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STERILIZZANTI-DISINFETTANTI Aldeidi. Disinfettanti e sterilizzanti. Disinfezione
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Disinfettanti e sterilizzanti Disinfezione Insieme di metodi e mezzi tendenti a distruggere o inattivare irreversibilmente i virus specifici, i batteri o i funghi ma non necessariamente le loro spore sulle superfici inanimate. La maggior parte dei disinfettanti non sono degli efficaci sterilizzanti. Sterilizzazione Insieme di metodi e mezzi tendenti ad eliminare e/o distruggere tutti i microrganismi viventi, di qualunque natura e sotto qualsiasi forma, presenti su un determinato oggetto. OBIETTIVO: sterilità cioè stato nel quale la sopravvivenza di un microorganismo è altamente improbabile
Agenti fisici Calore secco Calore umido Rad. UV Microonde Rad. Ionizzanti filtrazione Agenti chimici Ossido di etilene Formaldeide Glutaraldeide Metodi di sterilizzazione
Formaldeide sterilizzante e disinfettante di • materiali • ambienti per le sue capacità germicide e sporicide (ormai sempre meno utilizzato) in soluzione ad alte concentrazioni (formalina) • fissazione di tessuti e conservazione dei pezzi anatomici
Effetti tossici della formaldeide Esposizione cronica • Irritante di cute e mucose • fortemente allergenica: asma allergico dermatiti • mutagena e cancerogena: conferma su diverse specie animali; contrastanti i dati sull’uomo • La IARC classifica la formaldeide come gruppo 1 (sicuro cancerogeno umano dal giugno 2004) • ACGIH: gruppo A2 (cancerogeno sospetto per l’uomo) • TLV-C: 0.3 ppm (0.37 mg/m3)
Misure di prevenzione • Locale adibito alla sterilizzazione, isolato ed esclusivo • autoclavi tecnicamente avanzate • impianto di aspirazione che garantisca un numero sufficiente di ricambi d’aria/ora • materiale sterilizzato posto in appositi armadi di degasificazione • permanenza degli addetti in tali locali per il tempo strettamente necessario (segue)
Misure di prevenzione • Eseguire sotto cappa o su banco aspirato tutte le lavorazioni che comportino l’uso diretto di formaldeide • Utilizzo di recipienti a tenuta per la conservazione dei pezzi anatomici e presenza di armadi aspirati • Sistema di ventilazione ambientale efficiente • Utilizzare i DPI quando si eseguono operazioni a rischio
Glutaraldeide (GTA) Disinfettante e sterilizzante a freddo per immersione di strumenti medicali a fibre ottiche utilizzati in endoscopia, per le sue proprietà sporicide, fungicide, virucide e battericide.
Effetti tossici della glutaraldeide • Forte potere irritante a carico della mucosa nasale e oculare • Lieve potere irritante per la cute con possibilità anche di fenomeni di sensibilizzazione • L’ACGIH ha inserito la glutaraldeide nel gruppo A4, e cioè come sostanza non cancerogena per l’uomo • TLV-C (ACGIH): 0.05 ppm (0.2 mg/m3)
Misure di prevenzione • Lavaendoscopi a ciclo chiuso • Se bacinelle: devono essere dotate di coperchio e posizionate sotto cappa aspirante • Lavaendoscopi e bacinelle posizionate in locale separato dall’ambulatorio dotato di adeguato numero di ricambi d’aria • Dispositivi di Protezione Individuale
Valutazione dell’esposizioneAldeidi Monitoraggio ambientale • Campionamento attivo • Fiale gel di silice contenenti 2,4 dinitrofenilidrazina (reagisce con l’aldeide dando un composto color giallo) • Analisi in HPLC-UV (360 nm)
Disinfettanti e sterilizzantiin alternativa alla glutaraldeide Orto-ftalaldeide (CIDEX® OPA) sterilizzante e disinfettante entrato in uso in alternativa alla GTA dall’ottobre 1999 per • Materiali quali endoscopi flessibili a fibre ottiche, per le sue capacità germicide e sporicide (in alcuni casi > GTA)
Orto-ftalaldeide (CIDEX® OPA) EFFETTI: Non è irritante per le mucose dell’occhio, può essere irritante per le vie aeree se in vapore o dare dermatiti per contatto cutaneo. PRECAUZIONI D’IMPIEGO: • Locali ben ventilati (7-15 ricambi/ora) o sotto cappa aspirante • Custodia in recipienti con coperchi a tenuta ermetica
Disinfettanti e sterilizzantiin alternativa alla glutaraldeide Acido peracetico per la sterilizzazione manuale a freddo o automatizzata (non è sporicida). • Per contatto cutaneo dermatiti fino ad ustioni, gravi lesioni corneali per contatto con gli occhi, non danni per esposizione delle vie aeree a vapori. • Viene eliminato attraverso la normale rete fognaria, mentre la GTA deve essere smaltita come rifiuto ospedaliero speciale. • Molto più costoso della GTA.
Altri disinfettanti • Alcooli (proprietà di coagulare le proteine del corpo batterico); • Iodofori (composti a base di iodio: lo iodio penetra attraverso la parete cellulare ossidando i gruppi sulfidrilici): Betadine®, Braunol®; • Sali di ammonio quaternario (interferiscono nelle attività enzimatiche delle cellule batteriche e ne alterano le membrane): Citrosil®.
Effetti tossici e misure di prevenzione I rischi relativi all’utilizzo di questi disinfettanti sono legati sia alla tossicità dei singoli composti, che alle modalità di utilizzazione. In generale risultano irritanti per cute e mucose.
Xilene • Idrocarburo aromatico noto anche come dimetilbenzene • Utilizzato come miscela dei tre isomeri orto-, meta-, para-xilene • Principali usi industriali: come solvente, come materia prima per la sintesi di coloranti, farmaci e materie plastiche, come componente della frazione aromatica dei carburanti.
Anatomia Patologica Utilizzato nei laboratori di • Istologia • Immunoistochimica • Citodiagnostica per la colorazione e fissazione dei preparati
Farmacocinetica • Principale via di esposizione: inalatoria • Distribuzione: rapida in tutto l’organismo con accumulo principalmente nel tessuto adiposo • Metabolismo: il 95% dello xilene assorbito viene metabolizzato a livello epatico ad acido metilbenzoico, con successiva coniugazione con glicina a formare acido metilippurico (determinato in corso di monitoraggio biologico) • Escrezione: acido metilippurico escreto con le urine. Una quota di xilene pari al 4-5% viene eliminata come composto tal quale nell’aria espirata.
Principali effetti • Depressione del SNC • Irritazione a carico di cute e mucose • Dermatiti da contatto • Esposizione cronica: alterazioni a livello epatico e renale, disturbi a carico del SNC • L’ACGIH ha inserito lo xilene nel gruppo A4, e cioè come sostanza non cancerogena per l’uomo • TLV-TWA (ACGIH): 100 ppm (434 mg/m3) • E’ stato recentemente fissato, con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 26/2/2004, un valore limite nel nostro Paese pari a 221 mg/m3 per esposizioni di 8 ore giornaliere e 442 mg/m3 per esposizioni di breve termine per tale sostanza viene anche indicata la notazione skin, e cioè che può essere assorbita anche attraverso la via cutanea (evenienza che va evitata con l’uso di mezzi di protezione).
Monitoraggio ambientale Campionamento di tipo passivo: Radiello (carbone attivo) Campionamento di tipo attivo: fiale di carbone attivo Analisi in GC-FID (eluizione in solfuro di carbonio) Monitoraggio biologico Acido metilippurico nelle urine di fine turno lavorativo Analisi in HPLC-UV (previa acidificazione e diluizione del campione) Valutazione dell’esposizione
Misure di prevenzione • Effettuare tutte le operazioni sotto cappa o su banco aspirato • Controllo della tenuta dei contenitori in cui vengono conservati i pezzi anatomici • Sistema di ventilazione ambientale efficiente • DPI