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Via Crucis…. verso la Risurrezione…. Entriamo pian… piano nel Mistero…. lasciamoci guidare dallo spirito di Sant’Ignazio di Loyola,. dal carisma ricevuto da lui e da tutti i santi della Compagnia di Gesù. Preghiamo: O Padre misericordioso, illumina con la tua Grazia
E N D
verso la Risurrezione…
lasciamoci guidare dallo spirito di Sant’Ignazio di Loyola,
dal carisma ricevuto da lui e da tutti i santi della Compagnia di Gesù.
Preghiamo: O Padre misericordioso, illumina con la tua Grazia questo nostro cammino… affinché al movimento esteriore…
corrisponda un dinamismo interiore nella conversione del nostro cuore, Per Cristo nostro Signore. Amen.
È nostra compagna in questo cammino… Maria, la Madre di Gesù…
Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo!Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo!
Prima stazioneLa cena del Signore Quando venne l’ora, prese posto a tavola e con lui anche gli apostoli. E disse: «Ho desiderato grandemente mangiare questa Pasqua con voi, prima di partire, perché vi dico che non la mangerò più finché non sia compiuta nel regno di Dio». E, preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, poiché vi dico che da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio».
Poi preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, alla fine della cena, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue che è sparso per voi.» (Luca 22, 14-20)
«Anima di Cristo, santificami.Corpo di Cristo, salvami.Sangue di Cristo, inebriami.Acqua del costato di Cristo, lavami.Passione di Cristo, confortami.O buon Gesù, esaudiscimi.Nelle tue piaghe, nascondimi.Non permettere che io mi separi da Te. Dal nemico maligno difendimi. Nell'ora della mia morte chiamami e comandami di venire a Te a lodarti con i tuoi santi nei secoli dei secoli. Amen!»
Seconda StazioneGesù nell’orto degli ulivi «Poi, recitato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Giunto Gesù con loro nel campo, chiamato Getsèmani, e dice ai discepoli: «Fermatevi qui qui, mentre io vado là a pregare». Preso con sé Pietro con i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Quindi dice loro: «Triste è la mia anima fino alla morte; rimanete qui e vegliate con me».
E, scostatosi un poco, cadde con la faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice. Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». (Matteo 26, 30-39)
Prendi Signore tutto il mio essere. Accetta l’offerta della mia libertà, della mia memoria, dell’intelligenza, di tutta la mia volontà. Tutto ciò a cui mi attacco e che considero mio è un tuo dono, ora te lo restituisco. Ti appartiene, fanne ciò che vuoi. Dammi soltanto il dono gratuito del tuo amore, e questo mi basta. preghiera di Sant’Ignazio di Loyola
Terza stazioneGesù davanti al sinedrio «I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. …Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote replicò: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, dicci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». Gesù rispose: «Tu l’hai detto,
anzi io dico a voi: fin da ora vedrete il Figlio dell’uomo sedere alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo.» Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti ed esclamò: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, proprio ora avete udito la sua bestemmia. Che ve ne pare?». Essi risposero: «È reo di morte!». (Matteo 26, 59-64)
«Chiedere quello che voglio. Sarà qui chiedere dolore, compassione e confusione perché per i miei peccati il Signore va alla passione.» ( E.S. 193)
Quarta StazioneGesù davanti a Pilato «Quando si fece giorno, tutti i sommi sacerdoti e anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Quindi lo legarono e, condottolo dal governatore Pilato glielo consegnarono. …Questi lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesù: «Tu lo dici»… In occasione della festa, il governatore era solito rilasciare al popolo un detenuto a loro scelta… Mentre essi erano radunati, Pilato domandò: «Chi volete che vi rilasci, Barabba o Gesù, quello che è chiamato Cristo?». Sapeva, infatti, che per odio l’avevano consegnato.
…Ma i sommi sacerdoti e gli anziani convinsero la folla a chiedere la liberazione di Barabba e la morte di Gesù. …E Pilato a loro: «Che farò dunque di Gesù che è chiamato Cristo?». Tutti rispondono: «Sia crocifisso!». Pilato, visto che non otteneva nulla, e che anzi, stava sorgendo un tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Sono innocente del sangue di questo giusto: voi ne risponderete». Matteo. 27,1, 15-25
Che io scelga piuttosto la povertà con Cristo che la ricchezza, gli obbrobri con Cristo che ne è pieno piuttosto che gli onori, e il desiderare d’essere ritenuto stupido e pazzo per Cristo che per primo fu considerato tale, piuttosto che savio e prudente in questo mondo. (E.S. 167)
Quinta StazioneGesù Flagellato «Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare. Poi i soldati intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e lo rivestirono di un manto di porpora, e si avvicinavano a lui dicendogli: «Salve, o re dei Giudei!» E lo prendevano a schiaffi.
Intanto Pilato uscì di nuovo fuori e disse loro: Ecco che ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui nessun capo d’accusa» Uscì dunque Gesù fuori, portando la corona di spine e il manto di porpora. E disse loro: «Ecco l’uomo!» (Giovanni, 19, 1-5)
«Considerare quello che Cristo nostro Signore soffre nella sua umanità o accetta di soffrire e qui cominciare con molta forza a dolermi, a contristarmi e piangere… » (E. S. 195)
Sesta stazioneGesù prende su di sè la croce «Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Presero dunque in consegna Gesù.
Egli portando la croce da sé, uscì verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota…» (Giovanni 19, 16-17)
Perché ognuno sappia che tanto profitterà in tutte le cose spirituali, quanto più si spoglierà dell’amore di sé, del proprio volere, del proprio interesse.(E.S. 189)
Settima stazioneGesù aiutato a portare la croce da un uomo di Cirene «Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi…
e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù» (Luca 23, 26)
Signore Gesù, insegnaci ad essere generosi, a servirti come Tu meriti, a dare senza contare, a combattere senza temere le ferite, a lavorare senza cercare riposo, a darci, senza aspettare altra ricompensa che sapere di compiere la Tua volontà. (Preghiera attribuita a s. Ignazio)
Ottava stazioneGesù incontra le donne di Gerusalemme «Lo seguiva una gran moltitudine di popolo e di donne che si battevano il petto e piangevano per lui.
Gesù allora si voltò verso di loro e disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me; piangete piuttosto per voi per i vostri figli. Ecco verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e quelle che non hanno mai generato e le mamme che non hanno allattato. Allora la gente comincerà a dire ai monti: «Cadete su di noi!» e alle colline: «Ricopriteci!». Perché se si tratta così il legno verde, che ne sarà del legno secco?» (Luca, 23, 28-31)
«…chiedere …dolore con Cristo addolorato, schianto con Cristo affranto, lacrime, pena interna per tanta pena che Cristo ha sofferto per me…» (E. S. 203)
Nona StazioneGesù è crocifisso «Quando giunsero sul posto detto luogo del Cranio, là vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.
Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Intanto spartendo le sue vesti, le tirarono a sorte.» (Luca 23, 33-34)
Signore Gesù, ciò che Tu vuoi accada, e come Tu vuoi io voglio camminare: aiutami solo a capire il tuo volere. Signore, quando Tu vuoi, allora è tempo; e quando Tu vuoi, io sono pronto, ora e sempre. Preghiera del Padre Rupert Mayer sj
Decima Stazione Gesù accoglie il ladrone pentito Uno dei malfattori che erano stati crocifissi lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». Ma l’altro lo rimproverava dicendo: «Non hai proprio nessun timore di Dio, tu che stai subendo la stessa condanna? Noi, giustamente, perché riceviamo la giusta pena per le nostre azioni quello che abbiamo meritato per le nostre azioni, lui invece non ha fatto nulla di male».
Poi aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando andrai nel tuo regno». Gesù gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». (Luca 23, 39-43)
Signore, accetto ciò che Tu vuoi, e quel che Tu vuoi per me è guadagno: basta che io sia tuo. Signore, perché Tu lo vuoi, è bene; e perché Tu lo vuoi, io ho coraggio. Il mio cuore riposa nelle tue mani. Amen. Preghiera del Padre Rupert Mayer sj
Undicesima stazioneMaria e Giovanni ai piedi della croce «Vicino alla croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria Maddalena.
Gesù, dunque, vista la madre e presso di lei il discepolo che amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!» Quindi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quell’ora il discepolo la prese in casa sua.» (Giovanni 19, 25-27)
«…Il primo colloquio con Nostra Signora, affinché per me ottenga grazia dal suo Figlio e Signore per tre cose: la prima, perché io senta intima consapevolezza dei miei peccati e aborrimento di essi; la seconda perché io senta il disordine dei miei modi di agire, affinché, aborrendolo, mi corregga e riordini me stesso; la terza, chiedere di conoscere il mondo, affinché borrendolo io allontani da me le cose mondane e vane; e insieme a ciò un’Avemaria.» E. S. 63
Dodicesima stazioneGesù muore in croce «Dopo ciò, sapendo Gesù che già tutto era compiuto, affinché si adempisse la scrittura, disse: «Ho sete» C’era là un vaso pieno di aceto. Fissata dunque una spugna imbevuta di aceto e un ramo di issopo, glielo accostarono alla bocca.
Quando ebbe preso l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto»; e, chinato il capo, rese lo spirito.» (Giovanni, 19, 28-30)
«….Ed io desideravo ardentemente che fiumi di fede, di speranza e di carità di là si versassero in me. Avevo sete di povertà, di castità, di obbedienza e domandavo di essere da te tutto lavato, vestito e ornato.» (preghiera di San Pietro Canisio)
Tredicesima StazioneIl sepolcro nuovo «Quando fu sera, venne un uomo ricco, di Arimatea, di nome Giuseppe il quale era anch’egli discepolo di Gesù; egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Pilato ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe, quindi, preso il corpo, lo avvolse in una sindone pulita e lo depose nel proprio sepolcro, che da poco aveva scavato nella roccia. Rotolò una grossa pietra all’entrata del sepolcro e se ne andò.
C’erano là Maria Maddalena e l’altra Maria, sedute di fronte al sepolcro» (Matteo,27, 57-61)
Ora più che mai, mi sento nelle mani di Dio. È ciò che ho desiderato per tutta la mia vita, fin dalla giovinezza. Ed è ancora ciò che voglio. Ma ora c’è una differenza: tutta l’iniziativa è in Dio. È veramente un’esperienza spirituale profonda il sapermi e sentirmi così totalmente nelle mani di Dio che si è impossessato di me. Pedro Arrupe SJ
Quattordicesima stazioneGesù risorge «Passato il sabato, al sorgere del primo giorno della settimana, venne Maria Maddalena con l’altra Maria andarono a far visita al sepolcro. Ed ecco, vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si mise a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e le sue vesti bianche come la neve.
Alla sua vista le guardie rimasero sconvolte e diventarono come morte. L’angelo disse alle donne: «Non temete, voi! So che cercate Gesù, crocifisso; non è qui: è risorto come aveva detto. Orsù, osservate il luogo dove giaceva. E ora andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti e vi precede in Galilea, là lo vedrete. Ecco ve l’ho detto.»