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Il sistema scolastico. Funzioni, personale, processi decisionali. Le funzioni. La scuola ha la funzione di formare e istruire gli studenti. Attraverso questa funzione diretta svolge tre funzioni indirette : Funzione economica Funzione sociale Funzione di socializzazione.
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Il sistema scolastico Funzioni, personale, processi decisionali
Le funzioni La scuola ha la funzione di formare e istruire gli studenti. Attraverso questa funzione diretta svolge tre funzioni indirette: • Funzione economica • Funzione sociale • Funzione di socializzazione
Funzione economica La scuola contribuisce allo sviluppo economico di una determinata collettività.
Funzione sociale Attraverso l’istruzione si può conservare o modificare la stratificazione sociale. Ovvero l’articolazione delle società in ceti e classi. La scuola è il motore della MOBILITA’ SOCIALE
Funzione di socializzazione Trasmissione di valori, norme e linguaggi necessari a diventare membri della propria collettività di appartenenza. Il concetto di socializzazione mette in luce come lo sviluppo della personalità non sia determinato univocamente da fattori genetici né da fattori ambientali, bensì dall'interscambio dinamico e contingente tra individuo e ambiente.
Funzioni Sconfitta dell’analfabetismo e generalizzazione della istruzione secondaria di II grado sono indicatori primarie di una scuola che produce capitale umano.
% Analfabeti sul totale della popolazione Fonte: Storia della scuola in Italia dal Settecento ad oggi" di Genovesi ed. Laterza ; La scuola in Italia, di Marcello Dei, ed. Il Mulino
Funzioni Le difficoltà dell’Italia in prospettiva comparata non dipende solo dalla scuola. Ma anche dalla dimensione territoriale (es. imprese del Nord Est assumono indipendentemente dal grado di scolarizzazione)
Il personale Italia: paese ad alta densità di personale scolastico. Sistema di reclutamento: concorsi farraginosi e opelegisdirette a regolarizzare i precari. Salari: mediamente inferiore del 20% rispetto alla media OCSE. Ore di insegnamento: mediamente meno rispetto alla media OCSE.
Il personale Reclutamento PERVERSO; INIQUO; INEFFICIENTE D.P.R. 417/1974, due binari per il reclutamento: • 50% dei docenti assunti tramite concorsi triennali per titoli ed esami; • 50% dei docenti mediante concorsi per soli titoli basati su graduatorie stilate, per esempio, in base agli anni di supplenze.
Incapacità di rispettare la tempistica dei concorsi: aumento vertiginoso dei precari. Assetto concreto del reclutamento: stabilizzazione dei precari tramite opelegis. Ne sono state oltre 20 dalla metà degli anni 40!
Scuole di specializzazione all’insegnamento secondario Costituite a partire dal 1998/1999. Per accedere era necessario avere una laurea v.o. oppure una laurea specialistica. Le Ssis volevano offrire una preparazione professionalizzante agli aspiranti insegnanti.
d.lgs 227/2005: introduce un nuovo sistema di formazione abolendo formalmente le Ssis (le quali di fatto sono rimaste attive fino al 2008/2009, cioè una anno prima della totale attuazione della riforma del 2005). 5 anni di Università + 1 anno di inserimento al lavoro presso una scuola pubblica. I possessori di questi requisiti possono partecipare ai concorsi triennali. Resta in piedi l’assunzione basate sulle graduatorie.
Il concorso del 2012 "Ventunomila nuovi docenti entrano in classe fra tredici giorni, presi dalle graduatorie storiche. Altri ventiquattromila saranno insediati a settembre 2013, metà dalle graduatorie, metà dal nuovo concorso che stiamo organizzando. Altri diecimila insegnanti in primavera: metà assunti dalle graduatorie, metà con un bando". " Mai più graduatorie. Da adesso in avanti avremo vincitori pari ai posti disponibili. Chi non riuscirà a passare, ci riproverà in primavera e poi ogni due anni avrà un'occasione. Non formeremo più nuove graduatorie, cercheremo solo di svuotare quella esistente che tante frustrazioni ha creato".
Il personale Carriera: esistono 7 posizioni stipendiali basate sulla anzianità. E tre livelli di professionalità, anch’essi basati interamente sulla anzianità. Funzioni strumentali: docenti F.S. vengono designati dal Collegio dei docenti. La loro azione è indirizzata a: • realizzazione e gestione del POF dell'Istituto • realizzazione di progetti formativi con enti ed istituzioni esterni alla scuola
Il personale Sia il centrosinistra (1998), sia il centrodestra (2010) ha provato ad introdurre parziali differenziazioni nello stipendio basate sulla performance dei docenti. Ma entrambi i tentativi sono falliti
Reclutamento del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) E’ ripartito in 5 aree: • Area D (direttore dei servizi generali e amministrativi); • Area C (coordinatore amministrativo o tecnico) • Area B (assistente amministrativo o tecnico, cuoco, ecc.) • Area As (collaboratore scolastico dei servizi) • Area A (collaboratore scolastico)
Personale ATA 2013/2014 DSGA = Direttore dei servizi generali e amministrativi
I processi decisionali Ci occupiamo del processo decisionale alla base della stesura del POF. Cosa è? Il POF è un documento fruibile e accessibile per un’ampia platea di utenti non specialisti, da sottoporre a verifica e a valutazione periodica, nel quale la scuola dichiara il suo preciso impegno su ciò che fa e che farà, indicando i principali traguardi che si propone in termini di curricolo ordinario e di attività extracurricolari, nonché le modalità essenziali e i tempi per raggiungerli.
POF D.P.R. 275/1999: «il POF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche». La stesura del POF prevede momenti di raccordo con gli enti locali e, talvolta, con le famiglie.
POF Chi lo elabora? Il collegio dei docenti in base agli indirizzi generali, sulle attività della scuola e sulle scelte complessive di tipo amministrativo, forniti dal consiglio di istituto. Chi lo adotta? Il consiglio di istituto. Il POF può essere modificato annualmente
Prima fase di modifica Avviene tra maggio e giugno Il dirigente scolastico e i docenti FS valutano i punti di forza e di debolezza del POF. Si procede all’aggiornamento dei bisogni formativi. Lo si dovrebbe fare monitorando le domande del territorio e delle famiglie e quindi in stretta collaborazione con gli enti locali.
Seconda fase di modifica Si elabora (o si rielabora in parte) il contenuto del piano. In questa fase ha grande potere l’intero collegio dei docenti. Deve elaborare (o modificare) aspetti didattici e metodologici anche i base ai pareri provenienti dai rappresentanti degli studenti e dei genitori.
Terza fase di modifica Il POF viene approvato (o riapprovato) dal consiglio di istituto. Il POF rischia di avere tre debolezze: • Genericità; • Propensione alla retorica; • Propensione al marketing estetico
POF Ma il punto di maggiore debolezza è il fatto che talvolta non viene attuato e neppure valutato. Molti non prevedono modalità di autovalutazione per cui è possibile correggere la rotta in caso di disfunzioni. In alcuni casi il POF sembra essere considerato un mero adempimento burocratico.