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Augusto Itinerario fra i luoghi della Roma augustea

I Quaderni CoopCulture. Augusto Itinerario fra i luoghi della Roma augustea. 10 Roma 18|10|2013. Dove.

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Augusto Itinerario fra i luoghi della Roma augustea

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Presentation Transcript


  1. I Quaderni CoopCulture Augusto Itinerario fra i luoghi della Roma augustea 10 Roma 18|10|2013

  2. Dove

  3. Augusto fu il primo imperatore di Roma che diede il via ad un imponente processo di trasformazione della città. Grazie alle sue opere di urbanizzazione mutò radicalmente il volto dell’Urbe utilizzandone il rinnovato aspetto per fini politici e propagandistici. Costruì terme, acquedotti e monumenti che esaltavano il potere della dinastia Giulio - Claudia e creò nuovi quartieri (Suburra, Argileto e Velabro) per far fronte ai flussi migratori che si riversarono nella capitale dell'Impero.

  4. Le case sul Palatino e la Villa di Livia a Prima Porta

  5. La Casa di Augusto Il complesso augusteo sul Palatino è costituito dalla Casa di Augusto e dalla Casa di Livia e nacque come aggregato di costruzioni preesistenti unite dall’imperatore in un’unica abitazione privata. Facevano parte del complesso anche il tempio di Apollo e un piccolo santuario dedicato a Vesta, considerati come la parte pubblica della residenza di Augusto. Le fonti storiche del tempo parlano di una abitazione modesta senza oggetti o decorazioni di lusso in cui Augusto dormì, per quarant’anni, sempre nella stessa camera da letto. Importante la scelta della posizione per la sua abitazione sul colle Palatino vicino al luogo in cui si faceva risalire la casa Romuli. Da allora in poi tutti gli imperatori successivi scelsero il Palatino per stabilire la loro residenza.

  6. Casa di Livia Oltre alla Casa di Augusto sul colle Palatino, sono stati ritrovati i resti di una casa attribuibili a Livia, la terza moglie di Augusto. Questa attribuzione fu possibile grazie al rinvenimento di una fistula (conduttura di piombo che portava l’acqua) su cui era inciso il nome Iulia Aug(usta). La casa, in cui si riconoscono varie fasi costruttive e trasformazioni, potrebbe essere un appartamento riservato a Livia nel più ampio complesso di Augusto. Quello che resta dell’apparato decorativo, affreschi su parete e mosaici pavimentali, costituiscono una delle più interessanti testimonianze della pittura romana della fine del I secolo a. C.

  7. La Villa di Livia a Prima Porta La villa di Livia a Prima Porta era chiamata anche ad gallinas albas in seguito ad un evento, miracoloso, accaduto a Livia nel giorno del suo matrimonio con Augusto, in cui un’aquila le fece cadere in braccio una gallina bianca che stringeva nel becco un ramoscello d’alloro. In questa residenza extraurbana venne scoperto un ambiente semi sotterraneo le cui pareti erano completamente affrescate con pitture di giardino, probabilmente per un utilizzo della sala (forse un triclinio) nel periodo estivo. Nel giardino dipinto di questo ambiente la presenza dell’alloro è ampiamente documentata come quella di altri alberi da frutto, arbusti e fiori che sono rappresentati nel momento della loro massima fioritura senza tenere conto delle stagioni. Un giardino rappresentato in modo fedele rispetto al vero naturale, ma che di fatto non corrisponde alla realtà. Questi affreschi sono le più antiche rappresentazioni di giardini e sono databili intorno al 30-20 a.C.

  8. La zona del Campo Marzio

  9. Il Mausoleo di Augusto Augusto costruì il suo mausoleo nell’area settentrionale del Campo Marzio che all’epoca non era ancora urbanizzata. Dopo la definitiva vittoria su Antonio ad Azio, dal 29 a.C. dedicò il suo impegno alla costruzione della sua tomba dinastica al cui interno vennero deposte le ceneri dei membri della famiglia imperiale ad esclusione della figlia Giulia e successivamente di Nerone, entrambi ritenuti indegni. Nell’area antistante erano collocati due obelischi di granito provenienti dall’Egitto e ora visibili uno in piazza dell’Esquilino e l’altro nella fontana dei Dioscuri in piazza del Quirinale. Sui due pilastri posti ai lati dell’ingresso erano affisse le lastre di bronzo su cui era incisa la sua biografia (Res Gestae), un documento prezioso per la conoscenza dei fatti storici di un periodo molto importante della storia di Roma.

  10. L’Ara Pacis Nel 13 a.C. venne avviata la costruzione dell’Ara Pacis conclusa nel 9 a.C. come ricorda Augusto nelle sue memorie (Res Gestae). Questo altare dedicato alla pace serviva per commemorare l’avvenuta pacificazione, per vie diplomatiche, delle province di Spagna e Gallia. In realtà il monumento fu un pretesto per celebrare Augusto stesso e la sua dinastia tanto che oggi viene considerato dagli studiosi come il più abile spot pubblicitario-propagandistico dell’antichità. Ricorrente è il tema della fertilità della terra che viene espresso mediante un fogliame di foglie d’acanto che compare su tutti i lati del recinto all’interno del quale c’era l’altare vero e proprio. Il tema della fertilità era importante nella ideologia augustea in cui l’imperatore veniva associato ad una divinità capace di far diventare fertile la terra che avrebbe di conseguenza permesso la prosperità del popolo.

  11. Il Teatro di Marcello Marcello era l’amatissimo nipote e genero di Augusto, figlio della sorella Ottavia e suo erede designato che morì nel 23 a.C. Il teatro venne costruito dall’imperatore tra il 13 e l’11 a.C. su un progetto originale di Giulio Cesare. Anche se attualmente l’edificio risulta inglobato in costruzioni più tarde, rappresenta un tipico esempio di teatro romano caratterizzato dalla forma semicircolare dei posti a sedere (cavea) sostenuti da un triplice ordine di arcate sovrapposte con le volte in calcestruzzo e poteva contenere circa 15.000 spettatori. I resti consistenti di questo teatro sono ancora visibili nella zona meridionale del Campo Marzio ai piedi del Campidoglio.

  12. Tempio di Apollo Sosiano Di antichissima costruzione, il primo impianto del tempio risale al 431 a.C. in seguito ad una pestilenza, e per questo venne dedicato ad Apollo Medico. Il nome Sosiano deriva da Caio Sosio che si occupò della sua ricostruzione in epoca augustea. Attualmente di questo tempio dedicato ad Apollo, che sorgeva nel circo Flaminio, rimangono solo tre colonne di fronte al Teatro di Marcello. Augusto fece inserire nel fregio e nei capitelli delle foglie di alloro e di acanto come simboli del potere e di prosperità.

  13. Portico d’Ottavia Dei grandi portici che sorgevano in questa zona del Campo Marzio, quello di Ottavia, la sorella di Augusto, è l’unico che si è parzialmente conservato. Come per altri monumenti a Roma, esso sorgeva su un precedente portico e fu più volte restaurato nel corso dei secoli. Il portico era un edificio di forma quadrangolare al cui interno vi erano due templi: Giunone Regina e Giove Statore (Giove fermante). Oggi è visibile solo l’ingresso monumentale (propilei) vicino al Teatro di Marcello con colonne e iscrizione sul timpano triangolare della facciata.

  14. Il Foro di Augusto Il primo di fori imperiali fu realizzato da Augusto con i soldi del bottino di guerra come ricorda lui stesso nelle Res Gestae. Il foro non era altro che una grande piazza rettangolare circondata da portici con al centro, addossato ad uno dei lati corti, il tempio. Il tempio del Foro di Augusto era dedicato a Marte Ultore (vendicatore) in relazione alla battaglia di Filippi in cui furono uccisi Bruto e Cassio vendicando così l’assassinio di Giulio Cesare. Il programma decorativo del Foro di Augusto era volto alla glorificazione dell’imperatore dal punto di vista delle sue funzioni militari.

  15. Prodotto dall’ufficio didattica di In collaborazione con Università Roma Tre Master di secondo livello in Mediazione culturale nei musei Testi a cura di Serena Vaccaro Revisione testi Paola Autore Progetto grafico Paolo Stecconi Supervisione Francesco Cochetti

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