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Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli. la poesia delle piccole cose. 1855 S. Mauro di Romagna – 1912 Bologna Nasce da una famiglia della piccolo borghesia rurale, lo scenario della sua terra sarà la fonte principale delle sue poesie.

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Presentation Transcript


  1. Giovanni Pascoli la poesia delle piccole cose

  2. 1855 S. Mauro di Romagna – 1912 Bologna Nasce da una famiglia della piccolo borghesia rurale, lo scenario della sua terra sarà la fonte principale delle sue poesie. La vita di Pascoli fu piuttosto povera di eventi, fu però segnata da gravi lutti, primo e più doloroso quello del padre il 10 agosto 1867, che segnò il crollo della serena età dell’infanzia In età giovanile aderisce ai programmi socialisti. Ha come insegnante all’università Carducci, di cui prenderà il posto dopo aver per anni insegnato nelle scuole superiori. Dal 1885 vive con le sorelle Ida e Maria. Nel 1895 si trasferisce con Maria a Castelvecchio (Toscana). La vita di Pascoli è opposta rispetto a quella di D’Annunzio, ma entrambi sono i poeti italiani del Decantesmo, non sono più i poeti della patria e dei valori morali l’ultimo dei quali fu Carducci. La poetica di Pascoli è innovativa soprattutto perché legata al simbolismo, al poeta fanciullo-veggente

  3. Raccolte poetichePascoli scrive solo poesie Myricaeprima pubblicazione1891 nell’edizione finale sono circa 150 poesie per lo più brevi Il titolo si riferisce a un verso della quarta Egloga di Virgilio alludendo alla realtà rurale, alla quotidianità e alla modestia degli argomenti trattati. Il tema fondamentale è la natura e la campagna, rappresentata in piccoli quadri in cui emergono per un momento oggetti, animali, piante, uomini; non è però un a descrizione realistica ma vuole evocare emozioni e ricordi e suggerire il mistero e a volte l’angoscia che circondano la vita.

  4. Poemetti 1897 • i testi sono in terzine dantesche • più lunghi • sono in forma di racconto, narrative • filo conduttore è l’amore dei contadini Rosa e Rigo • Canti di Castelvecchio1903 • sono più simili a Myricae che ai Poemetti ma già il titolo fa riferimento a una poesia più alta. • Il filo conduttore è il passare da autunno a autunno, il rinnovarsi della natura. • Presentano ancora il tema della vita di campagna e l’attenzione alle cose umili, di cui però è reso più forte il senso simbolico. • Tre sono i temi fondamentali delle poesie: • le merie dell’infanzia e della giovinezza • il nido e gli affetti per i cari anche defunti • profonda inquitudine Scrisse numerosi testi poetici in latino con cui vinse molti concorsi.

  5. il fanciullino La poesia è l’espressione del fanciullo che è nell’uomo, che si stupisce davanti alle piccole cose di ogni giorno, come se non le avesse mai viste prima. Il poeta è l’Adamo che mette nome a tutte le cose e scopre tra di esse le analogie (= somiglianze) più ingegnose. Anche il linguaggio sembra semplice. Come per i decadenti francesi il poeta è un veggente, colui che vede oltre quanto percepisce la gente comune

  6. simbolismo Le cose significano anche altro da sé, il poeta dà un significato soggettivo più profondo. Compaiono dei simboli ricorrenti, quello più importante è il nido: rappresenta la cerchi degli affetti familiari; è un rifugio contro il male e la violenza del mondo; fuori da esso ci può essere solo solitudine e incomprensione. Questo mondo di affetti è però molto circoscritto, esclude rapporti sociali e amorosi (che mancano sia nella poesia che nella vita di Pascoli). E’ un atteggiamento infantile di rifiuto della realtà, è simbolo quindi dell’inettitudine, incapacità di vivere nella società. L’abbandono del nido viene vissuto come un tradimento (es. nozze della sorella Ida). Al simbolo del nido si ricollega quello della culla e della siepe.

  7. STILE • Pascoli rifiuta lo stile elevato • Lingua • Usa nelle sue poesie tre “linguaggi”: • grammaticale, il linguaggio normale • post-grammaticale: termini tecnici, gergali • gli oggetti o le piante sono descritte • con estrema precisione • pre-grammaticale: è la vera novità • comprende onomatopee, interiezioni, tracrizioni fonetiche • valore fonosimbolico: i suoni assumono significati

  8. Metrica sperimentalismo usa metri tradizionali ma li frantuma con la punteggiatura, parentesi, puntini di sospensione, enjambements Analogia le parti delle poesie si collegano non logicamente ma attraverso i simboli; le immagini si accostano l’una all’altra

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