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“L’arte come comunicazione intersoggettiva” . Presentazione di Giulia Di Palma. L’ “Annunciazione” di Simone Martini . Biografia
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“L’arte • come comunicazione • intersoggettiva” Presentazione di Giulia Di Palma
L’ “Annunciazione” di Simone Martini • Biografia Simone Martini nacque a Siena nel 1284, proveniva dal contado della città, probabilmente da San Gimignano. Martini partecipò alla decorazione della Basilica di San Francesco ad Assisi e in seguito si spostò a Napoli e a Pisa. Essendosi diffusa la sua fama , Benedetto XII lo invitò ad Avignone. Qui il maestro della scuola senese resterà fino alla morte(1344). Lo stile del pittore infatti sarà influenzato dall’ambiente stimolante di corte, Martini entrerà a contatto con l’ambiente gotico e riuscirà ad ampliare i propri orizzonti artistici. • Contesto storico Il Trecento vive una crisi dovuta a diversi fattori. La peste si diffonde in Europa provocando un conseguente calo demografico, dovuto non solo all’epidemia ma anche alle frequenti carestie, le attività produttrici diminuiscono e i prezzi aumentano. Un elemento che segna in modo particolare il Trecento è la crisi dell’Impero e del Papato. Questa viene accelerata dalla formazione di Stati Nazionali come l’Inghilterra e la Francia e in Italia dalle Signorie. Sarà molto forte lo scontro tra il potere comunale e il potere spirituale. Entrambi cercheranno di operare una sorta di egemonia culturale.
Annunciazione , Simone Martini e Lippo Memmi, 1333, Firenze Galleria degli Uffizi.
Descrizione del dipinto Il dipinto rappresenta l’annuncio a Maria. La parte centrale, più ampia delle altre due laterali, ospita la scena dell’annuncio da parte dell’Angelo Gabriele. La Vergine si trova a destra, ha un volto giovane e sottile ed è seduta su un ricco trono con motivi decorativi; sullo schienale è appoggiato un prezioso drappo ornato con motivi floreali dorati su fondo oro. La Vergine si ritrae in maniera delicatissima al battito delle ali dell’ angelo tenendo la veste vicino il volto come se volesse coprirlo, anche la posizione delle spalle conferisce l’idea del retrocedere. Sulla sinistra è posto l’arcangelo Gabriele inginocchiato mentre tiene nella mano destra un ramoscello di ulivo. La testa è tesa in avanti come per accompagnare le parole del suo saluto (Ave gratia plena dominus tecum) all’orecchio di Maria. Precisamente, l’opera raffigura l’inizio dell’annuncio in quanto Maria è sorpresa per la visione dell’angelo e quest’ultimo possiede ancora il manto gonfio d’aria. Nelle due scene laterali, che si distinguono da quella centrale grazie alle colonnine, si trovano Sant’Ansano a sinistra e Santa Massima. Il primo, uno dei patroni di Siena, regge una penna nella mano sinistra e indossa un drappo rosso orlato d’oro. Santa Massima, madre di battesimo di Ansano, indossa un manto blu che le copre anche la testa e una veste rossa, tiene nella mano sinistra una penna d’oca e nella destra una croce. Su ogni cuspide si notano dei tondi raffiguranti i quattro Profeti, Geremia,Ezechiele,Isaia e Daniele,mentre nel tondo della cuspide centrale era presente il Padreterno.
Funzione o scopo Il dipinto rappresenta l’Arcangelo Gabriele che, inginocchiandosi ai piedi della Vergine, le porge delicatamente una fronda d’ulivo. Con questo gesto l’Angelo annuncia la volontà divina a Maria. Lo scopo dell’opera è quindi quello di ricordare un episodio di straordinaria importanza, riportando un messaggio religioso. L’annuncio a Maria,infatti, è un elemento essenziale del cristianesimo che viene ricordato e tramandato.
Analisi strutturale • Elementi • Punto • Il punto è l’elemento base del linguaggio visuale. È accostato nell’opera ad altri elementi fondamentali ma può anche essere isolato nei dettagli decorativi. Le ali dell’angelo Gabriele sono attentamente decorate e prevale la ripetizione del punto, che con la sua semplicità,decora completamente l’immagine.
Linea decorativa In quest’opera prevale l’utilizzo della linea curva. Questo è l’elemento che più di tutti caratterizza le opere di Martini. L’insieme delle linee curve forma una composizione straordinaria, in cui i personaggi sono definiti con un disegno morbido e raffinatissimo. I corpi appaiono privi di consistenza materiale, le loro forme sono delineate dalle linee curve. Le linee fluenti infatti seguono i contorni dei panneggi delle vesti della Vergine e dell’angelo.
Superfici • Le superfici sono regolari in quanto corrispondono a delle forme pure basiche. I medaglioni in cui sono raffigurati i quattro Profeti sono dei cerchi perfetti. I motivi decorativi del trono sono delimitati dai contorni di rettangoli. Unendo i vertici della cuspide otteniamo un triangolo equilatero.
Colore • Il colore che invade l’atmosfera del dipinto è senza dubbio l’oro. Infatti l’intera opera è a fondo oro, questo conferisce un senso di astrazione e atemporalità. Le figure vengono proiettate fuori dallo spazio e dal tempo. Il colore oro riprende la cultura bizantina ed esalta la spiritualità. Sono presenti i colori primari:rosso,blu e giallo. Maria veste un mantello di lapislazzuli blu impreziosito da una bordatura dorata e una veste rossa. L’angelo,con le sue ali dorate ancora spiegate, ha una veste color oro, che si sovrappone al fondo oro. Tale sovrapposizione offre un senso di luce e spiritualità.
Sant’Ansano è rappresentato con una veste rossa,con una penna d’oca nella mano sinistra e un’asta con una bandiera nella destra. Santa Massima indossa un manto blu e una veste rossa. Tutti questi colori hanno una simbologia precisa. Il blu indica la chiesa, il rosso la passione di Cristo e il giallo l’emanazione della spiritualità.
Spazio • Lo spazio non è sviluppato in profondità ma è del tutto bidimensionale. La Vergine esile e timida si ritrae al battito delle ali dell’angelo. Entrambi i personaggi mantengono la loro bidimensionalità ma appaiono inseriti in uno spazio reale. Infatti, le venature marmoree del pavimento, le raffinate tarsie cosmatesche del trono, il libro semichiuso che Maria appoggia sul bracciolo, il vaso dorato di gigli e il ramo d’ulivo costituiscono riferimenti alla realtà quotidiana. Motivo floreale Con Martini torna in auge il Gotico Internazionale. Mostra un’attenzione particolare per i dettagli, per la decorazione della cornice e per il mondo floreale. I gigli sono raffigurati con attenzione, ogni dettaglio è curato con precisione.
Tecnica pittorica: Pittura a tempera su tavola a fondo oro La "tavola" lignea era di solito preparata scegliendo alcune assi di legno stagionato alcuni anni. Il legno, una volta piallato e levigato, veniva impregnato con una o più mani di colla naturale, la cosiddetta "colla di spicchi", ottenuta facendo bollire e restringere ritagli di pelle animale. Poi si procedeva a fasciare le tavole con una tela morbida, che veniva poi impressa con almeno due strati di gesso: uno ruvido, per livellare, ed uno fine per creare la base pittorica su cui si procedeva disegnando coi carboncini. Il disegno poteva avvenire a mano libera da parte del maestro oppure, nelle botteghe più attrezzate, veniva eseguito su un pezzo di carta e poi riportato con la tecnica dello spolvero. Per cancellare si usava la gomma pane oppure si spolverava via la polvere di carbone con penne di gallina. Si stendeva sulla parte da dorare uno strato di bolo, cioè un'argilla rossastra sciolta con acqua e chiara d'uovo. La foglia d'oro veniva poi applicata per rettangoli che venivano "soffiati" (a causa dell'estrema leggerezza del materiale sottilissimo) su un pannello. Colori a tempera A questo punto si iniziava a stendere il colore. I colori a tempera erano di tre categorie: vegetali, derivate da pietre dure macinate o da sintesi chimiche, spesso ossidazione di metalli. Alla prima categoria appartenevano le tinte come il giallo zafferano, l'indaco, la cocciniglia o le terre e il nero carbone; alla seconda i preziosi blu come l'oltremare di lapislazzuli o la più economica azzurrite; alla terza il bianco di biacca o il bianco di San Giovanni, usato a Firenze. Le tempere erano solitamente sciolte con il tuorlo d'uovo.
Texture La texture riveste una qualsiasi superficie. La superficie dell’opera risulta visibile e tattile. Nell’ “Annunciazione” la superficie è artificiale e liscia. Si tratta di una grande pala d’altare in legno di pioppo. Luce La luce permette di individuare le forme, lo spazio e il colore delle figure. Martini ottiene una luce tramite il colore oro. Simbolicamente questa è una luce divina per immortalare l’importanza dell’evento. Questa luce crea un’atmosfera armoniosa e serena, grazie anche ai colori utilizzati.
Configurazione Nel campo visuale le forme possono essere associate per colore, per vicinanza, per posizione e orientamento. Nel dipinto infatti la figura dell’angelo è associata a quella della Vergine per la loro vicinanza. Ma il colore della sua veste non è associato a nessun altro, in quanto crea un forte contrasto con il fondo oro e la veste dorata dell’arcangelo. I due santi nelle parti laterali della cornice sono associati per la loro posizione. Entrambe le figure si trovano tra le colonnine della cornice. Anche i quattro Profeti sono accomunati tra di loro per la posizione che occupano e per la forma circolare dei medaglioni in cui sono raffigurati. Tutte queste figure sono racchiuse in un’architettura in rilievo, in stile gotico, come si capisce dalla copertura che presenta cinque cuspidi separate da sei sottili pinnacoli, che ricordano quelli di una chiesa gotica. L’architettura tripartisce le scene raffigurate per mezzo di due colonnine in rilievo. Questa cornice è stata aggiunta successivamente in quanto le colonne sono del tutto ottocentesche con lo scopo di tenere insieme gli elementi raffigurati.
Simmetria Gli elementi sono disposti intorno ad un asse. Ad esempio i corpi di Sant’Ansano e Santa Massima sono disposti intorno ad un asse e le loro membra sono ben proporzionate.
L’equilibrio L’equilibrio è dato dalle immagini e trasmette un senso di centralità. L’occhio umano percepisce l’equilibrio ovvero le esistenze simmetriche. Questo conferisce all’opera un senso di perfezione equilibrata. Il campo visivo può essere equilibrato dalla posizione delle immagini o dal colore. Le due figure più importanti del dipinto, grazie alle quali avviene lo straordinario episodio dell’annuncio, sono collocate al centro del dipinto sia per la loro importanza ma anche per offrire l’equilibrio all’intera opera. L’occhio umano infatti è attratto dalla figura della Vergine e dell’angelo Gabriele.
Ritmo Il linguaggio visuale, come quello musicale ha un ritmo. La distanza tra diversi elementi genera il ritmo. L’architettura gotica del dipinto possiede cinque cuspidi. La successione di questi elementi architettonici e degli intervalli creati genera il ritmo. Questo può essere definito alternato in quanto vengono ripetuti degli elementi uguali tra di loro. Anche le colonnine e i pinnacoli sovrastanti scandiscono il ritmo.
Le linee di forza sono determinate dalla posizione delle figure. Queste traducono i movimenti dei personaggi del dipinto e a volte anche il messaggio dell’intera opera. Le linee di forza in questo dipinto caratterizzano la Vergine e l’angelo. Queste non sono dritte, in quanto non danno senso di staticità, sono oblique e curve, poiché creano delle dinamicità e traducono il movimento dei due personaggi. L’angelo infatti è proteso verso Maria e tende la mano verso la donna per donargli il ramoscello di ulivo. È in movimento infatti la linea di forza del suo corpo è curva e inclinata verso la Vergine. Maria invece si ritrae all’arrivo dell’angelo infatti la linea di forza del suo corpo è del tutto opposta a quella dell’angelo e coincide con la ritrosia di Maria. Queste comunicano anche la timidezza di Maria che si allontana dall’angelo come se avesse paura.
Contrasto Il contrasto più evidente dell’opera è quello del colore. La veste scura di Maria, infatti, crea contrasto con il fondo oro del dipinto e con la veste dell’angelo. Anche i santi nelle parti laterali indossano delle vesti che creano un contrasto di colore con il fondo oro, ma Maria, la figura di maggiore importanza è quella che si distingue più di tutti nel dipinto.
Espressione L’espressione completa l’opera d’arte. Questa è un elemento essenziale dell’opera. La Madonna si ritrae con un atteggiamento impulsivo e un’espressione sensibilissima che è un misto di sfumature psicologiche. Sul volto della donna si intravedono diversi stati d’animo come timore, scontrosità, pudore, inquietudine e spavento. Ha interrotto la lettura all’improvviso e tiene un dito tra le pagine del suo libro. L’angelo invece sembra essere onorato per il gesto che compie. È deciso nel compiere la sua missione.