
Scuola secondaria – dati insuccesso • I dati. • Secondo l'indagine effettuata su un campione di 2.305 scuole italiane (1.279 scuole medie e 1.026 superiori), nell'anno scolastico 2005/2006, 7 ragazzini della media su mille hanno preferito abbandonare gli studi a metà anno e il 3 per cento non è riuscito ad ottenere la promozione. • Ma la lettura del successo scolastico, alla media, passa anche attraverso l'esito dell'esame finale. Il 63 per cento è stato promosso con votazioni medio-basse e addirittura uno su tre (il 37 per cento) col minimo: 'sufficiente'. • La situazione peggiora al superiore dove i 'non ammessi' (i bocciati) schizzano all'11,6 per cento e i ritirati al 4,2.
Scuola secondaria – dati insuccesso • Enorme anche il numero di studenti che se ci fossero ancora gli esami di riparazione a settembre dovrebbe ancora conquistarsi la promozione all'anno successivo. • Il 42,1 per cento dei ragazzi dei primo quattro anni è promossa con debito. • Si tratta di percentuali che tradotte in numeri portano a oltre 100 mila ritirati (12 mila alla media e 90 mila al superiore) e 300 mila bocciati: • 51 mila alla media e 250 mila al superiore. • Quasi un milione i ragazzi del superiore 'promossi con debito'. • Ma quali sono gli scogli più difficili da superare? Alla scuola media è il secondo anno il più ostico da affrontare e al superiore il primo. • In Italia, sono le regioni del Sud, con in testa le Isole, a fare registrare i livelli più alti di dispersione.
Scuola secondaria e insuccesso • I costi. • Se un ragazzo si ritira al terzo anno del superiore brucia oltre 15 mila euro. Costo che per ogni bocciatura cala a circa 5.100 euro. A conti fatti la dispersione scolastica costa al sistema Paese qualcosa come 3,5 miliardi di euro l'anno. • Una cifra che, da sola, sfiora il 10 per cento dell'intero bilancio del ministero della Pubblica istruzione. (22 novembre 2006)
Alla secondaria • Che fare per i dislessici e per chi ha qualche difficoltà?
Alla scuola secondaria Alle superiori cambiano le relazioni didattiche che sono più centrate . • Le prime conoscenze che la scuola deve acquisire rispetto agli studenti dislessici in ingresso sono: • la scolarità pregressa, • il livello di compromissione delle abilità di lettura e scrittura • l’eventuale presenza di problematiche correlate (deficit di attenzione e memoria …)
Alla scuola secondaria premessa per i docenti • la didattica delle singole discipline non può prescindere dal ricorso a misure dispensative e strumenti compensativi sia informatici che cartacei
Alla scuola secondaria- lettura • Essendo la lettura decifratoria compromessa, la comprensione del testo, fondamentale per accedere alle conoscenze disciplinari, dovrà avvenire attraverso l’ascolto.
Alla scuola secondaria-lettura • Molti sono gli strumenti che possono essere utilizzati: • - lettore esterno: la lettura può essere registrata dall’insegnante o da un compagno o fatta leggere da un software; • - software didattico: utilizza la sintesi vocale per la lettura di qualsiasi ; - registrazione delle lezioni e predisposizione di scalette degli argomenti trattati questa strategia permette all’allievo a casa di utilizzare il riascolto della lezione in quanto la registrazione accompagna il libro di testo..
secondaria: lettura-studio • scaletta degli argomenti e sottoargomenti per orientare l’ascolto e fissare i punti più salienti dell’argomento trattato; • riduzione testi predisposizione da parte dell’insegnante di testi ridotti, dove vengono indicati i concetti essenziali di un tema/argomento. • semplificazione testo
SEMPLICAZIONE TESTUALE • Chiarezza e comprensibilità non sono caratteristiche intrinseche di un testo, bensì l’esito della relazione fra destinatario e contenuto. • Al lettore spetta infatti il compito – oltre che di decifrare le singole parole – di attivare una serie di complessi meccanismi cognitivi che gli consentano da un lato di formulare ipotesi e anticipazioni relative all’argomento e al genere testuale, dall’altro di compiere tutti i microragionamenti e le microinferenze necessarie per comprendere gli impliciti che ogni testo contiene • Un testo presuppone la cooperazione del lettore, ma può risultare più o meno facilmente accessibile in relazione a • densità • disposizione delle informazioni • grado di complessità sintattica • scelte lessicali • veste grafica.
SEMPLICAZIONE TESTUALE Un testo risulta difficile quando:-i contenuti sono troppo distanti dalle conoscenze possedute dal destinatario; -la forma della tipologia testuale non è rispettata;-l’ organizzazione testuale è intricata (l’intreccio è troppo complicato, le informazioni non sono raggruppate per blocchi tematici); -la sintassi è complessa;-sono state compiute scelte lessicali ‘alte’; -la veste grafica non agevola la percezione visiva
REGOLE DI RISCRITTURA • Nel riscrivere un testo per migliorarne la leggibilità controllare i parametri • dell' impostazione grafica • della organizzazione testuale • delle scelte sintattiche e lessicali.
REGOLE DI RISCRITTURA IMPOSTAZIONE GRAFICA • Deve agevolare la percezione : una pagina non fitta, chiara, ‘pulita’.Caratteri minuti, troppo colore, troppi grafici, righe troppo lunghe • = inquinamento visivo che rende difficile la lettura. • selezionare, in relazione alle difficoltà del lettore, grandezza e corpo dei caratteri, interlinea, margini, capoversi. • Può rendersi necessario che ciascuna riga non contenga più di una unità di informazione e che le parole non siano spezzate dall'andata a capo.
REGOLE DI RISCRITTURA ORGANIZZAZIONE TESTUALE • un testo è tanto più facilmente comprensibile quanto meno viola le aspettative del lettore e quanto più è ordinata la sequenza delle informazioni. rispettare la tipicità della tipologia testuale • testi espositivi che utilizzano artifici narrativi come il racconto in prima persona risultano ambigui per un lettore poco competente; • in caso di testi narrativi la disposizione delle unità narrative secondo l’ordine cronologico è da preferirsi ad un intreccio intessuto di flash-back; • in caso di testi informativi le informazioni devono essere raggruppate per blocchi tematici; • la lunghezza del testo non è irrilevante: un testo di lunghezza accettabile per destinatari in difficoltà non dovrebbe superare le 250 parole per pagina.
REGOLE DI RISCRITTURA • SCELTE SINTATTICHE E LESSICALI • controllare lunghezza delle frasi tipo di costruzione sintattica: sono preferibili frasi brevi e una costruzione basata sulla coordinazione piuttosto che sulla subordinazione; • le forme e i modi verbali: forme attive e modo indicativo, risultando più vicini allo stile dell’italiano colloquiale sono più facilmente comprensibili • l’uso di pronomi e sinonimi testuali: i richiami anaforici costringono il lettore a compiere inferenze; se si intende alleggerire il carico cognitivo è bene calibrarne l’uso ricordando che, in caso di dubbio, è meglio ripetere piuttosto che fare eccessivo uso di pronominazioni.
Secondaria – lettura-studio • L’ascolto del testo pone l’allievo nella condizione di evitare gli ostali derivanti da una lettura di decodifica comunque deficitaria, consentendogli di attivare processi di anticipazione e inferenziazione che orientano ‘dall’alto’ la comprensione del testo . • Un tipo di lettura che proceda da una decifrazione difficoltosa comporta un carico cognitivo eccessivo e ostacola fortemente l’accesso al significato
Secondaria – lettura-studio • NECESSITA’ DI LAVORARE TUTTI GLI ANNI SULLE ABILITA’ DI STUDIO: • sottolineatura • schemi • appunti • interrogazioni
Scuola secondaria -scrittura • NECESSITA’ DI LAVORARE TUTTI GLI ANNI SULLA SCRITTURA DI UN TESTO: 1 SULLE FASI TESTUALI • pianificazione • stesura • Revisione 2 - SUI CONTENUTI
Secondaria - scrittura Nella progettazione dei testi, • le fasi della pianificazione, trascrizione e revisione possono essere considerate come momenti separati sui quali far esercitare gli allievi, ricordando che le tecniche della scrittura collaborativa – oltre ad essere altamente motivanti – sono di grande efficacia nella generazione di idee. Ricordiamo ancora che le difficoltà ortografiche determinate da una disabilità non devono diventare elementi di valutazione.
Secondaria metacognizione lettura • Fondamentale per i ragazzi conoscere: • le strategie (a salti, approfonditamente, di corsa) • l’utilità quotidiana • l’uso del leggere • De Beni Pazzaglia “Prova di metacognizione” OS Firenze • De Beni Pazzaglia “ Lettura e metacognizione” OS Firenze • .La Garanderie “La pedagogia della gestione mentale” Nuova Italia
Strumenti compensativi • Oggi è possibile aiutare il dislessico sottraendosi all’alternativa tra prolungamento della rieducazione o abbandono degli studi. • L’informatica offre una nuova possibilità di diventare autonomi, senza rinunciare all’utilizzo dei testi scolastici.L’impiego dello scanner e di alcuni programmi che consentono di leggere ad alta voce il testo consente al ragazzo con difficoltà di utilizzare l’ascolto piuttosto che la decifrazione. • Questa possibilità rappresenta una vera rivoluzione e comunque una svolta epocale per i dislessici. • Se prima erano costretti a ricorrere all’aiuto dell’adulto per farsi leggere i testi, oggi possono fare da soli. • Basta indossare una cuffia e usare scanner e programma di lettura per impadronirsi del testo alla stessa maniera dei normolettori.
Strumenti compensativi • La possibilità di trasferire con facilità i testi nel computer consente anche di eseguire prove di verifica a scuola, • Il computer , rende autonomo il ragazzo dislessico, gli consente oltre che di leggere anche di produrre testi, fare ricerche utilizzando enciclopedie multimediali e internet, scambiare informazioni con altri studenti. • È necessario far scoprire ai ragazzi che il computer può essere usato anche per imparare e che l’utilizzo per apprendere è altrettanto facile e divertente dei videogiochi.
Strumenti compensativi • Il compito più impegnativo è convincere un dislessico che può farcela da solo: dopo anni di abitudine ad essere aiutato, la possibilità di agire autonomamente lo spaventa e lo porta spesso verso una sorta di rifiuto preventivo. • Bisogna abituarlo a questa nuova situazione con gradualità, proponendogli compiti facili che lo portino al successo senza troppo sforzo, esattamente come si fa con i bambini che iniziano a leggere e a scrivere. • In fondo si tratta proprio di una rialfabetizzazione informatica e quindi, in quanto tale, deve seguire i criteri di tutte le abilità che si apprendono dall’inizio.
Strumenti compensativi • far diventare il computer lo strumento abituale di lettura e di scrittura. Una perplessità quando viene proposto ad un ragazzo di adottare il computer per leggere è che in questo modo la scarsa abilità di lettura acquisita con tanta fatica, venga persa, si riduca. I ragazzi disimparano a leggere, così come disimparano a fare i calcoli quando usano la calcolatrice. “dopo non potranno più farne a meno…”.
Strumenti compensativi si possono opporre due argomenti: il primo è che comunque il ragazzo dislessico, a causa delle sue difficoltà, rifugge dalla lettura, e per questo motivo, di solito non sviluppa un vocabolario ricco, soprattutto di tipo specialistico, e non acquisisce le buone forme testuali. La lettura attraverso il computer arricchisce l’esperienza linguistica del ragazzo esponendolo alle “buone forme linguistiche” dei testi scritti. Dunque, meglio ascoltare buoni testi che non fare nessuna esperienza. Il secondo argomento è ancora più convincente. I dati ricavati dalle esperienze fin qui condotte dimostrano che i ragazzi che usano stabilmente il computer per leggere e per scrivere migliorano la loro capacità di lettura diretta. L’uso, anche indiretto dei testi scritti produce un miglioramento generale delle capacità di lettura.
Strumenti compensativi • Il computer sul bancoIl vero problema, non è quello di convincere i ragazzi, ma far accettare alla scuola l’utilizzo di questi strumenti. • La non conoscenza di una parte della classe insegnante sull’informatica e sul ruolo che svolge nei processi di apprendimento sarà nei prossimi anni il principale obiettivo di formazione per adeguare la scuola alle nuove modalità di apprendere attraverso le tecnologie. • Questo risultato apporterà vantaggi immediati e consistenti proprio ai ragazzi dislessici, che maggiormente risultano penalizzati dall’impossibilità di usare le nuove tecnologie.
Strumenti compensativi • Mentre per gli altri studenti l’informatica costituisce uno strumento di potenziamento delle proprie capacità di acquisizione delle informazioni, per i dislessici essa rappresenta uno strumento di compenso, cioè una sorta di protesi che consente loro di avvicinarsi alle abilità degli altri, uno strumento indispensabile per esprimere le loro potenzialità cognitive che sono ingabbiate dalla disabilità di lettura. • Se per gli altri studenti l’impiego delle nuove tecnologie è un’opzione auspicabile, per i dislessici rappresenta un diritto che fa parte del diritto allo studio.
Strumenti compensativi • I ragazzi sanno usare le modalità di scrittura facilitata, sanno usare la posta elettronica, sanno scaricare documenti e informazioni, sanno lavorare con immagini e suoni molto meglio di quanto non sappiano fare i loro insegnanti. • L’impenetrabilità della scuola alle nuove tecnologie è molto negativa per i dislessici e la necessità di adeguare gli strumenti al mondo attuale è urgente.
Strumenti compensativi • Videoscrittura con i suoi supporti • - controllo ortograficoconsente di identificare le parole che non sono scritte in forma ortografica corretta- predittore ortograficoprevede, sulla base delle prime lettere digitate, la parola che il soggettosta per scrivere sulla base del lessico del soggetto e della frequenza di utilizzo di quella singola parola
Strumenti compensativi • • Sintesi vocale– consente di trasformare il parlato continuo in scrittura attraverso l’uso di un microfono che riconosce la voce di ciascun individuo • – richiede buona capacità di costruire enunciati ben formati e di controllare adeguatamente la loro realizzazione scritta
Strumenti compensativi • • Audioregistratore • – consente di ascoltare brevi testi per l’esecuzione di compiti in classe ) In tal modo il dislessico può riesaminare il testo tante volte quante ritiene necessario, esattamente alla stregua del buon lettore che rilegge tutte le volte che vuole • – richiede capacità di usare i tasti di un videoregistratore per mandare indietro il nastro o ascoltare il brano richiesto• Enciclopedia informatica multimediale su CD-ROM• libro parlato• scanner di varia natura– consente di trasferire su video righe e pagine di libro o di giornale e successivamente ascoltarle in voce
Libro parlato • Per accedere al servizio è necessario, la prima volta, compilare una autocertificazione e la dichiarazione sulla privacy, inviarle per posta all’indirizzo: • BiblioAIDc/o Ist. Aldini ValerianiVia Bassanelli, 940129 Bologna • Le richieste dei libri possono venir compilate, on-line, dal 1 giugno, per l’anno scolastico successivo, fino al 20 dicembre. • Sarà cura degli utenti acquistare la copia cartacea delle opere richieste, dichiarandola nell'apposito modulo della richiesta. • Non si accetteranno richieste telefoniche, o inviate solo per e-mail, o incomplete, o non a mezzo dei moduli predisposti o spedite ad indirizzi diversi da quello citato sopra. • Per informazioni: e-mail biblioteca.aid@iav.it .
Strumenti compensativi • Per quanto riguarda la scrittura, è bene ricordare che disgrafia e disortografia acquistano – a questo livello di scolarità – una ‘visibilità’ tale da essere vissuta come invalidante. • Il ricorso ad un software che permetta la correzione automatica di una percentuale molto alta di errori e la rilettura del testo è pertanto assolutamente indispensabile.
Strumenti indispensabili • - USO STAMPATO MAIUSCOLO ALLA LAVAGNA • - POSSIBILITA’ DI SCRIVERE CON QUALSIASI CARATTERE DI SCRITTURA • POSSIBILITA’ DI INTERROGAZIONI PROGRAMMATE
Insegnante di sostegno ? • La legislazione attuale permette ai ragazzi dislessici di essere aiutati da un insegnante di sostegno solo nel caso vengano certificati ai sensi della legge 104/92.Negli altri casi il ragazzo può venire diagnosticato, ma non certificato, e non ha diritto ad un insegnante di sostegno. • Nel caso ci sia la possibilità di scegliere se chiedere il sostegno o meno, la valutazione dipende da caso a caso.La presenza di un insegnante di sostegno può essere preziosa con la funzione di : • . lettore.aiutante nel prendere appunti durante le lezioni. aiutante nell’insegnare strategie di studio. maestro nell’insegnamento dell’uso del computer e dei programmi di scrittura. aiutante nello studio della lingua straniera orale. sostegno psicologico. altro
Insegnante di sostegno ? • Le modalità di lavoro con l’insegnante di sostegno dovranno essere valutate e precisate con gli altri insegnanti della classe. • Modalità accettate volentieri e molto fruttuose dal punto di vista dell’apprendimento sono quelle che coinvolgono più ragazzi della classe, in gruppi di reciproco aiuto, guidati da un insegnante, per attività di recupero, approfondimento e studio.
Insegnante di sostegno ? • La presenza di un insegnante di sostegno può essere ritenuta imbarazzante dai ragazzi più grandi che si sentono giudicati dai compagni. • Non ci sono regole, dipende da com’è il ragazzo dislessico, da com’è l’insegnante di sostegno, da com’è la classe che accoglie e dalle modalità di lavoro.E’ fondamentale che la presenza dell’insegnante di sostegno sia vissuta come un privilegio, un aiuto prezioso ed un’opportunità in più, mai come elemento di emarginazione.
Insegnante di sostegno ? • Altro aspetto che si può verificare anche con i genitori a casa è l’eccessiva dipendenza dall’adulto che può portare lo studente a non riuscire a lavorare da solo. • L’insegnante di sostegno e il tutor della scuola secondaria di secondo grado, come pure i genitori a casa, dovranno mirare a creare autonomia di lavoro, stimolare l’uso di tutti gli strumenti possibili, cartacei ed informatici.
Per il lavoro a casa • Consigliare i genitori di far aiutare il ragazzo nei compiti a casa, ma senza stravolgere il ruolo di genitori. • La famiglia infatti deve rimanere il luogo degli affetti e non una riproduzione dell’ambiente scolastico. Meglio cercare l’aiuto di un tutor o di un insegnante preparato . • Consigliare di leggergli il testo dei compiti, spiegargli in maniera chiara il significato delle parole; fornirgli strumenti di compenso e tabelle che sostituiscono la memorizzazione di informazioni come tavole storiche e letterarie,; • aiutarlo a organizzare diario e ricorrere a strumenti elettronici; • fornirgli fonti di informazione alternative ai testi scritti: audiocassette, videocassette, cd-rom etc. ; • favorire nella vita quotidiane l’apprendimento esplicito, dando definizioni chiare e dirette anche per nozioni che si darebbero per scontate. • L’uso del computer, l’elaboratore di testi con controllo ortografico e la sintesi vocale possono essere ausili molto utili durante il percorso scolastico, soprattutto quando le richieste di produzione di testi e di studio aumentano.
Scuola secondaria • Nella scuola secondaria il processo di insegnamento-apprendimento deve tendere sempre più verso una didattica metacognitiva con l’obiettivo di sviluppare nell’allievo la consapevolezza e il controllo del processo di apprendimento.
Scuola secondaria • LA VALUTAZIONE Una domanda che gli insegnanti si pongono sempre quando si trovano davanti a ragazzi dislessici è come valutarli. • Tale domanda spesso è insidiosa e pone problemi di "giustizia" rispetto alla classe. La valutazione, per essere formativa dovrebbe tener conto del punto di partenza e dei progressi anche quando sono minimi rispetto alla media, con lo scopo di rinforzare e motivare. • Le verifiche è necessario che siano chiare graficamente e non fitte di concetti, ed orali quando lo scritto comporta una notevole difficoltà in più.
Scuola secondaria • Bibliografia di riferimento • STELLA G. Dislessia Il Mulino, 2004 (1) P. BOSCOLO, Psicologia dell'apprendimento scolastico, UTET, Torino, 1997 (2) J.D.NOVAK, D.B. GOWIN, Imparando a imparare, SEI, Torino1998(3) D. CORNO, La scrittura. Scrivere,riscrivere,sapere di sapere, Rubbettino 1999 • (4) http://cmap.ihmc.us/download/index.php (clicca in basso a destra: individual use no commercial) i libri dell’Associazione Italiana Dislessia su www.aid.it