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Il Gas di Chaplygin come Modello Unificato di Materia Oscura ed Energia Oscura

Il Gas di Chaplygin come Modello Unificato di Materia Oscura ed Energia Oscura. Oliver Piattella U. Moschella, A. Yu. Kamenshchik, V. Gorini e A. A. Starobinsky. Università degli studi dell’Insubria 28 Novembre 2007. Sommario. Introduzione alla Cosmologia.

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Il Gas di Chaplygin come Modello Unificato di Materia Oscura ed Energia Oscura

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  1. Il Gas di Chaplygin come Modello Unificato di Materia Oscura ed Energia Oscura Oliver Piattella U. Moschella, A. Yu. Kamenshchik, V. Gorini e A. A. Starobinsky Università degli studi dell’Insubria 28 Novembre 2007

  2. Sommario • Introduzione alla Cosmologia. • Il modello cosmologico standard: ΛCDM • Il gas di Chaplygin: Proprietà, Teoria e Osservazioni. • Conclusioni. • Sviluppi futuri.

  3. Introduzione

  4. La Cosmologia • Studio dell’Universo. • Nasce come oggetto di studio filosofico/religioso e progressivamente diventa scienza (Brahmanda, Anassagora, Epicuro, Aristotele, Aristarco di Samo, Tolomeo, Copernico, Galileo, Newton, Einstein, Friedmann, …) • Relatività Generale → Cosmologia Relativistica: • Lo spazio-tempo (l’Universo) è una varietà differenziabile (M,g) → La gravità è geometria. • La geometria dipende dalla materia-energia che costituisce l’Universo → Equazioni di Einstein.

  5. Cosmologia di Friedmann -Lemaître – Robertson - Walker Principio Cosmologico: Isotropia e omogeneità dello spazio-tempo e della materia-energia contenuta in esso. (Condizione effettivamente osservata su grandi scale, ~ 200 Mpc). ↓ Metrica di Friedmann-Lemaître-Robertson-Walker.

  6. Metrica FLRW • k = 0, geometria piana • k > 0, geometria sferica (Universo chiuso) • k < 0, geometria iperbolica (Universo aperto)

  7. Quale tensore energia-impulso per le equazioni di Einstein? • Fluido perfetto (equazione di stato tipo p = p(ρ), fluido barotropico: polvere, radiazione, costante cosmologica, gas di Chaplygin, ecc…). • Campo scalare (per modelli di Quintessenza, di Inflazione, ecc…). • k-Essenza (campi descritti da lagrangiane con termini cinetici non convenzionali…).

  8. Fluido perfetto Descrizione idrodinamica dell’Universo Tensore energia-impulso in accordo col principio cosmologico Nel sistema di riferimento privilegiato dalla cosmologia, cioè quello comovente al fluido (ui = 0): La conservazione dell’energia è già garantita dalle equazioni di Einstein:

  9. Equazioni di Einstein Equazione di Friedmann Equazione di Raychaudhuri Parametro di densità

  10. La costante di Hubble v = H0·d (Legge di Hubble) H0 = 72 ± 7 km/s/Mpc c/H0 ~ 4000 Mpc 1/H0 ~ 13 Gyr 1 Mpc ~ 3.1 · 1022 m

  11. Il modello cosmologico standard:ΛCDM

  12. Equazione di Friedmann per il modello ΛCDM • Costante cosmologica Λ. • Materia oscura fredda, dinamica tipo polvere: p = 0. • Barioni, anch’essi dinamica tipo polvere: p = 0. • Radiazione: p = ρ/3. Come si determinano i parametri?

  13. Radiazione cosmica di fondo (CMB) • Radiazione elettromagnetica scoperta nel 1965 da Penzias e Wilson • (Nobel nel 1978). • Spettro di corpo nero a T = 2.725 K, con un picco a 160.2 GHz. • Fluttuazioni di temperatura: ΔT ~ 18 µK. • Origine ~ 380,000 yr (dal Big Bang).

  14. Fluttuazioni di temperatura nella CMB Sviluppo della funzione di correlazione angolare in armoniche sferiche ↓ Spettro di potenza ↓ Deduzione di vincoli sui parametri cosmologici Fluttuazione di temperatura → Fluttuazione della densità di energia (Effetto Sachs-Wolfe) → Grande importanza dal punto di vista delle perturbazioni cosmologiche → Formazione di strutture.

  15. Osservazioni della CMB • 1989, COBE (Cosmic background explorer), NASA → J. C. Mather, G. F Smoot Nobel per la Fisica 2006. (Smoot et al., Astrophys.J.396:L1-L5,1992). • 2001, Wmap (Wilkinson microwave anisotropy probe), NASA → D N Spergel et al, ApJ. Supp. 148:175-194, 2003. • Luglio 2008, Planck, ESA + NASA. • BOOMERanG, Caltech, 1997 • CBI, Caltech, 1992 • VSA, Cambridge + Manchester + Tenerife, 1999 • ACBAR, Berkeley + Case Western University, 2002

  16. Supernovae di tipo Ia Sistema binario Gigante Rossa + Nana bianca (C,O) → Roche Lobe Overflow → Superamento del limite di Chandrasekar (1.38 Mo) → Supernova. Curva di luce caratteristica → M ~ -19,5 mag → Candele standard.

  17. Le Supernovae Ia e l’Universo in accelerazione Grafico distanza-redshift ↓ Universo in accelerazione ↓ Stima dei parametri cosmologici • G. Riess et al., Astron.J.116:1009-1038,1998 • S. Perlmutter et al., Astrophys.J.517:565-586,1999

  18. Osservazioni di Supernovae Ia • CTTS, Calan/Tololo Supernova Search, 1990, Università del Cile e Cerro Tololo Inter-American Observatory (CTIO) • SCP, Supernova cosmology project (Perlmutter), 1996, Berkeley → Keck, Hubble space telescope, ecc… • HzT, High z supernova search team (Riess), 1996, Harvard → HST, Keck, CTIO, ecc… • SLNS, SuperNova Legacy Survey, 2003, Canada-France-Hawaii Telescope (CFHT) • ESSENCE, Equation of State: SupErNovae trace Cosmic Expansion (the w project), 2003, Cerro Tololo Inter-American Observatory (CTIO) • SNAP, SuperNova Acceleration Probe, 2013 (?), Berkeley, (satellite)

  19. Contenuto energetico dell’Universo • ΩΛ0 = 0.72 ± 0.03 • Ωm0 = 0.23 ± 0.03 • Ωr0 ~ 10-5 • Ωb0 = 0.045 ± 0.003 • Ωk0 = 0 M. Fukugita and P. J. E. Peebles, ApJ, 616:643-668, 2004

  20. Il gas di Chaplygin

  21. Una descrizione alternativa dell’energia oscura e della materia oscura: Il gas di Chaplygin S. A. Chaplygin (1904) Originariamente introdotto per studi di aerodinamica (A > 0). Applicazione alla cosmologia (2001): A Kamenshchik, U Moschella, V Pasquier, Phys Lett B, 2001 Forma generalizzata A, α > 0.

  22. Cosmologia FLRW + Chaplygin Evoluzione della densità di energia. B costante di integrazione positiva. Versatilità del gas di Chaplygin: Comportamento tipo polvere Costante cosmologica Descrizione unificata di materia oscura ed energia oscura (UDM)

  23. Equazione di Friedmann per il gas di Chaplygin Modello cosmologico basato su 2 parametri. L’aggiunta di una componente barionica è però essenziale, sia dal punto vista concettuale che da quello perturbativo.

  24. Velocità del suono del gas di Chaplygin Per ragioni di causalità α < 1. Questo è l’unico range di valori studiato. Cosa succede per α > 1?

  25. Gas di Chaplygin e osservazioni di CMB e supernovae Ia Analisi combinate di dati della CMB e delle Supernovae Ia privilegiano il gas di Chaplygin e il modello ΛCDM. (T M Davis et al., arXiv:astro-ph/0701510v2) Alcuni valori di best fit per i parametri (gas di Chaplygin puro, senza barioni): T M Davis et al., arXiv:astro-ph/0701510v2 P Wu and H Yu, Phys.Lett. B644 (2007) 16-19

  26. Gas di Chaplygin e formazione di strutture Dal punto di vista della cosmologia standard (non-perturbativa) il gas di Chaplygin è un modello in ottimo accordo coi dati osservativi. Ma dal punto di vista perturbativo? Ovvero, per quanto riguarda la formazione di strutture? H. Sandvik, M Tegmark et al., Phys. Rev. D 69 (2004) 123524 Se α→ 0, Chaplygin → ΛCDM.  Cosa succede tuttavia se consideriamo α > 1 e includiamo nel modello anche i barioni?

  27. Il regime superluminale Se α> 1 → La velocità del suono diventa > 1. Redshift di transizione alla fase superluminale. È possibile legarlo a qualche fenomeno cosmologico osservato od osservabile?

  28. Possibile interpretazione Redshift di transizione alla fase accelerata dell’espansione. Redshift di transizione alla fase superluminale. Quando α = 3 o α→∞ i due redshift sono uguali. È possibile che la transizione al regime superluminale sia responsabile dell’accelerazione dell’espansione?

  29. Cenni di teoria perturbativa • Studio di piccole (regime lineare) perturbazioni della metrica FLRW e del tensore energia-impulso del fluido perfetto → Evoluzione di disomogeneità e anisotropie → Formazione di strutture. • Problema del gauge → Formalismo invariante di gauge. (J. Bardeen, Phys. Rev. D 22 (1980) 1882) Contrasto di densità

  30. Evoluzione perturbativa (Chaplygin puro) I valori molto piccoli e quelli superluminali di α sono i favoriti. α~ 0.1 è il valore per cui la formazione di strutture è più fortemente frenata. Evoluzione del contrasto di densità del gas di Chaplygin su una scala di ~ 50 kpc, tipica di protogalassie, fino a un redshift z ~ 10.

  31. Comportamento della velocità del suono Gli effetti della velocità del suono sono più importanti quando α ~ 0.1.

  32. Lo spettro di potenza (Chaplygin puro) L’accordo con i dati osservativi rimane comunque migliore per α→ 0 Dati osservativi provenienti dalla SDSS: Tegmark M et al, 2002, Astrophys. J. 606 702

  33. Evoluzione perturbativa nel modello barioni + gas di Chaplygin Si notino i casi α = 0 e α = 3 sovrapposti. Per α = 0.1 la crescita è fortemente smorzata. Nonostante i barioni costituiscano solamente il 4% della densità di energia totale, non risentono delle stesse oscillazioni del gas di Chaplygin.

  34. Spettro di potenza della parte barionica

  35. Il problema della causalità Rappresentazione tachionica del gas di Chaplygin. (V. Gorini, A. Kamenshchik, U. Moschella, V. Pasquier, Phys. Rev D 69 (2004) 123512). Quindi:

  36. Risoluzione del problema della causalità Trasformando la lagrangiana in questo modo le proprietà dell’equazione di stato del gas di Chaplygin non cambiano. Si può dimostrare che in questo caso la velocità di segnale del gas di Chaplygin rimane al massimo 1.

  37. Conclusioni

  38. Il gas di Chaplygin è il modello cosmologico che fornisce l’accordo coi dati osservativi migliore (insieme al ΛCDM). • Dal punto di vista perturbativo è però necessario integrarlo con una componente barionica (richiesta del tutto sensata, in quanto i barioni esistono). La presenza, se pur minima, di barioni garantisce stabilità al modello. • Il regime superluminale sembra essere favorito, almeno dal punto di vista perturbativo. • La transizione alla fase superluminale del gas di Chaplygin può essere legata in modo naturale alla fase di espansione accelerata dell’Universo. • Il problema della causalità nel gas di Chaplygin può essere risolto nell’ambito della rappresentazione tachionica. http://arxiv.org/abs/0711.4242

  39. Sviluppi futuri

  40. La CMB pone restrizioni al caso superluminale. Tuttavia, tali restrizioni dipendono da dati ottenuti tramite fit basati sul modello ΛCDM. • È necessario analizzare i dati puri nell’ambito del gas di Chaplygin, “dimenticandosi” del modello ΛCDM. • Studio perturbativo del gas di Chaplygin nel formalismo quasi-maxwelliano (M. Novello et al., Phys. Rev D 51 (450) 1995).

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