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IL TESTO TEATRALE. Cos’è il teatro?. CHE COS’E’ IL TEATRO? Dal greco theàtron , collegato al verbo theàomai : osservare, essere spettatore. È lo spazio, l’edificio in cui si svolgono le rappresentazioni drammatiche;
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CHE COS’E’ IL TEATRO?Dal greco theàtron, collegato al verbo theàomai: osservare, essere spettatore • È lo spazio, l’edificio in cui si svolgono le rappresentazioni drammatiche; • È lo spettacolo che si svolge nello spazio teatrale (dal latino spectaculum, che deriva dal verbo specto, guardo) ; • È un genere letterario, che comprende l’insieme dei testi destinati alla recitazione
Lo spettacolo teatrale È diverso da ogni altra forma di comunicazione, come cinema o televisione, perché vi è COMPRESENZA fisica reale di emittente (attore) e destinatario (pubblico) e SIMULTANEITA’ di produzione e comunicazione. È un unicum irripetibile!
Il testo drammatico nel suo insieme (battute, didascalie, note) può solo suggerire una messa in scenavirtuale.da “La Locandiera “ di Goldoni
Chi si reca a teatro dimostra di sapere che lo spettacolo non è incluso nel testo drammatico, né predeterminato da esso: al regista è concessa licenza di “tradire” l’opera letteraria! https://www.youtube.com/watch?v=8-f67i5mlEw
Cosa dunque distingue il testo teatrale da quello narrativo? Aristotele (Poetica): si “può imitare in due modi diversi:e cioè o in forma narrativa o in forma drammatica, e allora sono gli attori che rappresentano direttamente tutta intera l’azione, come se ne fossero essi medesimi i personaggi viventi e operanti”:
FABULA testo narrativo Testo teatrale esclude un narratore: è un testo mimetico (Dal greco mimesis, imitazione: è infatti essenzialmente costituito dalle parole e dai gesti degli attori) prevede un narratore: è un testo prevalentemente diegetico
Situazione comunicativa del testo narrativo Autore (emittente) narratore fatti narrati lettore (destinatario)
Situazione comunicativa del testo drammatico autore (emittente) io personaggio messaggio tu personaggio pubblico (destinatario)
Tempo e spazio • T. narrativo: vari livelli temporali spazio d’azione illimitato • T. drammatico: l’azione si svolge nel presente il campo d’azione è limitato alla scena
Struttura del testo drammatico • Si apre con l’elenco dei personaggi: tutta l’azione è contenuta nelle loro parole, nel dialogo • E’suddiviso in atti (frazionamento dell’azione scenica in unità autonome) i quali possono corrispondere a momenti successivi della struttura del dramma oppure essere legati al passare del tempo o ancora essere funzionali alla semplice necessità (riposo per gli attori, cambio di scenografie o costumi)
Gli atti si suddividono in scene: parti unitarie nelle quali agiscono gli stessi attori: un cambio di scena significa che uno o più attori sono entrati o usciti dall’azione. • Se il numero delle scene è elevato, la rappresentazione sarà molto movimentata, se è limitato, sarà più statica.
Consta di parti differenti, distinte anche da caratteri grafici diversi: • Le battute: parole dei personaggi (alternate nei dialoghi) • I monologhi • Gli a parte: parole dei personaggi rivolte al pubblico, pronunciate come se nessuno sul palco le sentisse • Le didascalie
TESTO DRAMMATICO Il corridojo d'un ginnasio di provincia. Nella parete di fondo s'aprono a ugual distanza l'uno dall'altro tre usci, ciascuno con una tabella sopra: -Classe I. - Classe II. - Classe III.- Davanti a questa parete corrono tre archi sostenuti da due colonne. A destra e a sinistra, due pareti laterali. Nel mezzo a quella di destra, un uscio con la tabella: -Gabinetto di Storia Naturale. - In quella di sinistra, a riscontro, un altro uscio con la tabella: -Direzione. - Allo spigolo di questa parete, la campana della scuola, con la catenella pendente. Nella parete di destra, presso l'uscio del Gabinetto di Storia Naturale, un tavolino e una sedia per il bidello. Destra e sinistra dell'attore. La scuola sta per finire. Al levarsi della tela, Cinquemani, vecchio bidello, passeggia per il corridojo, col berretto gallonato e uno scialle grigio peloso sulle spalle. Ogni tanto si ferma, alza le mani coi mezzi guanti di lana e le scuote in aria, come per dire: «Dio che baccano!». Difatti, attraverso l'uscio del Gabinetto di Storia Naturale si sente un grande schiamazzo di alunni. All'improvviso si spalanca l'uscio a destra e il Direttore Diana irrompe sulle furie, gridando: Direttore: Ah, lo farò finire io questo scandalo! Corre ad aprire l'uscio dirimpetto e subito ogni rumore cessa. Direttore(gridando dalla soglia): Professor Toti, le par questo il modo di tenere la disciplina? Poi, fingendo di rivolgersi a un alunno e quindi a un altro:Che fa lei vicino alla finestra? E lei, costà fuori del banco? - Dico a voi! Dico a voi! - Via tutt'e due! Raccogliete i vostri libri, e via! - Professor Toti, prenda i nomi di codesti due alunni! I due alunni, rossi, mortificati, coi libri sotto il braccio, vengono fuori dall'uscio. Direttore: V'insegnerò io a stare in classe! Intanto, esclusi per tre giorni! E ne avvertirò a casa i vostri genitori! Via! I due alunni, col mento sul petto, se ne vanno per il corridojo, svoltando a destra. TESTO SPETTACOLARE http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-55fbbe5f-25d0-4d69-a997-b1bdb9ada88f.html