250 likes | 515 Views
Università Mediterranea di Reggio Calabria FACOLTA’ DI ARCHITETTURA. “ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO ED IDROGEOLOGICO - Corso A –”. Dott. M.C. Mandaglio. Rischio idrogeologico. AMBIENTE FLUVIALE. Processi di erosione in ambiente fluviale
E N D
Università Mediterranea di Reggio Calabria FACOLTA’ DI ARCHITETTURA “ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO ED IDROGEOLOGICO- Corso A –” Dott. M.C. Mandaglio Rischio idrogeologico
AMBIENTE FLUVIALE Processi di erosione in ambiente fluviale Svolgono un ruolo essenziale nei processi di demolizione del rilievo e sono strettamente legati ai processi di erosione nei versanti.
(L’ambiente fluviale) RETICOLO IDROGRAFICORete idrografica formata da un corso d’acqua principale (asta principale) e dai suoi affluenti (aste secondarie). BACINO IDROGRAFICOArea, delimitata dalla linea di spartiacque, che raccoglie le acque delle precipitazioni, convogliandole in un reticolo idrografico.
(L’ambiente fluviale) Classificazione gerarchica
(L’ambiente fluviale) • profilo trasversale: • a V (in roccia, in terreni sciolti), • a forra (“canyon”) in roccia, • asimmetrico, • terrazzato (con terrazzi alluvionali su uno o più livelli, a seguito di complicati processi di erosione e deposizione).
Tipiche morfologie di alvei torrentizi e fluviali: • Valle montana scavata in roccia; • Alveo in roccia, con alluvioni grossolane; • Alveo anastomizzato (“braided”), con alluvioni grossolane; • Alveo anastomizzato, con isole di alluvioni prevalentemente sabbiose; • Alveo a meandri, in pianura alluvionale.
Evoluzione degli alvei torrentizi e fluviali FASE DI MATURITÀ Ramificazione della rete idrografica, fondovalle si innalza per la deposizione di materiale solido, pendici più stabili FASE DI GIOVINEZZA Elevata pendenza, alto potere erosivo. Incassamento in valli strette con fianchi incisi ed instabili per l’azione esercitata al piede FASE DI VECCHIAIA Corsi d’acqua con andamento tortuoso con affluenti poco numerosi ma con bacini idrografici molto ampi
Problemi derivanti dalla progressiva migrazione dei meandri, con eccessiva escavazione di materiale a lato delle fondazioni di un ponte stradale [da Brandimarte et al., 2003]
L’erosione nei fiumicausa di movimenti franosi dovuti a: ¨erosione di fondo: => aumento dell’altezza della sponda e del gradiente topografico, => causa predisponente all’instabilità laterale delle sponde, => innesco di frane di sponda => possibile successivo arretramento della nicchia di frana. rotazionali planari [da Cazzuffi, 1990]
¨rapido abbassamento del livello d’acqua nel fiume: => temporanea permanenza di un eccesso di pressione dell’acqua nei pendii, formati da depositi a grana medio-fine (sabbie limose), relativamente poco permeabili; => processo di filtrazione verso il basso e conseguente spinta di filtrazione diretta verso il piede del pendio (forza instabilizzante); => causa scatenante all’instabilità laterale della sponda. ROTTURA DI PIEDEROTTURA DI BASE [da Bigalli et al., 1986]
LE FIUMARE Sistemi idrici a regime torrentizio, con trasporto solido cospicuo e caratterizzati da alvei brevi (spesso inferiori a 40 Km) ed acclivi (fino ad oltre il 30%). Flussi idrici a carattere discontinuo (stagionale e associato ad intensa piovosità) ed impulsivo (breve durata e forte intensità di piena).
LE FIUMARE Il tratto montano è in genere incassato tra ripidi versanti che lo alimentano con apporti idrici e detritici. A valle, a causa della diminuzione di pendenza e della conseguente perdita di energia dei flussi idrici, i processi di sedimentazione in alveo diventano prevalenti.
Le alluvioni • Rappresentano il risultato dell’incapacità di un fiume di smaltire un notevole e rapido incremento degli apporti di acqua e di sedimenti. Il fiume trova nuove vie che gli permettono di smaltire le acque in eccesso. • Fattori e processi che producono alluvioni: • Andamento delle precipitazioni: aumento di piogge con intensità maggiore e durata minore; • Aumento della velocità delle acque; • Minore capacità di ricezione e contenimento delle acque soprattutto in area golenale; • Mutamento della permeabilità complessiva del bacino; • Aumento degli interventi nel bacino idrografico.
Le alluvioni_effetti • Comportano: • rottura o semplice indebolimento delle sponde che rendono problematico il contenimento delle piene successive; • distruzione dei raccolti per l’eccessiva quantità d’acqua che provoca il sollevamento delle radici delle piante; • distruzione delle infrastrutture (strade, ponti, ecc.); • danni alle abitazioni (con grave rischio per l’incolumità degli abitanti) e agli insediamenti industriali; • modifica della natura del suolo per il deposito del materiale solido inizialmente trasportato dall’acqua; • cambiamento del tracciato originario del corso d’acqua per erosione di tratti del terreno e colmamento di altri.
AMBIENTE COSTIERO Le coste sono soggette a processi di erosione (e di deposito), ad opera di agenti morfogenetici diversi.
AMBIENTE COSTIERO Principali AGENTI D’EROSIONE COSTIERA: (vento) ==> ONDE ==> erosione accrescimento erosione ... CORRENTI LITORANEE ==> trasporto lungo la costa VENTO ==> erosione di falesie (coste “alte”) ==> rimaneggiamento di dune sabbiose (coste “basse”)
AMBIENTE COSTIERO ENERGIA ONDE Forze d’Urto contro la costa Azioni di compressione e decompressione dell’aria intrappolata tra onde e rocce su cui le onde agiscono Asportazione di materiali e produzione di detriti presi in carico dalle onde che esercitano Azione di abrasione sulla costa
Forme del terreno e delle onde (schema semplificato) Zone di trasporto litorale: getto/risacca – traslazione falesia o dune berme Zone dei frangenti [da Keller, 1982]
VELOCITA’ DI EROSIONE COSTIERA: •dipende da:morfologia della costa, inclinazione del fondale, natura e resistenza meccanica dei materiali; •velocità maggiori (fino a 1 m/anno, localmente anche superiori) per: coste alte, promontori, alti fondali, materiali a debole resistenza e friabili (rocce tenere, per cementazione o per intensa fratturazione).
PRODOTTI DELL’EROSIONE: •su coste alte (falesie): piattaforme di abrasione, solchi di battente, grotte, sfiatatoi, archi naturali, pilastri residui, ecc. •su coste basse (spiagge): arretramento della linea di costa, deriva dei sedimenti, rideposizione, formazione di barre sottomarine, ecc.
Principali FONTI DI RISCHIO: •scalzamento al piede e arretramento generale della falesia ==> decompressione della parte inferiore del versante ==> frane •sedimentazione non desiderata lungo la costa ==> conseguenze negative diverse sulle attività umane (es. interrimento di porti)
FATTORI ANTROPICI DI EROSIONE DELLE SPIAGGE: • impoverimento dell’apporto solido dei fiumi al mare per interventi di sbarramento lungo i corsi d’acqua (briglie) e per la presenza di dighe di ritenuta; • ==> minore apporto di sedimenti • •errori nella progettazione delle opere di protezione • ==> alternanza fra tratti in accrescimento e tratti in erosione • • intensa antropizzazione delle coste a fini turistici e industriali, con lo smantellamento delle dune per fare posto a centri balneari, villaggi residenziali e porticcioli turistici; • • subsidenza accentuata per estrazione di idrocarburi e acque dolci sotterranee in aree vicine al mare.
Interventi finalizzati alla protezione ed al ripascimento delle spiagge: effetti nel tempo ==> [da Keller, 1982]
Effetti dell’erosione costiera • Arretramento delle spiagge e dune • Interramento di porti