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ALIMENTI E STATO DI SALUTE: QUALE RELAZIONE?. Questa serata vuole prendere in considerazione alcuni alimenti e vedere le possibilità farmacologiche che essi possiedono e come possano essere di aiuto in varie patologie.
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ALIMENTI E STATO DI SALUTE:QUALE RELAZIONE?
Questa serata vuole prendere in considerazione alcuni alimenti e vedere le possibilità farmacologiche che essi possiedono e come possano essere di aiuto in varie patologie. L' attività di un alimento è legato alla presenza al suo interno non solo di veri e propri principi attivi ma di molti altri fattori che la natura ha armonicamente predisposto. Spesso riceviamo benefici da alimenti scelti inconsciamente , che poi la scienza dimostra essere indicati in quelle circostanze. Vediamo come le nostre appetenze verso le proteine si modificano e sono consone al momento della vita.
Nell’infanzia… Dott. Sergio Tonini Farmacia All’Angelo
I bambini adorano latte e soprattutto uova . Queste ultime contengono proteine nobili che si adattano di più alle necessità dell'accrescimento. Nella seconda infanzia il bambino si orienta verso la carne bianca, soprattutto impanata, fritta o come polpetta .La preferenza al fritto deriva dallo stimolo al fegato che è dato da questo tipo di cottura. Attivare il fegato è utile per facilitare l'eliminazione delle scorie legate ai processi di accrescimento e per facilitare il metabolismo epatico degli ormoni in aumento in questa età.
Alle soglie della adolescenza, soprattutto nei maschi la preferenza si sposta sulla bistecca. Gli ormoni androgeni richiedono carni rosse.
L'anziano tende a ridurre l'assunzione delle proteine provenienti dalle carni rosse, dal pesce e dalle uova. Questi cibi sono ricchi di scorie azotate che affaticano fegato e reni. D'altra parte sono polarizzati all'accrescimento e quindi poco conformi in questo periodo della vita. Il suo desiderio di proteine si sposta verso il latte e le proteine vegetali.
Passiamo ora ad analizzare un alimento che trovo interessante. L'olio di oliva. L'olivastro, esile cespuglio spinoso presente in forme selvatica nella macchia mediterranea è stato trasformato nel tempo con la sapienza agricola in maestosi olivi carichi di bacche. L'olio di oliva fa parte della tradizione alimentare del bacino del mediterraneo . Il suo utilizzo ha valore gastronomico e nutrizionale ma anche affettivo e sociale essendo parte integrante della storia e della cultura dei popoli mediterranei. L'olio di oliva, a differenza degli oli di semi, che sono estratti con solventi chimici, viene estratto con operazioni puramente meccaniche e a freddo quindi senza alterazioni della qualità dei nutrienti. E' ricco di clorofilla, carotene, lecitina e polifenoli, tutti ottimi antiossidanti (antiradicali liberi), ha inoltre un contenuto in acido linoleico, vitamine A, D, E simili a un alimento tanto importante come il latte materno. In cucina si utilizza per frittura oppure crudo.
E' preferibile utilizzare l'olio di oliva per la frittura perchè, rispetto all'olio di semi ha un punto di fumo (temperatura in cui si alterano i componenti) più alto (circa 220 gradi centigradi) dovuto alla presenza di acidi grassi monoinsaturi. Ciò permette di friggere qualsiasi alimento senza subire modifiche, se non in minima parte nella propria composizione, gli oli vegetali invece vanno incontro alla formazione di perossidi e polimeri dannosi per fegato, reni, stomaco e apparato cardiovascolare.
Per una sana frittura si utilizzeranno i seguenti accorgimenti: -Fiamma non eccessivamente alta ma sostenuta, -Non superare i 20 minuti di fiamma -Non riutilizzare l'olio, eventualmente filtrarlo, -Il livello dell'olio nella padella deve raggiungere almeno la metà dell'alimento -Utilizzare una padella con bordi bassi per permettere una più rapida disidratazione dell'alimento. L'olio di oliva crudo esplica tutte le sue capacità benefiche legate alla presenza degli acidi grassi essenziali per l'organismo come l'acido oleico, l'acido linoleico e l'acido arachidonico e di acidi grassi monoinsaturi.
L'olio di oliva impiegato crudo ha azioni locali emollienti (protettive e antiinfiammatorie ) e di stimolo sulla mucosa dello stomaco e dell'intestino, sul fegato con aumento della produzione di sali biliari, sulla cistifellea che provvede a riversare la bile nell'intestino; sul pancreas per la produzione di maggiori quantità di lipasi. Aiuta a conservare il colesterolo buono (HDL lipoproteine con funzione di spazzino delle arterie) e a ridurre il colesterolo cattivo (LDL lipoproteine che trasportano il colesterolo nel sangue) prevenendo il rischio di patologie cardiovascolari come dimostrato dal fatto che i popoli dell'area mediterranea sono meno soggetti a patologie cardiovascolari, carcinomi e calcolosi biliari. Tramite la secrezione di sali biliari permette l'assorbimento di vitamine liposolubili A, D,E, K: Facilita l'assorbimento del calcio, regola la peristalsi intestinale, dimostrandosi utile nelle stipsi. Fa ben a tutte le età. Nell'infanzia per la sua composizione vicina al grasso del latte materno, Nell'anziano perchè migliora l'assorbimento intestinale di vitamine, sali minerali e risulta utile per la sua blanda azione lassativa.