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Alexis de Tocqueville. Il visconte Alexis Henri Charles de Clérel de Tocqueville (Verneuil-sur-Seine, 29 luglio 1805 – Cannes, 16 aprile 1859) è stato un filosofo, politico e storico francese. La democrazia per Tocqueville.
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Alexis de Tocqueville • Il visconte Alexis Henri Charles de Clérel de Tocqueville (Verneuil-sur-Seine, 29 luglio 1805 – Cannes, 16 aprile 1859) è stato un filosofo, politico e storico francese. Prof. Bertolami Salvatore
La democrazia per Tocqueville corrisponde ad un processo storico che permette l'eguaglianza delle condizioni che si traduce con: • L'instaurazione di un'uguaglianza di diritto Tutti i cittadini sono assoggettati alle stesse norme giuridiche mentre sotto l'ancien régime, la nobiltà ed il clero beneficiavano di una legislazione specifica (i nobili ad esempio erano esenti dal pagamento delle imposte). • Una mobilità sociale potenziale mentre la società di ordini dell'ancien régime implicava un'eredità sociale quasi totale. Ad esempio, i capi militari erano necessariamente derivati dalla nobiltà. • Una forte aspirazione degli individui all'uguaglianza Tuttavia, l'uguaglianza delle condizioni non implica la scomparsa di fatto delle diverse forme di disuguaglianze di natura economica o sociali. Prof. Bertolami Salvatore
La democrazia per Tocqueville Secondo Tocqueville, il principio democratico comporta negli individui «un tipo d'uguaglianza immaginaria nonostante la disuguaglianza reale della loro condizione». La tendenza all'uguaglianza delle condizioni che considera inevitabile presenta ai suoi occhi un pericolo. Constata che questo processo si accompagna ad un aumento dell'individualismo («piega su di sé») e questo contribuisce da un lato ad indebolire la coesione sociale e dall'altro induce l'individuo a sottoporsi alla volontà della maggioranza. A partire da questa constatazione, si chiede se questo progresso dell'uguaglianza è compatibile con l'altro principio fondamentale della democrazia: l'esercizio della libertà, cioè la capacità di resistenza dell'individuo al potere politico. Uguaglianza e libertà sembrano in realtà opporsi poiché l'individuo tende sempre più a delegare il suo potere sovrano a un'autorità dispotica e quindi più non ad utilizzare la sua libertà politica: «l'individualismo è una sensazione ragionata che porta ogni cittadino ad isolarsi dalla massa dei suoi simili in modo che, dopo essersi creato una piccola società al suo impiego, abbandoni volentieri la grande società». Prof. Bertolami Salvatore
La democrazia per Tocqueville Secondo Tocqueville, una delle soluzioni per superare questo paradosso, pur rispettando questi due principi fondatori della democrazia, risiede nel restauro dei corpi istituzionali intermedi che occupavano un posto centrale nell'ancien régime(associazioni politiche e civili, corporazioni, ecc.). Solo queste istanze che incitano ad un rafforzamento dei legami sociali, possono permettere che l'individuo isolato deleghi al potere di Stato di esprimere la sua libertà e così resistere a ciò che Tocqueville chiama «l'impero morale della maggioranza». Secondo Tocqueville la società democratica è destinata a trionfare perché è quella che può portare felicità al maggior numero di individui: questa società ugualitaria deve essere governata da leggi certe che verranno sposate dal popolo in virtù del fatto che esso partecipa alla stesura delle stesse attraverso i propri rappresentanti. Questo non implica un livellamento delle condizioni di vita ma un pareggiarsi delle condizioni di partenza: la società statunitense è ugualitaria perché permette a tutti di potersi realizzare, senza sbarramenti di censo. Prof. Bertolami Salvatore
La democrazia per Tocqueville È una società che premia il progresso individuale. Negli Stati Uniti vi è la certezza della sovranità popolare perché tutti partecipano alla gestione della cosa pubblica (suffragio universale maschile). Si viene a evidenziare, però, anche un risvolto negativo: con il suffragio allargato si cade nel dispotismo della maggioranza, è poco cioè lo spazio per chi dissente; si ha così una società massificata e conformista ma allo stesso tempo atomista. Si delinea come conformista perché se la maggioranza sceglie una cosa la minoranza deve adeguarsi senza discutere; allo stesso tempo ciascun individuo, delegato il potere non partecipa più all'attività politica. Nell'ancien régimevi sono corpi intermedi (corporazioni, ordini professionali) che mediano tra lo Stato e il cittadino: ora vengono meno e i cittadini tendono a rinchiudersi nella loro vita privata (atomizzazione). Se la democrazia è solo una vuota affermazione di uguaglianza essa non funziona perché esclude la viva partecipazione. Ci sono però dei contravveleni alla scarsa partecipazione che fanno si che gli USA siano una società mobile: decentramento, associazionismo, religione. Prof. Bertolami Salvatore
La democrazia per Tocqueville L'associazionismo abitua i cittadini a stare insieme, tutti partecipano alla vita dell'associazione con la stessa posizione di partenza, senza differenze di censo.La religione gioca un ruolo fondamentale nelle dinamiche politico-sociali dell'America. Chi va ad abitare in quel paese scappa da persecuzioni religiose: la religione deve essere qualcosa che insegna all'individuo a vivere con gli altri individui. La sfera religiosa è staccata dalla sfera politica: la religione ci aiuta a rispettare l'altro, garantisce i costumi; aiuta a governare la cosa pubblica non con istituzioni ma con precetti. La religione, inoltre, abitua il cittadino ad avere una pluralità di vedute e lo prepara al confronto. Vi è però il rischio che la società passi dalla dicotomia nobili-non nobili a quella ricchi-poveri: il pauperismo non deve essere risolto solo attraverso l'intervento dello Stato ma l'individuo deve essere aiutato a realizzarsi da sé. Prof. Bertolami Salvatore
La democrazia in America La democrazia in America è innanzitutto e soprattutto una analisi della democrazia rappresentativa repubblicana, e dei motivi per i quali essa aveva potuto attecchire tanto bene negli Stati uniti mentre era fallita in numerosi altri paesi. L'opera si divide in due distinti tomi, pubblicati separatamente: Il primo tratta dell’impulso che il movimento democratico (che è una trasformazione sociale che prende successivamente forma in delle istituzioni politiche) dà alla forma di governo, alle leggi e alla vita politica – cioè alla democrazia come struttura politica. Il secondo tratta dell’influenza che la democrazia (e stavolta tanto come trasformazione sociale quanto come regime politico) esercita sulla società civile, cioè si costumi e le ideologie. Tocqueville riflette sul futuro della democrazia negli Stati uniti, e sui potenziali pericoli «per la democrazia» e «della democrazia». Egli scrive che la democrazia ha la tendenza a degenerare in ciò che descrive come «dispotismo addolcito». Osserva anche che l’unico ruolo che può essere giocato dalla religione è dovuto alla separazione dal governo, ciò che permette una laicità dello stato che, in ultima istanza, conviene ad entrambi. Prof. Bertolami Salvatore