150 likes | 275 Views
Comunicazione come m o do di sapere. Abbiamo visto l ’ interesse di centrare la comunicazione pubblica nelle azioni umane : 1- Azioni professionali di comunicazione sono e hanno a che fare con le azioni pratiche (libere) umane
E N D
Comunicazione come modo di sapere Abbiamo visto l’interesse di centrare la comunicazione pubblica nelle azioni umane: 1- Azioniprofessionali di comunicazione sono e hanno a che fare con le azioni pratiche (libere) umane 2- Quale autorità (sapere / potere) si trova in modo preferente nell’azione di comunicare? Vediamo adesso: 3- La comunicazione pubblica come modo di sapere pratico nel contesto dei diversi modi di sapere
Comunicazione come modo di sapere • Modi vitali, pre-razionali, di “dominio di quello che avviene” • Magia azione per assicurare il futuro • Mito orale modo di trovare sicurezza nei fatti del passato. • Tecnica successo nel fare • Etica successo nei rapporti interpersonali. Ideologia del successo: identificare etica e tecnica. • Modi razionali teorici di “essere nella verità” • Esperienza (aisthesis) • Tecnicasaper-fare (poiesis) • Etica saper-agire (praxis) • Scienza sapere apodittico (episteme) • Filosofia intelligenza dei principi (nous) • Modi razionali pratici di “fare la verità”nella società • Le qualità umane difficilmente mutabili come argomenti centrali. • La sofisticamanipolazione e degradazione utilitaria del sapere. • La retorica modo di trovare ed usare argomenti razionali pratici. • La poetica modo di rappresentare affari vitali.
Comunicazione come modo di sapere • I modi di sapere - intesi come saggezza • La saggezza attraversa culture e storie alla ricerca di risposta al problema del destino umano e della consistenza della realtà. • Se la saggezza è articolata con la storia e la libertà umana, allora: • Abitare implica non trovare stabilità e permanenza: insicurezza, dipendenza di cambiamenti fuori controllo. • Voglia di trovare un fondamento stabile per la nostra situazione • La saggezza ha a che vedere con il fondamento e destino della realtà umana, sia personale, sia sociale.
Comunicazione come modo di sapere • La magia, prima della agricoltura, popoli nomadi, cacciatori • (millenni IX-VIII) • Trattativa di “rubare il senso della dinamica degli eventi, per appropriarsi della sua forza latente, tramite la ripetizione simbolica dei ritmi cosmici, e così imporsi a loro e controllargli”. • Realtà presente -- Senza legge, Eventuale, Agonica • Fondamento -- Nel futuro • Linguaggio -- Non significativo, Dogmatico, Effettivo • Attitudine vitale basica -- Agonica, senza rispetto, Disprezzo • La cultura magica è da schiavi, non permette lo sviluppo autonomo e libero delle possibilità umane • …/…
Comunicazione come modo di sapere • Magia, anche: • -- “Tentativo di controllo del futuro al di là delle possibilità umane”: • Sottomettere il fondamento tramite attività simboliche, capaci di provocare l’evento desiderato. • La forza simbolica si trova nel linguaggio, senza necessità di essere significativo neanche verificabile. • Quindi, importa possedere i simboli • Una volta che quei “simboli efficaci”sono applicati al cosmo irrazionale, si cerca di • Applicargli agli altri essere umani: così si riesce a schiavizzare la libertà altrui tramite la volontà del “mago”.
Comunicazione come modo di sapere • Il mito orale • (metà VII millennio, neolitico: agricoltura - “villaggi”) • “Trattativa di trovare un senso per la vita partecipando --tramite rappresentazioni simboliche-- degli eventi primordiali. • Ci sono eventi radicali, pieni di senso, intelligibili, ma si trovano in un passato assoluto”. • Realtà presente: Insignificante, Dominio flusso passato • Fondamento: Perso nel passato • Linguaggio: Narrativo, significativo, evocazione • Attitudine basica: Aspettare patetico, rassegnazione
Comunicazione come modo di sapere • Altri tratti impliciti nel mito orale: • Passato non storicamente localizzato: “C’èra una volta...” • Che cosa è quello che, consumato, lascia una traccia? Soltanto una colpa: Adamo è la condizione di possibilità del mito... • Il mito è anonimo (“si sa, noi sappiamo, che…”) • Potere del mito per configurare i comportamenti dei cittadini (Platone) • Tipologia - racconto(“per divertimento, svago”), leggenda (“per ambita identità sociale”), mito (“per sapere” per ammirazione, su quello che è necessario)
Comunicazione come modo di sapere • La tecnica (III millennio): • metallurgia, scrittura non geroglifica, ruota, ecc. • “L’uomo scopre che può dominare il cosmo tramite il suo intervento diretto”. • Lo “Spirito della metallurgia”: avere una “idea”in mente, esterna alle cose, ma “presa” da loro: “produzione”vs. “nascita”. • Lo “Spirito della configurazione”: quello che si “fa”, si fa per una “finalità”, e questa viene dettata dal “autore”. • Realtà presente: Modellabile a volontà in benefizio proprio • Fondamento: Fare in presente è sicuro • Linguaggio: Ordini, Istruzioni • Attitudine basica: Attivismo
Comunicazione come modo di sapere • Altri tratti impliciti nella tecnica: • Prevalenza del presente insieme al “modello ideale”esterno alle cose della natura e al “sapere-fare”secondo regole. • Dualità dei principi: enti naturale ed enti artificiali. Produzione artificiale più efficiente di esseri naturali … • La tecnica moderna, purtroppo, a una tendenza a dominare e invadere tutto, senza lasciare posto alla filosofia.
Comunicazione come modo di sapere La filosofia: capacità umana di “capire” • “Attività che ha senso per se stessa. Non cerca di sollevare dalle tribolazioni: si muove soltanto per l’innato desidero umano di sapere”. • Si chiede per il fondamento, ma cerca di “farlo presente” nel capire. Non soltanto “farlo vigente” nel fare, come la tecnica. • Le cose hanno un’origine proprio, non uno di tipo storico, esaurito nel passato. • Talete di Mileto: genesi “attuale”(l’acqua genera sempre il mondo in sé stesso) • Fare presente il fondamento tramite l’intelligenza (il “nous”)
Comunicazione come modo di sapere • Realtà presente: Consistenza in proprio • Fondamento: Assistente in presente, l’uomo come portatore di coattualità e “nous” • Linguaggio: Proposizioni: articolazione nomini-verbi, da raggione delle cose, non soltanto le nomina • Attitudine basica: lo studio • “Capire”: capacità umana per avere accanto il fondamento, contribuendo così alla sua sicurezza (un “ballo” concreto e singolare nasce e si mantiene nel sapere che cosa è l’azione di “ballare”) • Con la filosofia il tempo presente si riempie di senso proprio. Non ci sono soltanto eventi ed opinioni, c’è consistenza della natura, della “physis” e c’è coerenza nel “logos” nel giudicare, nel ragionare.
Comunicazione come modo di sapere • Modi “comunicativi”, “razionalmente pratici” di sapere: modi “operativi” di “fare la verità”. • Le “qualità umane difficilmente mutabili”, le virtù (le azioni virtuose), oggetto approssimativamente proprio di questi modi di sapere. • Alle volte, si sostituisce ingiustamente il sapere filosofico (implicitamente presupposto) con ideologie. • “L’uomo ha capacità di acquisire delle capacità, non soltanto capacità di agire”(P. Geach) • Queste capacità sono “qualità umane difficilmente mutabili”, e configurano lo “spazio pubblico metaforico”(H. Arendt)
Comunicazione come modo di sapere • La storia: posto delle novità, delle notizie, perche è una “successione discontinua di inizi liberi”(L. Polo) • E la libertà si manifesta in regolarità (virtù e non soltanto abitudini, o “caprici”). • Di questo modo vengono stabiliti gli “orizzonti di aspettative” e i “patti di lettura” nei media. • A seconda l’immagine del mondo e del uomo, abitandolo. • (I generi comunicativi da un punto de vista “tematico”, secondo Robert Scholes)
I GENERI NARRATIVI E DRAMATICI:“ORIZZONTI DI ASPETTATIVE” E “PATTI DE LETTURA”SECONDO L’ IMAGINE DELL’ UOMO E DEL MONDO. (Punto di vista “tematico” di Robert Scholes) “STORIA”(+ o - “uguale”)“GIORNALISMO” (1/2 virtuoso)RACC. SENTIM. (m. att.) COMMEDIA(1/2 vicioso) “realismo” (eroi)TRAGEDIA(m. piu caót.)PICARESCA(furbi) “naturalismo” (super-.)ROMANZA(m. ideale) / (m. caot.)SATIRA(infra-.) “OGGI: alegorie, simbolismi” “A MIGLIORE”(imagine degliuomini e del mondo) “A PEGGIORE”