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Friedrich Wilhelm Joseph Schelling . A cura di Stefania Morina & Valentina Pani. Clicca qui per cominciare. Opere. Vita. Natura e spirito. La filosofia della natura. L'idealismo trascendentale. La storia. La teoria dell'arte. EXIT. La storia.
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Friedrich Wilhelm Joseph Schelling A cura di Stefania Morina & Valentina Pani Clicca qui per cominciare
Opere Vita Natura e spirito La filosofia della natura L'idealismo trascendentale La storia La teoria dell'arte EXIT
La storia Essendo unico il principio assoluto che agisce sia nella natura sia nella storia anche in quest’ ultima deve ritrovarsi quella connessione di attività consapevole ed inconsapevole rintracciata nella Natura. La Storia è sintesi di: Libertà Necessità Schelling sostiene l’esistenza di un disegno che si va attuando gradualmente nel tempo e che la storia è come un dramma nel quale tutti recitano la loro parte in piena libertà. Il poeta della storia è Dio che attraverso le azioni degli uomini egli si attua e si rivela.
La storia Ma la rivelazione storica dell’assoluto avviene in 3 periodi: Il primo è quello in cui la potenza superiore appare sotto forma di destino Il secondo è quello in cui ciò che prima appariva come destino si rivela come natura Il terzo è quello in cui ciò che precedentemente appariva come destino e come natura si rivela come provvidenza
La teoria dell'arte L’unità tra Spirito e Natura risulta più postulata che effettivamente dimostrata ed attuata. Per risolvere questo nodo bisogna rintracciare un’attività nella quale Natura e Spirito si armonizzino. Tale attività è l’arte. L’arte è vista come l’organo di rivelazione dell’Assoluto nei suoi caratteri di infinità, consapevolezza ed inconsapevolezza. L’artista è in preda ad una forza inconsapevole che lo ispira e lo entusiasma. L’opera si presenta, pertanto, come sintesi di un momento inconscio o spontaneo, e di un momento conscio e meditato.
La teoria dell'arte L’intero fenomeno dell’arte è quindi la migliore chiave per intendere la struttura dell’Assoluto come sintesi differenziata di Natura e Spirito.
Vita (1775/1854) Nato a Leomberg il 21 gennaio 1775, entra a 16 anni nel seminario teologico di Tübingen. Coadiutore di Fichte a Jena nel 1798 (23 anni), nel 1799 gli subentra. 1807: rottura con Hegel, che lo attacca nella prefazione alla Fenomenologia dello Spirito. Torna a insegnare a Erlangen nel 1820. Dal 1827 a Monaco (fino al '41) dal 1841 al '47 succede a Hegel a Berlino muore il 20 agosto 1854 a Ragaz, in Svizzera.
Cronologia delle opere La parabola evolutiva del pensiero di Schelling è assai complessa. La divisione più ragionevole è quella che distingue i seguenti sei periodi: 1) gli inizi fichtiani (1795-1796); 2) il periodo della filosofia della natura (1797/1799); 3) il momento dell'idealismo trascendentale (1800); 4) la fase della filosofia dell'identità (1801/1804); 5) la fase teosofica e della filosofia della libertà (1804/1811); 6) la fase della filosofia positiva e della filosofia della religione (dal 1815 in poi).
opere Le varie opere si possono ordinare seguendo le varie fasi prima elencate. Ecco le più significative: 1) Sulla possibilità di una forma della filosofia in generale (1794), Sull'Io come principio della filosofia (1795), Lettere filosofiche sul dogmatismo e sul criticismo (1795) . 2) Idee per una filosofia della natura (1797), Sull'anima del mondo (1798), Primo abbozzo di un sistema della filosofia della natura (1799). 3) Sistema dell'idealismo trascendentale (1800). 4) Esposizione del mio sistema (1801), Bruno o il principio naturale e divino delle cose (1802), Filosofia dell'arte (1802- 1803), Lezioni sul metodo dello studio accademico (1803). 5) Filosofia e religione (1804), Ricerche filosofiche sull'essenza della libertà (1809), Lezioni di Stoccarda (1810). 6) Introduzione alla filosofia della mitologia, Filosofia della mitologia, Filosofia della Rivelazione, che sono sostanzialmente i corsi tenuti a Berlino e pubblicati postumi.
La filosofia della natura Le tre manifestazioni universali della Natura in cui si concretizza la polarità attrazione-repulsione sono il magnetismo, l’elettricità e il chimismo. Magnetismo Esso esprime la coesione attraverso cui le varie parti dell’universo gravitano le une verso le altre. Essa esprime quella polarità dialettica che fa del mondo la sede di un’opposizione di forze di segno contrario. Elettricità Chimismo Esso esprime l’incessante metamorfosi dei corpi che fa dell’universo una grande fucina in cui si fabbricano per sintesi le più svariate realtà.
La filosofia della natura La storia dell’universo si articola in tre diverse potenze: Il mondo inorganico La luce Il mondo organico La Natura si configura quindi come uno spirito inconscio in moto verso la coscienza, cioè un processo in cui si ha una progressiva smaterializzazione della materia ed un progressivo emergere dello Spirito.
L'idealismo trascendentale Con la filosofia della Natura siamo partiti dall’oggettivo per derivarne il soggettivo cioè lo spirito. Con la filosofia trascendentale partiamo dal soggettivo per derivarne l’oggettivo Il punto di partenza per fare ciò è l’autocoscienza, ovvero la coscienza che l’Io ha di se stesso. L’Autocoscienza possiede due attività: Reale Ideale
L'idealismo trascendentale La reale consiste nel fatto che l’Io incontra il limite e risulta limitabile. L’ideale, invece, consiste nel fatto che l’Io procede oltre ogni limite dato e risulta pertanto illimitabile. Clicca qui per scoprire come il soggetto giunge a prendere coscienza di sé.
L'idealismo trascendentale Prima epoca Essa procede dalla sensazione all’intuizione produttiva Seconda epoca Essa va dall’intuizione produttiva alla riflessione Terza epoca Essa va dalla riflessione alla volontà
Natura e spirito La critica che Schelling muove contro Fichte riguarda l’attività dell’io che egli descrive come infinita. Ma essendo infinita non trova mai una fine. Il principio di Schelling è invece l’ Assoluto. Assoluto Unità indifferenziata di Natura e Spirito Natura Spirito incosciente Consapevolezza Spirito
Natura e spirito La natura altro non è che lo spirito che si manifesta in forme che, propriamente, non sono le sue. La filosofia di Fichte era rappresentabile tramite una semiretta, poichè vi era un punto di partenza (l'Io che poneva il non-Io) e uno slancio infinito. Schelling invece forza in un'altra direzione, tendendo a sottolineare che Io (spirito) e non-Io (natura) siano la stessa cosa, poichè l'uno è il derivato dell'altro. Fichte L’io pone il non io Slancio infinito.. Natura = Spirito Schelling
Natura e spirito Sicchè nella natura troviamo livelli della realtà in cui la spiritualità si manifesta in modi diversi, avremo una natura spirituale, in cui però lo spirito è pietrificato, cioè sta nascosto, e solo in certi livelli della natura esso tende a manifestarsi di più: Prima espressione dell’Assoluto: Unità indifferenziata di Natura e Spirito. Unità poiché N e S sono insieme e non separate ed indifferenziata perché non si sa quanto spirito e quanta natura ci siano all’interno. S N S N S N S Seconda espressione dell’Assoluto: Si ha una grande percentuale di natura ed una ridotta di spirito. S N S S
Natura e spirito S S Terza espressione dell’Assoluto: Si fa più evidente la spiritualità. S N S S S S Quarta ed ultima espressione: Naturalità sopraffatta dalla componente spirituale. E’ qui che compare l’uomo, la rappresentazione più alta dell’assoluto. S S S N S S S
La filosofia della natura • Schelling rifiuta due tradizionali modelli esplicativi della natura: • Il modello meccanicistico scientifico in cui movimenti e causa si trovano in difficoltà a spiegare gli organismi viventi. • Il modello finalistico-teologico che compromette l’autonomia dei processi naturali. A questi due modelli Schelling contrappone l’organicismo finalistico e immanentistico secondo cui: Ogni parte ha senso solo in relazione al tutto e alle altre parti. L’universo non si riduce ad “una miracolosa collisione di atomi”.
La filosofia della natura La Natura, in definitiva, è un “organismo che organizza se stesso” e non già “un’opera d’arte il cui concetto stia fuori di essa, nella mente dell’artista”. Essendo spirito, sia pure inconscio, la Natura presenta gli stessi caratteri che Fichte aveva attribuito all’ Io. Essa è infatti un’attività spontanea e creatrice che esplica se stessa in una serie infinita di creature. L’Io di Fichte non poteva realizzare se stesso senza dualizzarsi. La Natura di Schelling ha invece bisogno di dialettizzarsi in due principi base: l’attrazione e la repulsione. Così, ogni prodotto naturale si origina da un’azione e da una reazione e la natura agisce attraverso la lotta di forza opposte.
The End Diretto e realizzato da: Stefania Morina & Valentina Pani EXIT Si ringrazia Samuel Buccheri per la concessione dei file grafici e musicali. Fonti: Protagonisti e testi della filosofia, N. Abbagnano, G. Fornero.
La filosofia della natura La Natura agisce attraverso la lotta di forze opposte Si differiscono tre casi: Le forze sono in equilibrio e si hanno i corpi non viventi Le forze non sono in equilibrio e si ha il fenomeno chimico Le forza non sono in equilibrio ed esso non può essere ristabilito e si ha allora la vita