540 likes | 1.2k Views
Dermatite atopica. Annalisa Patrizi. Dipartimento di Medicina Clinica Specialistica e Sperimentale Sezione di Dermatologia – Direttore Prof. C. Varotti Università degli Studi di Bologna. La dermatite atopica fa parte del gruppo degli eczemi ECZEMA
E N D
Dermatite atopica Annalisa Patrizi Dipartimento di Medicina Clinica Specialistica e Sperimentale Sezione di Dermatologia – Direttore Prof. C. Varotti Università degli Studi di Bologna
La dermatite atopica fa parte del gruppo degli eczemi ECZEMA Patologia infiammatoria cutanea a decorso: acuto subacuto cronico Lesione elementare: vescicola spongiotica
Vescicola spongiotica La vescicola spongiotica si forma nello spessore dell’epidermide, misura 1-2 millimetri di diametro, è a contenuto sieroso o più di rado siero-ematico, il tetto è teso, sottile e la cute sottostante presenta eritema ed edema più o meno marcati.
Vescicole su base eritemato-edematosa Essudazione: eczema madidans L’essudato si rapprende in croste Trasformazione delle croste in squamo-croste Desquamazione con restitutio ad integrum
Se la noxa persiste l’eczema diviene: Subacuto (con caratteristiche morfologiche simili a quelle dell’eczema acuto) Cronico (il quadro clinico si modifica eczema lichenificato )
Eczema DERMATITE ATOPICA DERMATITE DA CONTATTO
Dermatite da contatto Affezione infiammatoria della cute che consegue al contatto con agenti esterni di varia natura, ad evoluzione: acuta subacuta cronica
Dermatite atopica Eczema costituzionale o Eczema atopico Dermatite associata all’atopia • Atopia:termine coniato da Coca e Cooke nel 1923 per indicare un gruppo di patologie: • dermatite atopica • rinocongiuntivite allergica • asma • dovute ad un disordine geneticamente determinato in cui vi è predisposizione a formare anticorpi IgE
Dermatite atopica (DA) DA estrinseca: 70-80% dei casi Presenza di sensibilizzazione IgE mediata DA intrinseca: 20-30% dei casi Assenza di sensibilizzazione IgE mediata I pazienti con DA intrinseca presentano un quadro clinico sovrapponibile a quello dei pazienti con DA estrinseca
NUOVE DENOMINAZIONI The Atopic eczema/dermatitis Syndrome Allergic AEDS Nonallergic AEDS IgE-associated AEDS Non-IgE-associated allergic AEDS Johansson SGO, Hourihane JO’B, Bousquet J et al. A revised nomenclature for allergy. An EAACI position statement from the EAACI nomenclature task force. Allergy 2001; 56: 813-824.
ATOPIFORM DERMATITIS Bos JD. Atopiform dermatitis. British Journal of Dermatology 2002; 147: 426-429. In questo lavoro il termine atopiform dermatitis è proposto per pazienti che, pur non essendo atopici, presentano una dermatite con le caratteristiche della DA.
Prevalenza della DA (10-20% nell’infanzia, 1-3% nell’età adulta) La prevalenza della atopia è in aumento. Sia l’asma che la DA in Europa si sono triplicate negli ultimi 30 anni e questo aumento è maggiore nell’Europa del nord rispetto a quella del sud.
Prevalenza della DA Regno Unito 15-20%(Kay et al JAAD 1994 Leung et al Ann.Allergy Asthma Immunol. 1997) 14% a 2 anni(Harris et al Br.J.Derm. 2001) Oregon 17.2%(Laughter et al JAAD 2000) Danimarca 21.3%(Mortz et al Br.J.Derm. 2001) Australia 30.8%(Foley et al Arch.Derm. 2001) Messico 16.9%(Palacios Lopes et alActa Derm. Venereol. 2001) Svezia 25.1% nei 2 anni(Bohme M et alActa Derm. Venereol. 2002) Singapore18-22% 7-16anni(Tay YK et al Br. J. Derm . 2002)
Prevalenza della DA In uno studio condotto tra Gennaio e Giugno 2003in Italia su 1369 bambini di 9 anni di età la prevalenza puntiforme della DA fu del 5.8 %, la prevalenza “life time “ fu del 15.2% maggiore nelle femmine rispetto ai maschi The epidemiology of atopic dermatitis in italian schoolchildren. Allergy 2003
Prevalenza della DA La prevalenza della DA varia anche in seno ad una singola nazione (differenze climatiche? di inquinamento?) e non sempre aumenta consensualmente all’aumento delle allergie respiratorie.
Atopia GENI FATTORI AMBIENTALI Iper-reattività a stimoli infiammatori Anormale risposta Th2 verso allergeni ambientali Alterazioni della barriera cutanea Eterogeneità della malattia
GENETICA DELLA DA Gli studi di genetica sono per lo più relativi a pazienti con DA estrinseca
GENETICA DELLA DA Dati a favore di una predisposizione ereditaria della DA • aggregazione familiare dell’atopia con trasmissione preferenziale • per via materna • rischio maggiore se la storia familiare è positiva per DA • elevata concordanza in gemelli monozigoti • La familiarità è il fattore di rischio più importante • per prevedere lo sviluppo di DA
Genetica Studi sui gemelli eterozigoti 21% di concordanza monozigoti 85% di concordanza Familiarità positiva per atopia: 2/3 dei casi Trasmissione poligenica
Geni candidati che evidenziano un legame con la dermatite atopica
Analisi di associazione genomica della DA * Corrisponde a loci noti per predisposizione alla psoriasi, suggerendo che le regioni contengano gruppi di geni con effetti sull’infiammazione cutanea e sull’immunità
(Cookson WO et al Nat.Genet. 2001) In questo studio alla DA sono state collegate regioni del genoma che corrispondono strettamente a loci in precedenza collegati alla psoriasi quali 1q21, 17q25, 20p ….la suscettibilità genetica alla DA può essere influenzata non solo da geni legati all’ atopia, ma anche da geni con effetti sulla infiammazione e immunità dermica Sul successivo sviluppo di una così diversa espressione di malattia quali fattori non ereditari intervengono?
Atopia GENI FATTORI AMBIENTALI Iper-reattività a stimoli infiammatori Anormale risposta Th2 verso allergeni ambientali Alterazioni della barriera cutanea Eterogeneità della malattia
PATO-FISIOLOGIA DELLA DA • ancora in gran parte sconosciuta • teoria allergo-immunologica per la DA estrinseca • poco studiata l’eziopatogenesi della DA intrinseca
PATO-FISIOLOGIA DELLA DA ESTRINSECA risposta immune sistemica di tipo Th2 IL4, IL5, IL13 > INF-γ <
Fattori non ereditari favorenti la DA La DA è più frequente nei pazienti che: 1) nascono in famiglie piccole come unico figlio o come primogenito 2) nascono da madri primipare di età avanzata 3) nascono in famiglie di elevata classe sociale, con elevato livello culturale e di educazione materno 4) sono post-maturi 5) frequentano più tardivamente le comunità infantili
RISCHIO MINORE SE: • Famiglie più numerose • Famiglie di classe sociale medio-bassa • Ingresso precoce nelle comunità infantili
PATO-FISIOLOGIA DELLA DA IPOTESI IGIENICA Diminuzione delle infezioni nell’infanzia Le infezioni favoriscono una risposta immunitaria di tipo Th1
DA ipotesi igienica • Mc Keever TM et al. J Allergy Clin Immunol 2002; 109:43-50 • Conclusioni: • non viene riscontrata chiara evidenza che nell’infanzia le • infezioni personali o l’esposizione ad infezioni nei fratelli • minimizzino significativamente l’incidenza di patologie allergiche • l’uso di antibiotici nel primo anno di vita potrebbe essere • associato con una diagnosi precoce di patologia allergica • le infezioni non giustificano i dati precedentemente riportati in • questo gruppo di pazienti che evidenziavano una stretta • correlazione tra l’ordine di nascita e la diagnosi prima dei 2anni • di vita di DA, asma, rino-congiuntivite allergica
DA ipotesi igienica Sheikh A et al. There is no evidence of an inverse relationship between Th2-mediated atopy and Th1-mediated autoimmune disorders: Lack of support of the hygiene hypothesis. J Allergy Clin Immunol 2003. I dati di questo lavoro suggeriscono che il paradigma Th1-Th2 possa essere un’eccessiva semplificazione. Liu AH, Murphy JR. Hygiene hypotesis: fact or fiction? J Allergy Clin Immunol 2003. Sheikh A, Strachan DP. The hygiene theory: fact or fiction? Curr opin Otolaryngol Head Neck Surg 2004.
Banfield et al. The role of cutaneous dendritic cells in the immunopathogenesis of atopic dermatitis. Br J Dermatol,2001 • La DA è un complesso disordine in cui, mentre in fase • acuta si osservano a livello cutaneo soprattutto citochine rilasciate dai linfociti Th2 (IL -4, IL-5, IL-10,IL-13), • citochine sia di tipo Th1 (IL-2, IFN-) che di tipo Th2 si osservano nella DA cronica (modello bifasico) • Le cellule dendritiche cutanee aiutano a determinare il • pattern di citochine prodotto dalle cellule T effettrici • attivate
PATO-FISIOLOGIA DELLA DA Immunoreazione linfocitaria IgE indotta Citochine Th2 e Th2/Th1 reazione bifasica Fase cronica malattia da autoanticorpi (?) Linfociti T Cellule dendritiche Cheratinociti Cellule endoteliali Eosinofili Fibroblasti
Atopia GENI FATTORI AMBIENTALI Iper-reattività a stimoli infiammatori Anormale risposta Th2 verso allergeni ambientali Alterazioni della barriera cutanea Eterogeneità della malattia
ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE DI BARRIERA CUTANEA Alterazione della matrice lipidica Diminuzione dei CERAMIDI (C1) • DA Colesterolo modicamente aumentato Raddoppiato il contenuto in fosfolipidi • Aumento TWEL xerosi cutanea • Maggiore penetrazione di allergeni e di sostanze irritanti • Cheratinociti mediatori chimici proinfiammatori
DERMATITE ATOPICA MALATTIA MULTIFATTORIALE • Fattori immunologici • alimentari • inalanti • infettivi • autoallergeni Allergeni • Infezioni • Fattori non immunologici • Irritanti da contatto - Alterazioni emozionali
Fattori scatenanti: infezioni immunità innata Sistema immunitario immunità acquisita
Fattori scatenanti: infezioni Largamente non specifica Immunità innata E’ semplice e primitiva E’ la prima linea di difesa tramite citochine e tramite la fagositosi da parte di neutrofili e macrofagi
Fattori scatenanti: infezioni Cute corneociti sistema immunitario innato Peptidi antimicrobici Beta-defensine Catelicidine Ong PY et al. Endogenous antimicrobial peptides and skin infections in atopic dermatitis. New Engl J Med 2002; 347: 1151-1160.
Fattori scatenanti: infezioni batteriche S. aureus si lega tramite adesine alla matrice extracellulare dell’epidermide (fibrinogeno fibronectina). S. aureus: elevata colonizzazione cutanea in circa il 90% dei pazienti con DA, che ben correla con la flogosi Tossine (SEA,altre) superantigeni reazione immunitaria di tipo IgE maggior richiamo di linfociti T con meccanismo non antigene mediato
FATTORI SCATENANTI INFEZIONI MICOTICHE Malassezia IgE e risposta cellulo-mediata specifiche Atopy patch test positivo DA del volto e del collo
Fattori scatenanti: allergeni alimentari Allergeni inalanti Gli allergeni alimentari hanno un ruolo preminente nei primi 2 anni di vita
Allergia alimentare nell’infanzia S. Seidenari- prevalenza: 6-8% in generale 64% su casistica selezionata136 bambini con DA sottoposti a challenge orale in aperto ripetuto mostrano risposte positive nel 28% dei casi all’uovo, nel 16% al latte, nel 9% all’arachide. La maggior parte delle risposte al challenge era di tipo eczematoso con comparsa dopo 12-24 ore dall’inizio del test.
Allergia alimentare nell’infanzia Combined skin prick and patch testing enhances identification of peanut-allergic patients with atopic dermatitis. S. Seidenari, F Giusti, L Bertoni, L Mantovani. Allergy 2003; 58: 495-499. Challenge positivo (in aperto) ottenuto in 12 soggetti, pari al 9%; skin prick test positivo in 16 (12%) e atopy patch test positivo in 25 (19%).
Natural course of cow’s milk allergy in childhood atopic eczema/dermatitis syndrome (AEDS)Oranje, Wolkerstorfer, Waard-van der Spek. Ann Allergy Asthma Immunol 2002 • Allergia alimentare: ruolo in almeno il 20% dei casi di AEDS sotto i 4 anni di età. • Latte vaccino: reazioni IgE mediate (allergiche) e non IgE mediate (da intolleranza). • I pazienti con allergia al latte mostrano risoluzione nel 90% dei casi dai 4 anni di età; nei pazienti con intolleranza ciò avviene spesso entro il primo anno di vita. • Reazioni nei confronti di altri alimenti si sviluppano in circa il 45% dei pazienti.
Clinical course of cow’s milk protein allergy/intolerance and atopic diseases in childhood.Host, Halken, Jacobsen et al. Ped Allergy Immunol 2002 • Prognosi complessiva della CMPA/I buona con remissione completa a 1 anno nel 56%, a 2 anni nel 77%, a 3 nell’87% ed a 15 anni nel 97% dei casi. • I bambini che nella prima infanzia hanno CMPI mostrano una prognosi migliore di quelli con CMPA, che sviluppano altre allergie alimentari, asma e rinocongiuntivite.
Clinical course of cow’s milk protein allergy/intolerance and atopic diseases in childhood.Host, Halken, Jacobsen et al. Ped Allergy Immunol 2002 La sensibilizzazione ad inalanti e/o alimenti fu bassa nei pazienti asintomatici ed assai più elevata negli atopici: 3% a 1,5 anni 8% 10% a 5 anni 39% 12% a 10 anni 30%
Dermatite atopica: ruolo degli alimentiDA ESTRINSECA ED INTRINSECA • Nei confronti delle proteine del latte vaccino, sia l’intolleranza che l’allergia, diagnosticate nei primi mesi di vita, mostrano una buona prognosi, con rapida regressione, tuttavia nei pazienti allergici compare sensibilizzazione sia ad altri alimenti, che ad inalanti.