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Preparazione per le prove INVALSI DI 1° MEDIA n°1. Concetto di frazione Triangoli Piano cartesiano Probabilità. ISTITUTO COMPRENSIVO N.7 - VIA VIVALDI - IMOLA Via Vivaldi, 76 - 40026 Imola (BOLOGNA) Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta
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Preparazione per le prove INVALSI DI 1° MEDIAn°1 Concetto di frazione Triangoli Piano cartesiano Probabilità
ISTITUTO COMPRENSIVO N.7 - VIA VIVALDI - IMOLA Via Vivaldi, 76 - 40026 Imola (BOLOGNA) CentroTerritorialePermanente perl’istruzione e la formazione in etàadulta Licenza Media Annuale Frazioni Disciplina: Matematica
COSA VUOL DIRE UN MEZZO? SIGNIFICA DIVIDERE IN DUE (2) PARTI UGUALI E PRENDERNE UNA (1) COSA VUOL DIRE UN TERZO? SIGNIFICA DIVIDERE IN TRE (3) PARTI UGUALI E PRENDERNE UNA (1)
SE INVECE DIVIDIAMO IN CINQUE (5) PARTI UGUALI E NE PRENDIAMO QUATTRO (4) OGNI PARTE RAPPRESENTA UN QUINTO LA PARTE COLORATA QUATTRO QUINTI
OGNI PARTE RAPPRESENTA UN QUARTO LA PARTE COLORATA RAPPRESENTA TRE QUARTI QUESTI NUMERI SONO DETTI OPERATORI FRAZIONARI O SEMPLICEMENTE FRAZIONI
Frazioni NUMERATORE 7 FRAZIONE 11 LINEA DI FRAZIONE DENOMINATORE E SI LEGGESETTE UNDICESIMI
Unità Frazionaria QUANDO IL NUMERATORE È UNO (1) E IL DENOMINATORE UN NUMERO NATURALE MAGGIORE DI UNO (1), LA FRAZIONE SI DICE UNITÀ FRAZIONARIA Esempi: …
1:2 5:3 7:2 0,5 3,5 1,66... UNA FRAZIONE È ANCHE IL QUOZIENTE FRA DUE NUMERI NATURALI. QUESTO NUMERO SI CHIAMA NUMERO RAZIONALE.
:2 :3 :2 :3 Riduzione ai minimi termini UNA FRAZIONE SI DICE RIDOTTA AI MINIMI TERMINI QUANDO NUMERATORE E DENOMINATORE SONO PRIMI TRA LORO, CIOÈ NON HANNO DIVISORI COMUNI, TRANNE 1
Frazioni Equivalenti DUE FRAZIONI SI DICONO EQUIVALENTI SE APPLICATE AD UNA STESSA GRANDEZZA NE RAPPRESENTANO LA STESSA PARTE EQUIVALENTE A
Proprietà fondamentali • Il triangolo è un poligono che ha tre lati e tre angoli; • In ogni triangolo un lato è sempre minore della somma degli altri due; • La somma degli angoli interni di un triangolo è sempre 180°;
Punti notevoli del triangolo B L’altezza E’il segmento di perpendicolare condotto da un vertice al lato opposto. Ogni triangolo ha tre altezze che si incontrano in un punto detto ortocentro . O H C A
Punti notevoli del triangolo C La mediana E’ il segmento condotto da un vertice al punto medio del lato opposto. Ogni triangolo ha tre mediane che si incontrano in un punto dettobaricentro. G A B
Punti notevoli del triangolo C La bisettrice è il segmento che divide l’angolo in due parti congruenti e che ha come estremi un vertice e un punto del lato opposto Ogni triangolo ha tre bisettrici che si incontrano in un punto dettoincentro. I B A
Punti notevoli del triangolo C L’asse è la retta perpendicolare al lato e passante per il suo punto medio.Ogni triangolo ha tre assi che si incontrano in un punto dettocircocentro. B A
Triangolo Isoscele Angolo al vertice Lato obliquo Angoli alla base Base
Triangolo equilatero 60° 60° 60°
Triangolo rettangolo Ipotenusa Cateto minore 90° Catetomaggiore
Fine Annamaria Iuppa
IL PIANO CARTESIANO ED ELEMENTI Da Battaglia Navale Al Piano Cartesiano Classe I Prima Lezione Prof.ssa Annina Anzani
La Battaglia Navale Il gioco della Battaglia navale si svolge in due fasi: • Posizionamento delle navi da parte del giocatore in difesa • Chiamata delle coordinate da parte del giocatore in attacco
Quesito 1 In che modo il giocatore in attacco dichiara le coordinate del bersaglio desiderato? RISPOSTA Il giocatore fornisce due dati: un numero e una lettera da due insiemi predefiniti dalla tavola del gioco
Ampliamento della semiretta orizzontale dei numeri interi • Retta orientata con interi relativi • Orizzontale • La distanza tra ogni tacca è di un cm • La retta prende il nome di asse X o delle Ascisse
Quesito 2 Quando abbiamo utilizzato tale retta? RISPOSTA Abbiamo utilizzato tale retta quando abbiamo esaminato l’operazione di sottrazione e ci siamo accorti che non è possibile fare tutte le sottrazioni in N, per esempio 5-8 non dà nessuna soluzione in N. Riproducete la retta
Rotazione di 90° della retta orizzontale tenendo fisso lo 0 • Retta orientata con interi relativi • Verticale • La distanza tra ogni tacca è di un cm • La retta prende il nome di asse Y o delle Ordinate Riproducete la retta Y +5 +4 +3 +2 +1 0 -1 -2 -3 -4 -5
Quesito 3 Osservate e rispondete: in quante parti le rette disegnate hanno suddiviso il piano? RISPOSTA Il piano è stato suddiviso in 4 parti. Ognuna di queste parti si chiama quadrante
Numerazione Quadranti 2 1 3 4
Punti del Piano Cartesiano Collochiamo il punto A e stabiliamo la sua posizione, associandogli due numeri, con la seguente regola: • 1° NUMERO da A verso asse X → +2: Ascissa di A • 2° NUMERO da A verso asse Y → +3: Ordinata di A e scriveremo • A(+2;+3) A B C
Quesito 4 Quali sono le coordinate dei punti B e C nel piano precedente? RISPOSTA B (-3; +1) C (-1,5; -2,5)
Esercizio • Tracciate gli assi cartesiani e nel piano collochiamo insieme i seguenti punti: H(+1;+7) I(+2;+3) M(-1;+7) N(-2;+3) P(-1;-7) Q(-2;-3) R(+1;-7) S(+2;-3)
Quesito 5 • Osservate attentamente le posizioni dei punti e rispondete:in quale quadrante “abitano” i punti H e I? L e M? P e Q? R e S? • Risposta • H e I nel 1° quadrante, L e M nel 2°, P e Q nel 3°, R e S nel 4°.
Quesito 6 Le coordinate numeriche dei punti sono tutte uguali per i punti della prima e per i punti della seconda colonna, ma le posizioni nel piano cartesiano sono diverse: come mai? RISPOSTA I segni che precedono i valori numerici variano e ciò determina la diversa posizione nel piano.
Esercizi domestici • Dopo aver disegnato un piano cartesiano completo, collocate i seguenti punti • A(+1;+6) B(+1;-5) C(-4;+4) D(-5;-2); • dove dovremmo collocare il punto di coordinate (0,0)? • Osserva il piano: i punti dell’asse x quali coordinate avranno? E i punti dell’asse y? • Raccomandazioni: cercate di essere precisi nel disegno e riflessivi per le ultime domande.
I.P.S.S.C.T.P. “S.Pertini” CROTONE Rappresentazione dei dati statistici Autore: prof. Enrico Paniconi E-mail panic52@alice.it
FREQUENZE ASSOLUTE La FREQUENZA ASSOLUTAindica quante volte la MODALITÀ di un CARATTERE si ripete carattere Frequenze assolute modalità Povero me!!!
FREQUENZE RELATIVE Le FREQUENZE ASSOLUTE, di due distribuzioni di dati, anche della stessa specie, non sono confrontabili in quanto si riferiscono, in generale, ad un diverso numero di casi complessivi. Questo inconveniente viene superato introducendo il concetto di FREQUENZA RELATIVA La frequenza relativa di una certa modalità è data dal rapporto tra la frequenza assoluta di tale modalità ed il numero totale dei casi moltiplicato per 100: OSSERVAZIONE: Le frequenze relative non sono altro che RAPPORTI PERCENTUALI
CALCOLO DELLE FREQUENZE RELATIVE Consideriamo i dati presenti nella seguente tabella CalcoloFREQUENZE RELATIVE
MEDIA ARITMETICA SEMPLICE Consideriamo una distribuzione diDATIDIVERSI UNO DALL’ALTRO: LaMEDIA ARITMETICA SEMPLICEè uguale alla somma dei dati divisa per n, cioè: Ohhh....
MEDIA ARITMETICA SEMPLICE Esempio di calcolo Un alunno nei tre compiti di matematica ha riportato i voti presenti in tabella. Calcolare la MEDIA ARITMETICA dei voti. Povero me!!! Dove: 21 = somma dei voti 3 = numero dei voti 7 = MEDIA ARITMETICAdei voti
I dati e le previsioni ovvero laMatematica dell’incertezza
Probabilità? • L’incertezza è condizione normale quando occorre prendere decisioni • siamo guidati quasi sempre da valutazioni di tipo probabilistico • è un tentativo di matematizzare i processi inconsapevoli o intuitivi con cui attribuiamo una determinata probabilità ad un evento • nasce su sollecitazione di giocatori d’azzardo nel 1600 Se moltiplichiamo x 100, la probabilità è espressa come rapporto percentuale
Probabilità che lanciando un dado venga il numero 2 • …estraendo una carta da un mazzo di 40 carte questa sia un re • se abbiamo lanciato 10 volte una moneta ottenendo testa, all’undicesimo lancio è più conveniente puntare su croce? • E’ più facile indovinare l’ordine di arrivo in una gara a cui partecipano 4 atleti o indovinare la seconda lettera della trecentoquarantesima parola del terzo capitolo di un libro di lettura?
Francesco Avolio Classe V B