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L’esperienza delle comunità della Federazione COM.E

Trattamenti e percorsi di cura, integrazione dei trattamenti. L’esperienza delle comunità della Federazione COM.E. Dott. Simone Feder, Coordinatore Area Adulti della comunità “Casa del Giovane” di Pavia e Presidente della Federazione COM.E. Trattamento.

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Presentation Transcript


  1. Trattamenti e percorsi di cura, integrazione dei trattamenti L’esperienza delle comunità della Federazione COM.E Dott. Simone Feder, Coordinatore Area Adulti della comunità “Casa del Giovane” di Pavia e Presidente della Federazione COM.E

  2. Trattamento Cosa significa un trattamento residenziale per le dipendenze? • Ci sono interventi psicologici, farmacologici, medici, comportamentali… ma c’è anche un contesto educante in cui l’individuo viene preso in carico nella sua globalità • Il percorso in comunità è un percorso terapeutico di cambiamento (non solo di “cura” che presuppone una dimensione medica), in cui c’è una situazione di ingresso e un outcome finale • Le variabili in gioco sono molte e diverse

  3. Modello di ricerca intervento Valutazione delle caratteristiche problematiche Sintesi dei fattori discriminanti Trattamento specifico Verifica di efficacia

  4. Il nostro campione Abbiamo raccolto le seguenti variabili: • Dati anagrafici e personali: • Età, Giorni di permanenza in comunità, Sesso, Titolo di studio, Stato civile, Numero di figli, Occupazione, Professione dei genitori, Ordine di nascita, Accompagnamento dei familiari, Possesso patente, Precedenti penali, Provvedimenti particolari all’ingresso, Precedenti inserimenti in comunità • Dati sull’abuso: sostanza primaria e secondaria, sostanza di inizio, età di inizio, abuso di alcool • Farmaci prescritti (terapia sostitutiva e psicofarmaci), Trattamenti psicologici prima dell’ingresso e durante la comunità, Tipologia utente • Scale dell’SCL 90 (Symptoms Checklist) • Somatizzazione, Ossessioni e compulsioni, Sensibilità interpersonale, Depressione, Ansia, Ostilità, Fobie, Ideazione paranoide, Psicoticismo • Questionario autovalutativo • Area crescita personale, Area proposta di vita comunitaria,,Area rapporto con il gruppo, Area lavoro/studio, Area sanitaria, Area rapporto con gli operatori, Area rapporto con la famiglia

  5. Le variabili • Ogni variabile può avere più livelli • Dovremmo costruire un modello con un numero elevatissimo di variazioni • Occorre un’analisi fattoriale, scegliendo quelle variabili che in base alla nostra esperienza sul campo e alle osservazioni ci appaiono più significative

  6. Studio longitudinale • Per un gruppo di 58 soggetti, accolti presso la comunità “Casa del Giovane” di Pavia, è stato somministrato il test SCL 90 come monitoraggio: all’ingresso in comunità, dopo 6 mesi, dopo 12 mesi e dopo 18 mesi • I gruppi sono stati suddivisi a seconda della sostanza primaria d’abuso (eroina o cocaina) • L’andamento nel tempo dei test SCL 90 rileva un miglioramento in tutte le scale, che risulta significativo nelle scale di Ossessioni e compulsioni, Depressione, Ansia e Psicoticismo • I dati sono stati analizzati con SPSS 16.0 (ANOVA per misure ripetute)

  7. Risultati • Nello studio longitudinale emerge un diverso profilo di cambiamento tra dipendenti da eroina e dipendenti da cocaina, che risulta significativamente differente al tempo di 12 mesi nelle scale di Ossessioni e compulsioni, Depressione, Ansia, Ostilità e Psicoticismo. • I soggetti con sostanza primaria cocaina risultano avere un primo miglioramento rispetto alla valutazione all’ingresso, cui segue però un aumento dei valori delle scale nella valutazione effettuata dopo 12 mesi. • Successivamente i valori scendono a livelli significativamente inferiori rispetto a quelli dell’ingresso. • Per quanto riguarda i soggetti dipendenti da eroina l’andamento è più lineare, con una graduale riduzione dei sintomi al passare del tempo.

  8. Confronto sull’andamento temporale delle scale della “Somatizzazione” e della “Ostilità” tra dipendenti da eroina e dipendenti da cocaina

  9. Come interpretare questi risultati? Sembra che il periodo tra i 12 e i 18 mesi di comunità sia quello più significativo per le persone con dipendenza da cocaina Ma in uno studio longitudinale alla partenza è presente un certo numero di soggetti che nelle somministrazioni successive dei test va diminuendo perché alcune persone abbandonano la comunità E’ necessario non “perdere” questi soggetti, ma creare modelli di presa in carico a lungo termine, con una visione comune

  10. Dati delle comunità lombarde Il test SCL 90 è stato somministrato anche a circa 500 soggetti inseriti in diverse comunità lombarde Alla somministrazione i soggetti si trovavano in fasi diverse del programma (da 0 a 18 mesi) Analogamente al primo campione, anche nel campione allargato si può rilevare una differenza tra le valutazioni di persone che si trovano nella prima fase del programma rispetto a quelle a cui il test è stato somministrato dopo più di 12 mesi di percorso comunitario

  11. Andamento temporale delle scale SCL a intervalli di 6 mesi

  12. Quadro dei soggetti inseriti in comunità

  13. Età inizio Min Max Media Spinello 9 38 14,7 Sostanza primaria 11 56 18,6 Sostanza secondaria 11 51 19,7 Abuso alcool 11 56 18,1 Da sottolineare come siano molto basse le età minime di inizio d’abuso della sostanza primaria e attualmente l’età media è 18 anni Sono i più giovani (sotto i 25 anni) ad entrare in comunità con un provvedimento particolare

  14. PROPOSTE • Creare programmi non solo di cura ma di “care” (con una presa in carico mirata e globale della persona)…per arrivare a “self care” • Trovare indicatori che ci permettano di verificare l’efficacia dei nostri trattamenti (da quali valutazioni possiamo dire che un soggetto è “cambiato”?) • Portare avanti questi primi studi attraverso la raccolta sistematica dei dati all’interno delle comunità e nei Servizi • Creare un Osservatorio sul trattamento delle dipendenze all’interno delle comunità, con l’ausilio di un software apposito, per avere monitoraggio del fenomeno e poter valutare la ricaduta pratica degli interventi effettuati

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