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Educare all’identità di genere La nuova identità sessuale L’omosessualità La coeducazione S . Maria - Mercoledì 2 luglio ’ 14. Le discriminazioni di genere e il bullismo nelle scuole . La teoria del gender. La violenza contro le donne. Le delusioni della rivoluzione sessuale.
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Educare all’identità di genere La nuova identità sessuale L’omosessualità La coeducazione S. Maria - Mercoledì 2 luglio ’14
Le discriminazioni di genere e il bullismo nelle scuole La teoria del gender La violenza contro le donne Le delusioni della rivoluzione sessuale
La sessualità è l'esperienza più intima e personale che si conosca La sessualità La sessuologia scienza interdisciplinare Il cambiamento dei costumi
Le scoperte e le sperimentazioni nei campi della genetica, della biologia La rivoluzione sessuale La psicanalisi Le scienze umane L’evoluzione culturale
Libera, pluriforme, sciolta dai vincoli della riproduzione Una nuova sessualità Accessibile alle diverse età Possibile compensazione di quanto gli individui hanno perso
Sotto processo il sentimento del pudore Una nuova sessualità - tabù del sesso + tabù del legame La banalizzazione del sesso e i lati oscuri e inquietanti della sessualità
La sessualità rimane una realtà affascinante ma ambivalente e rischiosa: non è soltanto piacere e attrazione, è anche possibile amarezza e turbamento.
La mentalizzazione del corpo Maschi e femmine Lacrisi dell’identità maschile Dilagare della pornografia e della violenza
La “teoria del gender” consiste nel ridefinire drasticamente il femminile e il maschile, distinguendo il sesso dal generee considerando il genderuna pura costruzione storica e sociale.
La sessualità biologica Identità di genere La scelta, tendenza, preferenza
Ogni adolescente dovrebbe così scegliere il suo genere: l’eterosessualità, l’omosessualità, il transessualismo
Ogni individuo possiede una triplice sessualità: eterosessuale, omosessuale, autoerotica.
La parità delle persone non va confusa con l’uguaglianzadei sessi La famiglia: specifica e stabile relazione di reciprocità e complementarietà.
L’oratorio è sempre stato un’importante palestra di coeducazione. La coeducazione non ha però contribuito, come si era sperato, a sviluppare un rapporto paritario e qualitativamente migliore tra uomo e donna.
Ci vuole una pedagogia della complementarietà. Domande oggi essenziali: “Che cosa significa che sono femmina, che sono maschio?” “Che cosa comporta esserlo?” “In vista di quale fine riconosco la mia differenza di genere?”
La relazione matura avviene, infatti, in un incrocio delle identità e delle differenze: “Io, maschio, riconosco e sviluppo in te la donna che tu sei; io, femmina, riconosco e sviluppo in te l’uomo che tu sei”
Ci si ama soltanto come “altri”. Perché l’amore possa costituire in unità, bisogna senza fine scoprire le individualità che si esprimono nella differenza