190 likes | 736 Views
Corso formazione docenti Progetto “ALTER SCUOLA” Dott.ssa Luisa Latorre Contenuti: Introduzione Ricerca-intervento La formazione dei docenti La didattica orientativa Lo sportello d’orientamento Il lavoro Strumenti . L’ORIENTAMENTO NELLA SCUOLA SUPERIORE.
E N D
Corso formazione docenti Progetto “ALTER SCUOLA” Dott.ssa Luisa Latorre Contenuti: Introduzione Ricerca-intervento La formazione dei docenti La didattica orientativa Lo sportello d’orientamento Il lavoro Strumenti L’ORIENTAMENTO NELLA SCUOLA SUPERIORE
L’orientamento scolastico deve essere inteso come un insieme di interventi programmati che mirano a potenziare e/o sviluppare nei giovani tutte quelle capacità che permettono loro di scegliere in maniera adeguata il proprio percorso formativo e professionale.Tali interventi devono essere attuati sia da personale specializzato (psicologi orientatori) che dagli insegnanti stessi. L’attività di orientamento deve pertanto essere impostata in modo tale che la presenza dell’esperto (informazione-assessment-sportello) sia accompagnata da un intervento longitudinale durante tutto l’arco della scuola superiore (e della scuola dell’obbligo) ad opera di docenti e studenti. Le variabili da prendere in considerazione per un intervento orientativo sono:- conoscenza di sé: attitudini, capacità, ecc.- abilità sociali, di problem-solving, di coping e autoefficacia - capacità di studio- capacità decisionali- conoscenza della realtà di studio-lavoro- iniziativa personale
La presa di decisione orientativa: • Maggiori difficoltà in adolescenza per la grande quantità di informazioni da controllare ed integrare. • Fase evolutiva delicata, in cui i cambiamenti affettivi, fisici, motivazionali e sociali possono concorrere a creare incertezza, insicurezza e volubilità. • 4 strategie decisionali: vigilante-ipervigilante-difensiva-soddisfazione (Janis e Mann, 1977). • Fasi: definizione corretta del problema-raccolta di informazioni e loro elaborazione-creazione di alternative-controllo delle alternative-pianificazione delle azioni (= PROBLEM SOLVING). • Capacità collegate: locus of control (meglio interno)-autostima (elevata)-creatività (soprattutto nella generazione di alternative)-logica (per integrare ed elaborare le diverse informazioni). • Ostacoli: scarsa motivazione-ansia-insufficiente cristallizzazione degli interessi-insufficiente conoscenza di sé-pressioni familiari, ecc.
Il progetto di orientamento educativo ha l’obiettivo essenziale di favorire, nell’ultimo biennio della scuola superiore, la congruenza tra le diverse componenti del processo decisionale:- percezione di sé- autonomia- capacità di adattamento- valori - interessi lavorativi.Queste funzioni psicologiche dovranno poi essere congruenti con le scelte scolastico-professionali.ISTAT (2003):- Su 100 studenti immatricolati solo 47 riescono a laurearsi- Il 25% delle matricole non si iscrive al secondo anno di università (drop-out)- Numero crescente di fuori-corso
Ricerche-intervento longitudinali sull’orientamento pre-universitario (1): • La variabile “Interesse” non sembra eccessivamente correlata alla scelta della facoltà. Spesso quest’ultima è determinata dalle opportunità che offre la realtà socio-economica. • Tale correlazione è più frequente nei ragazzi con minor impulsività, maggior equilibrio emotivo e locus of control interno. • Un intervento orientativo nelle scuole superiori sembra correlare con una diminuzione dei drop-out. • Hanno più successo universitario i ragazzi che hanno manifestato coerenza tra aree di interesse e settore di studio prescelto. • Il successo universitario è correlato con le abilità di calcolo,la rapidità di lavoro, la facilità di espressione, l’autonomia, l’importanza attribuita ai rapporti sociali.
Ricerche-intervento longitudinali sull’orientamento pre-universitario (2): • Nelle femmine il successo universitario si associa a personalità affermative, nei maschi a personalità più passive. • Tra le cause principali di abbandono universitario: il lavoro, motivi familiari, scarso interesse, difficoltà negli studi, ragioni economiche, carenza di autoefficacia. Conclusioni: • Efficaci azioni orientative nelle scuole superiori. • Supporto psicologico durante tutto l’arco dell’Università.
Esempio di Progetto d’orientamento nelle Scuole Superiori: • 1) Formazione dei docenti referenti per l’Orientamento (processo di partecipazione e di sviluppo di competenze = EMPOWERMENT) nell’ottica della psicologia di comunità, che mira a valorizzare le risorse presenti nelle singole organizzazioni. • 2) Consulenza individuale o di gruppo agli studenti (SPORTELLO ORIENTAMENTO)
FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI: • Piccoli gruppi di lavoro “guidati” da un esperto. • Partecipazione attiva di tutti per la realizzazione di obiettivi comuni. • Condivisione di problematiche per la ricerca di strategie e strumenti utili a tutti (auto-aiuto). • Corsi di aggiornamento sui modelli teorici , gli strumenti e le strategie che si possono usare per l’Orientamento. • Discussione sulle singole esperienze.
FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI: • PRIMA FASE: sviluppo delle abilità personali e competenze didattiche orientative mediante l’approfondimento teorico e i training pratici (vd. 5 moduli: introduzione-conoscenza di sé-processo di orientamento ed abilità trasversali-competenze sociali-mondo del lavoro). • SECONDA FASE: generalizzazione di quanto appreso agli altri docenti (consiglio di classe), anche con simulate, e supervisione dell’esperto. Il modello formativo privilegiato per gli insegnanti è quello psicosociale, finalizzato allo sviluppo di capacità professionali e relazionali e volto alla valorizzazione delle risorse umane (Empowerment = riconoscere ed ampliare le proprie risorse al fine di realizzare finalità personali e sociali).
Fasi di ogni unità didattica: • SENSIBILIZZAZIONE: il conduttore apre la discussione sul tema proposto e i docenti espongono le proprie idee in base anche alla loro esperienza. • APPROFONDIMENTO: il conduttore espone le principali teorie relative al tema proposto. • ESERCITAZIONE: discussione di un caso, role-playing, ecc. • VERIFICA: nell’incontro successivo vengono discusse le esercitazioni. • SPERIMENTAZIONE: si incoraggiano gli insegnanti a sperimentare i programmi presentati con i loro allievi.
I MODULO: la conoscenza di sé • Somministrazione di strumenti per l’Orientamento agli stessi insegnanti. • Simulazione di un primo colloquio con l’alunno (empatia, ascolto attivo, non giudizio, “restituzione dei questionari”, rinforzo). • Supervisione dei colloqui di Orientamento e relativa discussione. • II MODULO: le abilità trasversali • Concetto di “Autoefficacia” (credenze relative alla propria capacità di attuare i comportamenti necessari per raggiungere un determinato obiettivo) e suo potenziamento. • “Personal Problem-Solving”(individuazione delle difficoltà, obiettivi, pianificazione) e altre abilità meta-cognitive: fattibilità, flessibilità, ecc.
III MODULO: le competenze sociali • Imparare il “lavoro cooperativo”: definizione degli obiettivi didattici e cooperativi, formazione dei gruppi, sistemazione in aula, distribuzione del materiale, spiegazione del compito, strutturazione dell’interdipendenza positiva, valutazione dell’apprendimento e delle abilità cooperative stesse. • Imparare la “comunicazione assertiva” (fare e ricevere critiche, esprimere un’opinione contraria, comunicazione verbale e non verbale, contatto oculare, ecc.) attraverso istruzioni e simulate. IV MODULO: il mondo del lavoro • Informazioni sui vari percorsi formativi (formazione professionale, Università, ecc.). • Servizi presenti sul territorio. • Stesura del Curriculum Vitae e gestione di un colloquio selettivo.
LA CREATIVITA’: Una delle caratteristiche basilari della didattica orientativa è lo sviluppo della creatività degli alunni, che permette loro di evitare le trappole della routine e di adattarsi meglio al cambiamento. Importanti strumenti sono il lavoro di gruppo e il dibattito in classe sulle problematiche emergenti all’interno di ogni disciplina (ad esempio la lettura di un testo può stimolare la discussione su un problema attuale della società, su cui può venir condotta una ricerca a casa). In questo modo anche l’INSUCCESSO può diventare occasione di apprendimento, spinta verso la conquista del sapere.L’insegnante diventa una figura pedagogicamente positiva per l’alunno, attenta ai suoi problemi e alle sue conquiste, aiuto per la conoscenza delle sue possibilità e dei suoi limiti.
LA DIDATTICA ORIENTATIVA • La scuola che diventa non solo disciplinare, ma finalizzata allo sviluppo di strutture funzionali all’integrazione armonica di tutte le capacità del soggetto sul piano cognitivo, emotivo e relazionale. • Strumenti e percorsi vengono suggeriti dalle stesse discipline. • Dalle “conoscenze” alle “competenze” (intese come strutture mentali applicabili a diverse situazioni), dal “sapere” al “saper fare”, secondo un processo circolare in cui ogni conoscenza teorica contiene e stimola implicazioni pratiche e viceversa. L’INTELLIGENZA EMOTIVA “L’intelligenza che governa l’esistenza umana non è quella puramente astratta, ma viene intesa come una miscela complessa in cui entrano in gioco fattori come: l’autocontrollo, l’empatia e l’attenzione agli altri” (Goleman, 1997). Gli individui con buone capacità emotive hanno anche maggiori probabilità di essere efficaci nella vita: l’autocontrollo emozionale alimenta la produttività.
Schede per la conoscenza di sé: • SCHEDA 12: “I periodi della vita” • SCHEDA 14: “Conoscere se stessi” • SCHEDA 15: “Che cosa è importante” • SCHEDA 21: “In quali materie riesco meglio” • SCHEDA 22: “Che cosa so fare” • SCHEDA 23: “Chi sono” • SCHEDA 61: “I motivi per cui studiare” * strumenti tratti da Mancinelli (a cura di) 2003, Orientare all’Università e al lavoro, Alpha Test.
SPORTELLO ORIENTAMENTO: • Integrazione del lavoro fatto dai docenti per potenziare nello specifico le competenze decisionali dei ragazzi. • Colloqui informativi e counseling, inteso come “supporto nella gestione dei problemi”. • Uso di test e/o di questionari (accompagnato da stage o visite guidate ad opera dell’istituzione scolastica). • Importante sottolineare che “orientare” non significa “consigliare”, bensì aiutare ad approfondire la conoscenza di sé e a potenziare le capacità decisionali.
Valutazione psicologica: • Batterie: il portfolio Clipper (Soresi e Nota, dai 15 ai 19 anni) e la batteria Magellano (Soresi), distinta in: Università, Lavoro e OrientaLavoro • Inventario degli Interessi Professionali (IIP, Kuder, 1979) • Inventario sui Valori Professionali (Boerchi e Castelli, 2000), intesi come aspirazioni relative a caratteristiche e condizioni lavorative • DAT-5 (Differential Aptitude Tests) di Bennet, Seashore e Wesman per l’analisi delle abilità trasversali (flessibilità,adattamento, relazione, ecc.) • Valutazione Multidimensionale dell’Autostima (TMA) di Bracken • Assertion Inventory per l’analisi delle competenze sociali e dell’ansia correlata, nonché del comportamento più o meno assertivo • Test di Rotter che valuta il Locus of Control (interno o esterno) • QAI (Questionario dell’Adattamento Interpersonale)
IL LAVORO: • “E’ L’APPLICAZIONE DELLE POTENZIALITA’ PSICO-FISICHE DELL’UOMO DIRETTA ALLA PRODUZIONE DI UN BENE O DI UN SERVIZIO O AD ACQUISIRE UN RISULTATO TANGIBILE DI UTILITA’ INDIVIDUALE O COLLETTIVA” (Avallone, 1994) TRANSIZIONE SCUOLA-LAVORO: • Evento “critico” della vita individuale, in cui le abituali modalità di funzionamento risultano inadeguate e bisogna attivarne di nuove. • Nuova concezione del lavoro: flessibilità, formazione continua. • Importanza degli stage, delle visite guidate alle aziende e dell’apprendistato.
Strumenti per avvicinare lo studente al mondo del lavoro: • Scheda 76: “Il lavoro è…” • Scheda 78: “Quali lavori” • Scheda 79: “Professioni” • Scheda 80: “Le professioni preferite” • Scheda 81: “Stili professionali” Analisi delle motivazioni, bisogni, valori: • Scheda 82A: “Autovalutazione dei bisogni • Scheda 83: “Valori” • Scheda 85: “Attribuzione” * strumenti tratti da Mancinelli (a cura di) 2003, Orientare all’Università e al lavoro, Alpha Test.