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Vestirsi alla romana . Indumento base: la tunica (tunica, tunicae ). La tunica è qualcosa di molto simile a una t-shirt, taglia XXL che arriva fino alle ginocchia e che poi si stringe in vita con una cintura. È di lino o di lana.
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Indumento base: la tunica (tunica, tunicae) • La tunica è qualcosa di molto simile a una t-shirt, taglia XXL che arriva fino alle ginocchia e che poi si stringe in vita con una cintura. • È di lino o di lana. • Si usa come camicia da notte, come sottoveste per la toga, o come abito vero e proprio nelle classi più umili.
La toga (toga, togae) • È l’indumento più importante del cittadino romano maschio. • Corrisponde alla nostra “giacca e cravatta”, a un indumento di rappresentanza per mostrarsi in pubblico, soprattutto nelle occasioni importanti.
La parola deriva da tego, tegere = coprire. • La toga era infatti un mantello, di dimensioni piuttosto ampie, usato sopra la tunica. • Per indossarla era spesso necessario l’aiuto di uno schiavo.
La toga simbolo della civiltà romana • La toga è un simbolo della cultura e della civiltà di Roma. • Solo i cittadini romani potevano indossarla. • Era vietata agli stranieri, agli schiavi o ai liberti.
Togă candida est. • Interdum togae margines rubri sunt. • Togae (= bottoni) non sunt fibulae. • Pueri quoque togam ferunt. • Oh, togă mea, quam candida es! • Pedem semper offendo togā longā. • La toga è bianca. • Talora gli orli della toga sono rossi. • Alla toga non sono bottoni. • Anche i ragazzi indossano la toga. • Oh toga mia! Come sei bella! • Inciampo sempre a causa della lunga toga.
Togae non semper candidae sunt: sunt quoque praetextae. • Togarum margines rubri sunt. • Togis fibulae non sunt. • Cives Romani tantum togasferebant. • Oh togaemeae, quam candidae estis! • Romani a barbaris togislongis differunt. • Le toghe non sempre sono bianche: sono anche preteste. • Gli orli delle toghe sono rossi. • Alla toghe non sono i bottoni (le toghe non hanno bottoni). • Solo i cittadini romani portavano le toghe. • Oh, toghe mie, quanto siete bianche! • I Romani si distinguono dai barbari per le lunghe toghe.
Toga/togae, nome femminile della prima declinazione Singolare Plurale N. tog-ae = le toghe Gen. tog-arum =delle toghe Dat. tog-is = alle toghe Acc. tog-as = le toghe (compl. ogg. Es. Romani togas ferunt) Voc. tog-ae = oh, toghe! Abl. tog-is = per le toghe, a causa delle toghe ecc. • Nom. tog-ă = la toga • Gen. tog-ae= della toga • Dat. tog-ae = alla toga • Acc. tog-am = la toga (complemento oggetto, es. Iulius togam fert). • Voc. . tog-ă = oh, toga! • Abl. . tog-ā = a causa della la toga, per la toga (vari complementi indiretti)
I casi • Caso (lat. casus) = propriamente “caduta”; indica, applicata al nome, la sua trasformazione per indicare le diverse funzioni logiche (caduta perché la trasformazione è vista come un allontanamento dalla forma pura, il nominativo). • Nominativo=sogg. • Genetivo= complemento di specificazione • Dativo = c. di termine • Accusativo = c.ogg • Vocativo = c. di vocazione • Ablativo=diversi complementi indiretti (compl. di mezzo, di causa ecc. )
Declinazione o flessione • È l’insieme delle modificazioni che il nome subisce per esprimere le diverse funzioni logiche.
Toga praetexta (= toga con orli, orlata) • Est togăparvă. • Pueri togampraetextam ferunt (septedecim annos nati). • Togae praetextae margines sunt rubri.
Toga virilis • Viri togam virilem ferunt. • Togăvirlis eburnea est (= color bianco avorio). A 18 anni si diventa adulti, si abbandona la toga pretesta per la toga virile. Tale cambiamento segna il passaggio alla vita adulta.
Toga candida • Togamcandidamcandidati ferunt. • Togăcandidă est candida, id est nivea (= color della neve). • Togăcandidă candidatorum probitatem significat.
Toga pulla • Togăpullă vestis lugubris est. • Togăpullă luctum significat. • Togăpullă est cinerea (= grigia). • Pullus,a, um = scuro, nero.
Toga picta • Togăpictă rubra et purpurea erat. • Duces in triumpho togas pictas ferebant. • Pictus, a, um = decorato
La stola, il corrispettivo della tunica maschile. • Le donne indossavano vesti simili alle tuniche, le stole (stola, stolae). • Erano tuttavia più eleganti. • Erano tenute strette da due cinture, una intorno alla vita, l’altra attorno al torace per esaltare le forme femminili.
L’equivalente della toga maschile: la palla. • Era un lungo scialle rettangolare che scendeva fino all’altezza delle ginocchia, disegnando eleganti drappeggi. • Si indossava sopra la stola. • Era talmente grande che spesso le donne lo usavano per coprirsi il capo quando camminavano in strada.
Le donne potevano portare la toga? • Sì, ma molto raramente, perché indossare la toga era segno di una condanna per adulterio oppure era l’abbigliamento di una prostituta.
Stolă lanea vel lintea est. • Interdum stolae margines rubri sunt. • Stolae non sunt fibulae (= bottoni) . • Matronae Romanae stolam ferunt. • Oh, stolă mea, quam immunda es! • Pedem semper offendo stolā longā. • La stola è di lana o di lino. • Talora gli orli della stola sono rossi. • Alla stola non sono bottoni (la stola non ha bottoni). • Le matrone romane indossano la stola. • Oh stola mia! Come sei sporca! • Inciampo sempre a causa della lunga stola.
Stolae non semper mundae sunt: sunt. • Stolarum margines rubri sunt. • Stolis fibulae non sunt. • Cives Romani stolasnon ferebant, tantum matronae eas ferebant. • Oh stolae meae, quam mundae estis! • Matronae Romanae a barbaris feminis stolis longis differunt. • Le stole non sono sempre pulite. • Gli orli delle stole sono rossi. • Alla stole non sono i bottoni (le stole non hanno bottoni). • I cittadini romani non portavano le stole, le portavano solo le matrone. • Oh, stole mie, quanto siete pulite! • Le matrone romane si distinguono dalle donne barbare per le lunghe stole.