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IPOGLICEMIA. Dott. Nazzareno Trojan diabetologo ed endocrinologo Ospedale “Santa Maria dei Battuti” San Vito al Tagliamento. Classificazione clinica dei disturbi ipoglicemici.
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IPOGLICEMIA Dott. Nazzareno Trojan diabetologo ed endocrinologo Ospedale “Santa Maria dei Battuti” San Vito al Tagliamento
Classificazione clinica dei disturbi ipoglicemici * Mutazioni nei geni del recettore per le sulfaniluree della cellula β, della glutammato deidrogenasi e della glucochinasi sono cause rare di ipoglicemia iperinsulinemica che si manifestano di solito nell’infanzia o nella fanciullezza.
GLICEMIA = QUANTITA’ DI GLUCOSIO NEL SANGUE VALORI NORMALI = DA 50 a 150 IPOGLICEMIA NELL’ADULTO < 45 IPOGLICEMIA NEL NEONATO < 30 VALORI GLICEMICI NORMALI
NUTRIENTI INCRETINE GLUCOSIO INSULINA INSULINA I N S U L I N A GLUCAGONE G L U C O S I O GLUCOSIO FFA GLUCOSIO GLUCOSIO
ASSORBE CIRCA IL 40% DEL GLUCOSIO CAPTANO CIRCA L’85% DEL GLUCOSIO EMATICO ASSORBE CIRCA IL 5 % DEL GLUCOSIO EMATICO DESTINO GLUCOSIO DOPO ALIMENTAZIONE
12 ore di digiuno: 75% GLICOGENOLISI DOPO 3 GIORNI: 10% GLICOGENOLISI DIGIUNO 85% 15% GLUCOSIO 2,0 mg/kg/min (Persona 70 kg = 200 gr die)
Per tutto l’organismo 180 GR AL GIORNO FABBISOGNO MINIMO GIORNALIERO Per il cervello 120 GR AL GIORNO
IL CERVELLO NON PRODUCE NE’ DEPOSITA GLUCOSIO • LE SUE CELLULE NECESSITANO DI GLUCOSIO PER LE LORO FUNZIONI • LA SOFFERENZA CEREBRALE GIA’ DOPO 5 MIN. DI IPOGLICEMIA (<50mg%) • VALORI PROTRATTI PER ORE DI GLICEMIA INFERIORI A 20 DETERMINANO LA MORTE O DANNI CEREBRALI PERMANENTI DANNI CEREBRALI IPOGLICEMIA
SOFFERENZA CARDIACA • ARITMIE SEVERE (PER IPOPOTASSIEMIA E EFFETTI SIMPATICI) • SINDROME DELLE “MORTI A LETTO”: IPOGLICEMIE NOTTURNE CON ARITMIE FATALI ALTRE CONSEGUENZE IPOGLICEMIA
IMPORTANZA DEL GLUCOSIO Surreni Reni
ORMONALI: • RIDUZIONE PROGRESSIVA DI INSULINA • AUMENTO DI: - GLUCAGONE - ADRENALINA - CORTISOLO - ORMONE DELLA CRESCITA NEUROLOGICHE: RISPOSTA SIMPATICA REAZIONI DELL’ORGANISMO ALL’IPOGLICEMIA
GLUCAGONE e ADRENALINA • CORTISOLO e ORMONE DELLA CRESCITA: • AUMENTANO VELOCEMENTE LA PRODUZIONE DI GLUCOSIO DA PARTE DEL FEGATO (e del rene) • BLOCCANO L’UTILIZZAZIONE DEL GLUCOSIO NEI TESSUTI PERIFERICI INSULINODIPENDENTI • AUMENTANO RAPIDAMENTE LA GLICEMIA PERCHE’ LA CONTROREGOLAZIONE
SINTOMI IPOGLICEMICI • RISCONTRO DI IPOGLICEMIA • MIGLIORAMENTO DEI SINTOMI CON ASSUNZIONE DI GLUCOSIO TRIADE DI WHIPLE
SINTOMI PREMONITORI (GLICEMIA<65): • PALPITAZIONI • SUDORAZIONE • TREMORI • ANSIA • PALLORE-MIDRIASI • FAME SINTOMI IPOGLICEMIA CEREBRALE (GLICEMIA<50) • CEFALEA-IRRITABILITA’ • CONFUSIONE-RALLENTAMENTO • CONVUSIONI-COMA SINTOMATOLOGIA DELL’ IPOGLICEMIA
INCOMPLETA/ASSENTE RISPOSTA SIMPATICO-ORMONALE ALL’IPOGLICEMIA • AVVIENE DOPO ANNI DI DIABETE 1° o 2° • AVVIENE SE FREQUENTI IPOGLICEMIE • E’ DOVUTA A RIDUZIONE DELLA SENSIBILITA’ CEREBRALE ALL’IPOGLICEMIA, ALLA NEUROPATIA AUTONOMICA, A COMPARTIMENTALIZZAZIONE DEL GLUCOSIO IPOGLICEMIA ASINTOMATICA
DIABETE M. T1 in terapia bis/die: 10% • DIABETE T1 in terapia intensiva: 30% • DIABETE T2 in terapia insulinica: 2-3% • DIABETE T2 in terapia orale: 0,5% LA DURATA DEL DIABETE AUMENTA LA FREQUENZA FALLIMENTO DELLA CONTROREGOLAZIONE: IN PARTICOLARE E’ LA RISPOSTA GLUCAGONICA CHE VIENE AD ESSERE COMPROMESSA FREQUENZE DELLE IPOGLICEMIE SEVERE pz/anno
ECCESSIVA DOSE DI INSULINA (O DI IPOGLICEMIZZANTI ORALI) • PASTO INADEGUATO • ATTIVITA’ FISICA INCONGRUA • VARIABILITA’ NELL’ASSORBIMENTO DELL’INSULINA • INSUFFICIENTE ELIMINAZIONE DI INSULINA/FARMACI • CONSUMO DI ALCOOL: blocca gluconeogenesi CAUSE DI IPOGLICEMIA NEL DM
Stretto controllo glicemicofrequenti ipoglicemieabbassamento della soglia per la risposta simpaticasintomi cognitivi prima di quelli simpatici. • ETA’ PEDIATRICA e GERIATRICA: DANNI SNC IPOGLICEMIA
IN TERAPIA INSULINICA o IPOGLIC. ORALE: • RELIEVO DI SANGUE CAPILLARE (STICK) • PRELIEVO VENOSO PER CONFERMA • HOLTER GLICEMICO NON IN TERAPIA INSULINICA: • PRELIEVO PER INSULINEMIA E GLICEMIA E S.U. • PRELIEVO PER ALCOLEMIA • MALATTIE EPATICHE e MALATTIE NEOPLASTICHE • INSUFFICIENZA SURRENALICA-IPOFISARIA DIAGNOSI e CURA
2 SITUAZIONI: PAZIENTE COSCIENTE: SOLUZIONE DI ZUCCHERO PAZIENTE INSCOSCIENTE:1 mg Di Glucagonei.m. poi bevande zuccherate Glucosio ev. 25ml 50% poi soluz. fisiologica CURA
INSULINA: TRATTAMENTO MENO A RISCHIO: • MICROINFUSORI • ANALOGHI RAPIDI • REGOLARE UMANA • ANALOGHI AD AZIONE PROTRATTA • ISOFANO AD AZIONE INTERMEDIA TRATTAMENTO e IPOGLICEMIA
IPOGLICEMIZZANTI ORALI: MENO A RISCHIO • METFORMINA –GLITAZONI-ACARBOSE- INCRETINOMIMETICI • GLINIDI • SULFONILUREE DI 2° GENERAZIONE : GLICAZIDE-GLIPIZIDE-GLIMEPIRIDE-GLIQUIDONE. • S.U. 1° GENERAZIONE: GLIBENCLAMIDE-CLORPROPAMIDE. TRATTAMENTO e IPOGLICEMIE
INSUFFICIENZA RENALE • INSUFFICIENZA EPATICA • INSUFFICIENZA CARDIACA • ASSUNZIONE ALCOLICI • DIGIUNO (CHIRURGIA) • FARMACI CHE RITARDANO CLEARANCE: • WARFARIN-SULFAMIDICI-SALICILATI-CIPROFLOXACINA-BLOCCANTI RECETTORE H2. RISCHIO DI IPOGLICEMIA CON S.U.
RICHIEDE SPESSO RICOVERO OSPEDALIERO TRATTAMENTO CON GLUCOSIO EV GLUCAGONE im (durata 60-120 min) OCTREOTIDE FATALE NEL 10% QUANDO E’ SEVERA SOMMINISTRAZIONE DI CARBONE ATTIVATO ENTRO 1 ORA ELIMINARE IL FARMACO MEDIANTE LAVANDA G. NON PROVOCARE EMESI: RISCHIO DI ASPIRAZIONE. MONITORING ALMENO PER 8 ORE DALL’INGESTIONE DI S.U. IPOGLICEMIA E IPOGLICEMIZZANTI
IPOGLICEMIA A DIGIUNO: ORGANICA? • IPOGLICEMIA A DOPO I PASTI: FUNZIONALE? • DOSAGGIO INSULINA E CPEPTIDE • PROVA DEL DIGIUNO • PROVA DEL GLUCAGONE • PROVA CARICO ORALE A 5 ORE DIAGNOSI SINDROME IPOGLICEMICHE
SI MANIFESTA A 4-5 ORE DAL PASTO • INTERVENTI CHIRURGICI GI SUPERIORE: 2 ORE DAL PASTO • IPOGLICEMA REATTIVA IDIOPATICA: 3-4 ORE DAL PASTO IPOGLICEMIA REATTIVA ALIMENTARE