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Publio Terenzio Afro. Alunne: Arnò Enrica Ciaorella Clelia Classe: I A Professore: R. Scalia. 6 commedie: L’Andria L’ Hecyra L’ Heautontimorumenos L’ Eunuchus Il Phormio Gli Adelphoe. Adelphoe. Personaggi:
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Publio Terenzio Afro Alunne: Arnò Enrica Ciaorella Clelia Classe: I A Professore: R. Scalia
6 commedie: • L’Andria • L’Hecyra • L’Heautontimorumenos • L’Eunuchus • Il Phormio • Gli Adelphoe
Adelphoe Personaggi: Demea , Micione, Eschino e Ctesifone
Adelphoe (dal greco, Ἀδελφοί "I fratelli") è una commedia dell'autore latinoPublio Terenzio Afro. L'opera è una rielaborazione dell'opera omonima di Menandro con l'aggiunta di una scena deiSynapothnèskontes di Difilo. Fu rappresentata per la prima volta nel 160 a.C., durante le celebrazioni funebri in onore di Emilio Paolo.
Demea Eschino Ctesifone Viene adottato e d u c a t o Micione Uomo di mentalità aperta e liberale e d u c a t o Metodo tradizionale: principi del mos maiorum e autorità paterna Metodo basato sulla fiducia e la libertà
Eschino rapisce Bacchide donna amata da Ctesifone i n n a m o r a t o Panfila Egione verso Micione per timore
Demea scopre la relazione accusa Micione Capisce lo sbaglio e diventa anche lui liberale Rovina e corruzione dei figli conclusione Eschino Ctesifone Bacchide Panfila
Rapporto con modello greco Il modello principale, di origine menandrea, ha subito una contaminatio nella scena in cui è presente il lenone Sannione che cerca di ottenere il denaro in cambio della cortigiana. Questa scena, tratta da una commedia di Dìfilo, è stata inserita da Terenzio come ulteriore elemento comico. Terenzio fa emergere questo aspetto poco a poco, come suo stile, garantendo un effetto di suspense e naturalmente incrementando l’effetto comico.
Vis comica La comicità è data soprattutto da schemi classici, spesso di stampo plautino. Ad esempio, Terenzio si serve della figura del servo scaltro che beffa e inganna il senex in modo plateale, o dell’immagine del lenone percosso e insultato dopo un diverbio per garantire quella comicità convenzionale, spesso anche di cattivo gusto. In ogni caso, l’espediente di cui Terenzio si serve maggiormente per creare la comicità è l’effetto travolgente delle situazioni di equivoco. I malintesi che conseguono dallo scambio di persone sono alla base di innumerevoli situazioni di grande ilarità, partendo anche dal fatto che in diverse situazioni il pubblico è a conoscenza di informazioni che magari sono ancora sconosciute ad alcuni personaggi sulla scena; da questi presupposti, le situazioni ambigue che ne possono derivare sono davvero molte.