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Strumenti e Metodi dell’Epidemiologia Demografia Statistica

Strumenti e Metodi dell’Epidemiologia Demografia Statistica. Demografia . Conoscere la popolazione Censimento Popolazione de facto e de juris Archivi anagrafici Movimento della popolazione (nascite e morti e migrazione)

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Strumenti e Metodi dell’Epidemiologia Demografia Statistica

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Presentation Transcript


  1. Strumenti e Metodi dell’Epidemiologia Demografia Statistica

  2. Demografia • Conoscere la popolazione • Censimento • Popolazione de facto e de juris • Archivi anagrafici • Movimento della popolazione (nascite e morti e migrazione) • Altri archivi comunali (es. certificato di . assist. al parto, mortalità precoce, aborti, vaccinazioni infantili ecc.)

  3. La transizione demografica • Forte diminuzione della mortalità infantile e neonatale. • Forte aumento della durata media di vita • Forte diminuzione della natalità • Il cambiamento storico della composizione della popolazione • Le differenze nelle “piramidi” delle popolazioni dei paesi poveri e dei paesi richi (next)

  4. Evoluzione della piramide

  5. PIRAMIDE DELLA POPOLAZIONE

  6. Indici di Invecchiamento • Indice di vecchiaia: Popolazione +65/Popolazione -14 Indice di dipendenza Pop 0-14+Pop +65/Pop 15-64 Indice di Dipendenza anziani Pop +65/Pop 15-64

  7. L’invecchiamento della Popolazione

  8. Indagini di popolazione • Indagini che comprendono l’intera popolazione.(es. Censimento) • Indagini campionarie (es.multiscopo ISTAT)

  9. Fonti di dati. • ISTAT: mortalità, natalità • ISTAT: indagini specifiche sullo stato di salute della popolazione (multiscopo) • ISTAT: denuncie (notifiche) di malattie infettive • Ospedali:Scheda Dimissione Ospedaliera, Certificato assistenza al parto • Registri per malattie specifiche: es. difetti congeniti, tumori, mal. mentali. • ISS: progetti specifici ex. discariche sul territorio nazionale, mal. rare, indagini sulla copertura vaccinale ecc. • Min del Ambiente: Rapporto annuale sullo stato dell’ambiente (acqua, aria,suolo) • Altri enti (ex. INAIL, ISPESL, ASL ecc.)

  10. STATISTCA • Un importante strumento che l’epidemiologo usa per organizzare i dati in modo da evidenziare i fenomeni sanitari. • Es. nelle indagini campionarie

  11. Tipi di campioni • Rappresentativo (casuale) • Sistematico • stratificato Modalità di estrazione Ogni nth

  12. Test di Significatività Statisticaper valutare le differenze(ledifferenze osservate sono vere, oppure solo casuali ?)(Ipotesi di nullità) • Test di differenze tra due medie (es t test) • Test di differenze tra due proporzioni • Test del X quadrato (per categorie) • La correlazione • Confronti tra tassi

  13. Numeri assoluti e tassi • Il tasso è il fulcro del metodo epidemiologico. • Tasso: • eventi nel tempo X/popolazione a rischio

  14. Tasso di Prevalenza Numero di casi di malattia nel momento T ____________________________________ X K (es. 1000) La popolazione a rischio nel momento T Es. prevalenza di diabete:120 casi tra 4500 persone=26 per 1000 Tasso di incidenza Numero di nuovi casi in un periodo T1-T2 _______________________________________ X K (es. 1000) La popolazione a rischio in quel periodo Es. incidenza di diabete: 20 casi nuovi tra 4500 persone (nel 2004)=4.4 per 1000

  15. Frequenza di malattie:prevalenza e incidenza

  16. Incidenza di Tumori alla Mammella Italia

  17. Il rapporto tra prevalenza e incidenza • La prevalenza (P) di una malattia dipende dalla sua incidenza (I) dalla sua durata (D). Più prolungata la durata nel tempo, più alta la prevalenza (es. tutte le mal croniche non letali). • Quindi:P=IXD, e I=P/D • Questo consente si stimare sia P che I

  18. Persone anni di esposizione

  19. Densità di incidenza Numero di nuovi casi nel periodo T1-T2 ___________________________________ X K (es. 1000) Persone a rischioXtempo di esposizione Es:densità di infortunio grave nella costruzione dello stadio 80 infortuni gravi ____________________________ X 1000 900 lavoratori X 24 mesi lavorati =3.70 per 1000 anni persone Molto utile in studi dove conta non solo l’esposizione e la non esposizione, ma anche la durata dell’ esposizione. Es. studi sul possibile danno da onde elettromagnetiche emesse dai telefoni mobili, esistono individui molto esposti e altri molto meno.

  20. Altri esempi di tassi Tasso di mortalità grezzo: Numero di morti in una anno in Italia _____________________________ X 1000 Popolazione Italiana

  21. Altri esempi di tassi • Tasso di mortalità specifico: Numero di Italiani morti per incidente -----------------------------------------------X 1000 Popolazione Italiana No. di Italiane morte per parto ----------------------------------------X 1000 Donne Italiane (Oppure donne in età feconda, oppure donne incinte ecc.) Morti nel primo anno di vita ----------------------------------------- X 1000 Nati in quel anno

  22. Mortalità proporzionale • La percentuale di morti per ogni gruppo di causa. • Es Popolazione A: 50% per MCV, 30% per tumori, 20% per il resto. • Es Popolazione B: 40% per MCV, 25% per tumori, 35% per il resto. • Questo non significa che la popolazione B sta meglio dal punto di vista delle MCV e dei tumori. Significa che sta peggio dal punto di vista delle altre cause.

  23. Tassi compositi • Anni Potenziali di Vita Perduti (Years of Potential Life Lost o YPLL). Necessita dati del numero di morti per età. • Anni di Vita in Buona Salute Perduti (Disability Adjusted Life Years Lost o DALLY) . Combina la perdita di anni vita per morte precoce, più la perdita di vita in buona salute per causa di malattia e disabilità. Necessita dati del numero di morti per età e del numero dei disabili per età.

  24. Esempio di YPLL • Russia 1993 Tasso di mortalità per 1000 da: • malattie CV 10.4 YPLL: 54 • Neoplasie 3.4 YPLL:24 • Cause violenti 3.8 YPLL:107

  25. Esempio di DALLYs • Il tasso di mortalità nei paesi in via di sviluppo non è molto più alto del nostro.(intorno al 10/1000 all’anno) • Il DALLY/1000 : • in Europa:150/1000 • In India: 350/1000 • In Africa: 580/1000

  26. Confronto tra tassi • I tassi servono per fare confronti tra: • Gruppi di persone diversi (es. laureati e analfabeti, donne e uomini, bianchi e di colore, ricchi e poveri). • Tra zone geografiche diverse (es. Sud e Nord, città e campagna, Italiani e Francesi ecc) • Tra periodi di tempo diversi (es. tra gli anni 70 e gli anni 2000, prima di una misura di una innovazione medica e dopo, nell’estate vs. l’inverno ecc • Tra persone esposte in un certo agente sospetto e non esposti. Es. il tasso di mortalità tra fumatori e non fumatori, tra preti e minatori, tra esposti all’inquinamento e non esposti, tra chi ha fatto lo screening di tumore alla prostata e che non l’ha fatto. ecc • Domanda • Si può fare confronti tra valori di mortalità proporzionale ?

  27. Confronto tra tassi • Il confronto tra tassi è lecito solo se le popolazioni a confronto sono confrontabili in termini per es. di composizione per età, per livello di vita ecc, e per tutte le altre caratteristiche meno la variabile di studio (es. una popolazione è esposta ad un inquinante e l’altra no)

  28. Confronto tra incidenze: Incidenza nel gruppo degli esposti:R(E) Incidenza tra i non esposti: R(NE) Rischio Relativo: R(E)/R(NE) Rischio Attribuibile:R(E)-R(NE)/R(E)

  29. Esempio di rischio relativo e attribuibileIncidenza di tumore polmonare tra non fumatori:19/100.000 Incidenza di tumore polmonare tra fumatori:188/100.000Rischio relativo:188/100.000/19/100.000=9,9Rischio attribuibile:188-19/188X100=90%(Significato RR: i fumatori sono 9,9 volte più a rischio)(Significato RA: tra i fumatori si potrebbe ridurre la mortalità del 90% eliminando il fumo, oppure, il fumo è responsabile per 90% dei casi)

  30. Esercizio

  31. Test si significatività statistica del RR • Valori maggiori di 1.0:incremento del rischio • Valori minori di 1.0:decremento del rischio • Se la distanza da 1.0 è piccola, può essere un fatto casuale. Perciò bisogna sottoporre le differenze osservate ad un test di significatività statistica. • Calcolo dei “limiti fiduciari” intorno al valore osservato. Es. Per un valore di RR 1.3 possiamo parlare di un vero aumento del 30% ? (Dipende dalla deviazione standard che ha sua volta dipende dalla numerosità delle popolazioni studiate). • Gli intervali ”fiduciari” intorno al valore osservato indicano il range dei valori entro i quali possono oscillare le stime dei tassi di incidenza per effetto del caso.Es. RR=1.3, 95% IC 0.9-1.8 significa che il range dei valori da 0.9 a 1.8 possono tutti essere dovuti al solo caso. Solo valori sotto il 0.9 e oltre il 1.8 possono essere veramente presi sul serio. • Se invece fosse RR=1.3, 95% IC 1.1-1.8 (cioè il limite inferiore è maggiore di 1.0, significa che il range dei valori di oscillazione intorno al 1.3 sono tutti superiori a 1.0, quindi si tratta di un vero aumento.

  32. Che cosa succede se le popolazioni non sono confrontabili: Mortalità per MCV in alcuni Paesi Tasso Grezzo/100000 Tasso standardizzato per età Finlandia 491 277 Nuova Zelanda 369 254 Francia 368 164 Giappone 247 154 Egitto 192 299 Venezuela 115 219 Messico 95 163

  33. Standardizazzione (correzione per età) • Zona A 79 casi tra 8.000 persone:9,9/1000 0-20 20-40 40+ tutti Casi 48 25 6 79 Popolaz 1500 2500 4000 8000 Incidenza 32 10 1,5 9,9 Zona B 126 casi tra 8.000 persone:15, 8/1000 Casi 80 42 4 126 Popolaz 2500 3500 2000 8000 Incidenza 32 12 2 15,8 E’ vera la differenza tra 9,9 e 15.8/1000 ?? Sono pargonabili le popolazioni A e B ??

  34. Correzione per età (standardizzazione diretta) 0-20 20-40 40+ Tutti Popolaz A+B 4000 6000 6000 16000 Attesi A 128 60 9 197 Attesi B 128 72 12 212 Incidenza Zona A 197/16000=12,3/1000 Incidenza Zona B 212/16000= 13,3/1000

  35. Il rapporto standardizzato di mortalità (o malattia) Una volta standardizzato (corretto), il tasso osservato va rappor- tato a quello “atteso” (cioè il tasso che dovrebbe essere verificato se non ci fosse l’esposizione in questione. Rapporto standardizzato di mortalità: (SMR) Tasso Osservato/Tasso Atteso X 100 Se uguali=100 Se O è maggiore di A l’SMR è maggiore di 100 Se O è minore di A l’SMR è minore di 100.

  36. L’importanza della popolazione di riferimento

  37. L’importanza di classificare correttamente i soggetti

  38. Un altro indice sanitario: La speranza di vita

  39. Speranza di vita Donne Italia 1970-2000

  40. Speranza di vita Donne 65+ Italia 1980-2000

  41. Speranza di vita Uomini Italia 1970-2000

  42. Speranza di vita Uomini +65 Italia 1980-2000

  43. Sopravivenza dopo una cura

  44. Incidenti per settimana in un campegio

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