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Finanziare l’innovazione: i ntroduzione al venture capital . Raffaele Mauro Annapurna Ventures LIUC - Ottobre 2010. Definizione. Il venture capital è il finanziamento di aziende di recente costituzione tramite l’acquisizione di quote di proprietà;
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Finanziare l’innovazione: introduzione al venture capital Raffaele Mauro Annapurna Ventures LIUC - Ottobre 2010
Definizione • Il venture capital è il finanziamento di aziende di recente costituzione tramite l’acquisizione di quote di proprietà; • Le società di V.C. raccolgono risorse da investitori istituzionali e da privati, che sono allocate in un portafoglio di società partecipate; • Il valore è generato tramite il disinvestimento a 3-5 anni di distanza.
Cosa non è il venture capital • Non è un prestito: nella struttura finanziaria si interviene sull’equity, non sul debito; • Non è il private equity (buy out, turnaround, etc.) ma può essere considerato un caso affine; • Non è una forma di aiuto alle imprese: l’obiettivo degli investitori è il rendimento.
Perché è importante • Impatto sulla crescita economica • Aumento della redditività delle imprese (venture backedcompanies > altre aziende) • Crescita dell’occupazione • Supporto all’innovazione e alla ricerca • Aumento dello skill premium
Chi offre il venture capital • Fondi di venture capital • Business angels • Incubatori • Fondi di private equity • Fondi pubblici • Corporate venture capital • Banche (ex: Intesa Sanpaolo)
Fondi di venture capital Elementi strutturali: • Fondo • Management company • Investitori (limitedpartners) • Società partecipate
Incubatori Forniscono: • Spazi fisici • Servizi amministrativi ed organizzativi • Reclutano il personale più qualificato • Forniscono assistenza nella redazione del business plan • Consulenza legale
Angel investing • Ex imprenditori che scommettono su nuove iniziative; • Spesso organizzati in “BAN”: Business Angel Networks; • Oggi spesso organizzati in cordate: fondi “Super-Angel”.
I paradigmi di sviluppo • Silicon Valley: ecosistema dell’innovazione più rilevante al mondo, interazione costante tra denaro e competenze; • Modello continentale europeo: interazione dello stato nel supporto allo sviluppo; • Modello israeliano: creazione di fondi di fondi v.c. per catalizzare lo sviluppo mantenendo gli incentivi di mercato.
Ciclo di vita dell’impresa Valore dell’impresa Mercato/ altri operatori Venture Capitalist Incubatori 2 6 0 Anni
Le fasce di investimento • Seed: 50-200k • Early stage: 200 – 700k; • First round: 1-2 M; • Second round: 2-5 M; • Expansion: 5-50 M.
Alto rischio + alto rendimento • L’investimento in V.C. è ad alto rischio: il tasso di insuccesso per le aziende giovani è maggiore rispetto a quelle consolidate; • Per il segmento seed & early stage il rischio è il più elevato; • I rendimenti potenziali sono notevoli: anche vari multipli del capitale investito.
Taglio elevato + poca liquidità • Rispetto a forme di investimento alternative il contributo medio di un singolo investitore, un limited partner, è elevato (>500k); • La liquidità dell’investimento è bassa: un fondo dura in media 10 anni, con un periodo di investimento di 5-6 anni.
Focus sui settori ad alta crescita • Internet & mobile • Biotecnologie • Nanotecnologie • Tecnologie mediche • Cleantech
Critiche • Acquisizione di % di equity eccessive ed accordi sfavorevoli agli imprenditori • Eccessiva pressione la crescita rapita delle aziende partecipate • Amplificazione di bolle finanziarie • Nel caso italiano: bassa propensione al rischio
Un caso passato: il boom delle dot com • La diffusione di massa di Internet negli anni ‘90 provocò una forma di “euforia irrazionale”; • Tra il 1998 ed il 2001 si sviluppò una bolla finanziaria, con un eccesso di fondi allocati in aziende “dotcom” e l’abbassamento degli standard di due diligence; • Gli effetti dell’esplosione della bolla sono tuttora evidenti (avversione al rischio).
Smart money • I fondi di maggiore successo operano con l’ottica dello “smartmoney”: oltre al finanziamento offrono: - Competenze professionali strategiche; - Competenze finanziarie; - Knowhow manageriale e tecnologico; - Conoscenze di marketing e di organizzazione; - Rete di contatti (finanziari e non) in ambito nazionale e internazionale.
La due diligence • Nel ciclo del venture capital il processo centrale è la due dilignece, la valutazione dei progetti di investimento. • Un fondo tipicamente riceve 500-1000 business plan all’anno, incontra direttamente 50-70 team di imprenditori, prosegue l’analisi con 15-20 e ne finanzia 4-5. • La due dilignece è un processo olistico dove sono soppesati tutti gli elementi di costituzione dell’impresa.
Elementi determinanti • Mercato: dimensioni e tasso di crescita. • Innovazione: impatto dell’idea e diversificazione dai concorrenti. • Team: esperienza, equilibrio interno, credibilità, motivazione.
Principali fattori della due diligence • Chiarezza dell’idea: elevatorpitch • Prodotto/servizio • Mercato • Competizione • Piano di distribuzione • Milestones operative • Proiezioni finanziarie • Management e competenze
L’exit • IPO: quotazione in borsa; • Trade sale: vendita a un’altra azienda; • Vendita ad altro investitore finanziario; • Riacquisto di azioni da parte di gruppo imprenditoriale originario o da parte del management; • Write off: azzeramento valore della partecipazione.
Gli economics di un fondo • Management fee: 1.5-2,5%; • Carried interest: commissione ai gestori del fondo, 20% del capital gain una volta superato rendimento minimo (hurdle rate). • Coinvestimenti personali dei partner. Esempio: • Fondo di 50 M Euro • Management fee del 2% = 1M Euro all’anno.
Esempio Anno 1: - Azienda valutata 5M Euro • Acquisto di una quota del 40% = 2M; Anno 4: • Valore azienda 11 M Euro; • Vendita partecipazione del 40% a 4,4 M; Effetti: Capital gain: 4,4-2 = 2,4 M Euro Incremento valore partecipazione: 120% Carried interest: 480k Euro
Il venture capital in Italia • Dimensione ridotta del mercato e delle singole operazioni rispetto alla media europea; • Scoperto sul seed e sull’early stage; • Fuori dall’ottica del decisore pubblico: molti fondi per PMI e Innovazione ma non per start up nei settori ad alta crescita.
Alcuni esempi italiani SEED / Angel Annapurna Dpixel H-farm IAG IBAN VC Vertis Quantica Innogest 360 capital partner Atlante Francesco Micheli Associati
Casi italiani di successo Core business: Exit date: Exit strategy: Valuation at exit: Current mkt cap: Mobile & web media and advertising July 2000 IPO (Italian Stock Exchange) ~120 M€ ~80 M€ (sep 2010) Online broking of financial services May 2007 IPO (Italian Stock Exchange, STAR segment) ~170 M€ ~220 M€ (sep 2010) Online travel aggregation (hotels) September 2008 Acquired by Expedia (multiproduct online travel aggregator) Estimated >500 M€ N/A E-commerce (multibrand apparel) November 2009 IPO (Italian Stock Exchange, STAR segment) ~220 M€ ~360 M€ (sep 2010)
Trend attuali • Bootstrapping per le start up; • Peso maggiore di angels & super-angels; • Cina & India; • Nuovo focus su ICT e cleantech; • Nel corso della crisi globale, nuova occupazione gli US solo da start up (KauffmanFoundation).
L’innovazione digitale supera la crisi Il NasdaqInternet IndexsuperailS&P 500 Index (6 mesi) http://www.nasdaq.com/aspx/dynamic_charting.aspx?symbol=QNET&selected=QNET
L’evoluzione dell’ecosistema digitale • L’economia digitale ha impatto su tutti I settori ed introduce nuovi business model. • I bassi costi di avvvio per le start up creano opportunità di innovazione fuori dalle organizzazioni tradizionali. • Acquisizione da parte di Google di 74 imprese 25 solo nell’ultimo anno (sep-09 -> sep. 10 *); • Piattaforme di distribuzione a basso costo permettono tempi di diffusione molto rapidi: searchengine (Google, Baidu, Bing), social network(utenti Facebook > 500 Milioni nel 2010 **), strumenti (iPads, smartphones. Incremento annuale del mercato europeo degli smartphone +41% nel luglio 2010***) * http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_acquisitions_by_Google ** http://www.facebook.com/press/info.php?statistics *** http://comscore.com/Press_Events/Press_Releases/2010/9/European_Smartphone_Market_Grows_41_Percent_in_Past_Year
Annapurna • Fondata da Massimiliano Magrini (Google Italia) • Focus su web services, mobile apps ed enterprise software info@annapurnaventures.com
Settori di interesse • Consumer internet • Vertical search platforms • Media & Social • Entertainment & music • Enterprise software and services • E-commerce platforms • Ad optimization tools • Software-as-a-service solutions • Mobile • Apps • Mobile advertising
Investimenti Annapurna Money è una piattaforma di broking on-line basata su strumenti di ricerca comparativa. Paperlit è una soluzione multipiattaforma per la pubblicazione e l’advertising on-line per quotidiani, magazine, cataloghi, newsletter.
Letture consigliate • Gervasoni Anna, Sattin Fabio L., Private equity e venture capital: manuale di investimento nel capitale di rischio, Guerini e Associati, Milano, 2000. (IV ed. aggiornata, 2008) • Gompers Paul, Lerner Josh, The Venture Capital Cycle, MIT Press, Boston 1999. • PiolElserino, Per non perdere il futuro: appunti per l’innovazione e la competitività dell’Italia, Guerini e Associati, Milano, 2008. • Schwartz Dan, The Future of Finance: HowPirvateEquity and Venture Capital Will Shapethe Global Economy, Wiley - Asia, Singapore, 2010. • Senor Dan, Singer Saul, Start-Up Nation: The Story of Israel’s Economic Miracle, Council of Foreign Relations, Twelve, New York, 2009. • Stangler Dane, High Gowth Firms and the Future of American Economy, Kauffman Foundation Research Series, Firm Formation and Economic Growth, Marzo 2010.
Venture philanthropy • VC Specializzato in progetti sociali • Smart money: focus su innovazione e imprenditorialità • Gestione progessioanle del deal flow • Rendimenti più basssi • Copre assetclass minore • Efficace con effetti network (ex: Kiva& OmidyarNetwrk)
Premi • Da un punto di vista storico I premi sono stati importanti per lo sviluppo delle industrie rischiose (esempio: aeronautica); • Tendono ad attrarre capitali (ex: un premio da 10 M attira 100M di investimenti) • Ora c’è una nuova ondata di premi: genomica, tecnologia spaziale privata, auto ecologiche, etc. • Limiti: soggettività alle mode ed ai gusti personali dei donors; • Caso di successo recente: AnsariXPrize (2004)
Donazioni in network • Tradizionalmente i primi fondi per un’iniziativa si raccolgono da parenti e amici; • Internet permette di espandere questa base; • Crowdfunding: molte donazioni, piccoli importi, persone sconosciute; • Modello tipico: donors erogano la somma solo se si raggiunge importo minimo complessivo; • Casi di successo: Ulule, Kickstarter