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Discussioni sul problema energetico

Discussioni sul problema energetico. Bosconero, 29 Settembre 2008 Prof. Massimo Santarelli Dipartimento di Energetica - Politecnico di Torino massimo.santarelli@polito.it. QUESTIONE ENERGETICA.

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Discussioni sul problema energetico

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Presentation Transcript


  1. Discussioni sul problema energetico Bosconero, 29 Settembre 2008 Prof. Massimo Santarelli Dipartimento di Energetica - Politecnico di Torino massimo.santarelli@polito.it

  2. QUESTIONE ENERGETICA Nelle società umane la conversione dell’energia è un mezzo per conseguire una molteplicità di obiettivi: • Benessere • Sviluppo economico • Superiorità economica o strategica • ….. Negli ultimi anni la questione energetica è tornata di stretta attualità per 3 ordini di motivi che si situano in una dimensione globale: • Economici • Politici • Ambientali

  3. LE FONTI PRIMARIE: da dove l’uomo nel 2006 ha prelevato l’energia VALORI IN BTEP: 11.22 2,31 2,78 3,95 0,71 0,24 0,06 1,17

  4. LE FONTI PRIMARIE Carbone v Petrolio v I VETTORI ENERGETICI GLI USI FINALI Gas v Elettricità Ø Trasporti o En . Nucleare v Derivati del petrolio ( benzina , Ø Abitazioni o Biomassa v gasolio , GPL , kerosene , ecc .) Industria o En . Idraulica v Acqua calda Ø Altro o En . Solare v Idrogeno, syngas, etc. Ø En . Eolica v En . Geoternica v PERDITE (efficienza conversione) PERDITE (efficienza conversione) La sequenza di utilizzazione

  5. Milioni di Settore Quota tonn eq. Trasporti 2603,04 23,2% Abitazioni 3792,36 33,8% Industria 4050,42 36,1% Altro 762,96 6,8% LE UTILIZZAZIONI: dove l’uomo nel 2006 ha impiegato l’energia

  6. LE FONTI PRIMARIE

  7. LE FONTI PRIMARIE

  8. LE FONTI PRIMARIE

  9. LE FONTI PRIMARIE

  10. LE FONTI PRIMARIE

  11. LE FONTI PRIMARIE

  12. LE FONTI PRIMARIE

  13. Gli scenari energetici al 2030

  14. Gli scenari energetici al 2030 • I fabbisogni energetici fino al 2030 cresceranno dell’1,7% all’anno aumentando di 2/3 il livello attuale e passando da circa 10 Gtep a 15,3 Gtep. • I combustibili fossili copriranno il 90% dei fabbisogni • Il consumo di petrolio crescerà di circa l’1,6% all’anno, passando da 75 Mb/d nel 2000 a 120 Mb/d nel 2030. Il 75% di questa richiesta proverrà dai trasporti. • Il consumo di NG si duplicherà passando dal 23% al 28% del mix energetico. Si prevede che il 60% sarà utilizzato per produzione di energia elettrica in cicli combinati vapore-turbina a gas

  15. Gli scenari energetici al 2030 • I consumi di carbone aumenteranno meno. I principali consumatori saranno Cina e India. • L’utilizzazione di energia nucleare diminuirà passando in termini di energia primaria dal 7% al 5%. (per la quota relativa all’energia elettrica dal 17% al 9%). I dati sul futuro sono incerti • Le energie rinnovabili sono quelle che si espanderanno di più. Tra esse al primo posto rimane l’energia idroelettrica mentre le altre fonti (solare, vento, maree) cresceranno del 3,3 % all’anno • Al 2030 il contributo delle RES rimarrà comunque sempre minimo (da 2 a 6 giorni di copertura)

  16. Gli scenari energetici al 2030 • I trasporti aumenteranno del 2,1% all’anno; già nel 2020 costituiranno la principale utilizzazione finale • I fabbisogni di energia dei paesi in via di sviluppo si avvicineranno rapidamente a quelli dei paesi OECD • Aumentano le preoccupazioni relative a • Sicurezza dei rifornimenti • Aumento degli investimenti necessari alle infrastrutture • Danni ambientali provocati dalle produzioni energetiche e dagli accessi asimmetrici dei paese sviluppati e non alle risorse energetiche • Perché questi obiettivi possano essere consolidati occorre che i governi si impegnino fortemente nel settore energetico

  17. ITALIA

  18. ITALIA

  19. ITALIA

  20. ITALIA La politica energetica è attualmente guidata da: • liberalizzazione del mercato; • decentramento di poteri specifici decisionali, politici e amministrativi alle singole regioni; • diversificazione delle fonti di approvvigionamento (sicurezza energetica); • miglioramenti dell’efficienza; • tutela dell’ambiente.

  21. ITALIA • Il mix energetico dell’Italia si sta spostando dal petrolio verso un maggior uso del gas: domanda che per l’85% è di petrolio e gas; • Basse probabilità di diversificarsi ulteriormente in tempi rapidi a causa della limitata crescita delle energie rinnovabili, delle resistenze locali al carbone e dal difficile (e controverso) rientro nel settore nucleare. • Alto livello di dipendenza dalle importazioni che, anche se diminuito dal picco del 1966 (94%), rimane con l’89% estremamente alto; anzi, negli ultimi anni ha ripreso ad aumentare dal minimo (83%) del 1993; • Limitate risorse sul territorio e crescita della domanda;

  22. ITALIA • Gli impianti per la produzione di elettricità sono i più datati del continente con 24 anni di media, contro, per esempio gli 11 di quelli olandesi; • Limitate interconnessioni (per l’elettricità) con le nazioni confinanti, che hanno limitato fortemente la crescita di un paese che ha importato nel 2006 circa il 16% del fabbisogno di elettricità. • Malgrado l’obiettivo dell’Italia di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 6.5% tra il 1990 e il 2008-2012, le emissioni di anidride carbonica del settore dell’energia sono aumentate costantemente e nel 2000 superavano già del 6.5% il livello del 1990.

  23. Gli scenari energetici al 2030: Italia

  24. Gli scenari energetici al 2030: Italia • Secondo le stime della IEA la popolazione italiana dovrebbe aumentare fino ai 58.49 milioni del 2010 per poi diminuire ai 56.98 del 2030, il PIL dovrebbe aumentare dai 1225.27 dollari americani pro capite del 2001 ai 2214.58 del 2030. • Il fabbisogno pro capite di energia passerà dalle 2.97 Mtep del 2001 a 3.72 Mtep del 2030. • Il gas naturale diventerà la fonte energetica privilegiata (rischi per la sicurezza energetica) • Infine, le emissioni in ambiente di anidride carbonica passeranno dalle attuali 425.3 MtCO2/anno alle 473.9 del 2030.

  25. Questioni socio-politiche

  26. Questioni socio-politiche

  27. Questioni socio-politiche • Si prevede un forte aumento dei commerci energetici che provocheranno: • Interdipendenze sempre più forti tra le nazioni • Aumento della vulnerabilità delle linee di rifornimento, tenuto conto che la produzione rimarrà concentrata in pochi paesi • Si assisterà di conseguenza ad un aumento delle emissioni di CO2. Solo se si faranno politiche di forti interventi si potrà prevedere un inizio di riduzione tra 30 anni.

  28. Questioni socio-politiche • Quadro di riferimento anni ‘80-’90: • Bassa crescita della domanda di energia e forte eccesso di capacità produttiva • Fase declinante del ciclo degli investimenti • Elevata sicurezza degli approvvigionamenti energetici sui mercati internazionali • Contenuta importanza della questione ambientale • Nuovo quadro di rifermento (post 9/11): • Shock dei prezzi per esponenziale crescita della domanda (Cina, India) e decisa riduzione del surplus di capacità produttiva • Rischi nella sicurezza energetica per moltiplicarsi di crisi internazionali • Svolta necessaria nel ciclo degli investimenti con avvio di fase espansiva • Fondamentale importanza della questione ambientale

  29. Questioni socio-politiche

  30. Questioni socio-politiche • Aumento prezzi petrolio (e quindi energia): • Elevata e sostenuta crescita economica mondiale • Elevatissimo aumento della domanda in economie emergenti (Cina, India) • Riduzione (nei paesi industrializzati) di possibilità alternative a petrolio (per vincoli ambientali ed economici) a parte il ricorso crescente al gas naturale (altro problema, e comunque con prezzo indicizzato rispetto a quello del petrolio) • Rigidità (nei paesi industrializzati) della domanda di petrolio ai prezzi (monopolio assoluto del settore trasporti) • Concause: • Riduzione degli investimenti nel settore della perforazione petrolifera (anche per accresciuti rischi e incertezza dei mercati) • Ridotta accessibilità alle risorse di idrocarburi delle società internazionali • Prevalere (nelle imprese occidentali) di logiche finanziarie su quelle industriali • Speculazioni finanziarie sui mercati • ATTUALE RIDUZIONE: crisi della domanda (recessione internazionale)

  31. Questioni socio-politiche La crisi dei prezzi non sembra essere una crisi delle risorse Se verificata, con sole riserve convenzionali > 100 anni ai ritmi di consumo attuali (32 miliardi barili / anno)

  32. Questioni socio-politiche Dipendenza europea dal metano e strategia GAZPROM (Putin)

  33. Questioni socio-politiche Opzione nucleare?

  34. Questioni socio-politiche Problemi del nucleare • Politico-sociali: ostilità delle opinioni pubbliche (occidentali) • Economici: difficile attrattiva economica nel contesto della liberalizzazione dei mercati elettrici (concorrenza) • Elevatissima intensità di capitale (elevata dimensione delle centrali, elevato costo unitario potenza) • Preferenza degli investitori per minor tempo di ritorno degli investimenti (meglio gas naturale, ma anche carbone) • Incertezza dei prezzi dei competitor (in primis il gas naturale) da cui dipendono le stime di competitività dell’investimento nucleare • Processi autorizzativi • Incertezza delle condizioni di mercato • Ambientali • Gestione delle scorie nucleari • Geopolitici • Sicurezza delle centrali • Proliferazione nucleare

  35. Questioni socio-politiche Eppure … nuove centrali nucleari

  36. Energia e problemi ambientali La politica energetica italiana dopo Kyoto (1997) • Obiettivo Italia: riduzione delle emissioni di CO2 del 6,5 % rispetto al 1990 (508 Mt) • Anno 2010: 475 Mt (-33 Mt) • Nel 2002 siamo a 554 Mt (+ 46 Mt rispetto al 1990) • Nuovo obiettivo: riduzione di 79 Mt • Strumenti • Risparmio energetico (titoli di eff. energetica) • Fonti rinnovabili (certificati verdi) • Riforestazione • Trasporti più efficienti • Produzione elettrica più efficiente • - 7 Mt • - 3 • - 10 • - 3 • - 12 Quindi, tirando le somme, l’Italia ha avuto un aumento del +12,9% nel periodo 1990/2005

  37. Fonti rinnovabili Costo di installazione degli impianti a FR

  38. Fonti rinnovabili Costo dell’energia

  39. Fonti rinnovabili Problemi delle rinnovabili • Problemi qualitativi: difficile compatibilità delle RES con gli assetti organizzativi, sociali, produttivi delle società industriali, che richiedono: • Alta concentrazione offerta in spazi ristretti • Massima affidabilità e controllabilità, possibilità di disporne nel posto e nel momento opportuni • Risorse stock e non risorse flusso (con relativi problemi di accumulo: IDROGENO può contribuire?) • Altri problemi: • Scarsa flessibilità uso: difficoltà del loro utilizzo diretto nel settore trasporti • Vincoli economici: costi elevati • ANCHE: vincoli ambientali (caso emblematico: biocombustibili)

  40. Fonti rinnovabili: … tuttavia… Energia solare (100,000TWh) O2 1 ora di energia solare è equivalente a 1 anno di consumi energetici attuali 2H2O 2H2 Una pianta verde lo può fare … forse può imparare a farlo anche l’uomo O2 Consumo annuo (14TWh)

  41. ENERGIA E TRASPORTI La questione mobilita’ Benzina Gasolio Elettricità (da quale fonte) Idrogeno (da quale fonte) Bio-carburanti … • COMBUSTIBILE • TECNOLOGIA • ORGANIZZAZIONE Motori a combustione interna Motori ibridi Accumulo elettrico + motore elettrico Cella a combustibile + motore elettrico … Trasporto condiviso Car sharing Intermodalità …

  42. ENERGIA E TRASPORTI Strumenti di analisi: WTW L’indice “well-to-wheel” (WTW): l’integrazione di tutti i passaggi richiesti per produrre e distribuire un combustibile (partendo dalla fonte energetica primaria) [WTT]e utilizzarlo in un veicolo [TTW]. Si calcola come prodotto tra il “well-to-tank” e il“tank-to-wheel” WTW energetico WTW ambientale + COSTO DELL’ENERGIA (c€/MJ) Internalizzazione del danno degli inquinanti (ExternE) INDICE UNICO, su base monetaria, per la valutazione energetica ed economica delle opzioni combustibile/tecnologia per l’automotive

  43. ENERGIA E TRASPORTI Indice Unico energetico-ambientale

  44. Questioni socio-politiche • La soluzione della crisi richiede che si affrontino cruciali questioni che sono insieme • Tecnologiche • Geopolitiche • Economiche • Sociali • Non esiste una tecnologia che da sola possa risolvere insieme tutti i problemi • Occorrono avanzamenti significativi in • Gestione delle politiche internazionali • Sviluppo delle energie rinnovabili • Gestione dei rifiuti nucleari • Rimozione della CO2 a basso costo • Aumento dell’efficienza dei processi

  45. ENERGIA E TRASPORTI Iniziativa Comune di Leinì - Fondazione TELIOS • Campo fotovoltaico grid connected • Conto Energia • Panda elettrica Ecolori • Integrazione con moduli fotovoltaici sagomabili sul tettuccio forniti da Enecom • Test su 1 anno di utilizzo in ambito comunale Serie HighFlex 80 Wp

  46. PROGETTO CHAMOIS

  47. Locale di produzione e utilizzo H2 Serbatoio di stoccaggio H2 Stazione di rifornimento H2 PROGETTO CHAMOIS

  48. MA PROGETTO CHAMOIS Costo dell’idrogeno prodotto POTENZIALITA’ INTERESSANTE Sfruttando l’elettricità prodotta da fonte idroelettrica nelle fasce tariffarie più convenienti (notturne) si ottiene un costo di produzione di idrogeno 0.24 €/Nm3(2.4 c€/MJ del combustibile) contro metano 0.60 €/Nm3(1.7 c€/MJ del combustibile) Idrogeno può essere usato come combustibile di Celle a Combustibile (efficienza media ciclo misto 0.4) Metano può essere usato in Motori a Combustione Interna (efficienza media ciclo misto 0.2) Per cui, il costo finale a servizio reso (movimento del veicolo): idrogeno  6.0 c€/MJ disponibile al veicolo contro metano  8.4 c€/MJ disponibile al veicolo

  49. GRAZIE PER L’ATTENZIONE Bosconero, 29 Settembre 2008 Prof. Massimo Santarelli Dipartimento di Energetica - Politecnico di Torino massimo.santarelli@polito.it

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