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RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE RINNOVABILI IN ZOOTECNIA (CORSO REER)

RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE RINNOVABILI IN ZOOTECNIA (CORSO REER). prof. Massimo Lazzari Dip. VSA- Veterinaria e Sicurezza alimentare - Università Milano. DI CHE COSA CI OCCUPEREMO. PROGRAMMA ARGOMENTO Tipologie d’impianto Carico Miscelazione Scarico Termostatazione

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RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE RINNOVABILI IN ZOOTECNIA (CORSO REER)

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Presentation Transcript


  1. RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE RINNOVABILI IN ZOOTECNIA (CORSO REER) prof. Massimo Lazzari Dip. VSA- Veterinaria e Sicurezza alimentare - Università Milano

  2. DI CHE COSA CI OCCUPEREMO PROGRAMMA ARGOMENTO Tipologie d’impianto Carico Miscelazione Scarico Termostatazione Accumulo biogas Trattamento biogas Cogenerazione Separazione solido-liquido Elementi di analisi tecnico-economica

  3. ACCUMULO Con la copertura gasometrica le dispersioni triplicano rispetto ad un digestore con solaio di copertura, diventando la voce più rilevante (fino al 70%) dell'intero fabbisogno energetico per la termostatazione dell'impianto.

  4. ACCUMULO Digestori con copertura ad un telo supportato da struttura sottostante.

  5. ACCUMULO Calotta gasometrica a volume costante di forma semisferica: in evidenza il compressore che tiene in tensione la struttura

  6. ACCUMULO Gasometri a volume costante disgiunti dal digestore

  7. ACCUMULO Due digestori a doppio stadio con in primo piano le cupole gasometriche a volume costante montate sui secondi stadi

  8. ACCUMULO Gasometro a volume costante sopra un digestore a sviluppo longitudinale, a flusso a spinta

  9. ACCUMULO Copertura con pilastro centrale di supporto del telo esterno

  10. ACCUMULO copertura di un digestore con struttura in legno

  11. ACCUMULO Il gasometro a volume variabile costituisce la soluzione classica

  12. ACCUMULO Gasometro a sacco

  13. ACCUMULO Gasometro a sacco in ambiente protetto

  14. ACCUMULO Gasometro a sacco sotto tettoia

  15. FILTRAZIONE Prima di essere impiagato il gas deve essere ripulito da polveri, impurità varie e deve essere raffreddato in modo che avvenga la condensazione del vapore presente. Inoltre deve essere eliminato l’H2S. La desolforazione (idrogeno solforato contenuto nel biogas in tracce) può anche essere ottenuta introducendo con regolarità nel digestore aria nella misura del 2-4% in volume: si ha la precipitazione dell’H2S come cristalli di zolfo. A garanzia della durata dei motori, inoltre, occorre evitare la presenza di ogni componente in rame, materiale che viene aggredito dall’idrogeno solforato.

  16. COGENERAZIONE Rendimento energetico 1 m³ biogas = 0,55 - 0,75 litri gasolio energia elettrica 1,8 - 2,0 kWh energia termica 3500 - 4500 kCcal/h

  17. COGENERAZIONE

  18. COGENERAZIONE

  19. COGENERAZIONE Non sono molti i co-generatori disponibili sul mercato con potenze inferiori ai 50 kW, mentre nelle taglie più grandi l’offerta è maggiore ed anche gli investimenti richiesti per kW di potenza si riducono. Il funzionamento discontinuo del gruppo di co-generazione comporta il raffreddamento del motore e, conseguentemente, l’effetto negativo della condensazione del vapore Il funzionamento discontinuorichiede però minori investimenti, potendosi ridurre la potenza del gruppo

  20. COGENERAZIONE Il fattore limitante alla diffusione dei piccoli impianti di digestione anaerobica è quello della limitata disponibilità di impianti di co-generazione di taglia inferiore ai 50 kW

  21. COGENERAZIONE La scelta di gruppi di co-generazione oltre i 100 kW si amplia notevolmente

  22. COGENERAZIONE Gruppo di co-generazione preassemblato in container

  23. SEPARAZIONE SOLIDO-LIQUIDO La separazione liquido/solido dopo il processo di digestione facilita le operazioni di fertirrigazione in copertura e riduce di volumi di stoccaggio del digerito

  24. ELEMENTI ANALISI DEI COSTI

  25. ELEMENTI ANALISI DEI COSTI Non è semplice definire il limite della convenienza economica di un impianto di digestione anaerobica astrattamente. Occorre riferirsi alla singola realtà aziendale e in particolare alle utenze energetiche presenti. Gioca, ovviamente, un ruolo determinante l’effetto scala. Non va trascurato anche il costo dell’allacciamento alla rete in media tensione.

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