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L’ARCHETIPO DEL FANTASY: IL SIGNORE DEGLI ANELLI (1954-1955). Fantasy.
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Fantasy Narrazione di carattere fantastico caratterizzata dal mito, dalla magia e dal soprannaturale. Di ambientazione pseudomedievale, costruisce dimensioni spazio temporali alternative, organizzate intorno ad un impianto tecnologico primordiale e presenta scontri epici e “catastrofico-apocalittici (che si risolvono in maniera positiva) tra forze del Bene e forze del Male concepite in maniera manichea e oppositiva.
Immaginari di riferimento • Fiaba + Edda scandinava + poemi gaelici + Beowulf + poemi omerici • Livello elettrico-industriale-mostruoso- • Prima guerra mondiale • Nazismo + atmosfera staliniana – comunista • Immaginario cristiano (cattolico / arcaico-duale manicheo)
Il Signore degli anelli è fondamentalmente un’opera religiosa e cattolica; all’inizio non ne ero consapevole, lo sono diventato durante la correzione. Questo spiega perché non ho inserito, anzi ho tagliato, praticamente qualsiasi allusione a cose tipo la “religione”, oppure culti e pratiche, nel mio mondo immaginario. Perché l’elemento religioso è radicato nella storia e nel simbolismo
Sospensione dell’incredulità Hary Seldon… nato nell’anno 11.988 dell’Era Galattica, morto nel 12.069. Nell’attuale calendario dell’Era della Fondazione queste date corrispondono agli anni meno 79 e primo. Figlio di genitori della media borghesia di Helicon, nella regione di Arcturus (dove suo padre era coltivatore di tabacco nelle piantagioni idroponiche del pianeta), Seldon aveva rivelato, fin dalla prima giovinezza, una spiccata attitudine alle scienze matematiche… La psicostoriografia fu senza dubbio la scienza alla quale portò il maggior contributo ENCICLOPEDIA GALATTICA Prima fondazione, Isaac Asimov (1951)
Sospensione dell’incredulità Questo libro riguarda principalmente gli hobbit, e dalle sue pagine il lettore imparerà molto sul loro carattere e un po’ della loro storia; ulteriori informazioni potranno trovarsi nel Libro rosso dei confini occidentali, già pubblicato col titolo di Lo hobbit. Questa storia è tratta dai più antichi capitoli del Libro rosso, scritti da Bilbo in persona, il primo hobbit divenuto famoso nel rersto del mondo, e da lui intitolati Andata e ritorno poiché narravano il suo viaggio verso l’Est e il ritorno a casa… Molti, comunque, desidererebbero saperne di più su questo popolo primordiale, e per questi lettori ho annotato qui i punti essenziali della tradizione hobbit e riassunto le sue prime vicende
Struttura Fabula / Intreccio
Il Signore degli anelli: FABULA E INTRECCIO
La compagnia dell’anello (narratore alla pari – voci ed espedienti : gran consiglio – ritmo lento) Le due torri (Struttura sinusoidale alternata – il narratore regge le sorti discretamente) Il ritorno del re (aumento della velocità sinusoidale – fase finale: rallentamento) [55 % narrazione – 45 % preparazione /rallentamento)
Le funzioni e l’andamento profondoIl signore degli anelli come struttura complessa Gran Burrone Contea Brea Lorien Azione di commando (“quest”) Isengard Ritorno dell’eroe Mordor Rohan Guerra Gondor Ritorno
Il narratore “scomparso” Giravano voci di strani eventi accaduti nel mondo esterno; e poiché Gandalf non si era fatto vivo e non mandava da parecchi anni alcun messaggio, Frodo si mise a raccogliere tutte le notizie possibili e immaginabili. Molti Elfi, i quali prima non si recavano che molto di rado nella Contea, traversavano ogni sera i boschi diretti a ovest; passavano ma non tornavano mai indietro ... Ora Frodo incontrava spesso strani Nani di terre lontane alla ricerca di un rifugio a ovest. Erano inquieti, e taluni sussurravano qualcosa come “il Nemico” e “La terra di Mordor” La compagnia dell’anello, I, p. 86
I narratori interni: Elrond Questo è il motivo per il quale siete stati tutti chiamati qui. Chiamati, dico, pur non avendovi io chiamati a me, stranieri di remoti paesi. Siete venuti, e vi siete incontrati, in questo breve lasso di tempo, parrebbe quasi per caso. Eppur non è così. Sappiate che è stato ordinato che noi in questo luogo, noi e non altri, dobbiamo trovare una soluzione al pericolo che corre il mondo. Ora perciò parleremo apertamente di cose che sono state tenute segrete e a tutti, salvo a pochi iniziati. E innanzitutto, affinché ognuno possa rendersi conto di quale sia il pericolo, vi sarà narrata la storia dell’Anello dall’inizio sino all’ora presente. Sarò io a cominciare, ma altri concluderà. Ascoltarono tutti attentamente la voce limpida di Elrond che parlava di Sauron e degli Anelli del Potere, e di quando furono forgiati, nella Seconda Era del mopndo arcaico. Parte della storia alcuni già la conoscevano, ma l’intera vicenda era ignota a tutti, e molti sguardi erano rivolti verso Elrod, pieni di timore e di meraviglia mentre egli raccontava dei Fabbri Elfi di Eregion e della loro amicizia con Moira, e del loro desiderio dio sapere, che fu la loro rovina. La compagnia dell’Anello, II, p. 328
Il narratore discreto Dopo il pasto la Compagnia si preparò alla marcia. Spensero il fuoco, cancellandone ogni traccia. Quindi, arrampicatisi fuori della conca, ripresero la strada. Non avevano fatto molto cammino quando il sole tramontò dietro le alture occidentali e grandi ombre strisciarono lungo i fianchi dei monti. Il crepuscolo velava i loro piedi e una nebbia leggere planava nelle depressioni. Lontano, a oriente, la sera illuminava col suo pallido bagliore le vaghe terre, le pianure e foreste distanti. Sam e Frodo, alleviati e moto riconfortati, riuscivano a procedere con passo spedito, e Aragorn condusse la Compagnia per altre tre ore facendo una sola breve sosta. Era buio. La notte fonda regnava. Vi erano parecchie stelle, ma la luna calante sarebbe apparsa molto più tardi. Gimli e Frodo erano gli ultimi della fila, e camminavano senza far rumore e senza parlare, attenti a ogni rumore sulla strada alle loro spalle. Infine Gimli ruppe il silenzio. “Nessun suono oltre il vento”, disse. Non vi sono spiriti maligni da queste parti, a meno che le mie orecchie non siano di legno. E’ da sperare che gli Orchi si accontentino di averci scacciati da Moria. Forse era quello il loro unico scopo, e non avevano altro motivo per inseguirci… o inseguire l’Anello. Tuttavia gli Orchi continuano spesso la caccia al nemico, per parecchie leghe nella pianura, se vi è un capitano da vendicare”. La Compagnia dell’Anello , II, p. 441
Prove di onniscienza Era l’ora del tramonto, ma la grande coltre funebre si stendeva già lungi a occidente, e solo nell’attimo in cui si immerse nel Mare il Sole riuscì a proiettare un breve raggio d’addio prima di lasciare il posto alla notte. In quello stesso momento Frodo dal Crocevia lo vedeva sfiorare la testa decapitata della statua del re. Ma nessun raggio penetrò sino alle piane del Pellenor, all’ombra del Mindolluin: erano squallide e buie (III, p. 93)
Zone del racconto • Report + • Descrizione + • Dialogo + • Commento -
Il dialogo e l’atmosfera “Che cosa pensi di Gran Burrone e degli Elfi?”, chiese Frodo. “Credi che Gran Burrone sia un posto sicuro?”. “Sì, per il momento sì, fin quando tutto il resto non sarà conquistato... Gran Burrone ha ancora il potere di resistere per qualche tempo alla violenza di Mordor, e anche altrove vi sono potenze capaci di opporsi. Anche la Contea, in un certo senso, ha questo potere. Ma tutti questi posti non saranno che isole assediate se le cose continuano ad andare come stanno andando... Come Bilbo, tanto tempi addietro, aveva riferito, era “una casa perfetta, sia che amiate il cibo, o il riposo, o il canto, o i racconti, o che amiate solo star seduti e riflettere, o un piacevole miscuglio di tutto”. Il semplice fatto di viverci era una cura per la stanchezza, la paura e la tristezza... Eppure... “Ssst!”, disse Gandalf dall’ombra in fondo al porticato. “Le cose malvagie non entrano in questa valle, ma non è una buona ragione per nominarle...Noi siamo all’interno di una fortezza. Fuori si sta facendo buio (I, pp. 305-309)
Livello digressivo La compagnia dell’anello : 2/5 dell’azione = preparazione. Le due torri presentano un andamento completo di eventi, Il ritorno del re presenta ¾ di azione, ¼ di ritorno a casa In pratica cioè abbiamo all’ingrosso quasi 1/3 complessivo dell’azione occupato da segmenti di preparazione-rallentamento dell’azione stessa. lento-veloce-velocissimo-lento)
Tendenze digressive e di rallentamento Frodo tirò la coperta di dosso a Pipino, voltando la pancia all’aria, quindi fece quattro passi fino al margine del bosco. Lontano, a oriente, il sole rosso si levava dalla nebbia che copriva densa e pesante il paesaggio. Gli alberi autunnali, pennellati d’oro e di carminio, parevano navigare senza radici in un mare d’ombra. In basso a sinistra, la strada scendeva scoscesa in un burrone e spariva dalla vista. Quando tornò, vide che Sam e Pipino avevano acceso il fuoco. “Acqua!”, gridò Pipino. “Dov’è l’acqua?”. “Non tengo acqua in tasca, di solito”, rispose Frodo, “Credevamo fossi andato a cercarla”, disse Pipino dandosi da fare col cibo, le tazze e i piattini. “Faresti bene ad andarci, ora”. “Puoi venire anche tu, sai?”, disse Frodo. “E dato che ci sei, porta tute le bottiglie”. Trovarono un ruscello ai piedi della collina. Riempirono le bottiglie e un piccolo ramino da campeggio a una cascatella di qualche decina di pollici, dove l’acqua ghiacciata cadeva da una sporgenza di pietra grigia. Si lavarono il viso e le mani, sbuffando e spruzzando” (I, pp. 123-124)
Gollum, sul bordo dell’abisso, lottava come impazzito contro un invisibile avversario. Ondeggiava da una parte e dall’altra, a volte talmente vicino all’orlo che rischiava di precipitare, a volte indietreggiando, cadendo per terra, alzandosi e ricadendo. Continuava a sibilare ma non pronunciava parola Il ritorno del re, II, p. 258
FUNZIONI DEI PERSONAGGI Compagnia Aiutanti Antagonisti SAURON HOBBIT Frodo; Sam; Pipino; Merry Anello Gollum SHELOB BALROG Uomini selvaggi UOMINITheoden etc. UOMINI Aragorn; Boromir OSSERVATORE NAZGUL ORCHI Ombre dei morti SPETTRI DEI TUMULI ELFI Legolas ELFI Galadriel; Elrond ENT NATURA VIVA vecchia foresta, fiume, Caradhras Tom Bombadil NANI Gimli STREGONI Gandalf STREGONI Saruman