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5.3 obiettivo Infermieristica Cronicità e Disabilità. Riconoscere i problemi della persona anziana con malattie croniche e/o disabilità ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo,basati su prove di efficacia. disturbi dell’eliminazione stipsi e diarrea accertamento
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5.3 obiettivoInfermieristica Cronicità e Disabilità Riconoscere i problemi della persona anziana con malattie croniche e/o disabilità ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo,basati su prove di efficacia
disturbi dell’eliminazione • stipsi e diarrea accertamento interventi di prevenzione e trattamento criteri di risultato • incontinenza urinaria accertamento (diario minzionale) interventi relativi alla gestione della continenza
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSI STIPSI Lo stato nel quale la persona ha, o rischia di avere, una stasi a livello dell’intestino crasso, dalla quale deriva una eliminazione infrequente di feci solide e asciutte (Carpenito)
FATTORI PREDISPONENTI: • Apporto di liquidi < 1000 ml/die • Dieta a basso contenuto di fibre • Disturbi mentali - stress riduzione peristalsi • Limitazione mobilità e riduzione attività fisica • Rimandare il momento dell’evacuazione • Mancanza di privacy • Utilizzo lassativi • Indebolimento dei muscoli parete addominale • Interventi chirurgici • Dolore all’evacuazione
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSI STIPSI PRIMARIA SECONDARIA
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSI PRIMARIA SECONDARIA • Inadeguato apporto di fibre, liquidi • Riduzione mobilità • Riduzione tono muscolare • Riduzione peristalsi colon • Fattori ambientali (mancanza di privacy, servizi igienici,..) • Malattie neurologiche (M.Parkinson) • Malattie endocrino-metaboliche (diabete mellito) • Tumori gastrointestinali • Anomalie intestinali strutturali (emorroidi, fistole, ragadi) • Farmaci: lassativi, chemio, radio, anticolinergici • Scarso riconoscimento stimolo defecazione rallentamento dell’impulso • Depressione • Ansia
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSISegni e sintomi • Dolore rettale • Distensione e dolore addominale • Sensazione di evacuazione incompleta • Addome duro • Sovraffaticamento durante la defecazione • Feci piccole, dure • Suoni intestinali distanti o smorzati • Dolore dorsale • Nausea, anoressia, febbre • Cefalea
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSICONSEGUENZE • Denutrizione, inappetenza • Incontinenza fecale • Emorroidi • Prolasso rettale • Pressione rettale • Vomito nausea • Insonnia • Stato confusionale, ansia • Affaticamento Possono essere allo stesso tempo la causa
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSICONSEGUENZE • Fissurazioni canale anale • Ipertensione: durante lo sforzo attivo il flusso di sangue venoso al torace è temporaneamente impedito, a causa dell’aumento della pressione intratoracica che tende a far collassare le vene toraciche di grosso calibro. Al cuore arriva un volume ridotto di sangue volume di eiezione della sistole ventricolare ridotta gittata cardiaca ridotta PA diminuisce temporaneamente. Ipotensione seguito da momento di ribalzo brusco innalzamento PA. Nei pz ipertesi può provocare rottura delle principali arterie
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSIaccertamento Recupero di informazioni dal paziente relativamente alle sue: • abitudini alimentari: • Quantità e tipologie dei liquidi assunti giornalmente • Fibre assunte abitualmente con la dieta e numero pasti/die • Capacità funzionali del soggetto • Stato cognitivo • abitudini intestinali: • Frequenza delle evacuazioni • Caratteristiche delle feci • Tempi di defecazione • Caratteristiche dell’evacuazione (sforzo, dolore) • Misure adottate e loro efficacia • Abilità nel riconoscere lo stimolo • Episodi di incontinenza
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSIaccertamento • Anamnesi eventi clinici correnti e pregressi • Terapia assunta • Valutazione forza dei muscoli addominali e dei rumori intestinali • L’esplorazione rettale digitale può confermare o escludere un problema fisiologico Fornisce notizie su: tono dello sfintere esterno e interno, presenza e dolorabilità di emorroidi e altre patologie anali; consistenza e integrità della mucosa anale, contenuto intestinale (feci, sangue, muco, parassiti) • Soglia del dolore e grado di collaborazione del paziente
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSI interventi • PREVENZIONE: • EDUCAZIONE SANITARIA:su fattori di rischio rilevati IN CIASCUN PAZIENTE • GESTIONE: • Centrata sulle cause determinanti la stipsi e adattata alle specifiche necessità del paziente APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSI interventi • Accertarsi che siano state escluse cause come occlusione intestinale o neoplasia per la presenza di stipsi • Invitare ad aumentare l’assunzione di liquidi • Invitare a seguire una dieta a elevato contenuto di fibre • Incitare ad aumentare l’attività e l’esercizio fisico (15-20 min; 15 m due volte/die) • Assicurarsi sulla prescrizione terapeutica di eventuali ammorbidenti fecali (miscele di oli) • Attuare eventuali prescrizioni di lassativi, supposte evacuative e clisteri
disturbi dell’eliminazione fecaleSTIPSI interventi • Spiegare l’importanza di rispondere immediatamente alla esigenza di defecare • Esaudire rapidamente lo stimolo • Evitare la defecazione a letto • Rievocare il rituale quotidiano, rispettare eventuali abitudini correlate (giornale) • Accompagnare in bagno e lasciare il paziente da solo se possibile • Rispettare la privacy e il comfort
disturbi dell’eliminazione fecale STIPSICRITERI DI RISULTATO Il paziente ritornerà con le consuete abitudini intestinali
disturbi dell’eliminazione fecale DIARREA La diarrea, caratterizzata da un aumento della frequenza delle evacuazioni e da una riduzioni della consistenza delle feci è una patologia molto comune negli anziani. Per diarrea si intende evacuazione con frequenza maggiore di 3 scariche al giorno di feci normoconformate o liquide; evacuazione di feci troppo liquide o abbondanti. Fra le cause principali vi sono la presenza di fecaloma, infezioni batteriche o virali, intolleranza alimentare e uso di alcuni farmaci.
disturbi dell’eliminazione fecale DIARREA CRONICA La diarrea cronica è presente nella diverticolosi/diverticolite, nella tireotossicosi, nel diabete mellito, nella steattorea, nelle patologie gastriche, epatiche e, a volte, nella colite ulcerosa.
disturbi dell’eliminazione fecaleDIARREA CRONICASEGNI E SINTOMI • Feci liquide • Aumento della peristalsi intestinale • Crampi e dolori addominali • Anoressia, sete • Segni di deplezione di potassio • Segni di ipovolemia
disturbi dell’eliminazione fecaleDIARREA CRONICAACCERTAMENTO • Valutazione esatta del ritmo della evacuazione e la descrizione precisa delle caratteristiche delle feci. • Raccolta per cultura delle feci allo scopo di escludere un origine infettiva • Raccolta per esame delle feci allo scopo di escludere la presenza di steattorea o sangue
disturbi dell’eliminazione fecaleDIARREA CRONICAINTERVENTI • Intervento di prevenzione: • Analisi coprologica • Spiegare al paziente e alla sua famiglia l’importanza di una buona igiene delle mani • Spiegare loro quanto sia importante una dieta ricca di fibre.
disturbi dell’eliminazione fecaleDIARREA CRONICAINTERVENTI • Esaminare il paziente e accertarsi che la consistenza liquida delle feci non sia dovuta a fecaloma • Monitorare il numero delle scariche, descrizione delle feci • Somministrare gli antidiarroici secondo prescrizione • Suggerire una dieta ricca di fibre e povera di scorie • Controllare l’apporto e la perdita di liquidi • Esaminare l’addome
disturbi dell’eliminazione fecaleDIARREA CRONICAINTERVENTI • Pesare la persona giornalmente e controllare i segni vitali • Dopo ogni episodio di diarrea, fornire la necessaria assistenza igienica • Raccomandare di lavarsi bene e frequentemente le mani • Applicare le apposite pomate idrorepellenti, decubiti • Concordare con il medico l’eventuale esecuzione di esami ematochimici (azoto, creatinina, ematocrito) e l’infusione di elettroliti.
disturbi dell’eliminazione fecaleDIARREA CRONICACRITERI DI RISULTATO Riportare l’alvo nella normalità
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALE L’incontinenza fecale è un involontario o inappropriato passaggio di feci e gas e può presentarsi come perdita passiva o conseguente all’impellente bisogno di defecare; è un segno o un sintomo non una diagnosi.
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALEMODALITA’ • emissione costante di piccole quantità di feci liquide o semiliquide che rendono il paziente costantemente sporco (fecalomi in ampolla). PSEUDOINCONTINENZA • Emissione giornaliera o biquotidiana di feci normoconformate. Retto abitualmente vuoto e il paziente si mantiene pulito. INCONTINENZA VERA
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALESEGNI E SINTOMI • Comparsa di perdite fecali dal retto • Incapacità di riconoscere la necessità di mettere in moto l’intestino • Crampi e distensione addominale • Possibile presenza di fecaloma
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALECAUSE ORGANICHE • Danno da farmaci (lassativi) • Malattie sistemiche (diabete mellito) • Danno sfinterico da neoplasie, esiti tx chirurgica • Stato soporoso o comatoso • Danno neurologico o cerebrale (demenza)
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALEACCERTAMENTO Esplorazione rettale e osservazione (possibili cause,..)
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALEINTERVENTI Interventi di prevenzione: • Insegnare al paziente a sospendere gradualmente l’uso di lassativi • Suggerire l’uso di lassativi naturali (prugne o succo di prugna)
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALEINTERVENTI • Esaminare i pazienti con cura • eseguire un piano di rieducazione intestinale • nel caso il problema sia dovuto ad un scarso tono dello sfintere anale, può essere utile l’esecuzione di esercizi con i muscoli pelvici ( contrarre e rilassare lo sfintere anale) • nel caso l’incontinenza sia provocata da un fecaloma, rimuovere con un clisma o manualmente
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALEINTERVENTI • Pianificare di impiegare del tempo per dare coraggio e fornire sostegno a l paziente alleviando qualsiasi sensazione di vergogna, imbarazzo o impotenza dovuta alla perdita del controllo; elogiare gli sforzi premiati dal successo • Rispettare i tempi dell’evacuazione • Mantenere un igiene accurata per mantenere il comfort e prevenire lesioni cutanee e infezioni • Consigliare al paziente una dieta ricca di fibre, un adeguato apporto idrico e un esercizio fisico costante
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA FECALECRITERI DI RISULTATO Riportare un alvo regolare
disturbi dell’eliminazioneINCONTINENZA URINARIA Per incontinenza urinaria si intende la fuoriuscita incontrollata di urina dal meato urinario in qualsiasi momento del giorno e/o della notte.
disturbi dell’eliminazioneINCONTINENZA URINARIA EFFETTI • Non è un normale segno di invecchiamento ma è un sintomo di un problema di fondo • Ha un impatto negativo significativo su tutti gli aspetti della vita di chi ne è afflitto, creando problemi psicologici, occupazionali, relazionali, fisici e sessuali • E’ causa di invalidità e di molti problemi • Produce discomfort personale, ansia e depressione fino a isolamento sociale, aspetti che si ingigantiscono nell’anziano fragile.
disturbi dell’eliminazioneINCONTINENZA URINARIA NELL’ANZIANO Diminuiscono: • Capacità vescicale, vale a dire la quantità di urina contenuta dalla vescica senza provocare lo stimolo alla minzione • Pressione di chiusura uretrale • Capacità di procrastinare la minzione Aumentano: • Residuo post-minzionale • Contrazione del detrusore, muscolo che attiva la minzione, non più inibito
disturbi dell’eliminazioneINCONTINENZA URINARIA • Acuta: insorge improvvisamente ed è di solito associata a una malattia acuta. L’incontinenza scompare con la guarigione della malattia. (delirium, disidratazione, ridotta mobilità, ristagno, infiammazione, infezione, stipsi, sedativi, diabete insipido, diuretici) • Persistente o cronica, possibile classificarla come:
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIASEGNI E SINTOMI • Urgente necessità di urinare e incapacità di raggiungere il bagno prima che inizi la minzione • Minzioni più frequenti e nicturia • Incontinenza da stress caratterizzata dalla perdita di piccole quantità di urina in seguito a risate, starnuti, tosse, sollevamenti, salti e piegamenti • Igiene scarsa o segni di infezione • Globo vescicale
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIAACCERTAMENTO • Disturbi delle basse vie urinarie come nicturia, disuria, dolore sovrapubico, ematuria • Modificazione della continenza dovuta a comparsa/ peggioramento di alterazioni cognitive o della mobilità • Cambiamenti nella sfera socio-ambientale • Uso di pannoloni o altri dispositivi • Trattamenti medico-chirurgici • Esami diagnostici-strumentali specifici
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIAACCERTAMENTO • Diario minzionale: registrazione delle minzioni e dei problemi compilata accuratamente dalla stessa persona incontinente Mira a studiare il modo con cui la vescica si comporta e l’urina “scappa”. La persona non deve far altro che annotare, per alcuni giorni, l’ora di ogni minzione e la quantità di urina emessa (scrivendo anche se è riuscita o meno a raggiungere la toilette in tempo utile, senza perdere). Il risultato finale: tabella attendibile delle abitudini minzionali. Vengono riportate anche le fughe d’urina durante le normali attività quotidiane, le cause scatenanti, quali un colpo di tosse e può essere annotata la necessità di sostituire gli assorbenti. Il diario minzionale è sicuramente un documento utile per inquadrare la natura e la gravità del problema incontinenza.
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIAOBBIETTIVI/INTERVENTI ADATTARE L’AMBIENTE • Ridurre le distanze dai servizi igienici • Eliminare le barriere architettoniche • Informare sui sistemi di chiamata • Avvicinare i contenitori e l’occorrente per l’igiene personale RECUPERARE IL CONTROLLO DELLA FUNZIONE • Valutare il grado di autonomia e di collaborazione • Quantificare il ritmo minzionale con apposito schema • Utilizzare una “sveglia programmata”
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIAOBBIETTIVI/INTERVENTI • Aiutare ad assumere una postura idonea • Rispondere celermente alle chiamate • Sostenere psicologicamente sottolineando i successi • Coinvolgere all’autogestione PREVENIRE LE COMPLICANZE • Insegnare l’uso corretto degli ausili • Utilizzare il mezzo più adeguato • Prevenire le piaghe da decubito • Prevenire le infezioni urinarie
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIAOBBIETTIVI/INTERVENTI ESEGUIRE LE VERIFICHE • Comprensione del piano proposto • Utilizzo dei servizi in tempo utile • “proposta” preventiva di minzione in tempi e modi previsti e risultati ottenuti • Grado di collaborazione, soddisfazione • Collaborazione familiare EVIDENZIARE I SEGNI DI MIGLIORAMENTO • Riduzione delle chiamate • Riduzione della minzione a letto
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIAOBBIETTIVI/INTERVENTI EVIDENZIARE I SEGNI DI MIGLIORAMENTO • Riduzione degli episodi d’incontinenza • Riduzione dei cambi di biancheria • Aumento dell’autostima e dell’integrazione ambientale • Recupero del ritmo autogestito INDIVIDUARE I SEGNI DI PEGGIORAMENTO • Lesioni cutanee • Rifiuto della proposta • Rifiuto della famiglia • Demotivazione dell’équipe
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIAINTERVENTI • Utilizzo di ausili e presidi per gestire l’incontinenza urinaria: • Pannolini assorbenti • Dispositivi esterni di raccolta • Catetere vescicale a permanenza. • Valutare il dispositivo utilizzato e prevenire le eventuali complicanze. Tener presente che il cateterismo deve essere utilizzato come ultima risorsa per l’elevato rischio di complicanze ad esso associate. • Eseguire le misure igieniche appropriate
disturbi dell’eliminazione fecaleINCONTINENZA URINARIACRITERI DI RISULTATO Ritornare ad un svuotamento normale della vescica o restituire il massimo livello di autonomia e di autocura in caso di incontinenza.