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La storia di Cipì. Scuola elementare "G. Leopardi" Classe V A. In un piccolo paese disteso nel verde e al sole, in un bel giorno di primavera, a Mamma Passera nacquero tre piccoli passeri. Il più irrequieto era Cipì , che diceva sempre: - Voglio uscire di qui, voglio andare li! .
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La storia di Cipì Scuola elementare "G. Leopardi" Classe V A
In un piccolo paese disteso nel verde e al sole, in un bel giorno di primavera, aMamma Passeranacquero tre piccoli passeri. Il più irrequieto era Cipì, che diceva sempre: - Voglio uscire di qui, voglio andare li!
Cipìvuole crescere in fretta, dimostrando tla curiosità tipica della sua età. È molto vivace e spesso non ascolta i consigli della mamma. Una volta per poco non finì in bocca ad un bel gattone.
Un bel giorno Mamma Passera portò i suoi figlioli in giro per la campagna. CipìvideNastro d’Argentoe vi cadde dentro, provocando le risa di un bel fiore. EraMargherì. Così divennero grandi amici.
Un giorno Cipì e i suoi amici trovarono una fila di chicchi gialli, che mangiarono avidamente. Ma da lontano spuntò un uomo con un tubo luccicante in mano. Tutti scapparono, tranne Cipì e alcuni passerotti. L’uomo sparò, uccise un passero e ferì Passerì, un’amica di Cipì.
Cipì si prese cura di Passerì e grazie al suo aiuto la passerotta guarì. Piano piano i due divennero grandi amici, ma proprio grandi amici, a tal punto che Cipì chiese a Passerì di costruire insieme il nido! Insomma i due si innamorarono.
Così i due costruirono i il loro nido. Insieme vissero tanti pericoli e affrontarono i rigori del generale inverno, la fame, la guerra delle nuvole. Alla fine ai due nacquero tre bei passerotti.
Ben presto, Cipì e Passerì si accorsero che spesso, durante la notte, scomparivano tanti passerotti, che erano stati attratti da due strane stelle parlanti. Cipì era perplesso.
Cipì iniziò così ad indagare sulle misteriose sparizioni e scoprì che un certo “signore della notte” attirava, con i suoi occhi luminosi, tanti poveri passerotti.
Cipì, sospettoso, una sera si mise in agguato. Ad un certo punto due stelle si calarono di fronte ai suoi occhi e incominciarono a parlare invitandolo nel paese della felicità ma Cipì si rifiutò e il “signore dellanotte”si ritirò.
Cipì decise di svelare la sua scoperta,ma nessuno gli credette; cercò così delle prove che convincessero tutti gli altri passeri.
Cipì chiese aiuto alla “regina della notte”, che gli disse di rivolgersi a Palla di fuoco, ma anche lui non potè fornirgli nessuna prova. A questo punto si rivolse al Vento che accettò di aiutarlo.
IlVento, come promesso, diede a Cipì la prova schiacciante. Si mise a soffiare così forte finché scoperchiò il tetto della casa del “signore della notte”. Così tutti si accorsero che la casa era piena dei teschi e dei piume dei poveri passeri.
Il signore della notte, pieno di vergogna, fuggì via lontano. Tutti i passeri festeggiarono intorno a Cipì. Da quel momento Cipì e Passerì insegnarono ai loro figli ad essere laboriosi, ad essere buoni, a saper distinguere il bene dal male e ad essere coraggiosi per difendere la libertà.