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GIACOMO. LEOPARDI. PRODOTTO DA:. Callegarin Federico Nicchio Andrea Picelli Flavio. Istituto Alberghiero G. Cipriani Adria. VITA. 1798 nasce a Recanati, piccolo borgo nelle Marche; 1809 inizia il suo studio matto e disperatissimo; 1816 compie una <<conversione letteraria>>;
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GIACOMO LEOPARDI
PRODOTTO DA: Callegarin Federico Nicchio Andrea Picelli Flavio Istituto Alberghiero G. Cipriani Adria
VITA 1798 nasce a Recanati, piccolo borgo nelle Marche; 1809 inizia il suo studio matto e disperatissimo; 1816 compie una <<conversione letteraria>>; 1818 cambia le sue idee politiche da reazionarie a liberali; 1819 tenta la fuga senza successo, compie una<<conversione filosofica>>; 1822 si trasferisce a Roma ma la corruzione lo porta al pessimismo; 1825 fugge a Milano; 1827 si sposta a Bologna e successivamente a Firenze; 1828 a Pisa compone poesie e avviene il <<risorgimento poetico>>; 1830 è costretto a tornare a Recanati, scappa a Firenze dove conosce Antonio Ranieri e Fanny Targioni Tozzetti; 1833 si innamora di Fanny ma per lui è un periodo infelice; 1837 si spegne all’età di trentanove anni a Napoli.
Giacomo Leopardi Fanny Targioni Tozzetti: l’amore di Leopardi Antonio Ranieri: esule napoletano e amico sincero di Leopardi Teresa Carniani Malvezzi: l’amore non ricambiato di Giacomo
TEMATICHE Fondamentalmente, Giacomo Leopardi, in tutte le sue opere cerca di dare risposte alle domande sul significato dell’esistenza e del dolore. Il suo pensiero si può dividere in tre fasi: PESSIMISMO STORICO (1817-1822) PESSIMISMO COSMICO (1823-1830) PESSIMISMO EROICO (1830-1837)
PESSIMISMO STORICO Grazie alla conoscenza di Pietro Giordani, gli ideali leopardiani divenne di origine progressista. Questa presa posizione presupponeva una meditazione sul contrasto tra natura e ragione. Per Leopardi la natura è una madre benigna, mentre la ragione procura infelicità. Egli considera la natura come madre degli uomini, mentre la ragione è una loro nemica. Progressismo: tendenza politica che sostiene i diritti sociali e civili.
Nel 1819, Leopardi cade in una profonda depressione a causa della malattia, questa, lo porta a riflettere sul dolore dell’esistenza umana. Egli indaga sugli effetti del passaggio tra la fanciullezza e l’età matura. Tutte le sue speranze sono spazzate via dalla ragione, quindi modifica ilsuo pensiero e dichiara che la natura non è madre ma è matrigna, perchè prima inganna i suoi figli e poi li abbandona. Leopardi condanna l’evoluzione del genere umano.
PESSIMISMO COSMICO Nel 1823, al rientro da Recanati ebbe un periodo di silenzio poetico, nel quale si interessò a l’inevitabile sofferenza, egli prese le mosse dalla distruzione del mondo poetico delle illusioni. Il poeta vede la natura come una forza creatrice e allo stesso tempo distruttrice. Secondo Leopardi il suicidio non è più un metodo di protesta estremo, ma è un atto egoistico, che non tiene conto della sofferenza procurata ai viventi.
PESSIMISMO EROICO L’allontanamento definitivo da Recanati segna una nuova fase, la riflessione eroica. L’amore, l’amicizia, la solidarietà e l’intellettualità scatenano in lui uno spirito combattivo ed eroico. Questo porta il lui l’esigenza di promuovere una società civile più giusta. Il poeta cerca di alleare tutti gli uomini contro la natura malvagia. Alla fine è costretto ad accettare la dolorosa realtà come base della convivenza.
LE OPERE Canzoni civili e filosofiche PESSIMISMO STORICO Piccoli idilli Operette morali PESSIMISMO COSMICO Grandi idilli Polinodia Paralipomeni PESSIMISMO EROICO Ciclo di Aspasia I nuovi credenti La ginestra Il tramonto della luna
LA GINESTRA Questo canto è stato composto nella villa Ferrigni nel 1836, è un canto di liberazione dell’eroico coraggio della consapevolezza dei limiti umani. Contiene un nuovo messaggio, quello del solidarismo, che invita alla creazione di una nuova società- Il paesaggio è il punto di partenza per una meditazione sul destino dell’uomo e che l’unica verità che può farlo progredire è quella che gli rivela tutta la sua fragilità di fronte al potere onnipotente della natura.
L’INFINITO È il primo dei sei idilli scritti tra il 1829 e il 1821. Gli idilli di Leopardi sono l’espressione di un’avventura interiore contemplando la natura. Questa tende alla ricerca del piacere grazie all’annullamento della coscienza. L’infinito inplica una concezione spirituale e religiosa della natura.
CLASSE 4BR ‘G. CIPRIANI’ ADRIA