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Situazione e scenari di sviluppo nel mondo e in Europa. V80-2.0 MW, Bisaccia (Campania). Il mercato eolico nel mondo: installazioni attuali*. *Source Global Wind Energy Report 2005 di GWEC (Global Wind Energy Council). Mercato Europeo pi
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1. Incentivi e meccanismi finanziari per l’ energia eolica Ing. Paolo Tabarelli de Fatis – Babcock & Brown, Vice Presidente ANEV
Ing. Federico Micheli – Pangea Green Energy, Consigliere ANEV
ANEV
Viale Piemonte, 39 – 00187 Roma
4. Installato eolico in Europaal dicembre 2006
5. Installazioni eoliche in Europanel 2006
6. Eolico in Europa, scenario NO FUEL di EWEA (1/2) * Il dato 2,8% non č coerente con quello del grafico della slide 5 in cui si riporta 2,9%Il dato 2,8% non č coerente con quello del grafico della slide 5 in cui si riporta 2,9%
7. Energia Elettrica nei Paesi EuropeiQuota Rinnovabili
8. Valutazione dei progressi realizzati dagli Stati membri nel conseguimento dell’obiettivo per il 2010 (in %)
10. Produzione da fonti rinnovabili in Italia
12. Obiettivo 25% e non 22%. Errore nel riquadro rosa sostituire 1004 con 2004Obiettivo 25% e non 22%. Errore nel riquadro rosa sostituire 1004 con 2004
13. Sviluppo eolico: ricadute sull’occupazione e sull’ambiente Rivedere gli asterischi delle noteRivedere gli asterischi delle note
15. Forse si potrebbe modificare il titolo da Scenario possibile a Scenario teorico per evitare di fornire come dato possibile per l’Italia 36,7 GW di potenza installata che ad oggi non č mai stato condiviso e potrebbe alimentare contestazioni di carattere paesaggistico oltre che dubbi sulla effettiva potenzialitŕ produttiva qui riportata per 2.000 ore equivalenti. Tendenzialmente lo scenario dovrebbe essere integrato dalle altre fonti.Forse si potrebbe modificare il titolo da Scenario possibile a Scenario teorico per evitare di fornire come dato possibile per l’Italia 36,7 GW di potenza installata che ad oggi non č mai stato condiviso e potrebbe alimentare contestazioni di carattere paesaggistico oltre che dubbi sulla effettiva potenzialitŕ produttiva qui riportata per 2.000 ore equivalenti. Tendenzialmente lo scenario dovrebbe essere integrato dalle altre fonti.
17. Territorio da mettere a disposizione per l’eolico Molto bellaMolto bella
18. Finanziamenti dei progetti eolici
19. Opzioni per il finanziamento dei progetti eolici
20. Il Project Financing: fasi di istruttoria Prassi oramai consolidata sul mercato e accettata dal sistema bancario;
La fase di istruttoria (due diligence) puň durare diversi mesi e richiede:
verifica dell’iter autorizzativo;
verifica dei contratti per i terreni al fine della costituzione delle garanzie;
studio del vento da parte di un esperto internazionalmente riconosciuto (es: Garrad Hassan, Lahmeyer);
Contratto EPC “bancabile” per la realizzazione di opere civili ed elettriche e per l’installazione degli aerogeneratori (lump sum, date certain, performance & delay liquidated damages, first demand performance bond etc.);
Contratto O&M a medio termine (2 – 5 anni) per la gestione e manutenzione del parco;
Proiezioni di mercato per il prezzo a lungo termine dell’energia e certificati verdi;
Assicurazioni standard (CAR, RC, ALOP in fase di costruzione, Business Interruption e RC in fase di gestione).
21. In passato erano richieste proiezioni a P90; oggi il mercato bancario accetta stime a P75 per il singolo impianto e P50 per portafogli;
D / E ratio fino a 90 / 10, nel rispetto di un DSCR medio di 1.20 – 1.30x;
Durate di 13 / 14 anni che prevedono un periodo di erogazione (fase di costruzione) di 1 – 2 anni e un periodo di rimborso (fase di gestione) di c. 12 anni (pari cioč al periodo di riconoscimento dei certificati verdi);
Possibilitŕ di Balloon al termine del periodo di rimborso (generalmente <= 10%);
Spread variabili nel range 80 – 120 p.b. spesso differenziati tra periodo di costruzione e gestione oppure crescenti nel tempo oppure in funzione del DSCR;
Possibilitŕ di rifinanziamento (e contestuale rilascio di garanzie) senza commissioni di uscita;
Le garanzie si limitano agli asset del progetto (pegno quote, titoli sui terreni, privilegio speciale sui beni, cessione dei crediti etc.)
22. Il presente: Certificati Verdi
23.
L’obbligo dell’immissione č rappresentato da una quota annuale stabilita inizialmente dal Decreto Bersani nel 2% e in seguito aumentata dal D. Lgs. 387/2003 dello 0,35% annuale per il periodo 2004 – 2006. Ad oggi si sta ancora attendendo la pubblicazione della quota per il periodo successivo (2007 -2009) in ritardo di oltre due anni rispetto al dictat normativo (art. 4 D. Lgs. 387/2003). Il presente: Certificati Verdi
24. Il presente: Certificati Verdi Tale mancanza rischia di causare un serio rallentamento allo sviluppo del settore oltre ai prevedibili effetti sul mercato libero dei certificati verdi, il cui periodo di rodaggio puň dirsi concluso, meglio definendolo in una fase operativa, nonché evolutiva facendo perno sull’esperienza maturata che ne permetterebbe l’applicazione di una serie di correttivi utili alla sua totale efficienza.
Prima di andare a vedere quali sono le ipotesi di modifica al sistema si sottopone la seguente tabella con la crescita del settore eolico negli anni rappresentativi dei due sistemi di incentivazione attuati in Italia dove fino al 2001 era in vigore il CIP6 (ancora non del tutto concluso) e in seguito il sistema a Certificati Verdi, che, insieme hanno portato all’installazione di 2.123 MW eolici. Occorre precisare che il passaggio tra i due sistemi non č stato indolore e ha causato non pochi problemi ai produttori che, vista la diffidenza degli istituti finanziatori, hanno trovato notevoli difficoltŕ a reperire i capitali necessari.
25. La diffidenza scaturiva dal fatto che il quadro normativo negli anni si č reso incerto e l’impegno che l’Italia ha assunto nella Direttiva Comunitaria 2001/77, ovvero quello di produrre entro il 2010 almeno il 25% di energia elettrica da Fonti Rinnovabili in rapporto al Consumo Interno Lordo, non era (e non č) sentito abbastanza stringente dalle Istituzioni.
26.
Ad oggi č sul tavolo del Parlamento il DDL 786 (Decreto Ronchi, Ferrante, ecc.) il cui nucleo centrale č rappresentato dalla proposta di introduzione di tariffe minime incentivanti, certe, differenziate per fonte, e di nuovi obblighi di connessione prioritaria degli impianti e l’acquisto e trasmissione di tale energia; si basa quindi principalmente sul sistema tedesco del “conto energia”.
Di pari passo vi č la proposta di legge Bersani, Bonino, ecc. sulle liberalizzazioni che prevede un riassetto generale dell’attuale meccanismo di incentivazione delle FER, che prevede dei correttivi al sistema dei CV volti alla stabilizzazione dell’attuale sistema, con la risoluzione dei problemi riscontrati in questi anni.
Si sottolinea che un eventuale passaggio di sistema di incentivazione dovrebbe essere valutato alla luce di un’analisi approfondita dei risultati avuti con i due sistemi analizzati CIP6/92 e CV, e che comunque dovrebbe essere predisposto tempestivamente, per un una sua applicazione che ne consenta l’eventuale transizione non traumatica come si č invece avuta nel passaggio dal CIP6/92 ai CV. Il futuro: DDL 786 o Legge Bersani?
27. Infatti l’eventualitŕ di un improvviso cambio di sistema sarebbe quella di avere contemporaneamente vigenti tre differenti sistemi di incentivazione (CIP6/92 – Certificati Verdi – sistema DDL 786) che comporterebbero ulteriore confusione tra gli operatori e i soggetti deputati all’applicazione delle norme con rischio di nuovi ritardi nel raggiungimento degli obiettivi nazionali.
In conclusione si puň affermare che ben venga una nuova previsione del sistema incentivante ma questa deve essere contestualizzata temporalmente per fare in modo che gli attori del sistema non ne abbiano piů danni che benefici e in modo tale che sia compatibile con gli impegni giŕ presi dal sistema Italia, ma soprattutto occorre dare al sistema un quadro normativo certo e duraturo. Si ritiene necessario evidenziare come l’attuale sistema dei certificati verdi necessiterebbe di qualche piccolo correttivo onde renderlo totalmente efficiente senza dover necessariamente rivoluzionare nuovamente il comparto delle fonti rinnovabili. Il futuro: DDL 786 o Legge Bersani?