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Dr. Antonio Perruggini Direttore Casa Protetta “Cavallino Hotel” – Modugno (Ba)

Dr. Antonio Perruggini Direttore Casa Protetta “Cavallino Hotel” – Modugno (Ba). www.casadiriposocavallino.it. www.perrugginiantonio.it. L’umanizzazione nei servizi sanitari e socio assistenziali. Lecce: Università del Salento 30 gennaio 2010. UMANIZZAZIONE.

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Dr. Antonio Perruggini Direttore Casa Protetta “Cavallino Hotel” – Modugno (Ba)

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  1. Dr. Antonio PerrugginiDirettore Casa Protetta“Cavallino Hotel” – Modugno (Ba) www.casadiriposocavallino.it www.perrugginiantonio.it

  2. L’umanizzazionenei servizi sanitarie socio assistenziali Lecce: Università del Salento 30 gennaio 2010

  3. UMANIZZAZIONE Con il termine “umanizzazione” indichiamo un insieme di attività rivolte al miglioramento del servizio alla persona

  4. OBIETTIVI E’ da pochi anni che il nostro Piano Sanitario Nazionale individua con più precisione gli obiettivi da raggiungere riguardanti gli aspetti relazionali

  5. RAPPORTO OPERATORE - UTENTE Il rapporto “Operatore – Utente” è fortemente caratterizzato dal grado di: • personalizzazione • appropriatezza • umanizzazione delle prestazioni.

  6. FATTORE UMANO Il fattore umano è un elemento strategico che influisce direttamente sulla quantità e sulla qualità dell’assistenza oltre che sul grado di soddisfazione delle persone – utenti

  7. LA FORMAZIONE “La formazione” è lo strumento di ottimizzazione delle risorse umane e di cambiamento organizzativo

  8. EFFICACIA DEI SERVIZI strategia per incrementare l’efficacia dei servizi

  9. ACCOGLIENZA E OSPITALITÀ L’accoglienza e l’ospitalità costituiscono il presupposto per una permanenza soddisfacente in un ambiente nuovo e molto diverso da quello familiare

  10. COMPRENSIONE E INFORMAZIONE La comprensione e l’informazione sono specifici della nuova situazione e caratterizzano l’intervento sulla persona in senso globale, sia dal punto si vista sanitario che relazionale

  11. COMPRENSIONE Per “comprensione” si intende un’insieme di attività che riguardano la capacità di analizzare i casi individuali

  12. INFORMAZIONE Per “informazione” si intendono sostanzialmente due cose: • la conoscenza delle regole interne alla struttura in generale ed al reparto in particolare • la conoscenza sull’iter diagnostico, curativo e prognostico della malattia curata

  13. VOLONTARIATO L’umanizzazione è un atto dovuto VOLONTARIATO

  14. LIVELLI DI INTERVENTO L’umanizzazione dei servizi sanitari è un processo comprende altresì tre distinti livelli di intervento

  15. LIVELLI DI INTERVENTO • Sistema organizzativo (snellimento procedure, prenotazioni, accoglienza, ecc) • Strutture e Ambiente (tecnologie a disposizione dell’utenza) • Sistema Relazionale (comunicazione operatore/paziente/parente in forma professionale)

  16. UMANIZZAZIONE: UTILE A TUTTI l’Umanizzazione dei servizi consente al sofferente di affrontare nel modo più corretto le problematiche emotive, rispondendo alla complessità dei suoi bisogni e facilitandone il per­corso clinico, con vantaggio di tutti, personale sanitario e istituzione compresi.

  17. AIUTO DI SOSTEGNO Il degente è una persona in crisi, costretta a mettere in atto meccanismi difensivi spesso regressivi, per fronteggiare il suo particolare stress. È questo il momento in cui si innesta l’aiuto di sostegno.

  18. ANALISI DEI BISOGNI La presa in carico dei problemi deve partire dall’analisi dei bisogni della persona e della famiglia, e non dal sistema di offerta. Più in particolare è necessario concentrarsi sulla capacità di integrare funzioni professionali diverse nei progetti assistenziali personalizzati, partendo dal bisogno e non quindi dal sistema di offerta disponibile.

  19. ANALISI DEI BISOGNI Ogni progetto va quindi articolato con riferimento a tre fattori: • la natura del bisogno (condizioni psicofisiche) • la sua complessità (caso clinico/sociale) • la sua presumibile durata (prognosi mirata al superamento del problema)

  20. Quando curi una personapuoi vincere o perdere. Quando ti curi di una personapuoi solo vincere. Patch Adams

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