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Italia 1943-1945. La Resistenza e la questione della Venezia Giulia. 1943. Fronte interno Situazione economica ed alimentare drammatica SCIOPERI DI PROTESTA Scoppiati a Torino Sintomo progressiva corrosione del consenso al partito fascista
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Italia 1943-1945 La Resistenza e la questione della Venezia Giulia
1943 • Fronte interno Situazione economica ed alimentare drammatica SCIOPERI DI PROTESTA Scoppiati a Torino Sintomo progressiva corrosione del consenso al partito fascista • 14 giugno: Dimissioni del Conte Cini da Ministro delle Comunicazioni
Sbarco degli Alleati • Gli Alleati sbarcano nella notte tra il 10-11 luglio CRISI DEFINITIVA FASCISMO Il re prepara un colpo di stato per distogliere Mussolini dall’incarico • 19 Luglio Roma viene bombardata • Seduta del Gran Consiglio del Fascismo voluta per mettere sotto accusa Mussolini
Caduta del Fascismo(25 luglio 1943) • Al Gran Consiglio del Fascismo Grandi propone un ordine del giorno in cui chiede: ritorno del Re al comando Regolare funzionamento degli organi dello Stato “Fascismo senza Mussolini” • Il Re legittima la proposta di Grandi e nomina come sostituto di Mussolini (che viene arrestato) il Maresciallo Badoglio
L’armistizio(8 settembre 1943) • L’armistizio con gli Alleati viene firmato il 3 settembre a Cassibile e trasmesso via radio l’8 settembre Conseguenze: • I reparti dell’esercito vengono lasciati privi di ordini caos generalizzato • Il re e il Governo si rifugiano a Brindisi per sfuggire all’attacco tedesco
La Repubblica Sociale Italiana • Il 12 settembre 1943 Mussolini viene liberato dai tedeschi Nasce la RSI, considerata il nuovo stato fascista in Italia, con sede a Salò • Trentino e il Friuli vengono sottratti all’Italia e sottoposti al comando tedesco Vengono pesantemente sfruttati Iniziano le deportazioni degli Ebrei • Il nuovo Stato fascista non trova l’approvazione del popolo italiano pochi giovani aderiscono al nuovo regime
Italia divisa in due • Il Sud liberato dagli Alleati • Insurrezione di Napoli reazione popolare alla distruzione della città • Costretto a collaborare con la Monarchia • Tedeschi al Nord • Governo fittizio (QUISLING) al servizio totale della Germania Adriatisches Küstenland e Alpenvorland • Resistenza
La svolta di Salerno • Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto • Palmiro Togliatti, leader del PCI, afferma la disposizione del proprio partito a partecipare ad un governo di unità nazionale Svolta di Salerno • 4 giugno 1944: Liberazione di Roma che permette la creazione di un governo aperto a tutte le formazioni antifasciste nascenti
Resistenza • Lotta popolare, politica e militare • Caratterizzata dall’impegno unitario di opposti orientamenti politici • Guerra di Liberazione Nazionale Sorge dall’impegno di donne e uomini che lottano per la propria libertà e che sono disposti a sacrificare la loro vita per ottenerla
La Resistenza in Europa • Lotta di liberazione contro il nemico nazifascista (Polonia, URSS, Grecia, Jugoslavia) • Lotta di liberazione + guerra civile nei Paesi caratterizzati dal governo fascista (Francia, Italia,Romania, Ungheria)
Azione di minoranze che trovarono appoggio nella popolazione civile In Jugoslavia assume un carattere di massa In Francia, Italia, Polonia ruolo decisivo svolto dalle truppe In URSS guerra e resistenza si fondono “guerra patriottica”
Resistenza in Italia • Inizia dopo l’8 settembre ‘43 e si concentra nel Centro-Nord Partigiani • Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) composto da partiti antifascisti Partito d’azione PSIUP PCI Democrazia Cristiana Partito Liberale
Donne nella Resistenza • Anche le donne partecipano alla Resistenza • I loro compiti consistono: recapitare informazioni dare assistenza ai partigiani si impegnano in campo politico e sanitario Alcune di esse partecipano anche ai combattimenti
Formazioni Partigiane • Diverse formazioni partigiane: • Brigate Garibaldi (PCI) • Giustizia e Libertà (Partito D’Azione) • Autonomi (Filomonarchici e Badogliani) • Fiamme Verdi e Brigate del Popolo (Cattolici) Agiscono in montagna • GAP Agiscono in • SAP città
Guerra Partigiana • Diversa dalla guerra tradizionale • I partigiani agiscono mediante azioni di sabotaggio e attentati controrivoluzionari Sfuggono allo scontro aperto • Repubbliche partigiane: Valesia, Ossola, Langhe, Friuli Orientale • 1944: si raggruppano nel CVL (Corpo Volontari della Libertà) Raffaele Cadorna
Atteggiamento da assumere? ATTENDISMO:atteggiamento assunto dai moderati Necessità aspettare avanzata alleati condiviso dai liberali e dalla Democrazia Cristiana 1944: Liberato centro Italia grazie all’intervento degli Alleati Attuato per timore delle rappresaglie
Fosse Ardeatine(24 marzo 1944) • Tappa culminante del martirio che Roma dovette affrontare Massacro compiuto dalle truppe della Germania nazista come atto di rappresaglia nei confronti dei Partigiani
Stragi del ‘44 • Albert Kesselring emana ordini che garantiscono la piena libertà in campo decisionale dei comandanti nelle regioni • Massacri in Toscana eccidi guidati dall’odio nei confronti degli italiani razza inferiore Nessuna azione tedesca era considerata esagerata massacro civili
CULMINE VIOLENZE 29 settembre-5 ottobre 1944 Strage di Monte Sole (Marzabotto) 4 reparti di truppe naziste accerchiano e rastrellano una vasta area compresa tra le valli del Setta e del Reno popolazione impaurita si rifugia nella Chiesa di Santa Maria Assunta irrompono i tedeschi inizio della strage (770 vittime)
Fine guerra in Italia • Ultima offensiva aprile 1945 nelle città scoppiano Insurrezioni popolari dirette dal CLNAI il 25 aprile assume pieni poteri • Mussolini viene arrestato e fucilato il suo corpo viene esposto in Piazza Loreto a Milano
Jugoslavia negli anni 1919-1945 • Stato nato dall’unione del Regno di Serbia, Montenegro, Croazia, Slovenia e Bosnia-Erzegovina Regioni che ospitavano popolazioni diverse tra loro • Rapporti tra serbi e croati si deteriorano Si consideravano vincitori della rifiutano di partecipare alla Guerra e quindi liberi di occupare vita politica del paese le principali posizioni di potere
TENSIONE ELEVATISSIMA • 20 giugno 1928: fu ucciso il leader dell’opposizione croata • 9 novembre 1934: Alessandro I viene assassinato • 1941: invasione degli eserciti italiani e tedeschi Lubiana+Dalmazia diventano Parte settentrionale Slovenia italiane Viene annessa al Reich
Nascita Stato indipendente: la Croazia guidata dal movimento degli ustacia (ribelli) che comprendeva anche la Bosnia-Erzegovina • Agli ustacia e agli invasori si oppongono due movimenti di resistenza: Comunisti, guidati da JosipBroz (Tito) I Cetnici, nazionalisti fedeli alla monarchia
La questione della Venezia Giulia • Obiettivo: annettere alla Jugoslavia l’intera Venezia Giulia • Settembre 1943 Tito sfrutta la debolezza italiana per conquistare l’Istria rappresaglie e violenze FOIBE
Le foibe • Cavità carsiche di origine naturale • Sono diffuse nella provincia di Trieste, ma anche nelle zone dell’Istria e della Dalmazia • Furono usate per occultare i cadaveri
La risposta dei tedeschi • Intervento delle forze tedesche Tito è costretto a ritirarsi I tedeschi insediano la Risiera di San Sabba che diventa un centro di transito per prigionieri poi deportati
Contrattacco jugoslavo • Nel 1944 Tito, apre in Friuli Venezia Giulia un nuovo fronte mira a riconquistare l’Istria e la stessa Venezia Giulia • Col consenso degli Alleati invade le province italiane da est, costringendo i nazifascisti a spostare le truppe sulle Dolomiti
L’attacco • Tito dispone tre forze d’ attacco: 1. Col compito di invadere Gorizia 2. Capitanata dallo stesso Tito doveva conquistare Trieste, Parenzo e Pola 3. Avrebbe dovuto puntare su Fiume
La conquista di Fiume • La prima vittoria è la conquista di Fiume • L’assedio inizia il 18 agosto • I tedeschi si danno alla fuga ma poi si ritrovano in trappola nella sacca tra Albona e Fiume e perciò sono costretti alla resa
La conquista di Capodistria, Pola e Ruppa • Le truppe stanziate vicino a Ruppa a novembre attaccano e impegnano i tedeschi in un assedio impegnativo • L’ OKW ordina la ritirata verso Sud, mentre le truppe di Tito avevano riconquistato Pola, Dignano e Rovigo, quindi i nazisti si ritrovano di nuovo bloccati
La conquista di Trieste • La seconda armata marcia senza alcun intralcio fino a 30Km da Trieste dove viene attaccata dalle truppe nemiche che oppongono resistenza, ma alla fine vengono sconfitte • 1Maggio 1945: Tito entra a Trieste 40 giorni difficili, fino al raggiungimento dell’accordo con gli Alleati, in cui Tito consegna i poteri sulla città agli americani
Le conseguenze • Il Trattato di Parigi del ‘47 assegna alla Jugoslavia l’Istria, ma non Trieste, che viene dichiarato indipendente • Il territorio libero di Trieste fu diviso in 2 zone • Nel 1954 la Zona A va all’Italia e la Zona B resta alla Jugoslavia, anche se i confini vennero leggermente spostati nel 1975 con il Trattato di Osimo Zona A Sotto il controllo Anglo-americano Zona B Occupato dagli Jugoslavi
Presentazione a cura di Clarino Chiara 5 A/L