240 likes | 519 Views
interferenza linguistica tra francese e italiano in studenti italiani di scuola superiore. interferenze linguistiche durante l'apprendimento della lingua francese da parte di studenti italofoni. . Classe II Attività sul forum:mi presento come se… Esempio 1. Si j'etais un animal,
E N D
interferenza linguistica tra francese e italiano in studenti italiani di scuola superiore interferenze linguistiche durante l'apprendimento della lingua francese da parte di studenti italofoni.
Classe IIAttività sul forum:mi presento come se…Esempio 1 Si j'etais un animal, je voudrais etre un lion, pour etre libre. Si j'etais un object, je voudrais etre un ballon, pour aller où je veux. Si j'etais une couleur, je voudrais etre le rouge, parce-qu'il réprésente mon caracteur(caractère )
Esempio 2 • JE SUIS UN GARCON • ET JE M'APPELLE TOMMASO ET J'AI LES YEUX BLEUS.JE ME SENS UN JOUEUR DU BASKET.J' ABITE à CASTIGLIONCLLO ET C'EST UN LIEU TRANQUILLE.MAINTENANT JE VOUDRAI ETRE DANS LA CAMPAGNE.JE N'AI PAS UN MEILLEUR AMI PARCE QUE TOUT LE MONDE SONTMES AMIS.() • MONCOULEUR PREFERE EST LE BLEU.LE TEMPS EST ENSOLLEILLE .SI MA VIE ETAIT UN SHOW TELEVISIVE ELLE S'APPELLERAIT LA VIE DE TOMMASO. A MON PARERMA VIE EST LUNATIQUE . • Avanza
questo errore deriva dal fatto che in italiano si dice DI BASKET e il partitivo De francese è sentito legato alla quantità.Nell'incertezza,l'alunno ha optato per una forma Du ,maschile,che riteneva appropriata al nome,maschile.
LA forma grammaticale è errata ma la pronuncia è corretta: l'alunno ha trascritto la pronuncia.
un tipico errore: ITALIANO IN = FRANCESE ,DANS ma qui non si tratta di "dentro" ma di In stato in luogo...
TOUT LE MONDE EST MON AMI, si dice di più. qui,però l'alunno non conosceva l'alternanza dell'uso in francese. ha interferito l'italiano "Tutti sono miei amici"
COLORE è maschile in italiano,dunque è diventato maschile anche in francese..mentre è femminile.
GLI ACCENTI! per gli italianofoni sono una tortura! Mancano in italiano i differenti gradi delle vocali; gli studenti non le sentono nella lingua madre e non le distinguono bene in francese,soprattutto ad un livello di principianti
A MON PARER= interferenza tra "A' mon avis" (corretto) e " A mio Parere" (italiano)
é un errore interessante:è il tentativo di trascrivere secondo una pronuncia italonofona la parola corretta che l'alunno dimostra di conoscere e di pronunciare
Esempio 3 Cette chanson meispireparce que moi aussi quelque il tourneje me sens triste et c’ est comme si ma vie n'avait pas sens. • AVANZA
INSPIRE francese è diventato ISPIRE su interferenza dell'italiano Ispirare. L'alunna conosce la desinenza del francese,ha interferito nel lessico
E ' un errore d'interferenza più complesso: l'italiano ha l'espressione "comunque giri=comunque vada" e l'alunna l'ha calcata in francese utilizzando correttamente ,peraltro,il verbo TOURNER che significa " girare".Ha messo anche il verbo alla forma impersonale!
Manca il partitivo negativo PAS DE che non usiamo in italiano in questa frase. la parola SENS ( difficile,con S finale, è scritta correttamente)
Esempio 4 1)salut je suis une fille. 2)je suis de tallie moyenne. 3)je me sens un cheval. 4)il etait un fille grand avec le cheveux co rt,blond. 5)no,je s pas un garçon. 6)j' abite a livourne. 7)je vourre etre inma maison. 8) giulia&alina&camilla. Sont mes amies 9)ma co leur prefereest le ros . 11)le temp est ensoleille. 12)..la vita strana di virginia.. Mon film 13)ma vite est stressant,contènt.. 14)le paisnelmond. 15)irene • J'ai souligné vos erreurs, savez vous les corriger?
In quest’esempio si fa leva sull’autocorrezione in una prima fase. Molti degli errori derivano nettamente da una interlingua (“je vourre / io vorrei),o(“ma vite est stressant,contènt.). Un altro errore ( pais) viene dallo spagnolo,terza lingua studiata. In una fase successiva ,l’insegnante ricorregge e confronta con l’alunno la versione precedente. Laddove non c’è autocorrezione interviene e COMUNQUE propone attività e/o esercizi individualizzati di correzione/autocorrezione.
LA PEDAGOGIA DELL‘ ERRORE NELL’ INSEGNAMENTO DEL FRANCESE Nella realtà italiana, il Consiglio di Classe ricopre un ruolo importante nella definizione di strategie comuni L’insegnante di L2 potrà anche utilizzare altre strategie finalizzate all’ « anticipazione » dell’errore, per esempio : · invitare gli alunni a rileggere il proprio elaborato, focalizzando la propria attenzione, di volta in volta, su una determinata struttura; · rileggere l’elaborato, frase per frase, partendo dal fondo : ciò faciliterà il reperimento di alcuni tipi di errore, non essendo lo studente condizionato dal senso. Comunque, di fronte all’errore, l’atteggiamento dell’insegnante sarà sempre volto a valorizzarne l’ aspetto formativo, come fase necessaria di un apprendimento in cui l’alunno avrà un ruolo centrale ed attivo.
Queste riflessioni, lungi dall’essere esaustive, vengono proposte come pista di lavoro destinata a valorizzare il momento della correzione dell’errore . Lo scopo è quello di eliminare la sensazione di fallimento che l’alunno potrebbe provare e fargli capire che l’errore rappresenta il punto di partenza per nuovi progressi.
PEDAGOGIA DELL’ ERRORE ALLO SCRITTO • MODALITÀ DI AUTOCORREZIONE: Al momento della correzione di una verifica scritta formativa (esercitazione scritta senza l’assegnazione del voto) , l’insegnante si limiterà a sottolineare l’errore commesso dall’alunno senza proporne la forma corretta, ma indicando – a margine della riga corrispondente – il tipo di errore, utilizzando un codice stabilito e conosciuto dall’allievo (es : art. per articolo ; verb. per coniugazione verbale , ecc.) . La prova con tali indicazioni sarà consegnata all’ allievo che provvederà da solo (o in un piccolo gruppo), ma sempre sotto la guida dell’ insegnante, a trovarne la forma corretta corrispondente. Nel caso di una verifica sommativa, l’insegnante potrà decidere se mettere ancora in atto la medesima strategia o limitarsi alla correzione e alla valutazione della stessa. docente avrà cura, in seguito, di prevedere attività di recupero, curricolare o in orario pomeridiano, per colmare le lacune principali evidenziatesi nella verifica sommativa
Una griglia di correzione ( vedi modello allegato)potrebbe essere compilata dal professore e dall’alunno al fine di ottenere unavisione d’insieme degli obiettivi raggiunti e dei punti deboli su cui lavorare ulteriormente. • Ciò renderebbe l’alunno più consapevole del proprio processo di apprendimento. • Questa griglia potrebbe ugualmente essere d’aiuto all’insegnante in occasione dei colloqui coi genitori.
Exemple de grille de correction :(in questa griglia possono essere raccolte le più frequenti interferenze )
PEDAGOGIA DELL’ ERRORE ALL’ ORALE • LETTURA • Nel caso di attività di lettura ad alta voce, l’uso del laboratorio linguistico potrebbe facilitare la correzione dell’errore : gli alunni potrebbero leggere individualmente un testo e registrare la loro produzione. • In un secondo tempo, si potrebbe passare all’ascolto di quanto registrato per la correzione collettiva o a coppie, sempre sotto la guida dell’insegnante. • Per questa attività si presuppone che nella classe ci sia un clima di collaborazione e di rispetto.
PRODUZIONE ED INTERAZIONE Nel corso di una breve produzione orale da parte di un alunno, si potrebbe prevedere l’intervento di un allievo - intervento spontaneo o indotto dall’insegnante, con un gesto, uno sguardo o una semplice parola - con l’intento di correggere l’errore . Prevedendo l’uso del laboratorio linguistico, si potrebbe proporre la registrazione di « jeux de rôle » e passare alla correzione, secondo le modalità già proposte per la lettura. Nel caso di un’esposizione più articolata, sarebbe invece più opportuno che il professore e gli alunni intervenissero alla fine della produzione, in modo da evitare che l’allievo perda il filo del discorso. L’insegnante e/o alcuni alunni avranno annotato gli errori più significativi e ricorrenti su cui successivamente procedere a revisione. Talvolta, alcuni errori nella produzione possono essere causati da un’ erronea comprensione del testo, per cui è essenziale che l’insegnante aiuti l’alunno a ritornare sul medesimo per comprenderne il significato, attraverso una rilettura o riascolto, domande mirate, ecc.